Cronaca
Salute, Aceti “Servono dati aggiornati per una corretta programmazione”
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “In 2 anni di pandemia è stato sviluppato un importante sistema di produzione di dati aggiornati sulla diffusione del Covid-19 e sulla capacità di risposta del Servizio Sanitario Nazionale ai bisogni delle persone contagiate e agli interventi di prevenzione. Solo per fare alcuni esempi abbiamo potuto contare su una conferenza settimanale del CTS, su un rapporto settimanale del CTS, una dashboard giornaliera del Ministero della Salute e della Protezione civile, un report quotidiano dell’ISS (epicentro), un cruscotto sull’andamento delle vaccinazioni nelle regioni, un portale covid-19 dell’Agenas. E’ decisamente diverso, invece, il quadro delle informazioni pubbliche sullo stato dell’assistenza garantita ai pazienti NON-Covid, a partire dalle persone con malattie croniche. Su questo, i dati pubblicati e accessibili a ogni cittadino sono ancora troppo pochi e decisamente vecchi, ad eccezione di quelli relativi ai consumi e alla spesa farmaceutica (aggiornamento costante e periodico) e a quelli dell’Osservatorio nazionale Screening sui programmi di screening organizzati (dati al 2021)”. E’ quanto afferma Tonino Aceti, Presidente di Salutequità.
“Un primo e importante esempio della criticità di dati aggiornati non disponibili è rappresentato dal Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (NSG). Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG), si legge sul sito del Ministero della Salute, ‘è lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), di misurare secondo le dimensioni dell’equità, dell’efficacia, e della appropriatezza che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA)’. In altre parole, è lo strumento per misurare la capacità delle Regioni di garantire l’effettività e l’equità del diritto alla salute nel nostro Paese. Ma se il DM 12 marzo 2019 prevede che il Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria (pubblicato in G.U. il 14 giugno 2019) sia operativo a partire dal 1° gennaio 2020, oggi invece gli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Salute si riferiscono ad una sua sperimentazione relativa al 2019, cioè tutti i dati relativi al periodo pre-pandemia” afferma Aceti. “Ora più che mai sarebbe invece utile averli aggiornati per capire e quantificare, durante il periodo emergenziale, quale sia stata l’effettiva resilienza del SSN, attraverso i servizi sanitari regionali, nella presa in carico dei bisogni di tutte le altre patologie diverse dal covid-19, a partire dalle cronicità, le attuali criticità e gli interventi da mettere in campo. Inoltre, viste le innovazioni in ambito organizzativo, professionale e tecnologico intervenute in questi ultimi due anni e quelle che arriveranno a stretto giro, anche grazie all’opportunità del PNRR e all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, sarebbe necessario iniziare velocemente ad attrezzarsi per un suo aggiornamento strutturale, in grado di renderlo al passo con i tempi, con le priorità di politica sanitaria pubblica e capace di fotografare la reale dinamica tra cittadini e SSN” sottolinea il Presidente di Salutequità. Ad oggi, infatti, il Nuovo Sistema di Garanzia conta su 88 indicatori approvati nel 2019, prima dell’emergenza Covid e del Patto per la Salute 2019-2021.
Quest’ultimo, oltre a rimarcare la necessità dell’applicazione degli indicatori a partire dal 2020, già impegnava il Comitato Lea, sempre nel corso del 2020, a valutare ‘eventuali ulteriori ambiti di miglioramento e modifica del sistema di valutazionè.
Fermi al 2019 anche i dati del Rapporto SDO sui ricoveri ospedalieri, a cura del Ministero della Salute, che ‘fotografa l’attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati…’, l’Annuario Statistico del SSN (dati statistici sulle strutture della rete di offerta sanitaria, sui fattori produttivi, sull’organizzazione dei servizi,… ) e il Rapporto sul personale del SSN sempre a cura del Ministero della Salute, oltre che il Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato (pubblica dati sul personale della pubblica amministrazione e quindi anche quelli del personale sanitario).
Oggi, solo per fare qualche esempio, tra investimenti previsti nel PNRR e nell’ultima legge di Bilancio, aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza, riforma dell’assistenza territoriale (standard per distretto sanitario, ospedali di comunità, infermieri di famiglia e di comunità,…) e rinnovo dei contratti del comparto sanitario avremmo bisogno di dati molto più aggiornati rispetto a quelli attualmente disponibili per compiere passi in avanti. Solo partendo da una corretta fotografia della realtà è possibile tracciare politiche pubbliche di qualità, aderenti veramente ai bisogni dei cittadini, dei professionisti sanitari, del SSN e più in generale in grado di centrare l’obiettivo dell’equità” afferma Aceti. “Per cambiare basterebbe guardare alle buone pratiche in atto. Proprio in questo senso perchè non estendere l’esperienza di produzione del dato e delle informazioni sul Covid-19 a tutte le altre condizioni patologiche? Se oggi sappiamo in tempo reale il numero dei nuovi contagi Covid-19, perchè non possiamo fare lo stesso per le diagnosi relative alle malattie croniche? Eppure, il loro impatto in termini di salute pubblica e di sostenibilità dei Servizi Sanitari è molto importante. Se possiamo fortunatamente contare su un cruscotto che ci dice in tempo reale quanti vaccini Covid-19 vengono somministrati in ogni Regione, perchè non si fa lo stesso per rendere pubblici e trasparenti i dati sul recupero da parte delle Regioni delle liste di attesa per i pazienti NON -Covid (che hanno visto sospese molte prestazioni ‘procrastinabilì) e sull’utilizzo del miliardo stanziato dal Governo (in due anni) proprio per questa finalità?” conclude Tonino Aceti.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Festival Economia, Fronteddu (JTI) “Garantire semplificazione normativa”
Pubblicato
8 minuti fa-
24 Maggio 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – Semplificazione normativa e certezza del quadro fiscale come leve fondamentali per stimolare gli investimenti in Italia, sostenere la crescita delle imprese presenti sul territorio e rendere il Paese sempre più attrattivo per i nuovi operatori: questo il focus dell’intervento di Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, intervenuto oggi al panel “Riforma fiscale: bilancio e prospettive” del Festival dell’Economia di Trento. Presenti al confronto, svoltosi presso il Castello del Buonconsiglio e moderato dal Vice Direttore del Sole 24 Ore Jean Marie Del Bo, anche Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Lilia Cavallari, Presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili ed Eugenio Della Valle, Avvocato tributarista e Professore dell’Università Sapienza di Roma.
“In uno scenario globale caratterizzato da crescente instabilità – ha dichiarato Fronteddu durante il panel, commentando le misure introdotte dalla riforma fiscale – il nostro sistema economico-produttivo è chiamato a intraprendere un percorso di rafforzamento competitivo, puntando su innovazione e credibilità a livello internazionale. Perchè questo percorso abbia successo, è fondamentale garantire semplificazione normativa e certezza del quadro fiscale: Due condizioni fondamentali per attrarre investimenti, sostenere la crescita delle imprese presenti e rendere l’Italia un contesto più competitivo e accogliente per nuovi operatori. In quest’ottica, accogliamo con favore le soluzioni introdotte dalla riforma fiscale, che si muovono proprio in questa direzione.
Nel corso del confronto, Fronteddu ha inoltre sottolineato come la collaborazione e il dialogo tra aziende e istituzioni restino elementi fondamentali per rendere il sistema economico-produttivo italiano sempre più competitivo: “Da anni la nostra industria sostiene la necessità di poter disporre di uno schema di tassazione dei prodotti del tabacco chiaro, razionale e prevedibile. Grazie ad un dialogo continuo, con la Legge di Bilancio 2023 è stato introdotto per la prima volta dal Governo un calendario fiscale triennale per la tassazione dei nostri prodotti, offrendo agli operatori del settore una concreta possibilità di pianificazione a medio termine”.
“Il calendario fiscale introdotto nel 2023 – ha quindi concluso Fronteddu- ha avuto effetti positivi tangibili, generando un aumento significativo nelle entrate fiscali per il 2024. Una dinamica win-win, in cui lo Stato ha beneficiato di maggiori entrate, mentre le aziende come la nostra hanno potuto pianificare con certezza, favorendo così investimenti sul territorio. E proprio grazie alla stabilità derivante dall’introduzione di questo calendario è stato possibile siglare un accordo triennale con il MASAF per l’acquisto di tabacco italiano proveniente principalmente dall’Umbria, che ha dato un nuovo impulso alla filiera tabacchicola del territorio. Tra i nostri investimenti recenti favoriti dalla pianificazione meritano di essere citati anche quelli relativi a Ploom X, il dispositivo a tabacco riscaldato, lanciato in Italia nel 2023 come primo mercato europeo. Ploom rappresenta a tutti gli effetti una soluzione all’avanguardia e di tecnologia avanzata. Se oggi abbiamo un prodotto così innovativo e performante, è perchè abbiamo investito in modo significativo nella ricerca e sviluppo, lavorando con passione e costanza”.
-foto ufficio stampa JTI Italia-
(ITALPRESS).
Cronaca
Aveva manuale per realizzare bombe, arrestato a Lecco 20enne egiziano
Pubblicato
5 ore fa-
24 Maggio 2025di
Redazione
LECCO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha arrestato nei giorni scorsi un cittadino egiziano di 20 anni per detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Ieri, come richiesto dalla Procura di Lecco, il G.I.P. presso quel Tribunale ha convalidato l’arresto, irrogando la misura della custodia cautelare in carcere. L’arresto è scaturito all’esito di un’indagine condotta dalle D.I.G.O.S. della Questura di Milano – Sezione Antiterrorismo Internazionale – e della Questura di Lecco e coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, in stretta sinergia con l’Agenzia di Sicurezza Esterna, e ha avuto il suo culmine nella mattinata dello scorso 21 maggio quando il giovane è stato sottoposto a perquisizione locale e domiciliare presso la sua abitazione in provincia di Lecco.
L’indagine trae spunto da informazioni qualificate che segnalavano un soggetto attivo su una piattaforma social in qualità di amministratore di un canale di propaganda jihadista, tramite la quale manteneva anche contatti con esponenti dello Stato Islamico.
Secondo quanto riferito, lo stesso, inoltre, aveva acquisito tramite il proprio dispositivo smartphone numeroso materiale di propaganda riferibile a ISIS, nonchè manuali e/o istruzioni operative e altro materiale digitale prodromico alla fabbricazione di ordigni esplosivi artigianali, rendendo così possibile una sua imminente attivazione.
Gli ulteriori approfondimenti svolti tempestivamente dalla Polizia di Stato hanno consentito di identificare compiutamente il soggetto nell’arrestato, residente in provincia di Lecco unitamente al proprio nucleo familiare e studente universitario a Milano.
All’esito dell’attività, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, il giovane è stato trovato in possesso di 2 manuali in lingua araba, stampati in proprio, recanti il logo della “fondazione Al-Saqari per le Scienze Militari” e contenenti dettagliate istruzioni concernenti la predisposizione e l’impiego di telefoni cellulari come detonatori per la preparazione di ordigni esplosivi artigianali e la produzione di sostanze venefiche, finalizzati al compimento di atti di terrorismo.
Inoltre, all’interno dei dispositivi informatici in possesso dell’arrestato è stata rinvenuta una significativa mole di contenuti multimediali d’interesse investigativo: diversi file video di propaganda dell’ideologia e delle attività dello Stato Islamico, nonché documenti testuali ed immagini riferibili alla citata organizzazione terroristica, con specifica manualistica – in alcuni casi, sempre riconducibile allo Stato Islamico – concernente istruzioni di combattimento, addestramento, creazione artigianale di ordigni esplosivi, tipologie di armi e munizionamento da guerra, corsi su esplosivi e armi chimiche, utilizzo sicuro delle piattaforme social web, dei canali di messaggistica e manuali sulle impostazioni e della privacy e anonimizzazione ed occultamento.
Sono stati altresì sequestrati, oltre a dispositivi elettronici che saranno oggetto di successiva analisi, alcuni fogli manoscritti che, a seguito di accurata traduzione, sono risultati contenere appunti di tenore analogo alla documentazione digitale di cui sopra nonchè riferimenti a noti teologi arabi di matrice radicale. Alla luce di tali evidenze, la Polizia di Stato ha tratto in arresto il soggetto per il reato di cui all’art. 270 quinquies 3 C.P., introdotto dall’ultimo “pacchetto sicurezza”, concernente la detenzione di materiale con finalità di terrorismo, associandolo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Lecco presso la Casa Circondariale di quella città. Il prosieguo dell’indagine, che potrebbe restituire ulteriori sviluppi investigativi, verrà svolto sotto il coordinamento della Procura Distrettuale di Milano, competente per la tipologia di reato contestato.
foto: screenshot video Polizia di Stato
(ITALPRESS).
Cronaca
Il Napoli batte 2-0 il Cagliari ed è campione d’Italia
Pubblicato
16 ore fa-
24 Maggio 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. I partenopei hanno chiuso la stagione vincendo 2-0 contro il Cagliari, decisive le reti di Scott McTominay e Romelu Lukaku che hanno permesso di mantenere una lunghezza di distanza sull’Inter: 82 punti conquistati dalla squadra di Antonio Conte grazie a 24 vittorie, 10 pareggi e soltanto 4 sconfitte. Il tecnico degli azzurri – squalificato, in panchina al suo posto il vice Stellini – ha schierato il 4-3-3 con McTominay e Anguissa a scortare Gilmour, in cabina di regia. Nicola si è affidato al solito 3-5-2, con Piccoli e Viola in attacco. I padroni di casa hanno alzato il ritmo sin dai primi istanti, è stato Raspadori ad avere la prima occasione per sbloccare la sfida. I partenopei hanno collezionato opportunità a ripetizione schiacciando gli ospiti nella propria metà campo: Lukaku è stato murato da Mina, Spinazzola non ha sfruttato una doppia occasione da dentro l’area di rigore. La gara è stata sbloccata da una giocata di Politano, il cross morbido è stato raccolto da McTominay che in mezza rovesciata ha superato Sherri. Nel secondo tempo i sardi hanno provato a dare un segnale, ma il Napoli ha subito raddoppiato grazie a Lukaku, lanciato in campo aperto da Rrahmani: il belga ha raccolto l’assist del compagno di squadra, dopo aver superato Mina è riuscito a mettere a segno il suo 14esimo gol stagionale. David Neres, entrato in campo da pochi minuti, ha avuto l’occasione per il 3-0, ma Sherri ha deviato in corner la conclusione dell’ex Benfica. Nei minuti finali la squadra di Conte ha provato a segnare la terza rete, ancora Neres in contropiede non è riuscito a sorprendere l’estremo difensore rossoblù. Al fischio finale è esplosa la festa sugli spalti e in città, a bordocampo anche il presidente Aurelio De Laurentiis, al suo secondo scudetto.
– foto Image –
(ITALPRESS).


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