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Cronaca

Transizione digitale e sostenibile, si amplia il finanziamento Simest

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ROMA (ITALPRESS) – A partire dal 27 aprile sarà ancora più facile per le imprese italiane rafforzare la propria competitività internazionale attraverso la digitalizzazione e la sostenibilità dei processi produttivi. Si allarga infatti la platea dei beneficiari e aumenta il tetto massimo richiedibile del finanziamento agevolato Simest “Transizione Digitale e Transizione Ecologica”, che la società del Gruppo CDP eroga attraverso il Fondo 394/PNRR gestito in convenzione con il Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI) a valere su risorse europee.
Da questa data lo strumento, inizialmente destinato alle sole PMI, sarà esteso anche alle imprese a media capitalizzazione (ossia quelle non qualificabili come PMI e con un numero di dipendenti fino a 1.500 unità). Parallelamente l’ammontare complessivo massimo richiedibile aumenterà da 300 mila a 1 milione di euro: ovviamente, le imprese che abbiano già fatto domanda per importi inferiori potranno integrarla fino alla nuova soglia.
Con le novità SIMEST risponde alle istanze provenienti dalle stesse imprese che – attraverso le associazioni di categorie – avevano auspicato pubblicamente questo tipo di evoluzione dello strumento. In tal modo si incentiveranno, infatti, i processi di innovazione anche delle aziende mediamente strutturate, che potranno fungere da traino alle filiere costituite da piccole e micro imprese.
Le novità comporteranno modifiche all’operatività del Portale Operativo attraverso il quale le imprese attingono ai fondi PNRR attraverso i diversi finanziamenti disponibili: per agevolare la richiesta dei fondi a partire dal 27 aprile e fino al 2 maggio sarà possibile pre-caricare le domande di finanziamento sul Portale Operativo messo a disposizione da SIMEST (accessibile dal sito simest.it). L’invio delle domande potrà avvenire dal 3 maggio e terminerà il 10 maggio, data che diventa l’ultimo giorno di operatività della Piattaforma, che chiude quindi in anticipo rispetto al 31 maggio precedentemente previsto.
Lo scorso anno il PNRR ha assegnato al Fondo 394 di SIMEST 1,2 miliardi di euro da distribuire attraverso finanziamenti che vengono concessi a condizioni estremamente vantaggiose: tasso agevolato (attualmente lo 0,051%), nessuna garanzia richiesta e quota a fondo perduto fino al 25%. Particolare attenzione è stata dedicata al Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), alle cui PMI è riservato il 40% delle risorse del fondo – 480 milioni di euro – con una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 40%.
Tre sono le linee di finanziamento che, dal 28 ottobre 2021, sono a disposizione di tutte le PMI italiane che non vogliono perdere questa opportunità: “Transizione digitale ed ecologica”, “E-commerce” e “Fiere e Mostre”.
Un’opportunità da cogliere al volo per investire in un’innovazione non più procrastinabile: SIMEST è al fianco delle imprese italiane per supportarle in questo cambio di rotta, tecnologico e sostenibile.

– foto ufficio stampa Simest –

(ITALPRESS).

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Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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