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Cronaca

Milano, Gruppo Cap e Naba ripensano gli spazi di Largo Tazio Nuvolari

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Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, attraverso la dodicesima edizione della Naba Design Marathon, ha coinvolto 50 ragazzi del capoluogo lombardo, che hanno prodotto 10 progetti creativi diversi per ridisegnare un pezzo di quartiere adiacente alla nuova sede dell’azienda. La Design Marathon ha ripensato e reinventato Largo Tazio Nuvolari, nella zona sud della città. “Oggi Largo Nuvolari è identificato soltanto dalla fermata della metropolitana di Romolo e dal capolinea degli autobus – spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap -. Non solo: è racchiuso tra la ferrovia e un parcheggio dell’Atm. Insomma, un “non luogo”. Questa maratona rientra nel percorso di coinvolgimento del quartiere e di apertura verso i cittadini, che abbiamo iniziato sin dal 2018, con l’inizio dei lavori della nostra nuova sede, che sorge nell’adiacente via Rimini, anche per ripensare alcuni spazi poco, o per nulla, utilizzati del quartiere”. Il progetto che più degli altri ha saputo raggiungere i risultati attesi è stato “Largo” del team Zerolampo Studio, composto dagli studenti del Triennio in Design e del Biennio Specialistico in Visual Design e Integrated Marketing Communication Vittoria Annoè, Bianca Atzori, Lorenzo Costantini, Sophia Di Nicola e Ottavia Ferraris. Oltre ai vincitori, due menzioni speciali sono state dedicate ai progetti “Vuoto a rendere” del team A Parte, composto dagli studenti dei Trienni in Design e in Graphic Design e Art Direction Arianna Cannone, Anna Bonomi, Anna Andres Serpi, Andrea Labanca, Erika Montanaro, e “Il faro di Romolo” del team Prossima Fermata di Aldo Mucciarone, Allegra Scavone, Camilla Pagnin, Martina Petiti, Miriam Rossi, studenti del Triennio in Design e del Biennio in Social Design. Il progetto vincitore ha ricevuto un premio di 4.000 euro, mentre le due menzioni speciali sono state premiate con 1.500 euro ciascuna. “Si tratta di un’importante opportunità per gli studenti dell’Accademia che sono stati coinvolti nella dodicesima Naba Design Marathon al progetto di rigenerazione di Largo Tazio Nuvolari, proprio nelle vicinanze del campus di Naba a Milano – afferma Donato Medici, Managing Director Naba -. Il progetto li ha sfidati da innumerevoli punti di vista, ed è stata un’occasione unica per confrontarsi con un contesto tanto reale quanto familiare, immaginando nuove interpretazioni del mondo che li circonda”. La Design Marathon è un format ideato da Naba, Nuova Accademia di Belle Arti. Si tratta di un workshop competitivo di 48 ore, nel quale i migliori talenti dell’Accademia si confrontano su una o più sfide di design lanciate da una azienda che ha scelto questa modalità di collaborazione. Studenti Naba, tutor e persone di Gruppo CAP hanno lavorato insieme in un’intensa sessione di co-design che si è tenuta nel week-end del 7 e 8 maggio, con lo scopo di proporre dei concept di rigenerazione di Largo Nuvolari ripensando ogni elemento architettonico, dalla segnaletica alla comunicazione visiva della piazza, dall’arredo urbano ai servizi alle funzioni offerte ai cittadini. In particolare, gli studenti di Naba hanno realizzato dei progetti che prevedono una nuova caratterizzazione visiva di largo Nuvolari, il coinvolgimento dei diversi utenti della piazza (abitanti, pendolari, studenti, bambini, anziani, etc.), la promozione di forme di mobilità sostenibile (bici, pedoni), la possibilità di connettere i diversi elementi di interesse della zona (servizi, uffici, scuole, etc.) senza interferire con i servizi esistenti (in special modo con il servizio di trasporto pubblico). Senza dimenticare la fattibilità e i costi dell’intervento. La Design Marathon si inserisce nel programma di riqualificazione del quartiere che circonda via Rimini, dove nel 2018 Gruppo Cap ha avviato il cantiere per la costruzione del nuovo headquarter, un edificio dagli elevati standard di sostenibilità che vuole diventare luogo di aggregazione e un punto di riferimento per il quartiere. Nel segno della condivisione e dell’inclusione, è stato avviato un progetto, guidato da Super, il festival delle periferie e in collaborazione con NoiCoop, (Consorzio Cooperative Lavoratori), di partecipazione e coinvolgimento del quartiere, che mira a coinvolgere gruppi informali, reti, singoli individui attivi e associazioni per ricostruire insieme tutti gli spazi intorno alla nuova sede. Gruppo Cap sta infatti lavorando insieme ad artisti, architetti, paesaggisti e urbanisti per realizzare alcuni interventi sugli spazi circostanti. In particolare, dopo un confronto con le diverse realtà del quartiere per verificare esigenze e aspirazioni, Gruppo Cap e Super hanno dato vita presso il parco La Spezia a una serie di iniziative e workshop rivolte a famiglie e bambini del quartiere per parlare di ambiente e dare un nuovo volto al parco: installazioni artistiche, laboratorio teatrale e di orticultura per adolescenti, attività per bambini e anche passeggiate per il quartiere. Gruppo Cap ha inoltre promosso con Fondazione Feltrinelli il progetto Milano Unplugged, che offre un programma di formazione per aspiranti video giornalisti, tra i 18 e i 25 anni, che saranno chiamati a raccontare i quartieri in cui vivono, quelli di Barona, Abbiategrasso, Stadera, Chiesa Rossa e San Cristoforo della città di Milano. (ITALPRESS).

Photo credits ufficio stampa Gruppo Cap

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A2A e SEA: avviato l’impianto fotovoltaico a servizio dell’aeroporto di Linate

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MILANO (ITALPRESS) – È entrato in esercizio il nuovo impianto fotovoltaico di Milano Linate, realizzato dal Gruppo A2A, all’interno dello scalo di SEA, società di gestione degli aeroporti di Milano. Dotato delle migliori tecnologie disponibili su un’area a prato di circa 9 ettari, non diversamente utilizzabile, la produzione attesa supera i 10 GWh di energia rinnovabile all’anno, con un beneficio ambientale di circa 5.000 tonnellate di CO2 evitate e una produzione annua di energia rinnovabile equivalente al consumo elettrico di circa 3.700 abitazioni.

“Si tratta di una importante tappa nel percorso di decarbonizzazione dei consumi elettrici dell’aeroporto, in quanto circa il 20% dell’energia utilizzata giornalmente proviene direttamente da questa infrastruttura sita all’interno dello scalo di Linate”, si legge in una nota.

Il progetto di A2A, attraverso il Raggruppamento Temporaneo di Impresa della controllata A2A Calore e Servizi con Esapro – società del fondo Algebris leader nel fotovoltaico, ha visto la realizzazione di un impianto a terra ad alta efficienza su strutture ad inseguimento solare mono-assiale con moduli mono-cristallini, bi-facciali e antiriflesso.

“Produrre energia green all’interno dello scalo è una scelta di valore anche per la comunità e per il territorio, una iniziativa che si inserisce nella visione tracciata dal Piano Industriale di A2A al 2035, che prevede investimenti mirati per promuovere l’uso di fonti rinnovabili e accelerare la transizione ecologica”, ha dichiarato Luca Rigoni, Amministratore Delegato di A2A Calore e Servizi.

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“L’entrata in esercizio del nuovo impianto fotovoltaico di Linate rappresenta un risultato concreto del percorso di sostenibilità di SEA, volto a ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture e a promuovere la progressiva decarbonizzazione dei consumi elettrici dell’aeroporto. La produzione di energia rinnovabile direttamente all’interno dello scalo contribuisce all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030 del Gruppo”, ha detto Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA Milan Airports.

“Con questa entrata in esercizio, SEA e A2A rinnovano una collaborazione che guarda lontano: ridisegnare il modo in cui gli aeroporti consumano e producono energia, rendendo la transizione sostenibile non solo un obiettivo, ma un processo misurabile e già in corso – conclude la nota -. Un ulteriore contributo verso il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica”.

-Foto ufficio stampa A2A-
(ITALPRESS).

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Affitti, in Italia canoni in aumento del 2,5% nel 2025. Ma la crescita rallenta

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MILANO (ITALPRESS) – Il mercato degli affitti in Italia chiude il 2025 con un incremento medio dei canoni del 2,5% su base annua, portando il prezzo medio nazionale a 14,2 euro al metro quadro: è quanto emerge dall’ultimo report del portale immobiliare “idealista”. Una crescita complessivamente moderata che, tuttavia, mostra segnali di rallentamento nella parte finale dell’anno: nell’ultimo trimestre, infatti, si registra un calo del 4%, mentre su base mensile i valori scendono dello 0,5%.
In sintesi, i rialzi più consistenti si osservano soprattutto nelle province e regioni turistiche o montane, mentre alcune grandi città come Milano registrano cali percentuali, pur mantenendo valori assoluti tra i più alti. Le differenze tra Nord e Sud restano marcate, sia in termini di valori assoluti sia di dinamiche di crescita.
Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, “negli anni post-Covid, la dinamica dei canoni era stata sostenuta sia dalle difficoltà di accesso al mercato delle compravendite, che avevano spinto una parte rilevante della domanda verso l’affitto, sia dall’elevata inflazione, che aveva favorito un rapido adeguamento dei valori locativi. Questi fattori avevano contribuito a una crescita particolarmente accentuata dei canoni. Nel 2025 tali spinte straordinarie si sono progressivamente attenuate. L’aumento dello stock disponibile e una domanda ancora sostenuta, ma meno compressa rispetto al passato, hanno contribuito a moderare la crescita dei valori. La fase di normalizzazione in atto segnala come la lunga coda della pandemia stia gradualmente esaurendosi. Per il 2026 si profila uno scenario di continuità, con canoni destinati a muoversi prevalentemente in linea con l’inflazione”.
L’analisi dei capoluoghi restituisce un quadro ancora prevalentemente rialzista: circa il 70% delle città monitorate registra canoni in aumento, con incrementi a doppia cifra in dieci centri. I rialzi più marcati si osservano a Trapani (16,4%), Prato (13,9%) e Ragusa (13,3%), mentre tra i grandi mercati spicca Roma, che chiude l’anno con un aumento dell’8,3%, in un contesto di forte dinamismo della domanda.
Di segno opposto l’andamento di Milano, che interrompe la fase di crescita degli ultimi anni e registra un calo annuo del 2,3%. In flessione anche altre 24 città italiane, con le contrazioni più consistenti a Massa (-9%), Como (-8,5%) e Bologna (-7,7%).
Tra gli altri principali mercati cittadini si segnalano aumenti a Palermo (7,8%), Bari (6,4%), Firenze (5,3%), Catania (3,6%) e Venezia (2,7%), mentre le variazioni risultano più contenute a Cagliari (1,9%) e Genova (0,8%).
Nonostante il calo registrato nel corso dell’anno, Milano resta il capoluogo con i canoni di affitto più elevati, con una media di 22,8 euro al metro quadro, seguita da Firenze (22,6 euro/m²), Venezia (21,6 euro/m²), Roma (18,7 euro/m²) e Bologna (17,1 euro/m²). All’estremo opposto si collocano Vibo Valentia (5,8 euro/m²), Agrigento (6 euro/m²) e Potenza (6,1 euro/m²).
A livello provinciale, la dinamica dei canoni di affitto mostra in generale un trend rialzista: nel 73% delle province italiane si registrano aumenti, seppure con una forte volatilità dei valori. In venti province gli incrementi superano il 10%, con i rialzi più marcati a Verbano-Cusio-Ossola, dove i canoni crescono del 30,8%, seguita da Gorizia (25,1%), Pordenone (23,9%) e Matera (21,6%). Anche altre sedici province mostrano aumenti a doppia cifra, tra cui Roma con il 12,5% e Firenze con il 10,9%. Al contrario, 29 province registrano una diminuzione dei canoni;
tra queste Milano evidenzia un calo del 2,5%, mentre ribassi più consistenti si osservano a Rimini (-20,2%), Ravenna (-19,4%), Lucca (-16,1%) e Livorno (-15%).
Per quanto riguarda i livelli assoluti dei prezzi, Belluno si colloca al vertice delle province italiane grazie anche alla spinta dei prossimi Giochi Olimpici Invernali del 2026, con una media di 27,6 euro al metro quadro. Seguono Lucca (23,8 €/m²), Aosta (22,6 €/m²) e Milano (21,8 €/m²). Altre undici province hanno canoni superiori alla media nazionale, fissata a 14,2 €/m², con valori che vanno dai 20,7 euro di Firenze ai 14,6 euro di Como. Le province più economiche si trovano principalmente nel Sud e in alcune aree interne, con Enna a 4,9 €/m², Caltanissetta a 6 €/m² e Isernia a 6,1 €/m².
A livello regionale, la tendenza rialzista interessa quindici regioni su venti. Si registrano cali in Emilia-Romagna (-5,8%), Lombardia (-1,8%), Veneto (-1,7%), Liguria (-0,4%) e Trentino-Alto Adige (-0,2%). Gli aumenti più significativi riguardano la Valle d’Aosta (17,6%), il Lazio (15,6%) e l’Umbria (10,9%), seguite da Friuli-Venezia Giulia (8,7%), Sicilia (7,7%), Basilicata (5,4%) e Puglia (4,2%). Gli altri incrementi oscillano tra il 4% della Sardegna e l’1% del Piemonte.
Grazie al forte incremento registrato negli ultimi dodici mesi, la Valle d’Aosta diventa la regione con i canoni di affitto più elevati, con una media di 22,6 €/m², superando la Lombardia (19 €/m²). Prezzi sopra la media nazionale si riscontrano anche in Toscana (17,8 €/m²) e Lazio (15,6 €/m²). Tutte le altre regioni presentano valori inferiori alla media, con il Molise che si conferma la regione più economica, con canoni medi di 7 €/m².

– foto ufficio stampa idealista –
(ITALPRESS).

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Santanchè “Altro anno record per il turismo italiano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Si conclude un altro anno record per il turismo italiano, non solo per l’aumento delle presenze, che – stando alle stime del nostro ufficio statistica – superano i 479 milioni (+3% rispetto al 2024), ma anche per l’incremento della permanenza media, che è maggiore di quella di Spagna, Francia e Germania”. Così in un post su Facebook il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
“Un altro dato significativo – aggiunge – è la crescita della spesa turistica: l’attivo record della bilancia dei pagamenti turistica raggiunge i 19,6 miliardi di euro (+7% sul 2024) e la spesa internazionale si attesta a 46,4 miliardi di euro (+4,9%), dimostrando la crescente capacità del settore di generare valore per l’economia nazionale”.
“Particolarmente rilevante – sottolinea il ministro – è la crescita dei mesi spalla e la diversificazione dell’offerta turistica, che consente una migliore distribuzione dei flussi nel tempo e nello spazio. Questo è un segno della capacità dei nostri imprenditori di interpretare le esigenze dei turisti, ma anche della ritrovata centralità internazionale dell’Italia, sostenuta da un governo che ha posto il turismo al centro dell’agenda politica, sociale ed economica, come evidenziato anche dalla nuova legge di bilancio”.
“Il 2026 – evidenzia Santanchè – si prospetta ricco di sfide, a partire dalle Olimpiadi di Milano Cortina, che rappresentano un’opportunità per il presente e il futuro, insieme alla sfida legata all’undertourism, dedicata a quei territori italiani ancora poco conosciuti, ma con un enorme potenziale per lo sviluppo e la crescita delle comunità, specialmente per le nuove generazioni. Ne discuteremo insieme a Milano il 23 e 24 gennaio, in occasione del terzo forum internazionale del turismo. Grazie a tutti per un 2025 ricco di soddisfazioni e auguri per un 2026 in cui il turismo continuerà ad essere protagonista della crescita della Nazione”, conclude il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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