Seguici sui social

Cronaca

Mafia, Milano ricorda le vittime della strage del 23 maggio 1992

Pubblicato

-

Occhi lucidi, bambini, fiori e striscioni realizzati dagli studenti di Milano. Almeno duecento le persone che alle 17 oggi si sono radunate ai giardini Falcone e Borsellino di via Benedetto Marcello per fare memoria delle vittime della strage di Capaci in cui furono uccisi, esattamente trent’anni fa, il giudice Giovanni Falcone, la magistrata sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Le sedie, predisposte dal Comune per la prima volta da quando questa manifestazione si celebra, abbracciano la fontana della piazza antistante al liceo Volta. Dal palco si susseguono gli interventi istituzionali e gli intermezzi musicali degli studenti. Presenti il sindaco di Milano Giuseppe Sala, la coordinatrice della Direzione distrettuale Antimafia di Milano Alessandra Dolci, il prefetto Renato Saccone, il questore di Milano Giuseppe Petronzi, il presidente del comitato antimafia del Comune di Milano Nando dalla Chiesa, il presidente dell’Anpi di Milano Roberto Cenati e la coordinatrice milanese di Libera Lucilla Andreucci, oltre a diversi consiglieri e consigliere regionali e comunali. A lato un lenzuolo su cui le persone hanno immortalato il loro ricordo. “Devozione” è stata la parola scelta dal sindaco. “La forza delle infiltrazioni criminali – interviene il sindaco, celebrando l’eredità Falcone – non può essere sottovalutata, nemmeno per un momento. A Milano si sta aprendo una grande fase di trasformazione, progetti che cambieranno un’altra volta il volto della nostra città. Abbiamo parlato di Pnrr, ma pensate anche alla riqualificazione degli scali, ai grandi investimenti, a quello che si farà per le Olimpiadi. Essere pronti a stroncare sul nascere ogni tentativo di infiltrazione della malavita in queste opere deve essere una nostra priorità assoluta”. Una “antimafia pulita” per un’Italia di cui “Falcone e Borsellino possano essere orgogliosi” è l’appello di dalla Chiesa. Un monito a difenderla dai tentativi innumerevoli di sporcarla, unica via per proteggere una storia, quella dell’antimafia, di cui Falcone incarna uno dei simboli più potenti. E Borsellino con lui, dice poi dalla Chiesa: “L’eredità di queste persone è grandiosa, non riducibile a slogan. Sta nella memoria e non nella commemorazione. E serve che viva sempre attraverso una domanda: le persone che oggi ricordano Falcone, coi loro comportamenti di ogni giorno che tipo di Italia costruiscono? Un’Italia a misura di Falcone o un’Italia ancora diffidente nei suoi confronti?”. Il ricordo amaro di un giudice osteggiato in vita da una parte della magistratura, della politica e della società è ancora vivido nella memoria della procuratrice Dolci, visibilmente commossa nel tornare con la mente a quei giorni. “Ma io ci credo che possa esistere un mondo migliore, quindi crediamoci” esorta i cittadini. E poi, alle 17.58, ora dell’esplosione della bomba all’altezza dello svincolo per Capaci-Isola delle Femmine, il suono della sirena dalla vicina caserma dei Vigili del fuoco, quella stessa caserma da cui, nel luglio 1993, partirono i soccorsi per l’attentato della strage mafiosa di via Palestro. Infine il silenzio, interrotto solo dagli applausi e dalla tromba del maestro Raffaele Kholer. (ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Leggi tutto

Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Leggi tutto

Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano