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Ranieri “Tenere Inzaghi se l’Inter lo segue”

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ROMA (ITALPRESS) – Il suo nome, assieme a quello di Roberto D’Aversa, è quello più gettonato per sedere sulla panchina della Sampdoria, libera dopo l’esonero di Marco Giampaolo dopo il ko casalingo con il Monza. Per l’allenatore romano, classe 1951, sarebbe un ritorno (così come per D’Aversa, ancora sotto contratto), ma al momento il diretto interessato fa capire che non c’è ancora una trattativa: “Io in corsa per la panchina blucerchiata? E’ quello che leggo, non posso rispondere concretamente su niente – assicura l’ex mister di Roma, Juventus e Inter ai microfoni di “Radio anch’io sport”, su Rai Radio 1 – non so se bolle qualcosa, a me il fuoco non l’hanno ancora acceso…”. Magari è solo ‘tatticà, materia di cui è maestro, oppure mira ad altro. Potrebbe magari tornare proprio all’Inter qualora Inzaghi, a corto di risultati, venisse allontanato. “Rispetto alla crisi che il club ha vissuto per il passaggio da Mourinho a Gasperini, quella attuale è meno spiegabile perchè Inzaghi ha già lavorato con la squadra l’anno scorso. Però non manderei mai via l’allenatore se la squadra lo segue, anche se perde”. Una crisi invece sembra spazzata via, quella della Juventus. Ranieri ha sempre creduto nel suo ‘condottierò: “All’inizio ho scommesso su Allegri che non sarebbe andato male, sabato prossimo, con la sfida con il Milan, vedremo una gran bella partita”. C’è tempo per analizzare anche il momento di altre squadre che il decano dei tecnici ha nel cuore, a cominciare dalla Roma. “Mourinho? Quando tutto uno stadio ti soffia dietro, è tanta roba… Ha trovato la chiave giusta per galvanizzare il pubblico, l’Olimpico è sempre esaurito a prescindere da chi gioca: non credo abbia una squadra da scudetto ma con lui in panchina tutto può succedere”. Applausi a scena aperta anche al Napoli: “Gran bella squadra, bravi Spalletti e la società. Mi piace tantissimo, ho visto la partita contro il Liverpool ed è stato maestoso”. Al Milan campione d’Italia ‘suggeriscè di dare maggior fiducia a De Ketelaere: “Non è facile cambiare ambiente e venire in Italia, dove la tattica la fa da padrone. Mi piace molto e io lo lascerei giocare, ma questo ovviamente sta a Pioli”. Ranieri, che con il Leicester fece la storica impresa di vincere la Premier, crede solo in parte al ‘vento nuovò che soffia sui vari campionati europei: “Bisogna vedere se è ponentino o libeccio… Certo, fa bene ci siano squadre non candidate al titolo in testa, però bisognerà vedere alla lunga. Questo è un anno particolare per il Mondiale, vedremo a gennaio come staranno le squadre che hanno dato tanti giocatori”. Ranieri, che vorrebbe il Var per i giocatori che simulano colpi sul viso, si sofferma su Ferreri Caputi, primo arbitro donna in A: “Ha fatto un debutto positivo, mi auguro che la figura dell’arbitro venga maggiormente sdoganata e si faccia sì che altre donne possano dirigere in Serie A. Spero che tutti siano un pò più gentili e vi sia una maggiore educazione verso gli arbitri”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Acuto di Carapaz nell’undicesima tappa del Giro d’Italia, Del Toro sempre in rosa

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CASTELNOVO NE’ MONTI (ITALPRESS) – È Richard Carapaz a vincere l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Viareggio-Castelnovo ne’ Monti di 186 chilometri. Non cambia nulla in classifica generale, con Isaac Del Toro, secondo al traguardo, che rimane in maglia rosa.

È stata una frazione movimentata, decisiva la presenta del San Pellegrino in Alpe a metà percorso: tanti gli scatti, una maxi fuga composta da 40 corridori ha iniziato a guadagnare terreno sul gruppo degli uomini di classifica. Nel finale sono rimasti in cinque, ovvero Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Nairo Quintana (Movistar Team), Wout Poels e Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), ma a 9 chilometri dal traguardo l’azione della UAE Team Emirates-XRG, la squadra del leader della generale, ha permesso al gruppo di ricucire lo strappo recuperando terreno sui fuggitivi. Verso la salita di Pietra di Bismantova è stato Richard Carapaz a trovare lo scatto decisivo: lo scalatore ecuadoriano della EF Education-EasyPost è tornato alla vittoria al Giro dopo sei anni, secondo a 10″ il messicano Isaac Del Toro, terzo l’azzurro Giulio Ciccone (Lidl-Trek).

Domani la dodicesima tappa, la Modena-Viadana (Oglio-Po) di 172 chilometri, una frazione dedicata interamente ai velocisti.

LE PAROLE DI CARAPAZ

“La vittoria di oggi? È qualcosa di speciale e bellissimo, sapevo che c’era un grande lavoro da fare, è stato speciale”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport Richard Carapaz dopo la vittoria dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Viareggio-Castelnovo ne’ Monti di 186 km. “È un Giro molto aperto, manca molta strada, ma voglio provarci fino all’ultimo giorno – ha aggiunto lo scalatore ecuadoriano della EF Education-EasyPost – Dedico la vittoria alla mia famiglia, tutto è possibile, ci sono tante montagne da qui alla fine”.

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L’ORDINE DI ARRIVO

1. Richard Carapaz ECU (EF Education-EasyPost) in 4h35’20”
2. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) a 10″
3. Giulio Ciccone ITA (Lidl-Trek) s.t.
4. Thomas Pidcock GBR s.t.
5. Egan Bernal COL s.t.
6. Antonio Tiberi ITA s.t.
7. Juan Ayuso ESP s.t.
8. Einer Rubio COL s.t.
9. Derek Gee CAN s.t.
10. Diego Ulissi ITA s.t.

LE CLASSIFICHE

CLASSIFICA A TEMPO (maglia rosa)
1. Isaac Del Toro MEX (UAE Team Emirates-XRG) in 38h47’01”
2. Juan Ayuso ESP (UAE Team Emirates-XRG) a 31″
3. Antonio Tiberi ITA (Bahrain-Victorious) a 1’07”
4. Simon Yates GBR a 1’09”
5. Primoz Roglic SLO a 1’24”
6. Richard Carapaz ECU a 1’56”
7. Giulio Ciccone ITA a 2’09”
8. Brandon McNulty USA a 2’16”
9. Adam Yates GBR a 2’33”
10. Thymen Arensman NED s.t.

CLASSIFICA A PUNTI (maglia ciclamino)
1. Mads Pedersen DEN 153 punti
2. Alessandro Tonelli ITA 64
3. Olav Kooij NED 55

CLASSIFICA MIGLIOR SCALATORE (maglia celeste)
1. Lorenzo Fortunato ITA 156 punti
2. Juan Ayuso ESP 54
3. Paul Double GBR 36

CLASSIFICA MIGLIOR GIOVANE (maglia bianca)
1. Isaac Del Toro MEX in 38h47’01”
2. Juan Ayuso ESP a 31″
3. Antonio Tiberi ITA a 1’07”

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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La F1 sbarca a Monaco, Vasseur “Gara unica, sarà una Ferrari determinata”

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MONTECARLO (MONACO) (ITALPRESS) – Va in scena questo weekend uno degli appuntamenti più iconici del campionato, il Gran Premio di Monaco, che è anche la gara di casa per Charles Leclerc, unico pilota monegasco ad aver vinto in patria in Formula 1. Il circuito cittadino non ha subito variazioni tranne l’annuale riasfaltatura: continua a misurare 3.337 metri – è il più corto del Mondiale – con appena 10 metri di larghezza nel punto più ampio.

Quest’anno c’è però una grande novità regolamentare, ovvero l’introduzione dell’obbligo di effettuare almeno due pit-stop, indipendentemente dall’uso delle tre mescole. Con questa misura si cerca di incentivare l’azione in pista, dopo che negli ultimi anni i sorpassi ma in generale i cambi di posizione si sono visti con il contagocce, tanto che nel Principato, ancor più che in ogni altra gara dell’anno, la qualifica rappresenta un momento davvero chiave del weekend di gara.

“Il Gran Premio di Monaco è una gara unica – le parole di Fred Vasseur, team principal della Ferrari – Sappiamo come la qualifica sia fondamentale e in questi giorni abbiamo lavorato proprio per migliorare la nostra performance sul giro secco, dopo che nelle ultime occasioni non siamo riusciti a sfruttare al meglio il nostro pacchetto al sabato”.

Quella dei due pit-stop è una novità “che introduce una sfida ulteriore per la gara di Monaco, con l’intento di dare più importanza alla strategia e aumentare l’azione in pista – osserva ancora Vasseur – Ovviamente è l’appuntamento di casa per Charles e questo rende questa corsa speciale per tutta la squadra, che è determinata a mettere nelle condizioni di ottenere il massimo della prestazione sia lui che Lewis”.

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Della novità regolamentare ha parlato anche Arthur Leclerc, fratello di Charles e development driver della Ferrari. “Penso che sia positivo avere due soste obbligatorie, perché porterà un po’ più di azione e imprevedibilità alla gara, e permetterà anche ai piloti di spingere di più con le gomme – sottolinea – Negli ultimi anni tutto ruotava troppo intorno alla gestione degli pneumatici. Quest’anno credo che questa regola aggiungerà un po’ di strategia al quadro generale. Detto ciò, Monaco è sempre Monaco, quindi penso che sarà comunque fondamentale fare bene in qualifica per poter avere una buona gara. Sono davvero curioso di vedere cosa succederà”.

– foto IPA Agency –

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Finale Western Conference, Oklahoma schianta Minnesota in gara-1

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OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Se il buongiorno si vede dal mattino, la finale della Western Conference rischia di essere un monologo Thunder. Gara 1 al Paycom Center è senza storia: 114-88 per Oklahoma City dove spicca come al solito Shai Gilgeous-Alexander con 31 punti, di cui 20 nel secondo tempo con 8/14 dal campo dopo una prima parte di gara complicata.“Ma non è che ho cambiato il mio atteggiamento, ho solo provato a continuare a essere aggressivo, a credere nel mio lavoro”, assicura.

E dire che all’intervallo lungo i Wolves erano pienamente in partita, tanto da andare al riposo avanti di 4 (48-44), ma negli altri due quarti OKC alza il livello, con un parziale complessivo di 70-40. Che qualcosa nelle fila di Minnesota non abbia funzionato nel secondo tempo lo si evince anche dalle statistiche di Julius Randle, il migliore dei suoi con 28 punti ma solo 8 siglati fra terzo e quarto periodo mentre Anthony Edwards, che viaggiava a 26.5 punti di media in questi play-off, è stato tenuto a 18 punti con 5/13 al tiro. Minnesota non ha trovato antidoti alla strategia difensiva dei Thunder, che hanno intasato il pitturato costringendo i rivali a cercare con insistenza la soluzione da fuori, contando anche su una certa “ruggine” fra i Wolves che dopo aver eliminato Golden State sono stati fermi una settimana.

“Per come abbiamo giocato difensivamente nel primo tempo, andare al riposo sotto solo di 4 è stato come una vittoria”, ha ammesso candidamente coach Daigneault.E’ solo gara 1, hanno vinto in casa e hanno giocato bene, complimenti a loro. Ma fra due giorni c’è un’altra partita”, avverte il collega Chris Finch.

Appuntamento dunque per il secondo atto, sempre a Oklahoma City, nella notte italiana fra giovedì e venerdì mentre fra poche ore si accenderanno le luci del Madison Square Garden per la prima sfida fra New York Knicks e Indiana Pacers che mette in palio il titolo della Eastern Conference e l’altro pass per le Finals.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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