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Cronaca

Lombardia, l’assistenza domiciliare integrata è un modello

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di Emanuele Bottiroli 

Regione Lombardia crede che una delle chiavi per contrastare gli effetti della crisi del sistema assistenziale, favorendo allo stesso tempo un rinnovamento del welfare, sia puntare decisamente all’integrazione tra pubblico, privato e terzo settore. Una sorta di secondo welfare che si aggiunge agli schemi del primo e ne integra i punti critici, sperimentando nuovi modelli organizzativi, gestionali e finanziari. È un sistema che valorizza il protagonismo della società civile“. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi (Lega) nel corso dell’incontro con Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Consigliere spirituale della Comunità Sant’Egidio e Presidente della Commissione ministeriale per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana presso Palazzo Chigi.

Alessandro Fermi ha sottolineato che questa è la prospettiva a cui il Consiglio regionale ha ispirato e ispira le leggi regionali del settore e i provvedimenti conseguenti come la DGR sullo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata, definita da Monsignor Paglia “un modello da esportare nelle altre regioni italiane”. Il Vescovo ha rimarcato la necessità di “prendersi cura di tutti gli anziani per rispondere ai loro bisogni. Gli anni della cosiddetta terza età non possono essere vissuti come se fossero un naufragio. La DGR di Regione Lombardia è il primo passo di questo cambio di prospettiva. Vorrei che, partendo dalla Lombardia, potessimo finalmente dire che in Italia gli anziani invecchiano bene”.

Oggi a livello nazionale il rapporto tra giovani e anziani è di 100 a 144,5 e secondo le previsioni nel 2050 diventerà 100 a 256 (Istat-Inps). In Italia la quota di over 65, che oggi rappresenta il 21,2 % della popolazione, nel 2060 sarà pari al 30%, quella degli over 80 passerà dal 6,3% al 13,1%. “Un simile andamento demografico palesa seriamente l’insostenibilità economica dello Stato Sociale come lo conosciamo e la difficoltà di fare fronte alle tante esigenze di cura della popolazione anziana affetta da patologie croniche”, ha evidenziato Alessandro Fermi.

All’incontro con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha partecipato il Vice Presidente Carlo Borghetti (PD) che ha dichiarato: “Tra il sociale e il sanitario, c’è il sociosanitario, che ancora troppo poco conta nei programmi e nei budget sia dello Stato che delle Regioni. Ad esempio, in Regione Lombardia il sociosanitario vale solo il 10% dei 18 miliardi annui investiti per la salute. È urgente che la politica riservi più risorse a questo settore che ha una funzione fondamentale anche di prevenzione, per fare in modo che la terza e la quarta età siano una età di nuova vita“.

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Presente anche il Presidente della Commissione Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali Emanuele Monti (Lega) che ha sottolineato come “l’impegno a tutela della famiglia, della natalità e della vita, ma anche nell’assistenza e nella carità dei malati e dei bisognosi dimostrato da Monsignor Paglia è per noi un esempio e uno sprono per il futuro. In questi anni, la Commissione Sanità e Politiche Sociali che ho l’onore di presiedere ha sempre privilegiato l’ascolto e il confronto come metodo di lavoro basato sulla partecipazione attiva degli stakeholder. Lo stesso è accaduto a livello nazionale con la legge delega recentemente approvata sulla non autosufficienza, in cui le associazioni sono state protagoniste e che il prossimo Governo dovrà portare avanti”.

Il Segretario della Commissione Sanità e Politiche Sociali Gregorio Mammì (M5S) ha dichiarato: “Assistenza e cura delle persone anziane sono certamente due pilastri fondamentali della nostra società futura. Regione Lombardia ha come obiettivo l’aumento dal 5% al 10% della presa in carico della popolazione over 65. Il progetto presentato da Monsignor Paglia può essere accolto tramite sperimentazioni, con l’obiettivo di integrare ambiti sociali, sanitari e terzo settore”.

Al termine dell’incontro con l’Ufficio di Presidenza Monsignor Paglia ha partecipato in Sala Gonfalone al convegno sulla “Carta dei Diritti e dei Doveri per gli anziani della Società” con la Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare Letizia Moratti e il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti. Il convegno è stata l’occasione per un incontro conuna cinquantina di stakeholders per promuovere il disegno di legge ministeriale e confrontarsi sugli spunti più interessanti della delibera di giunta regionale lombarda.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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