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Cronaca

Intesa Sanpaolo, dalla digitalizzazione in finanza opportunità e rischi

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ROMA (ITALPRESS) – “L’inclusione finanziaria attraverso la digitalizzazione è una cosa positiva ma va affiancata dall’educazione finanziaria” perchè questa rappresenta “uno strumento di cittadinanza attiva” ed “essere alfabetizzati dal punto di vista finanziario significa essere cittadini consapevoli”. Lo ha detto Giovanna Paladino, direttrice del Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, in un’intervista all’Italpress.
La digitalizzazione oggi assume un ruolo molto importante e ha sicuramente un impatto anche sui musei. “La tecnologia digitale – ha spiegato Paladino – è sicuramente una grande opportunità per i musei. Con l’esperienza del Covid i musei, non solo quelli di educazione finanziaria, hanno implementato una serie di attività online chiedendo ai visitatori di diventare utilizzatori. La digitalizzazione – ha proseguito – è uno strumento di coinvolgimento, ci aiuta a coinvolgere emozionalmente l’utilizzatore o il visitatore e c’è una potenzialità enorme: rispetto ai musei tradizionali, in cui la visita risulta meno interattiva, avere strumenti digitali all’interno di un museo permette maggiore interazione e scambio. Ovviamente – ha sottolineato – bisogna trovare il giusto equilibrio. La digitalizzazione da sola può essere anche molto fredda o può non portare a un apprendimento duraturo. Questo riguarda soprattutto i bambini, per cui normalmente le attività laboratoriali di tipo digitale si associano ad attività più interattive da un punto di vista personale”.
L’accesso al digitale, quindi, porta con sè grandi opportunità ma ci sono anche dei rischi. “L’inclusione finanziaria – ha spiegato Paladino – è molto importante. Per alcuni paesi, come quelli in via di sviluppo, essere in grado di aprire un conto corrente da un cellulare ha creato opportunità personali, individuali e per gli imprenditori che sono estremamente importanti. L’inclusione è una cosa positiva ma bisogna stare molto attenti: bisogna dare gli strumenti a chi li sa usare. E’ evidente che accanto a questa offerta digitale – ha continuato – bisogna anche pensare a un’offerta educativa perchè dare una carta di credito a qualcuno che non la sa usare può essere pericoloso, ci si può ritrovare in fenomeni di sovraindebitamento. L’inclusione finanziaria attraverso la digitalizzazione è una cosa positiva ma va affiancata dall’educazione finanziaria”, ha evidenziato.
I nuovi strumenti digitali aiutano soprattutto per quanto riguarda il risparmio ma per diventare investitori l’educazione finanziaria ha un ruolo fondamentale. In questo contesto, è necessario coinvolgere sempre più persone. “Ci sono studi, anche recenti, realizzati da me e da altri ricercatori della Banca d’Italia – ha affermato -, che dimostrano che per passare da risparmiatori a investitori quello che conta veramente è l’educazione finanziaria. In Italia siamo buoni risparmiatori ma pessimi investitori. Come riusciamo a realizzare questo passaggio? Allargando le competenze della popolazione e degli adulti. Non è facile coinvolgerli – ha proseguito – perchè gli adulti hanno tante cose da fare e non vogliono parlare di soldi. Esiste un fenomeno che è l’ansia finanziaria: parlare dei propri soldi mette ansia e la gente cerca di evitarlo. Riuscire ad arrivare agli adulti, che sono quelli che fanno le scelte economiche e finanziarie, non è facile. Bisogna offrire una varietà di proposte. L’offerta – ha spiegato – deve essere variegata e deve essere estremamente professionale, costruita da persone che fanno educazione finanziaria e non da chiunque. Bisogna mettersi a lavorare anche con le istituzioni”, ha aggiunto Paladino facendo riferimento alle “istituzioni politiche” che “dovrebbero dare un endorsement a questo tema perchè l’educazione finanziaria è uno strumento di cittadinanza attiva. Essere alfabetizzati dal punto di vista finanziario – ha evidenziato – significa essere cittadini consapevoli”. Per Paladino, quindi, in Italia occorre “parlarne molto di più”.
Proprio di questi temi si è discusso alla decima edizione dell’International Federation of Finance Museums, organizzata nei giorni scorsi dalla Banca d’Italia insieme al Museo del Risparmio di Torino, a Roma. “All’inizio di ottobre a Roma – ha ricordato Paladino – si è tenuta una conferenza di due giorni dedicata al tema della digitalizzazione e della consapevolezza finanziaria. Una conferenza internazionale che ha visto l’intervento di molti speaker da varie parti del mondo. I temi – ha proseguito – erano quelli legati a luoghi come i musei ma si è parlato anche dell’educazione finanziaria in senso accademico: qual è l’impatto dell’educazione finanziaria sul benessere delle persone e qual è il ruolo della digitalizzazione. In particolare nell’ambito della finanza, la strada della digitalizzazione non prevede un ritorno, quindi ci preoccupiamo tutti – ha concluso – di affiancare a questo progresso anche quello relativo alle capacità, al saper scegliere e al saper valutare i pro e i contro dei diversi strumenti”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Open Arms, Salvini “Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato”

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ROMA (ITALPRESS) – “Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato”. Lo scrive sui social il vicepremier Matteo Salvini sulla notizia del ricorso della procura di Palermo contro la sua assoluzione nel caso Open Arms.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Open Arms, Procura di Palermo ricorre in Cassazione contro Salvini

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PALERMO (ITALPRESS) – La Procura della Repubblica di Palermo ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione in primo grado di Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, oggi vicepremier e ministro ai Trasporti, nel processo Open Arms. “I fatti sono stati ampiamente ricostruiti in primo grado, abbiamo piena fiducia nel lavoro della Procura”, ha detto Oscar Camps, fondatore della Ong.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Milano, Fontana “Sala non deve dimettersi”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il sindaco di Milano Giuseppe Sala deve dimettersi? Secondo me assolutamente no, per lo stesso motivo per cui non mi sono dimesso io. Poi lasci stare le valutazioni politiche che fanno certi miei colleghi: quello è tutto un altro discorso, ma assolutamente non c’entra niente con quello a cui si riferisce l’indagine giudiziaria. L’indagine giudiziaria deve fare il suo corso e alla fine si avrà una risposta”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso di un’intervista a Radio Anch’io parlando dell’inchiesta sull’urbanistica a Milano.

“Io sono assolutamente convinto che sia assurdo che con un avviso di garanzia venga avvicinata la possibilità di una dimissione: sono due cose che non c’entrano assolutamente niente – ha aggiunto – Forse che si sbagli nel valutare il significato dell’avviso di garanzia, che si sbagli nel voler enfatizzare o spettacolarizzare un processo, l’avviso di garanzia è soltanto la espressione di una delle due parti che muove delle accuse all’altra parte che avrà pur il diritto di difendersi e di spiegare quali sono i propri punti di vista. Soltanto dopo un confronto di questo genere potrà essere fatta una valutazione definitiva dal giudice con una sentenza”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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