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Cronaca

Il Cdm vara la legge di bilancio da 35 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, l’aggiornamento del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) e il decreto Misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti e sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi metereologici.
I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in quasi 35 miliardi di euro.
“La manovra – spiega Palazzo Chigi in una nota – si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando circa gran parte delle risorse disponibili per interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. Altre risorse sono state stanziate per interventi a sostegno della famiglia: cuneo fiscale, riduzione dell’Iva per alcuni prodotti, aumento dell’assegno unico per le famiglie, agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, proroga delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani, la flat tax incrementale”.
In materia fiscale, estesa la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite iva, la detassazione ai premi dei dipendenti, un intervento di “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid e dell’impennata dei costi energetici.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di Opzione donna rivisitata e Ape sociale, indicizzazione delle pensioni al 120%, si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi invece decide di restare a lavoro.
Previste tra le altre misure una manutenzione straordinaria del reddito di cittadinanza, che si avvia verso la sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro.
Inizia il periodo transitorio verso l’abolizione del reddito di cittadinanza. Dall’1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. Il reddito sarà abrogato l’1 gennaio 24 e sarà sostituito da una nuova riforma. Previsto un risparmio di 734 milioni per il 2023. I risparmi di spesa finanzieranno un apposito fondo che finanzierà la riforma complessiva per il sostegno alla povertà e all’inclusione.
Dall’1 gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
Per riavviare il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto viene prevista la riattivazione della società Stretto di Messina Spa attualmente in liquidazione.
Il Cdm, su proposta del presidente Giorgia Meloni e del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici. Il testo rimodula le aliquote accisa agevolate e conferma la sospensione, fino al 30 novembre 2022, dell’applicazione dell’aliquota di accisa sul cosiddetto “gasolio commerciale”.
Inoltre, si incrementano le risorse destinate al contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati dagli enti locali in relazione alla spesa sostenuta per utenze di energia elettrica e gas.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tivusat, al canale 60 debutta “wedotv BIG stories”

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ROMA (ITALPRESS) – L’offerta di tivusat si arricchisce con l’arrivo di un nuovo canale: wedotv BIG stories, disponibile al numero 60 del telecomando. Il nuovo canale si affianca a wedotv movies, già visibile al numero 30.
Wedotv movies è conosciuto per la sua ampia selezione di film internazionali: dai grandi successi che hanno fatto la storia del cinema ai cult intramontabili, passando per pellicole meno note ma di qualità.
Con wedotv BIG stories, il focus si sposta sul racconto della realtà. Il nuovo canale è interamente dedicato a documentari e contenuti di approfondimento, con una particolare attenzione alle grandi storie che hanno segnato la cronaca, la cultura, la politica e la società. Dalle biografie dei grandi personaggi del nostro tempo agli eventi che hanno cambiato il mondo, passando per inchieste internazionali e testimonianze esclusive.
“Siamo felici di accogliere Big Stories su tivusat, il secondo canale del gruppo WeDoTV, un editore emergente che sta portando il dinamismo del mondo FAST anche sulla tv lineare. La loro offerta editoriale si sta dimostrando originale, coerente e sempre più apprezzata anche dal nostro pubblico. L’arrivo di Big Stories conferma la vocazione di tivùsat a offrire sempre più qualità, varietà e innovazione, valorizzando anche le nuove realtà del panorama audiovisivo europeo” ha dichiarato Luca De Bartolo, Direttore Vendite e Marketing di Tivusat.
Entrambi i canali sono disponibili in lingua italiana e accessibili gratuitamente per chiunque disponga di una parabola e di un decoder compatibile tivusat, senza necessità di abbonamento.
-news in collaborazione con Tivusat-
-foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Tra Italia e Algeria cooperazione sempre più forte”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatta dai risultati di questo vertice, della qualità delle intese che abbiamo raggiunto, una parte delle quali è stata testimoniata in questa cerimonia, ma al termine di questa parte del nostro vertice intergovernativo ci recheremo insieme per la conclusione del Business Forum”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con il presidente dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune, in occasione del quinto vertice intergovernativo tra i due Paesi.

“Al Business Forum sono presenti oltre 300 imprese a dimostrazione di una sempre maggiore interconnessione tra le nostre economie”, ha aggiunto Meloni. “Oggi si firmeranno circa 40 intese tra le nostre due nazioni e tra i nostri sistemi produttivi. Non è solo un risultato numerico”, ha aggiunto.

“Sono accordi che ci consentono di dire che l’amicizia tra le nostre due nazioni non è mai stata così speciale, con un livello di solidità mai toccata in passato. Per noi l’Algeria è un partner assolutamente strategico”, ha sottolineato il premier.

L’Algeria è uno dei partner principali del Piano Mattei,che punta a dare sistematicità e profondità a un modello di cooperazione che non è predatorio, ma al contrario paritario e vantaggioso per tutti – ha detto ancora Meloni -. Italia e Algeria hanno dato tante volte prova di questo rapporto, soprattutto nei momenti di difficoltà”.

“L’energia è una delle materie più salde della cooperazione tra Italia e Algeria. L’Italia vuole diventare un hub energetico nel Mediterraneo e senza la collaborazione con l’Algeria non potremmo cercare di farlo. Siamo soddisfatti della collaborazione Eni-Sonatrach, che con le intese firmate diventerà ancora più solida. Continueremo a lavorare insieme per nuovi corridoi energetici e digitali”, ha aggiunto.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Ordine dei Biologi della Lombardia, membri del CTS e i referenti provinciali scrivono una lettera in supporto al presidente Rossetto

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MILANO (ITALPRESS) – Diversi membri dei Comitati Tecnici Scientifici, i Referenti Provinciali e i Tutor dell’Ordine dei Biologi della Lombardia hanno indirizzato una lettera aperta agli iscritti per ribadire il proprio supporto nei confronti del Presidente dell’Ordine dei Biologi Lombardia, Rudy Alexander Rossetto. “Fin dal nostro primo coinvolgimento, il Presidente ha sempre dimostrato trasparenza, disponibilità e coerenza. Ha risposto puntualmente a ogni nostro dubbio, proposta o richiesta di chiarimento, mantenendo con noi un rapporto costante e costruttivo. Non ci ha mai fatto promesse irrealizzabili o affermazioni prive di fondamento. L’unica promessa che probabilmente non riuscirà a portare a termine — quella relativa alla riduzione della quota annuale per gli iscritti — non è dipesa dalla sua volontà, ma da “ostacoli” incontrati lungo il cammino che ne hanno impedito la realizzazione. Di questo, è stato il primo a darne comunicazione, con la massima tempestività, trasparenza e responsabilità” si legge nella lettera.

“La nostra fiducia non nasce da una richiesta, né da pressioni o da aspettative personali. Gli confermiamo la nostra stima perché lo vogliamo, perché lo abbiamo scelto liberamente e consapevolmente, ritenendo doveroso riconoscere l’impegno concreto che ha dimostrato nei confronti della categoria” si legge ancora nella missiva.

Il Presidente Rossetto non si è mai risparmiato: riceviamo comunicazioni operative anche a tarda notte, segno di una dedizione totale e costante al suo ruolo e alla causa comune. Il rapporto che abbiamo costruito con lui non si basa su ricatti, minacce o promesse di convenienza, ma su valori condivisi, obiettivi reali e un ideale professionale alto e inclusivo. Siamo convinti che solo partendo da relazioni fondate sulla lealtà, la trasparenza e l’ascolto reciproco sia possibile costruire un Ordine professionale solido, rappresentativo e all’altezza delle sfide future. Per questi motivi, rinnoviamo pubblicamente la nostra fiducia al Presidente Rossetto, certi della sua integrità, competenza e spirito di servizio verso tutti noi biologi lombardi” conclude la lettera aperta.

-Foto Ordine Biologi Lombardia-
(ITALPRESS).

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