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Economia

Lavoro, Calderone “Abbiamo 1 milione di posti scoperti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi abbiamo 1 milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire, abbiamo tante persone fuori dal circuito lavorativo e quindi dall’impegno attivo nel mondo del lavoro”. Così il ministro per il Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, intervenendo al Forum di Confcommercio. “Mettere il lavoro al centro è il cuore di tutte le riflessioni da fare, perchè senza lavoro non c’è progresso, non c’è una società che cresce e non c’è la riaffermazione della dignità delle persone”, ha aggiunto. “Centrale è il tema della formazione per portare nelle aziende quei lavoratori che mancano e che però ci sono, per effetto delle grandi transizioni in atto. Il mondo del lavoro è in forte mutamento anche sui contratti, c’è molta più autonomia che mira alle prestazioni lavorative e produttività dei singoli. Il lavoro c’è, lo abbiamo visto anche nei numeri di Confcommercio ma l’offerta non viene totalmente coperta. Ci sarà il tema dell’immigrazione che però si basi su una immigrazione qualificata che veda una formazione dai paesi d’origine”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto xl3 Italpress-

Economia

Intesa Sanpaolo con Academy4Future prepara la banca del domani

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo presenta Academy4Future, il nuovo polo formativo del Gruppo guidato da Carlo Messina. In un contesto lavorativo in rapido cambiamento, Intesa Sanpaolo investe su tutte le proprie persone – oltre 90 mila – per valorizzare la loro crescita professionale e adeguare le competenze ai nuovi mestieri della Banca del futuro, rafforzandone l’occupabilità. Le persone sono la chiave del suo successo, come spesso ribadito dal Consigliere Delato e CEO Carlo Messina, “e l’Academy, aggiornandone di continuo la preparazione, le metterà nelle migliori condizioni per continuare a contribuire ai risultati di una delle banche leader in Europa per solidità e innovazione”, sottolinea il gruppo.
“Con Academy4Future la formazione diventa parte integrante del nostro lavoro quotidiano, in modo che tutte le novantamila persone di Intesa Sanpaolo abbiano competenze sempre aggiornate rispetto alle evoluzioni delle tecnologie, possano rinnovare le professionalità e anticipare le esigenze della clientela – afferma Nicola Fioravanti, Chief Governance, Operating and Transformation Officer Intesa Sanpaolo -. In questo modo la tecnologia non sostituirà l’elemento umano, ma lo potenzierà, permettendoci di continuare a crescere e restare competitivi a livello europeo, guardando con fiducia alle sfide del futuro”.
L’Academy di Intesa Sanpaolo “non è un catalogo di corsi, ma un modello che punta a unire l’eccellenza dei contenuti a un approccio capace di valorizzare la pratica, la contaminazione tra discipline e tante differenti esperienze personali e lavorative”, spiega Roberto Cascella, Chief People & Culture Officer di Intesa Sanpaolo. “Questo ruolo di innovatori è possibile anche grazie alle relazioni ottime e consolidate con le rappresentanze sindacali”, aggiunge.
Con dieci programmi organizzati in otto facoltà, l’Academy4Future coinvolgerà 20 mila persone ogni anno, con progressiva estensione anche al personale estero.
I temi assecondano lo sviluppo del Gruppo: l’intelligenza artificiale, la gestione, protezione e analisi dei dati, i rischi, l’internazionalizzazione, lo sviluppo delle reti commerciali, il wealth management, l’omnicanalità, cioè la convergenza dei servizi bancari utilizzando canali di interazione diversi, l’ESG. L’Academy4Future beneficia del contributo intellettuale di partner di eccellenza, tra cui i migliori atenei italiani e stranieri – con cui Intesa Sanpaolo già intrattiene rapporti consolidati -, Digit’ed e formatori esperti ed è dotata di una governance solida e strutturata composta da un Comitato accademico, un Comitato scientifico e un Comitato tecnico che indirizzano la visione strategica e verificano la qualità dei contenuti e i risultati per rafforzarne l’impatto operativo.
“Dopo l’introduzione dello smart working (nel 2015), della settimana corta e della flessibilità oraria (entrambi nel 2023), di misure avanzate per la genitorialità e con un sistema di welfare tra i più completi e articolati in Europa – si legge in una nota -, Intesa Sanpaolo, con la nuova Corporate Academy, si conferma come grande innovatrice anche nella formazione. Dal 2021 il Gruppo ha assunto circa 5.000 giovani di cui 2.350 in ambito IT e tech per accelerare la trasformazione digitale della Banca; nei prossimi anni prevede altri 3.500 ingressi, soprattutto nella consulenza in ambito Wealth Management & Protection. Intesa Sanpaolo considera centrale il confronto con le organizzazioni sindacali anche sul tema della trasformazione digitale, per continuare a ricercare le soluzioni necessarie affinchè le persone del Gruppo possano affrontare il cambiamento in modo ottimale”.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

(ITALPRESS).

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Economia

UniCredit al MIA, Fiorini “Al fianco dell’industria creativa italiana”

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ROMA (ITALPRESS) – UniCredit, si legge in una nota, è un partner strategico per le aziende del settore cinematografico e audiovisivo e offre un sostegno concreto alla crescita e all’internazionalizzazione delle aziende della filiera. UniCredit, con il desk audiovisual, ha erogato finanziamenti alla produzione e alla distribuzione per circa 450 milioni, sottolinea la nota.

“UniCredit – sottolinea Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia, intervenuto oggi alla presentazione della undicesima edizione del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivoè al fianco dell’industria creativa italiana; l’audiovisivo porta in giro per il mondo il Made in Italy e le eccellenze del nostro Paese. Abbiamo lanciato il progetto ‘One4Cinema’, un piano predisposto per supportare tutti i segmenti della filiera audiovisiva, dalla produzione alle industrie tecniche, dalla distribuzione alle sale, che prevede il sostegno agli investimenti con un’offerta dedicata, un Expertise Center dedicato al settore audiovisivo con sede a Roma e una gamma di soluzioni finanziarie e servizi di consulenza specializzati e innovativi. La banca supporta le imprese con l’attivazione di nuovi canali di funding, quali bond, minibond e Basket Bond di filiera, le accompagna in operazioni sul mercato dei capitali e promuove iniziative volte alla formazione dei profili più richiesti dal mercato audiovisivo, incoraggiando anche percorsi di educazione finanziaria, in partnership con ANICA Academy”.

Nello scorso mese di luglio la banca ha ospitato, nella sua prestigiosa sede di Palazzo De Carolis a Roma, una tappa dell’International Emmy Awards Competition, uno degli appuntamenti di maggior prestigio internazionale e risonanza mediatica per serie e programmi televisivi realizzati fuori dagli Stati Uniti.

– Foto ufficio stampa UniCredit –

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(ITALPRESS).

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Economia

Sharing Mobility, cresce la domanda ma cala la disponibilità di servizi

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ROMA (ITALPRESS) – La sharing mobility si è radicata nelle abitudini di mobilità degli italiani, questo il presupposto della 9ª Conferenza Nazionale della Sharing Mobility, organizzata in Campidoglio all’interno della Sala della Protomoteca. Un appuntamento che da 10 anni tiene sotto osservazione tutto ciò ruota intorno alla mobilità condivisa che oggi è a disposizione di 13 milioni di italiani, in calo però del 7% rispetto al 2022. L’evento, introdotto e moderato dal Coordinatore Osservatorio Nazionale sulla sharing mobility, Raimondo Corsini e dalla Presidente e AD Roma Servizi per la Mobilità, Anna Donati, è iniziato con un video messaggio del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, seguito a livello istituzionale dagli interventi dell’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, e del Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri. “La Sharing Mobility, è certamente una delle leve per la costruzione di un nuovo modello di mobilità, per ridisegnare una città più sostenibile, una modalità di movimento ormai divenuta componente stabile della vita quotidiana, un fenomeno che riguarda in profondità il tessuto socio economico del Paese, da dove parte la domanda di nuova mobilità”, queste le parole del ministro Pichetto Fratin.

“Un ruolo importante”, ha continuato il ministro, “in tale contesto è affidato all’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility che coinvolge Ministeri, Enti Locali, associazioni, operatori economici con l’obiettivo comune di raccogliere idee per nuovi progetti concreti, servendoci di un ricco ventaglio di opzioni che abbiamo a disposizione, una mobilità condivisa da connettere sempre di più all’intermodalità e all’integrazione con il trasporto pubblico”.

“L’Osservatorio raccoglie i dati dei servizi di sharing in tutte le città italiane da dieci anni”, ha spiegato il coordinatore Orsini. “Questi dati ci dicono che la sharing ormai è un’abitudine consolidata ed è qui per restare, ma è giunto il momento di cambiare passo. Bisogna pensare a misure di sostegno accompagnate da una semplificazione normativa per una maggiore integrazione tra tutte le forme di mobilità condivisa e il Tpl”.

“Per noi la sharing mobility è una componente strategica di una trasformazione della città che vede nel cambiamento della mobilità uno dei pilastri”, ha detto Gualtieri. “Anche le politiche delle mobilità non possono essere affrontate in modo profondo e radicale se non sono dentro ad un cambiamento delle altre politiche: ambientali, urbanistiche, dell’articolazione della città, della distribuzione dei servizi, dell’organizzazione dei tempi, persino nel modo in cui materialmente si fanno e si cambiano strade e piazze. C’è una organicità tra queste dimensioni dentro la nostra ambizione di trasformare Roma”.

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Il Sindaco ha continuato sulla Sharing Mobility: “Tra ferro, gomma e sharing nella concezione da primo e ultimo miglio è impossibile avere la capillarità che renda credibile la sostituzione del trasporto pubblico con quello privato. A Roma questa integrazione è indispensabile e penso che debba essere accompagnata da scelte a livello nazionale. Crediamo molto nella sharing e siamo contenti che gli incentivi che abbiamo introdotto stiano funzionando. I numeri si vedono“, dunque ha concluso, “pensiamo che questi debbano crescere”.

Cresce la domanda con oltre 50 milioni di noleggi nel 2024 e 60 milioni stimati per il 2025, uno per ogni italiano e la flotta è per il 95% a zero emissioni. Prosegue invece il calo dell’offerta con meno veicoli, servizi e operatori. Nel 2024, rispetto al 2022, i veicoli in sharing sono 96.000 (-15%), il numero complessivo dei servizi è di 170 (-26%); gli operatori sono scesi tra il 2022-25 a 35 (-24%). L’offerta si concentra sempre di più nelle grandi città, mercati più redditizi e favorevoli: Roma e Milano, con 13,2 e 12,6 milioni noleggi, generano insieme oltre il 50% del totale nazionale. Ben 16 capoluoghi di provincia, soprattutto medio piccoli, come Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato, hanno perso invece servizi di sharing. Tendenze queste che indicano la necessità di una nuova rotta: integrazione col trasporto pubblico, incentivi economici alla domanda e supporto all’offerta. Senza nuovi modelli di regolazione e sostegno della mobilità condivisa aumenterà infatti inesorabilmente l’uso dell’auto privata che nel 2024 ha superato 40 milioni di veicoli, 701 ogni mille abitanti. Numeri e tendenze della sharing mobility nazionale sono contenuti nel 9° Rapporto nazionale sulla sharing mobility, presentato da Luca Refrigeri, dell’Osservatorio Nazionale sharing mobility, in occasione della Conferenza stessa e promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

L’Osservatorio ha elaborato, per la prima volta, lo Sharing Mobility Index che, per valutare le performance di sharing mobility nelle città italiane, tiene conto di quattro indicatori: varietà dei servizi disponibili (car, bike, scooter, monopattini); numero di veicoli per abitante; numero di noleggi per abitante; tasso di rotazione giornaliero dei veicoli. Dai dati elaborati emerge che le uniche città che offrono contemporaneamente tutti e quattro i servizi di sharing sono: Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino. Roma è la prima città per numero di noleggi totali (13,2 milioni nel 2024); Bologna e Firenze sono le città cresciute maggiormente nel 2024 rispetto al 2023; Bologna è la città con più noleggi per abitante, dato significativo, trattandosi di una città in cui non sono presenti i monopattini; Milano è la città con più veicoli a disposizione per abitante; Brescia presenta il migliore tasso di rotazione dei veicoli. Il carsharing è stato il primo servizio di sharing mobility presente in Italia. Oggi il comparto è quello più in difficoltà: in calo città servite e noleggi, complice anche la micromobilità in aumento per gli spostamenti brevi in città ed eccessivi oneri per gli operatori.

Nel 2025 è in corso una corposa riduzione del numero dei veicoli in servizio di Enjoy, un operatore storico di car sharing. I servizi nel 2024 sono 42, -1 rispetto al 2023. Nel 2024 le flotte di auto sono aumentate del 9%, ma i primi mesi del 2025 vedono un drastico calo del 17%. Sempre più ecologica la flotta con 3.000 i veicoli elettrici nel 2024, più 18% rispetto al 2023. Sul totale della flotta le auto ibride arrivano nel 2024 al 38%, superando l’elettrico (34,8%). Milano (3.293) e Roma (2.158) dispongono del maggior numero di auto free floating; Torino (250), Roma (200), Palermo (109) per la flotta station based. In termini di chilometri percorsi, il carsharing conferma nel 2024 una quota pari al 45%, quasi equivalente a quella complessiva della micromobilità.

Continua anche nel 2024 la crescita dei noleggi del bikesharing free-floating toccando il picco di 12,2 milioni, valore di oltre il 162% superiore a quanto registrato nel 2021 e del 26% più alto del 2022. Complessivamente il bikesharing rappresenta il 32% del totale dei noleggi. I km percorsi sono stati circa 25 milioni. Più a prova di ambiente la flotta: Il numero di bici elettriche è aumentata del 18% rispetto al 2023 con oltre 4500 veicoli in più. La prima città per biciclette elettriche è Milano (più di 10mila veicoli), seguita da Roma (circa 7mila) e Bologna (2,7mila).

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Se nel biennio 2020-2022 i monopattini in sharing hanno rappresentato il motore del vehicle sharing, dal 2023 in poi i noleggisi sono stabilizzati appena sotto i 25 milioni. Le stime per il 2025, tuttavia, indicano una possibile ripresa (+27%). I servizi di monopattini hanno registrato un calo rilevante: dai 99 attivi nel 2022 si è passati a 68 nel 2024 e a 62 nei primi mesi del 2025, un fenomeno da attribuirsi ad un riposizionamento degli operatori in più città o all’uscita dal mercato di alcuni player. Diminuisce anche il numero di città capoluogo di provincia in cui è presente un servizio di monopattino in sharing: tra il 2022 e il 2024 ci sono 15 città in meno. La flotta (circa 42.000 veicoli) , cresciuta nel 2024 di 2 mila unità, si prevede in calo del 6% nel 2025. Le città con più monopattini in sharing sono Roma (13.500), Milano (6000) Torino (4.000) Palermo (2.280).

Nel 2024 l’offerta di servizi di scooter sharing, dopo essersi dimezzata tra 2022 e 2024, cresce di tre unità rispetto al 2023 e resta stabile anche a inizio 2025. La domanda mostra segnali di contrazione: dopo il picco del 2023, i noleggi si riducono del 23% nel 2024. La flessione è imputabile in larga parte a Milano, dove la chiusura di un operatore ha fatto perdere circa 1 milione di noleggi. Le città servite sono 9, nel 2024 le flotte più fornite a Milano con 1836 scooter, ma oltre 1000 in meno rispetto al 2023, Roma (1556), Torino (349), Bari (150). Pochi incidenti ed anche in diminuzione: in media un incidente ogni 300.000 km percorsi. In diminuzione nel 2024, del 7% per i monopattini, del 54% per gli scooter e del 67% per le biciclette. Il monopattino conferma un dato in linea con lo scooter, con valori rispettivamente pari a 0,6 e 0,4 incidenti ogni 100.000 km.

Nel complesso, il calo generalizzato evidenzia un miglioramento significativo della sicurezza. Nel 2024 i viaggi in carpooling aziendale hanno raggiunto 388 mila unità, con la previsione, basata sui dati del primo semestre, di un ulteriore aumento del 40% nel 2025. Siamo però ancora lontani dai numeri della Francia, dove il carpooling aziendale ha raggiunto una scala nettamente superiore, grazie a un quadro normativo chiaro e a politiche di incentivo strutturate: 12,8 milioni di viaggi. Il fatturato complessivo del comparto vehicle sharing si attesta su una cifra di poco superiore ai 200 milioni di Euro nel 2024, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente, ma inferiore alla crescita dell’11% registrata tra il 2022 e il 2023. I principali driver di questo sviluppo restano i monopattini in sharing e il carsharing free-floating, che incidono rispettivamente per il 36% e il 31% sul totale. In Italia il numero massimo di veicoli condivisi è stato raggiunto nel 2022, mentre in Europa il picco si è avuto nel 2023. Sul fronte dei noleggi, invece, il trend europeo resta in crescita e nel 2024 tocca il record di 617 milioni: a sostenerlo sono le bici, sia free-floating (+27%) sia station-based (+9%), mentre monopattini e scooter registrano valori negativi. Per quanto riguarda le tipologie, in Germania emerge il carsharing, mentre nelle città spagnole e francesi la mobilità condivisa ruota soprattutto intorno alla bici station-based, frutto di politiche amministrative precise ed orientate alla ciclabilità. Il solo servizio di bikesharing station-based di Parigi totalizza quasi quanto l’intero numero di noleggi della sharing mobility italiana. Anche sul fronte carsharing, le città tedesche come Berlino e Amburgo presentano volumi comparabili con l’intero mercato italiano.

– Foto xl5/Italpress –

(ITALPRESS)

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