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Cronaca

“Energia in periferia” approda in Umbria

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GUBBIO (PERUGIA) (ITALPRESS) – Con gli incrementi del costo delle bollette conosciuto negli ultimi anni, la povertà energetica è ormai un problema sempre più diffuso e discriminatorio. Proprio per questo Fondazione Banco dell’Energia ha dato vita al progetto “Energia in periferia”, con l’obiettivo di supportare le famiglie a rischio povertà energetica residenti nelle zone periferiche delle città italiane.
“E’ un problema che colpisce l’8,5% delle famiglie italiane, ovvero 2,2 milioni di persone – dice Silvia Pedrotti, responsabile Fondazione Banco dell’Energia -. Non poter riscaldare o illuminare la propria abitazione, o accedere alla Dad o allo smart working crea una situazione di disagio per le famiglie”.
“Energia in periferia” è approdato anche in Umbria, grazie al contributo di JTI Italia, una delle principali realtà nel mercato italiano del tabacco. “Questo progetto sposa perfettamente la nostra visione di sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale” dice Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs Communication Director di JTI Italia.
La presentazione dell’iniziativa si è tenuta nel palazzo del Comune di Gubbio, e ha visto gli interventi di Marco Patuano, Presidente di Banco dell’energia, Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs Communication Director di JTI Italia, Ilaria Urgenti, Corporate Saocial Leader di Ipsos Italia, Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare, Damiano Marinelli, Consigliere Nazionale di Unione Nazionale Consumatori, Paolo Gattini, Direttore di Servizio Opere e lavori pubblici.
Presenti, fra gli altri, anche monsignor Luciano Paolucci Bedini, Arcivescovo di Gubbio e Città di Castello, Monsignor Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, e il primo cittadino di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti. Saranno 160 i nuclei familiari che potranno beneficiare dell’iniziativa, 80 nella città dei Ceri ed altrettanti proprio a Gualdo. Presente anche il sindaco di Città di Castello Luca Secondi.
Il progetto infatti vede coinvolta anche la comunità tifernate, e non si articola solo nel supporto diretto per il pagamento delle utenze ma prevede anche l’apertura di uno sportello formativo proprio a Città di Castello. L’obiettivo è garantire un percorso di educazione e consapevolezza energetica, che possa aiutare i beneficiari ad avere più informazioni sul mercato dell’energia, ed eventualmente ridurre i proprio consumi e scegliere le tariffe più convenienti.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Memorandum San Raffaele-Università Tirana su formazione medica e ricerca

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TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – E’ stato firmato oggi a Tirana un importante Memorandum d’intesa tra l’Università di Medicina di Tirana (Umt), il Centro ospedaliero universitario “Madre Teresa” (Qsunt), l’Ospedale San Raffaele e l’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR). L’accordo, della durata di tre anni, stabilisce un quadro di cooperazione strategica volto a promuovere iniziative congiunte di assessment, formazione, ricerca scientifica e sviluppo nel settore sanitario e accademico. Attraverso la creazione di un comitato tecnico congiunto, le parti si impegnano a: valutare e sviluppare opportunità di miglioramento gestionale e operativo nei rispettivi ambiti ospedalieri e universitari; progettare programmi di formazione specialistica e aggiornamento continuo per il personale medico, sanitario e accademico; creare programmi di alta formazione e ricerca, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e alla sanità digitale; migliorare le infrastrutture didattiche e cliniche, potenziando laboratori e strutture sanitarie per la formazione dei futuri professionisti. Il Memorandum riconosce il ruolo strategico della collaborazione tra settore pubblico e privato per affrontare le sfide sanitarie contemporanee puntando su innovazione, integrazione tra didattica e ricerca, qualità dei servizi e internazionalizzazione. Il Gruppo San Donato (Gsd), di cui fa parte l’Ospedale San Raffaele, è uno dei principali operatori sanitari europei, forte di 161 strutture sanitarie in Italia, Polonia, Romania e Iraq, oltre 27.000 dipendenti e una leadership riconosciuta a livello mondiale nella ricerca biomedica e nell’innovazione tecnologica, anche grazie a progetti pionieristici di intelligenza artificiale sviluppati con Microsoft. “La firma di questo accordo rappresenta un passo importante per rafforzare il sistema sanitario albanese e favorire l’adozione di modelli di eccellenza nella formazione medica e nella ricerca scientifica, nonchè un rafforzamento di quella che è vera diplomazia della scienza e della salute”, hanno dichiarato congiuntamente il vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente di Gksd Kamel Ghribi e Paolo Rotelli, presidente dell’Ospedale San Raffaele e della Università Vita-Salute San Raffaele. “Con la forte intesa tra i leader dei due Paesi, Giorgia Meloni e Edi Rama, tante opportunità potranno ancora concretizzarsi a supporto della relazione bilaterale tra i due Paesi”, hanno concluso Ghribi e Rotelli. Il Memorandum, infatti, avrà validità immediata e apre la strada a una nuova stagione di collaborazioni tra Albania e Italia nel campo della medicina e della sanità.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa San Raffaele-

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Cronaca

Referendum, appello da 40 personalità della ricerca e dell’università

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ROMA (ITALPRESS) – Il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, le politologhe Donatella della Porta e Nadia Urbinati, il farmacologo Silvio Garattini, lo storico dell’arte Salvatore Settis sono tra i 40 promotori dell’appello “Vivere da cittadini, lavorare con dignità” che invita a votare per i 5 referendum dell’8 e 9 giugno 2025.
“Oggi due milioni e mezzo di persone di origine straniera vivono da anni in Italia e non hanno il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Oggi cinque milioni e mezzo di persone lavorano con contratti a tempo determinato o a tempo parziale, quasi il 30% dei lavoratori dipendenti; sono in gran maggioranza donne e giovani, con salari più bassi e più esposti a condizioni di povertà” ricorda l’appello. Le tutele del lavoro “sono state ridotte, con effetti negativi sulla qualità dell’occupazione, sui salari, sulle disparità tra uomini e donne, sulla sicurezza sul lavoro. Politiche di questo tipo hanno alimentato la sfiducia, allontanato le persone dalla politica, aggravato la crisi della democrazia. Non è una deriva inevitabile”. L’appello ricorda che i quesiti dei 5 referendum chiedono di: “Vivere da cittadini, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto per ottenere la cittadinanza italiana ai maggiorenni stranieri; vite meno precarie, riducendo la possibilità di usare contratti di lavoro a tempo determinato; lavorare senza licenziamenti illegittimi, riducendo le possibilità di licenziamenti senza giusta causa; lavorare senza discriminazioni, riducendo le possibilità di licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; lavorare senza infortuni, riducendo i rischi di incidenti e morti sul lavoro”.
“Un cambiamento delle politiche – sostiene l’appello – può rovesciare le misure che hanno aggravato insicurezza e precarietà. I 5 referendum sono l’occasione per fare in modo che le politiche tornino a proteggere le persone, e che la politica sia fatta di partecipazione e democrazia. In un mondo segnato
da derive autoritarie, lo strumento che abbiamo per fermarle è proprio la pratica della democrazia, a cominciare dalla partecipazione al voto per i referendum”.
Tra i firmatari ci sono giuristi, economisti, filosofi, sociologi, storici, fisici, informatici, medici. Ci sono rettori come Paola Inverardi (Gran Sasso Science Institute) e Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena), lo storico ed ex sindaco di Genova Marco Doria, l’epidemiologo Rodolfo Saracci, (già all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), presidenti di Società scientifiche. Ci sono inoltre economisti con responsabilità politiche: Maria Cecilia Guerra, parlamentare del Pd e Pasquale Tridico, eurodeputato eletto dai 5 Stelle. Si può aderire all’appello compilando il modulo qui: https://forms.gle/pkiYBUTyBJmi8Rr39
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Le nuove generazioni traggano alimento dalla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – Abbiamo bisogno di generazioni che sappiano trovare alimento nella storia da cui hanno origine e, da essa, sappiano alzare l’orizzonte del nostro sguardo. Destino dell’uomo e destino dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi. Lo sapete bene perchè, in questi decenni di attività, avete preso in carico parti del territorio, le avete risanate e siete riusciti a ricostruire oasi di sostenibilità, vivibilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’incontro con una delegazione del FAI.

Non si tratta di imbalsamare luoghi – prosegue – bensì di mettere a disposizione della comunità risorse che si rischia di disperdere se non più valorizzate. Vale in particolare per i piccoli centri, per le aree interne, così depauperate di energie negli ultimi decenni.
La vostra è una eccellente opera di ricucitura tra quel che è stato e ciò che sarà, senza arrendersi al presente. “Abitare civicamente il territorio”: affinchè la memoria sociale dei luoghi – rete indispensabile delle comunità – non vada dispersa. E il FAI, con il pregiato patrimonio dei suoi volontari, contribuisce in duplice maniera alla valorizzazione dell’identità e all’incremento delle sue virtù civili”.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).

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