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Cronaca

”Avrei voluto urlare”, il libro rivelazione di Pietrina Oggianu inno alla vita

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Un libro non sempre è una favola fatta di re e principi azzurri, spesso un libro deve anche essere motivo di riflessione, di testimonianza e soprattutto di verità. Lo sa bene Pietrina Oggianu, la scrittrice di cui parliamo oggi. Lei viene da quella categoria (sempre più grande) di persone che causa di una malattia (in questo caso) ma spesso anche per luoghi comuni, viene trattata come di serie b, della serie: ”ah ma cè di peggio”. In realtà forse potrebbe essere vero certo ma, per una volta, forse è bene mettere i puntini sulle ì e sentire le voci di chi come lei è stato sempre catalogato come di ”serie b” capendone i motivi.

Ecco che con coraggio, dovuto da una lunga pausa letteraria (lei è anche poetessa) esce ”Avrei voluto urlare” romanzo ormai reduce da una lunga tournèe che vedrà aggiungersi nuove date imminenti, perchè il successo di questa scrittrice non sta solo nell’esser stata capace di mettersi a nudo con tutte le problematiche di questa ”convivenza” forzata, ma è dovuto anche dal fatto che spesso per godere del giusto successo forse bisogna un pò soffrire, rialzandosi sempre. E la Oggianu lo sa bene.

Nata a Cagliari nel 1972, Nuorese d’adozione nello storico rione di SanPietro e proprio in questi vicoli che diedero i natali a Grazia Deledda, danno alla scrittrice la “vena poetica” che negli anni la faranno maturare come poetessa e scrittrice.

Con il trasferimento a Roma, negli anni Duemila, si distingue nel campo della poesiaottenendo diversi riconoscimenti tra cui il 1 posto a livello nazionale nel concorso letterario “LOGO D’ORO “, con la poesia “CERCAMI” Questi saranno gli anni che per Pietrina, apriranno una brillante carriera, dandole notorietà, sia nel campo della poesia , che a livello letterario.

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Sarà un susseguirsi di successi e premi a catena, vincendo svariati premi sino alla lunga assenza di sette anni, a causa della fibromialgia, malattia fortemente
invalidante che la costringe ad uscire di scena, la scrittrice non rinuncia alla sua passione, e ritorna prepotente ancora una volta dando spazio a quei valori che nella sua vita l’hanno fatta sempre da padrone.È il 2021 la sua nuova fatica letteraria si chiama ” AVREI VOLUTO URLARE ” edito da
“EDIZIONI DEL FARO ” che in soli pochi mesi, viene già considerato dalla critica, un
successo letterario.

L’autrice ci racconta cosa significa vivere con la fibromialgia, e lo fa con la spontaneità di chi ha fatto del dolore un amico affezionato attraverso una successione dinamica di eventi del suo quotidiano e flashback. Questi ultimi fanno da sfondo ad un presente che è il risultato di una vita intensa e faticosa, della quale però lei è profondamente innamorata. È una donna matura, forte decisa, fragile e guerriera allo stesso tempo, nonché protagonista di quest’opera.Quando nel 2016 le viene diagnosticata la fibromialgia, Pietrina si ritrova a combattere con un nuovo nemico, invisibile e subdolo.

Piano piano, impara a conviverci, impara a ridere dei giorni in cui deve riconoscersi malata perché puntualmente la sindrome la rende distratta catapultandola in un vortice di confusione. Ha vent’anni…quando partirà per un viaggio che la cambierà per sempre e che per lei rappresenterà il momento in cui è diventata donna. Tutto può succedere, e tutto accade, purché a fine giornata ogni donna fibromialgica sia disposta a raccogliersi, aguardarsi allo specchio ammirando la sua bellezza e indossi la sua corona.

Alessandro Paola Shiavi

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Cronaca

Debutto con vittoria per Chivu, al Parma il derby col Bologna

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PARMA (ITALPRESS) – Non poteva esserci debutto migliore per Cristian Chivu sulla panchina del Parma. La formazione crociata, infatti, supera per 2-0 il Bologna nel derby emiliano conquistando così la prima vittoria nel 2025. A decidere il match del Tardini ci pensano Bonny su rigore e Sohm nel finale. Rispetto alle ultime uscite sotto la gestione Pecchia, si vede un Parma più accorto in fase difensiva e meno sbilanciato. Delude, invece, il Bologna sotto ritmo per tutti i novanta minuti. Nonostante una prima frazione molto tattica e piuttosto bloccata, il Parma riesce a tornare negli spogliatoi in vantaggio, grazie al rigore realizzato da Bonny. Serve dunque un episodio per aprire le marcature al Tardini: al 35′, infatti, Beukema intercetta con la mano un pallone vagante in area di rigore. Dopo il fischio di Abisso, dal dischetto l’attaccante francese torna al gol (l’ultima volta il 9 novembre) e sigla l’1-0. Il primo tempo, però, non regala solo gioie alla formazione crociata. Non c’è pace, infatti, per Bernabè, nuovamente vittima di problemi fisici e sostituito da Estevez dopo appena cinque minuti. Il Bologna, invece, domina il possesso palla, ma costruisce ben poco in zona offensiva, soffrendo le ripartenze dei padroni di casa.
Le difficoltà per la compagine di Italiano continuano anche nella ripresa. Gli ospiti protestano con veemenza all’indirizzo di Abisso intorno al 63′ quando il fischietto palermitano non estrae il secondo giallo per Cancellieri: l’ex Lazio, dopo essere stato graziato dall’arbitro, viene sostituito immediatamente da Chivu con Man. Tante proteste dunque per il Bologna, ma poche idee sul campo. I rossoblù sono costantemente imprecisi e proprio da un pallone mal gestito in mezzo al campo nasce il gol del raddoppio del Parma. I crociati chiudono i discorsi con Sohm, lanciato a rete da un assist illuminante di Man: il centrocampista di Chivu firma così il 2-0 a tu per tu con Ravaglia. In pieno recupero, Man va vicino al tris, ma viene fermato da Ravaglia. Per il Parma si tratta di un successo vitale che vale il momentaneo diciassettesimo posto e quindi salvezza (in attesa dell’Empoli in campo domani). Ennesima occasione persa, invece, per il Bologna ancora fermato da una “piccola” del campionato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Venezia e Lazio non si fanno male, 0-0 al Penzo

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VENEZIA (ITALPRESS) – Tanta intensità ma nessun vincitore: la partita del Penzo tra Venezia e Lazio termina 0-0. Un pareggio che di fatto non serve a nessuna delle due squadre, dato che i lagunari tornano a fare punti ma rimangono lontani dal quartultimo posto, mentre i biancocelesti non riescono a mettere pressione alla Juventus in ottica qualificazione alla Champions. Rispetto all’ultima partita, Di Francesco propone Marcandalli al posto di Schingtienne, mentre a destra torna Zerbin; in avanti, Maric al posto di Fila. Baroni, invece, deve fare i conti con le assenze di Rovella (squalificato) e Castellanos (infortunato): al loro posto Dele-Bashiru e Noslin; in porta, spazio a Mandas. Ritmi alti fin da subito, con il Venezia che propone una pressione molto alta, quasi a tutto campo: il rischio è di lasciare spazio ai contropiedi ospiti, come dimostra Tavares al 4′, con Isaksen anticipato da Condè in area. Al 23′ l’azione più limpida della partita: Zaccagni illumina per Dia, che litiga con il pallone e, tutto solo davanti a Radu, spara alle stelle con lo specchio della porta spalancato. Al 37′ Dele-Bashiru si fa male commettendo fallo su Zerbin: Baroni costretto al cambio, entra in campo Belahyane.
La ripresa si apre con un tiro di Isaksen senza troppe pretese. Al 64′, grande occasione anche per il Venezia: punizione di Zerbin dalla trequarti, Maric anticipa nettamente Mandas di testa ma la palla esce di pochissimo. I padroni di casa prendono il controllo della situazione e sfiorano il gol in altre due situazioni, prima con un palo colpito da Zerbin direttamente da calcio d’angolo e poi con un bel tiro di Oristanio dal limite su cui Mandas si supera. La Lazio prova a farsi vedere in avanti con un colpo di testa troppo morbido e facile preda di Radu, mentre il Venezia risponde con un’altra azione insistita che termina con un tiro di Zerbin deviato sul fondo e con un tiro di Yeboah bloccato da Mandas. Termina, quindi, senza reti: la prossima settimana il Venezia giocherà in trasferta contro l’Atalanta, mentre la Lazio è attesa dal big match di San Siro contro il Milan.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Gasperini “Non volevo offendere Lookman, non ci saranno rinnovi”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Lookman? Ha avuto un impatto straordinario sulla partita, la mia non voleva essere una frase offensiva. Ieri abbiamo avuto in Udinese-Lecce quello che poteva essere un teatrino in mondovisione, per fortuna ci sono stati ragazzi che hanno lasciato perdere. Può diventare un rigorista, sarebbe una capacità realizzativa ulteriore. Ho quasi la sensazione che ci sia la volontà che l’Atalanta venga descritta che sia così, tutto per aria, ma la realtà è un pò diversa. Parlo sempre di fronte a tutta la squadra, è una cosa che non ha mai sfiorato la società. Si è sentito offeso, ma non volevo offendere nessuno”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa in merito al botta e risposta avvenuto tra il tecnico e l’attaccante nigeriano dopo il rigore sbagliato e la conseguente eliminazione dalla Champions League, per mano del Bruges. Alla vigilia del match di Empoli (“Dobbiamo dare il massimo contro una buona squadra che lotta per la salvezza”), Gasperini parla del suo futuro e le sue sono parole importanti: “Giustamente, come è stato detto, in tutte le cose c’è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza (2026) o se interrompere già al termine di questa stagione. Non ci saranno ulteriori rinnovi dopo questo”, ha concluso il tecnico dell’Atalanta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

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