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Cala il sipario sui Mondiali di scherma. Azzi “Meritiamo un 9”

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MILANO (ITALPRESS) – “Missione compiuta sia sul piano tecnico che organizzativo. E le 10 medaglie conquistate rappresentano un ottimo punto di partenza a un anno dai Giochi Olimpici di Parigi 2024”. Così Paolo Azzi, presidente della Federazione Italiana Scherma, ha tracciato il bilancio finale dei Mondiali di Milano 2023, che hanno visto l’Italia trionfare per distacco nel medagliere per Nazioni: nessun altro Paese è riuscito ad andare in doppia cifra come gli azzurri per numero di podi, nè a vincere così tanti ori, ben 4 (accompagnati da 4 argenti e 2 bronzi), che fanno svettare il Tricolore più in alto di tutti. “Un risultato straordinario, che testimonia la bontà del lavoro fatto in questi anni – ha aggiunto Azzi -. A voler dare un voto a questa spedizione, da 10 medaglie, non posso che attribuire un meritatissimo 9, per le emozioni vissute e i risultati conquistati. Grande merito ai nostri ragazzi capaci di regalare giornate indimenticabili al pubblico di Milano, che a sua volta ci ha ripagato con un tifo, un calore e un affetto davvero incredibili, in un MiCo sempre sold-out. E’ stata una scommessa vinta per la scherma italiana, questo Mondiale, che ha portato il nostro sport a share televisivi notevolissimi e siamo stati orgogliosi d’aver onorato al massimo l’impegno, cominciando da una giornata speciale quale è stata quella della cerimonia d’apertura, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. “Un grazie al Comitato organizzatore, a tutte le istituzioni, al Coni che ci ha offerto la bellezza di Casa Italia e al Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che ha espresso il suo apprezzamento per la scherma definendola un’eccellenza italiana. Ripartiamo così verso l’Olimpiade di Parigi. E adesso ci prepariamo al secondo Mondiale italiano del 2023, quello di scherma paralimpica, che vivremo a Terni dal 3 all’8 ottobre”, ha chiosato Azzi.
Soddisfazione condivisa dal vicepresidente vicario della Fis, Maurizio Randazzo, capodelegazione azzurro a Milano: “E’ stata una kermesse stupenda, in cui l’Italia ha confermato il trend degli Europei da record. Vincere 10 medaglie in un Mondiale è segno di un movimento in grande salute e ne siamo contentissimi, consapevoli di poter guardare con ottimismo e fiducia all’obiettivo olimpico”.
Riepilogando i successi ottenuti, i quattro titoli iridati azzurri sono stati firmati nel fioretto individuale da Alice Volpi al femminile e da Tommaso Marini al maschile, poi dalla squadra delle fiorettiste (Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Alice Volpi, sotto gli occhi della mitica Irene Camber presente in tribuna autorità) e dal team degli spadisti (Gabriele Cimini, Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara) che hanno riportato l’Italia su quel “trono” 30 anni dopo l’ultima volta. Quattro anche gli argenti conquistati da Davide Di Veroli e Alberta Santuccio nella spada maschile e femminile, dalla fiorettista e neo mamma Arianna Errigo (quattro mesi dopo la nascita dei suoi gemellini) e della squadra delle spadiste (Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santuccio). Sono due, infine, le medaglie di bronzo, entrambe al femminile, griffate Martina Favaretto nel fioretto e Mara Navarria nella spada. Premesse eccellenti verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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MotoGP, in Malesia vince Alex Marquez, out Bagnaia

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SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Alex Marquez (Ducati Gresini) vince il Gran Premio della Malesia, sul circuito di Sepang, ventesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo perde una posizione al via ma trova da subito grande velocità e un grande passo, che gli permettono di prendere la testa della corsa al secondo giro e di creare il vuoto. A completare il podio sono gli spagnoli Pedro Acosta (Ktm) a 2″676 e a Joan Mir (Honda) a 8″048. Si ritira a tre giri dalla fine Francesco Bagnaia (Ducati), che era in terza posizione ma deve arrendersi a causa di una foratura alla gomma posteriore. Subito giù dal podio Franco Morbidelli (Ducati VR46), davanti a Fabio Quartararo (Yamaha) e al compagno di squadra Fabio Di Giannantonio. Tra i migliori dieci anche Enea Bastianini (Ktm) 7° e Luca Marini (Honda) 8°, mentre Marco Bezzecchi (Aprilia) non riesce a ripetere la rimonta della Sprint e si ferma all’11° posto.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.

La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).

La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.

– Foto IPA Agency –
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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.

“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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