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Politica

Dal Cdm via libera alla Manovra, Meloni “Seria e realistica”

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ROMA (ITALPRESS) – Il governo ha approvato la Manovra per il 2024 al termine di una riunione del consiglio dei Ministri che aveva tra i punti all’ordine del giorno anche il Documento programmatico di bilancio. Una manovra pari a “poco meno di 24 miliardi, 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese”, ha spiegato la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del Cdm, sottolineando come è stata approvata “a tempo di record, a dimostrazione dell’unità di vedute della maggioranza. La considero una manovra molto seria e realistica, non disperde risorse ma le concentra sulle priorità, nonostante un quadro abbastanza complesso”. Tra le misure principali, il premier ha sottolineato come “sulla sanità ci sono 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto, destinati a una priorità: quella dell’abbattimento delle liste d’attesa”, menre sugli aumenti contrattuali “ci sono 7 miliardi a disposizione del ministro Zangrillo, oltre 2 miliardi riguardano la sanità e 5 miliardi sono sui rimanenti settori. Per noi la priorità quest’anno è il rinnovo del contratto del comparto sicurezza”. Inoltre sulla natalità “la misura più significativa è che le madri con due o più figli non paghino i contributi previdenziali, perchè una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società” e “continuiamo a lavorare sul congedo parentale: aggiungiamo un ulteriore mese retribuito al 60% e aumentiamo il fondo per gli asili nido: il nostro obiettivo è che al secondo figlio l’asilo nido sia gratis”. Infine “Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita”.
(ITALPRESS).
– Foto: Palazzo Chigi-

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Draghi “Ue marginale nei negoziati sull’Ucraina e spettatrice del massacro a Gaza”

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RIMINI (ITALPRESS) – “L’Ue ha avuto un ruolo marginale per i negoziati per la pace in Ucraina. L’Ue è stata spettatrice anche quando siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”. Lo afferma Mario Draghi, intervenendo al 46° Meeting di Rimini.

“Per anni l’Ue ha creduto che la dimensione economica con 450 milioni di consumatori portasse con sé potere geopolitico e nelle relazioni commerciali. Quest’anno sarà ricordato come l’anno in cui questa illusione è evaporata. Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi Usa, siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, decisione che forse avremmo dovuto prendere ma non in queste forme e modi“, ha aggiunto.

“Lo scetticismo aiuta a vedere attraverso la nebbia della retorica, ma occorre anche la speranza del cambiamento e la fiducia nell’attuarlo”, ha esortato Draghi.

Quello di oggi è “un mondo che non ci guarda con simpatia, non aspetta la lunghezza dei nostri riti comunitari per imporci la sua forza, pretende da parte nostra una discontinuità obiettivi tempi e modi di lavoro. La presenza dei leader alla Casa Bianca è stata una manifestazione di unità che vale, agli occhi dei cittadini europei, più di tante riunioni a Bruxelles”, ha poi sottolineato Draghi.

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“L’Europa deve trasformarsi da spettatore, o da comprimario, in attore protagonista, deve mutare anche la sua organizzazione politica che è inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici e le riforme in campo economico restano necessarie – ha concluso – L’Europa è la migliore opportunità per un futuro di pace e sicurezza. E una democrazia, siete voi, siamo noi, sono gli europei che decidono le sue priorità”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Meeting di Rimini, Scholz “Portare conciliazione nei deserti di guerra”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Questo Meeting vuole testimoniare, di fronte a tanta rassegnazione, che è possibile portare linfa nel deserto dell’indifferenza, accoglienza nei deserti dell’abbandono, amicizia nei deserti della solitudine esistenziale e soprattutto conciliazione nei deserti di guerra”. Così Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, in apertura della 46esima edizione del Meeting di Rimini. “Vogliamo testimoniare che, di fronte a tanto scetticismo, è possibile essere presenti nelle nostre famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, in tutta la nostra società, con una passione per il destino di ogni uomo, con un interesse educativo autentico, con un lavoro orientato al bene di tutto e tutti, e con un impegno politico lungimirante e competente”.

“Vorrei esprimere la nostra ferma condivisione degli appelli rivolti da Papa Leone XIV al governo israeliano affinché permetta senza restrizioni il soccorso umanitario alla stremata popolazione civile in Gaza, così come ad Hamas affinché liberi al più presto tutti gli ostaggi”, ha aggiunto. “Mi permetto di aggiungere che, di fronte a tutti i conflitti militari che purtroppo sono nati in tanti Paesi del mondo, il Meeting ha sempre rifiutato di identificare un popolo con le decisioni del proprio governo, in particolare quando degenera in attacchi alla popolazione civile”, ha sottolineato. “Ci auguriamo che questo Meeting possa far emergere che la pace può rinascere dai popoli stessi, quando si fa spazio a luoghi di riconciliazione e di accoglienza reciproca”, ha concluso.

– foto Meeting Rimini 2025 –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “No alle quote, per le Regionali sceglieremo i migliori”

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ROMA (ITALPRESS) – In vista delle Regionali “adesso siamo concentrati sulle Marche, dove siamo convinti di ottenere grandi risultati anche noi come FI. Poi si voterà in Valle d’Aosta dove c’è il proporzionale e in Calabria dove si ripresenterà Occhiuto”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.

“Non cambio idea: non sarà questione di quote, ma di scegliere i migliori. FI si muove così, per qualsiasi ruolo, che siano autorità di enti o candidati. Quindi a settembre decideremo tutti insieme”, sottolinea. In Veneto “non sono favorevole alla lista Zaia perchè alle elezioni si presentano i partiti, non esponenti di partiti con proprie liste, pur se forti e autorevoli. La scelta, anche qui dovrà cadere su chi ha più probabilità di fare bene, anche se in Veneto siamo favoriti”, spiega Tajani. In Campania “l’ipotesi migliore sarebbe un civico, ma credo che Cirielli sia una figura autorevole e capace, non abbiamo preclusioni”. In Puglia e Toscana “se non ci sarà un candidato civico, penso che quella di Mauro D’Attis sia la candidatura migliore che potremmo presentare. In Toscana decideremo presto il candidato, intanto noi metteremo i nostri parlamentari locali tutti come capilista, perchè è un’elezione importante”. A Milano “servirà un civico, ci sono diverse ipotesi attorno alle quali si può costruire una maggioranza composta dal centrodestra e da Azione”, conclude Tajani.

– foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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