Economia
Costa Crociere rafforza la sua struttura organizzativa
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Costa Crociere annuncia l’evoluzione della sua struttura organizzativa attraverso importanti cambiamenti che saranno operativi dal 1° novembre 2023.
Roberto Alberti assume il nuovo ruolo di Senior Vice President and Chief Corporate Officer a diretto riporto dell’Amministratore Delegato Mario Zanetti. In questo nuovo ruolo, Alberti guiderà le funzioni di Finance, IT, Legal, Corporate Communication and Government Relations. La sua esperienza maturata nell’area commerciale aiuterà una crescente focalizzazione di quelle funzioni sulla generazione della domanda e sviluppo dei ricavi. In Costa da oltre 15 anni, Alberti ha ricoperto diverse posizioni di crescente responsabilità in Italia e all’estero, contribuendo in modo fondamentale alla definizione del piano di sviluppo sostenibile e della strategia di mercato globale. Da marzo 2021, nominato Chief Commercial Officer, ha dato un significativo impulso alle attività di sales & marketing nei diversi mercati in cui opera l’azienda.
Francesco Muglia espande le sue attuali responsabilità e assume la carica di Senior Vice President Global Marketing and Sales, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato Mario Zanetti.

In questo nuovo ruolo Muglia avrà l’obiettivo di integrare efficacemente le aree di marketing e vendita su tutti i canali, incluso il dipartimento Direct Sales, e assume quindi anche la responsabilità di tutte le operazioni di marketing e vendite nelle diverse aree commerciali nel mondo, che in questo nuovo assetto riporteranno direttamente a lui. In Costa Crociere dal 2016 Muglia ha ricoperto dapprima la posizione di Global Customer & Marketing Intelligence Director, per crescere poi in ruoli di più ampia e trasversale responsabilità, incluso quello di General Manager Iberia Region (Spagna e Portogallo), fino a ricoprire da settembre 2023 il ruolo di Vice President Global Marketing and Source Markets. Oltre a quanto appena citato, a Francesco Muglia riporterà anche la funzione di Brand PR & Sustainability.
Giovanna Loi assumerà il ruolo di Vice President Global Marketing e Customer Experience Innovation entrando in Costa a partire dal 6 novembre e riportando direttamente a Francesco Muglia. A Loi riporteranno quindi le funzioni gestite fino ad oggi da Muglia: Global Brand & Advertising, CRM & Loyalty, Customer Experience Innovation & On Board Communication, Omnichannel Media, Marketing Intelligence e Marketing Planning.

Loi è una professionista altamente qualificata con una vasta esperienza nel campo del marketing e della consulenza. Attualmente in qualità di Chief Digital Officer presso GroupM Italy, la principale società di investimenti media al mondo, Loi è stata responsabile dello sviluppo e dell’esecuzione di strategie di marketing innovative che guidano la crescita del business, svolgendo un ruolo fondamentale nel spingere le aziende in nuove aree di automazione, innovazione di prodotto, analisi avanzata e trasformazione del business digitale, aiutandole a plasmare funzionalità end-to-end e una cultura basata sulla tecnologia e sui dati. Oltre ai suoi successi professionali, Loi è nota per le sue efficaci capacità di leadership e capacità di costruire e motivare team ad alte prestazioni ed eseguire programmi di gestione del cambiamento.
“Francesco e Roberto hanno avuto un ruolo decisivo e contribuito significativamente al recente riposizionamento del nostro brand. Nel corso della loro carriera in Costa hanno anche maturato un’esperienza a 360 gradi dando forte impulso ai programmi di marketing e alle attività di vendite in tutti i mercati, anche grazie a iniziative innovative e di grande successo” – ha dichiarato Mario Zanetti, Amministratore Delegato Costa Crociere – “Affrontiamo le nuove sfide commerciali puntando sempre alla soddisfazione dei nostri ospiti, in un’ottica di costante miglioramento. Sono certo che questo nuovo assetto ci permetterà di raggiungere nuovi importanti successi”.
– foto: ufficio stampa Costa Crociere –
(ITALPRESS).
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Il sistema integrato delle comunicazioni in Italia vale 20,4 miliardi e lo 0,95 del Pil
Pubblicato
50 minuti fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha accertato il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic) per l’anno 2023, come previsto dal TUSMA (decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208).
Il Sic è stimato in 20,4 miliardi di euro, pari allo 0,95% del PIL. Si conferma la rilevanza della pubblicità online che, con 7 miliardi di euro (34,7% del Sic) e una crescita del 12,2%, amplia ulteriormente il divario rispetto alla raccolta pubblicitaria sui mezzi tradizionali, stabile a circa 5 miliardi (24,6% del Sic). Quanto alla distribuzione delle risorse tra i diversi operatori, nel provvedimento l’Autorità ha dato evidenza di coloro che hanno conseguito ricavi almeno pari all’1% del totale.
È emerso che nessuno degli operatori nel 2023 realizza ricavi superiori alla soglia del 20%; i primi due si attestano su valori superiori al 10%; gli operatori che superano la soglia dell’8%, pur rimanendo al di sotto del 10%, sono tre, uno in più rispetto all’anno precedente. I soggetti con quote almeno pari all’1% restano dodici, gli stessi del 2022, pur con alcuni avvicendamenti nelle posizioni, e rappresentano congiuntamente il 69,3% delle risorse complessive. Rai mantiene la prima posizione, con una quota del 12,3% ( -0,7 punti percentuali rispetto al 2022) e Alphabet/Google conferma il secondo posto con l’11,8% delle risorse complessive (+0,4 punti percentuali).
Si registra così una riduzione del divario tra primo e secondo operatore. Seguono, il gruppo Fininvest e Comcast/Sky, con quote rispettivamente del 9,4% (-0,4 punti percentuali) e del 9,2% (-0,7 punti percentuali).
Tra gli altri, si riscontra la rilevanza delle piattaforme online che vedono crescere il proprio peso sul totale delle risorse, con Meta/Facebook che occupa la quinta posizione e detiene una quota superiore all’8%, Amazon, Netflix e DAZN che si collocano al sesto, settimo e nono posto, con un’incidenza dei propri ricavi rispettivamente del 4,5%, 3,3% e 2,4%. Sotto il profilo della composizione del Sic, considerando le aree di attività economica, si evidenzia il ruolo prevalente dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, che con quasi 8,9 miliardi di euro assorbono il 44% delle risorse economiche complessive (-1,2 punti percentuali rispetto al 2022).
All’interno dell’area, i servizi in chiaro (4,8 miliardi), registrano una lieve flessione (-1,3%), per la contrazione delle risorse provenienti da fondi pubblici, mentre i servizi a pagamento (3,5 miliardi), mostrano una dinamica positiva. La crescita della componente online (+20,9%), compensa ampiamente il calo del segmento tradizionale (-5%). La radio con il 7% dei ricavi dell’area cresce del 4,5%. Seguono l’editoria elettronica e la pubblicità online, la cui incidenza sul Sic si avvicina al 36% (+2,2 punti percentuali) dovuto in particolare alla pubblicità online, che rappresenta il 97% del comparto.
L’editoria tradizionale (quotidiani, periodici e agenzie di stampa) scende al 14%: la contrazione delle entrate del 6,1% riflette la crisi strutturale del settore, che interessa tanto la vendita di copie quanto la raccolta pubblicitaria. Completano il quadro la pubblicità esterna (come, ad esempio, la cartellonistica) con 715 milioni di euro (+8,8%) e un’incidenza del 4% sul Sic, e il cinema, che raggiunge 523 milioni di euro (+37,3%), grazie soprattutto alla crescita del box office.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Ad ottobre 2025 stabile il mercato dell’auto usata
Pubblicato
3 ore fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dopo 4 mesi di crescita, il mercato dell’auto usata a ottobre segna una sostanziale stabilità: con 542.722 trasferimenti di proprietà (dati in attesa di consolidamento che porteranno ad una leggera variazione positiva), il mese segna un risultato in linea rispetto ai 545.450 di ottobre 2024 (-4,6% sul 2019).
I trasferimenti netti cedono l’1,5%, mentre le minivolture segnano un +0,8%. Nei primi 10 mesi la crescita è del 3,2% con 4.643.667 trasferimenti (in linea con il 2019). Fra le motorizzazioni il motore a benzina, con una quota del 39,3% (-0,1 punti percentuali) mantiene il 1° posto anche in ottobre (38,6% nei 10 mesi).
Il diesel, persa la sua storica leadership, resta in 2^ posizione e continua a ridurre il suo peso al 39,2% (-3,9 punti percentuali e al 41,6% nel cumulato). Le ibride confermano una crescita sostenuta, toccando l’11,2% in ottobre e il 10,1% in gennaio-ottobre; seguono Gpl e metano rispettivamente al 5,5% e 2,1% nel mese (5,3% e 2,1% nel cumulato); BEV e plug-in salgono all’1,3% e 1,5% in ottobre (1,1% e 1,3% nei 10 mesi).
A ottobre i trasferimenti per contraente confermano l’andamento dei mesi precedenti: gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti, guadagnano 0,2 punti e rappresentano il 56,2% di tutti i passaggi di proprietà (56,4% nei 10 mesi). Parallelamente, 0,8 punti vengono persi da quelli da operatore a cliente finale, al 38,5% nel mese e 39,0% nel cumulato. Guadagnano 0,6 punti gli scambi provenienti da auto-immatricolazioni (4,4% a ottobre e 3,8% nel cumulato), mentre guadagnano 0,2 punti e risultano ancora marginali, quelli provenienti dal noleggio (1,0% complessivo nel mese e 0,9% nei 10 mesi).
-Foto grafica Unrae-
(ITALPRESS).
Economia
Ad ottobre il fatturato dell’industria in calo dello 0,5%
Pubblicato
3 ore fa-
19 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A ottobre 2025 tornano a diminuire, su base mensile e al netto dei fattori stagionali, sia il fatturato dei servizi sia quello dell’industria; per i servizi sono in calo anche i volumi, che invece sono sostanzialmente stazionari per l’industria. Nei servizi le flessioni maggiori su base mensile hanno interessato il commercio all’ingrosso, mentre nell’industria la dinamica negativa è stata più marcata per la componente estera.
Peraltro, nel complesso del trimestre agosto-ottobre 2025 si osserva una lieve crescita congiunturale in entrambi i comparti rispetto al trimestre precedente. In termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario prevalgono segnali positivi, in valore ed in volume, nei due macrosettori. Gli aumenti più significativi si registrano nelle attività immobiliari per i servizi e nei beni strumentali per l’industria.
E’ quanto emerge dai dati Istat sul fatturato dell’industria e dei servizi per ottobre 2025. A ottobre 2025 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali dello 0,5% in valore e registri un leggero incremento in volume (+0,1%). Sul mercato interno si rileva una flessione dello 0,2% in valore e un incremento dello 0,7% in volume; su quello estero si registrano cali dell’1,3% in valore e dell’1,0% in volume.
Per il settore dei servizi si stima una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,6% in volume, con cali sia nel commercio all’ingrosso (-0,8% in valore e -0,6% in volume) sia negli altri servizi (-0,2% in valore e -0,5% in volume). Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a ottobre un aumento congiunturale per i soli beni di consumo (+0,5%), mentre si rilevano diminuzioni per i beni intermedi (-0,3%), i beni strumentali (-1,8%) e per l’energia (-2,4%). Nel trimestre agosto-ottobre 2025 il fatturato dell’industria, in termini congiunturali e al netto dei fattori stagionali, è in crescita (+1,0% in valore e +0,9% in volume).
Nello stesso arco temporale, per i servizi, si registra un aumento dello 0,2% sia in valore sia in volume. A ottobre 2025, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in valore (+1,7%) ed in volume (+2,7%).
La crescita è più ampia sul mercato interno (+1,8% in valore e +3,3% in volume), mentre su quello estero è pari all’1,3% in valore e all’1,6% in volume. Per il settore dei servizi, al netto degli effetti di calendario, si rileva un aumento tendenziale dell’1,5% in valore e dell’1,2% in volume, con una diminuzione nel commercio all’ingrosso (-0,5% in valore e -0,6% in volume) a cui si contrappone una crescita negli altri servizi (+3,8% in valore e +2,0% in volume).
Nel mese di ottobre 2025 i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 come a ottobre 2024. Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, aumenti in tutti i settori; il più marcato riguarda i beni strumentali (+4,1%).
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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