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Cronaca

PAVIA, NASCE IL PRIMO MERCATO COPERTO DI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA 

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Inaugurato stamattina da Coldiretti in viale Golgi 84: presenti oltre 500 cittadini
per assaggiare le degustazioni dei cuochi contadini e il risotto dello chef Barzetti

Oltre 300 metri quadrati dedicati ai prodotti agroalimentari d’eccellenza del territorio pavese, con una quindicina di aziende agricole presenti e una zona dedicata agli eventi. Sono i numeri del nuovo Mercato Coperto di Campagna Amica inaugurato stamattina a Pavia da Coldiretti, in viale Golgi 84. E sono stati oltre 500 i cittadini che hanno partecipato all’inaugurazione del nuovo mercato, il primo di questo genere in provincia di Pavia, che per questa speciale occasione ha ospitato anche i cuochi contadini di Terranostra con le loro degustazioni e lo chef Sergio Barzetti, che ha realizzato un risotto con il Carnaroli da Carnaroli Pavese e Pinot nero dell’Oltrepò.

Dal riso della Lomellina al vino dell’Oltrepò, dalla frutta alla verdura, dal miele ai formaggi, dalla carne ai salumi, passando anche per delle vere e proprie chicche come le nocciole e i fiori coltivati: sono tantissimi – spiega Coldiretti Pavia – i prodotti che i pavesi potranno trovare nel nuovo Mercato Coperto di Campagna Amica Pavia, che si trova in una zona centrale della città dietro la stazione ferroviaria e che sarà aperto il venerdì dalle 15.30 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.30.

Alla grande inaugurazione che ha colorato di giallo il quartiere dietro la stazione ferroviaria hanno preso parte, insieme al Presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia e al Direttore Antonio Tessari, anche il Direttore della Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli, il Presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli, il Vice Presidente del Senato Gian Marco Centinaio, l’onorevole Alessandro Cattaneo e l’europarlamentare Angelo Ciocca. Presenti all’inaugurazione anche i consiglieri di Regione Lombardia Claudio Mangiarotti e Andrea Sala, insieme al Vescovo di Pavia Monsignor Corrado Sanguineti che, dopo il taglio del nastro, ha benedetto la struttura.

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“Questo nuovo Mercato Coperto sarà un altro punto d’incontro tra città e campagna, che esalterà le eccellenze del territorio con una particolare attenzione alla sostenibilità, e anche un luogo dove conoscere e acquistare il meglio della produzione agricola pavese – spiega Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – Con questo nuovo spazio, il primo di questo genere nella nostra città, abbiamo anche compiuto un’importante opera di rigenerazione urbana, recuperando uno stabile sfitto da tempo e donando alla città e al quartiere un nuovo luogo di incontro”.

“Grazie a questo nuovo Mercato, che si affiancherà a quelli già esistenti in città, daremo ancora maggior valore alle eccellenze enogastronomiche dei nostri territori”, aggiunge Giacomo Cavanna, Presidente di Agrimercato Pavia, l’associazione di Coldiretti che riunisce gli agricoltori pavesi che fanno vendita diretta. Il nuovo Mercato Coperto di Campagna Amica in viale Golgi 84, infatti, si aggiunge a quelli già presenti a Pavia, e cioè il mercoledì mattina in piazza del Carmine, il giovedì in via Tibaldi (quartiere Pavia Ovest), il sabato in via Pastrengo (quartiere Vallone) e sempre il sabato mattina anche in piazza del Carmine.

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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