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Cronaca

Maltempo, continua l’allerta e stato d’emergenza, in Toscana 6 vittime

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia è ancora nella morsa della tempesta Ciaran: la forte ondata di maltempo che si è abbattuta nelle ultime ore in Toscana, dove sono state registrate anche 6 vittime e due dispersi, ha spinto il governo ad approvare la richiesta di stato di emergenza nazionale per la regione, con uno stanziamento di 5 milioni di euro per per garantire le misure e gli interventi più urgenti per il soccorso e l’assistenza alla popolazione e per il ripristino della funzionalità dei servizi”. “In quattro ore sono caduti 200 ml di acqua in media in ciascun Comune. Sono state colpite zone dove vivono due terzi dei cittadini della Toscana”, ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, al rientro da un sopralluogo lungo le sponde dell’Arno. Il numero delle vittime e la loro collocazione “danno il senso dell’estensione del territorio: un morto è a Rosignano, in provincia di Livorno, due morti sono a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, e tre morti sono a Montemurlo, in provincia di Prato”, ha ricordato, sottolineando “la vicinanza delle istituzioni dello Stato e delle altre regioni”.
Al momento “la situazione è molto grave nella provincia di Prato, nella provincia di Firenze, nelle valli del Bisenzio e nella provincia di Pistoia. A Montemurlo la Protezione civile si sta prodigando capillarmente per ritornare prima possibile alla normalità. Anche nella provincia di Pisa vi sono stati numerosi danni: a Pontedera abbiamo dovuto subire l’allagamento al pian terreno dell’ospedale: in tutto, quattro ospedali hanno subìto questa sorte, a Prato, a Borgo San Lorenzo del Mugello, a Empoli e appunto a Pontedera”, ha spiegato Giani. Ci sono anche molti “interventi da fare anche dove la viabilità si è interrotta: ci siamo sentiti col ministro Salvini per la riparazione delle linee della ferrovia da Prato a Pistoia e da Prato a Vernio, la società Autostrade sta ripristinando l’interruzione dell’A11, l’autostrada che da Firenze va Prato, a Pistoia e poi sulla costa”. Al momento la circolazione ferroviaria è alternata nella tratta Firenze-Pisa per tronco caduto sui binari, mentre le tratte Prato-Pistoia e Firenze-Bologna sono chiuse. Per quanto riguarda le strade, è ancora chiuso il tratto tra Lavoria e Collesalvetti, mentre è transitabile con rallentamenti a tratti il resto dell’infrastruttura.
“Saremo vicini alle famiglie e saremo vicini agli operatori economici” delle zone colpite dal maltempo, la “Toscana laboriosa” fatta di “diffuse piccole e medie imprese”, ha proseguito ancora Giani. “Siamo d’accordo perché i sindaci, a cui spetta questo compito, possano registrare il più possibile quello che è accaduto perché, certificando i danni, ora che abbiamo lo stato d’emergenza nazionale possiamo avere i risarcimenti: è un’azione che inizierà subito, appena possibile”.

Intanto non cala l’attenzione neanche in Veneto, dove proseguono le ricerche del vigile del fuoco disperso nel Bellunese mentre stava sistemando alcuni sacchi di sabbia in vista della piena del torrente Tesa. “Siamo ancora in fase di allerta, con alcuni allarmi rossi, rispetto ad esempio al livello del Tagliamento, in crescita, e un vigile del fuoco disperso, di cui si continuano le ricerche”, ha assicurato il governatore Luca Zaia.

Oltre alla Toscana, anche la Liguria, colpita da forti mareggiate lungo le coste, si avvia verso la dichiarazione di stato di emergenza. “Domani è prevista una nuova allerta meteo per piogge intense e persistenti e ci aspettiamo una domenica di burrasca sul mare. Ritengo quindi che nella prossima riunione di Giunta dichiareremo lo stato di emergenza regionale, verificando nelle ore successive con il ministro Musumeci e il capo del Dipartimento della Protezione civile Curcio la possibilità di agganciarci allo stato di Emergenza nazionale, non appena avremo tirato le somme della situazione complessiva. Tra lunedì e martedì faremo una prima ricognizione dei danni con i sindaci dei Comuni costieri per coprire le somme urgenze”, ha detto il governatore Giovanni Toti. Allerta anche in Emilia-Romagna, dove continua lo stretto monitoraggio della situazione da parte di tecnici dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Rientra invece l’emergenza in Trentino: alcune strade rimangono attualmente chiuse, smottamenti e piccole frane sono comunque in via di risoluzione, mentre le strade forestali hanno subito numerosi cedimenti.

foto: Vigili del Fuoco

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(ITALPRESS).

Cronaca

Turismo, Pellegrino “Advance booking vantaggio strategico per la filiera”

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ROMA (ITALPRESS) – Il turismo italiano chiude il 2025 con segnali incoraggianti, recuperando gli equilibri pre-pandemia e mostrando capacità di crescita, nonostante le criticità legate alle tensioni geopolitiche e alla riduzione del potere d’acquisto. E’ il quadro tracciato da Domenico Pellegrino, amministratore delegato di Bluvacanze e presidente di AIDIT (Associazione Italiana Distribuzione Turistica), in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
AIDIT, che opera all’interno di Federturismo Confindustria, rappresenta le imprese che operano nel settore delle agenzie di viaggi e della distribuzione turistica. “Ci concentriamo sul front end per i consumatori, garantendo tutele lungo tutta la filiera del turismo organizzato”, spiega Pellegrino.
Uno dei fenomeni più significativi del settore è la crescita dell’advance booking, la prenotazione anticipata delle vacanze.
Circa il 70% dei pacchetti turistici viene oggi acquistato con 60-70 giorni di anticipo rispetto alla partenza, con punte fino a 180 giorni. “Le persone hanno capito che pianificare significa scegliere i prodotti migliori alle condizioni economiche più vantaggiose”, evidenzia il presidente di AIDIT. Questo trend positivo si conferma anche per il periodo natalizio e invernale, con una crescita del 15% rispetto agli anni precedenti.
Per le aziende del settore, l’advance booking rappresenta un vantaggio strategico: permette di orientare investimenti e gestione operativa in modo più efficiente, creando un circolo virtuoso per l’intero comparto.
L’inflazione ha colpito duramente la filiera turistica, dai costi di ristorazione e alloggio fino al trasporto e ai visti. “Alcune categorie di persone non riescono più a viaggiare come prima – sottolinea Pellegrino. Chi può continua a viaggiare ma opta per soggiorni più brevi, mentre altri sono costretti a soluzioni fai-da-te che compromettono qualità e sicurezza”.
Da qui la proposta di AIDIT per una detrazione fiscale parziale sulle vacanze acquistate tramite canali certificati e con pagamenti tracciati. “La vacanza ha un valore per la salute psicofisica, perchè non incentivare fiscalmente i consumatori?”, argomenta Pellegrino. La proposta, sostenuta da Federturismo Confindustria, è stata recepita in un emendamento alla manovra ora all’esame del Parlamento.
Sul fronte delle destinazioni, Pellegrino smonta la contrapposizione tra turismo domestico e outgoing. “Gli italiani che vanno all’estero sono grandi ambasciatori dell’italianità e alimentano il ritorno per uno dei maggiori esportatori mondiali di turismo”, sottolinea. Le mete invernali più gettonate includono l’Egitto, le destinazioni dell’estremo oriente e gli Stati Uniti, che mantengono il loro appeal.
La trasformazione digitale ha rivoluzionato il settore: nelle agenzie Bluvacanze, l’80% dei clienti non ha mai incontrato fisicamente l’agente di viaggio, il dialogo avviene soprattutto attraverso i social. “La tecnologia non è un nemico ma uno strumento per ampliare i confini”, afferma Pellegrino, ricordando le oltre 200 sessioni formative annuali organizzate dall’azienda, molte dedicate proprio all’utilizzo del digitale.
Nonostante le variabili geopolitiche e macroeconomiche, gli indicatori per il 2026 sono estremamente positivi. “La propensione alla vacanza è fortissima come non mai – conclude Pellegrino -. Guardiamo al prossimo anno con fiducia: l’obiettivo è gestire questa crescita in modo efficace, anche in termini economici, per permettere ulteriori investimenti soprattutto in tecnologia”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

51 arresti a Milano per spaccio di droga, sequestrati 730 kg di hashish

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MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha concluso una vasta operazione nazionale ad alto impatto coordinata dal Servizio Centrale Operativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati connessi di criminalità diffusa. A Milano e provincia, l’attività condotta dai poliziotti della Squadra Mobile, delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati cittadini, ha permesso di arrestare 51 persone di cui 29 stranieri e 3 minori e deferirne in stato di libertà altre 47 per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacente. All’esito dei controlli, che si sono concentrati nelle aree delle movida e nei quartieri con elevata densità di soggetti pregiudicati, sono stati sottoposti a sequestro oltre 730 kg di hashish, 745 grammi di cocaina e 220 grammi di chetamina oltre a 20 grammi di eroina, compresse di rivotril, 95 grammi di Mdma, 74 dosi di Lsd e una serra per la coltivazione della marijuana. Le perquisizioni operate hanno permesso poi di rinvenire e sottoporre a sequestro diverse armi bianche, tra cui un machete, alcune bombolette di spray al peperoncino, materiale provento di furto quali tablet e bici elettriche e 140 proiettili di vario calibro.

In particolare, a Quarto Oggiaro è stato arrestato un cittadino italiano di 33 anni, con precedenti di polizia, trovato in possesso di oltre 715 kg di hashish. Lo scorso 13 dicembre l’uomo è stato sottoposto ad un controllo mentre era intento ad uscire da un box a Novate Milanese ritenuto un “imbosco” dove si riteneva potesse occultare la sostanza stupefacente. Dopo avere vanamente tentato una fuga, è stato fermato e la perquisizione personale ha permesso di rinvenire 13 grammi di cocaina già suddivisa in dosi pronte per la vendita e altre numerose dosi per un totale di oltre 86 grammi custodite all’interno del box. La perquisizione è stata poi estesa a tutti i luoghi riconducibili al pregiudicato: un ulteriore box a Bollate (MI), all’interno del quale sono stati trovati circa 100 kg di hashish e 115 grammi di cocaina e un deposito auto sito sempre a Bollate e di pertinenza di una società di noleggio di autovetture di cui il 33enne, poi tratto in arresto, era titolare. Qui, la perquisizione ha permesso di rinvenire altri 615 kg di hashish suddivisi in panette contenute in borsoni. L’italiano, con alle spalle numerosi precedenti per reati di spaccio e reati contro la persona è stata arrestata e condotta a San Vittore.

– foto di repertorio Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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Immobile decisivo dal dischetto: Inter ko, Bologna in finale di Supercoppa

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il Bologna vince ai calci di rigore contro l’Inter e conquista per la prima volta nella sua storia la finale della Supercoppa italiana (1-1 al 90′, 4-3 dopo i rigori). Decisivo il rigore trasformato da Immobile, tre gli errori dagli undici metri per i nerazzurri. Lunedì sera, alle ore 20.00, i felsinei sfideranno il Napoli di Antonio Conte. Ritmi alti e tanti errori sin dai primi minuti. L’Inter, senza Lautaro Martinez nell’undici titolare (ma con Bonny accanto a Thuram), ha trovato il gol del vantaggio dopo appena 70 secondi, merito di un recupero alto da parte di Bastoni: decisivo il cross sul secondo palo per l’attaccante francese, che al volo è riuscito a sbloccare il risultato. Il Bologna ha subito abbozzato una reazione creando problemi soprattutto sulle corsie esterne. Al 33′ della prima frazione è arrivato un tocco di mano in area di Bisseck durante un contrasto di gioco con Castro, dopo una revisione al Var Chiffi ha deciso di assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Orsolini. Qualche minuto più tardi Italiano è stato costretto al cambio forzato per via di un problema alla clavicola accusato da Bernardeschi, caduto male dopo uno scontro. Nella ripresa gli uomini di Chivu hanno provato ad alzare il ritmo, ma Ravaglia ha disinnescato subito la conclusione dalla distanza di Dimarco. Al quarto d’ora Chiffi ha assegnato un calcio di rigore, questa volta all’Inter, per un contatto tra Heggem e Bonny, ma dopo essere stato richiamato all’on field review, il direttore di gara ha cambiato la propria decisione. I nerazzurri hanno collezionato diverse occasioni nel finale, Ravaglia ha salvato ancora una volta sulla conclusione di Lautaro, entrato al posto di Thuram. Allo scadere Joseph Martinez si è inventato una parata decisiva sulla conclusione di prima intenzione di Fabbian, dopo una serie di carambole in area interista. La gara si è decisa ai calci di rigore (non previsti i supplementari), ci sono stati cinque errori consecutivi, tre dell’Inter (Bastoni, Barella e Bonny) e due del Bologna (Moro e Miranda): decisivo il tiro dagli undici metri di Ciro Immobile, tornato dopo un lungo infortunio.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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