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Giusy Versace porta studenti in Senato, ragazzi fanno rumore per Giulia

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ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana in cui l’Italia è sconvolta dall’ennesimo brutale femminicidio della studentessa Giulia Cecchettin e a pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del prossimo 25 novembre, Giusy Versace ha organizzato questa mattina in Senato un importante momento di approfondimento e confronto sul tema, al quale hanno partecipato figure di spicco della politica ed istituzioni, l’artista e fondatrice della onlus ‘Wall of Dolls’ Jo Squillo, la psichiatra e Direttore Socio Sanitario ATS Città Metropolitana di Milano Rossana Giove e una trentina di studenti del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate paritario ‘Pio IX’ di Roma. La conferenza è iniziata con un minuto di silenzio in memoria della studentessa veneta e di tutte le donne vittime di femminicidio, seguito poi da un minuto di ‘rumore per Giulià, come da volontà della famiglia Cecchettin e come sta accadendo in diversi istituti scolastici. L’incontro è entrato poi nel vivo con la proiezione di un estratto dell’emozionante docufilm ‘La Bellezza della Rinascità realizzato da Jo Squillo e dalla giornalista Francesca Carollo, nel quale sono state intervistate tre donne sopravvissute alla brutalità dei loro mariti e fidanzati e che sul loro corpo sperimentano adesso un nuovo concetto di bellezza.
“Attraverso l’arte e la comunicazione – racconta Jo Squillo – cerchiamo di parlare ai giovani, stimolare le donne a denunciare la violenza prima che sia troppo tardi e far capire agli uomini che la donna non è una bambola. Da nove anni ho fondato la onlus ‘Wall of Dolls’ che si batte contro la violenza di genere, attraverso l’installazione di veri e propri muri di bambole in diverse città italiane e da oggi inizia il nostro tour in giro per l’Italia. Oggi pomeriggio saremo al muro di bambole a Roma in via degli Acquasparta 16, mentre domani saremo al teatro Gerolamo di Milano, il 23 novembre a Udine e Cesena, il 24 novembre porteremo le scuole in via De Amicis 2 a Milano, il 25 di nuovo a Milano e a Genova con una manifestazione in Piazza De Ferrari e il 26 novembre a Brescia in via Calatafimi 1 e a Trieste in via dei Navali 9. Questo è il nostro modo di agire e di fare cultura”. Un’ora e mezza di serrato confronto, dialogo, spunti e riflessioni su come agire per fermare quest’atroce piaga che solo quest’anno ha già mietuto ben 105 vittime in Italia, e nel quale c’è stato anche spazio per alcune domande rivolte da tre giovani studenti direttamente ai relatori presenti. In particolare, ha fatto riflettere il pensiero di una studentessa che, citando il recente film ‘C’è ancora domanì, ha messo in paragone la situazione della donna negli anni ’50 con quella di oggi, dimostrando che poco è cambiato.
Dal dibattito è emerso che scuola, famiglia e politica sono i tre ambiti sui quali continuare a lavorare per innescare un cambiamento culturale e invertire questa terribile rotta. La politica, che già molto ha fatto in questi anni con l’introduzione del numero nazionale antiviolenza 1522, della legge contro lo stalking, del ‘codice rossò e dell’introduzione del ‘Revenge Porn’ come nuova fattispecie di reato, del finanziamento dei centri antiviolenza, dell’inasprimento della pena e dell’educazione sentimentale a scuola proposta nel disegno di legge ‘Roccellà che proprio domani sarà votato in Senato. Certamente la politica da sola non basta e ha bisogno di due forti alleati come la scuola e la famiglia, ambiti nei quali educare fin da piccoli all’amore e al rispetto per se stessi e per gli altri, alla non violenza e soprattutto luoghi dove cogliere i primi segnali di disagio, violenze e di sopraffazione. “Sono felice che oggi molti studenti abbiano colto il mio invito a partecipare a quest’importante mattinata di discussione perchè loro sono il futuro ed è da loro che dobbiamo partire per costruire una società migliore e per la loro presenza ringrazio anche il preside, Prof. Rusconi, che assieme agli altri docenti hanno autorizzato la trasferta – ha ricordato Giusy Versace, che ha dovuto orchestrare la mattinata da remoto, poichè si trova ancora in convalescenza per un intervento chirurgico alla gamba. “Sono convinta che tutti dobbiamo diventare attori di questo cambiamento – continua la Versace – tutti dobbiamo impegnarci cogliere segnali di disagio e di violenza dalla società, aiutare donne e ragazze a denunciare e a non farle sentire sole”.
“Io nel mio piccolo – sottolinea Giusy Versace – cerco di tenere i riflettori accesi su questo tema ogni giorno dell’anno in Senato con tanti colleghi che mi aiutano a rendere trasversale la mia battaglia, e fuori dal Senato assieme alle amiche Jo Squillo e Francesca Carollo e in molte altre iniziative, perchè non ci si può ricordare di questo terribile problema sociale solo in occasione del 25 novembre o quando piangiamo la morte di una giovane ragazza, ma dobbiamo sempre tenere alta la guardia”.
Infine, una buona notizia arriva dalla dottoressa Rossana Giove: “A Milano e Lodi è partito il progetto ‘Luna Nuovà, promosso da ‘Telefono Donnà e sostenuto da ATS Città Metropolitana di Milano, che offre un servizio aggiuntivo alle donne vittime di violenza che arrivano in pronto soccorso nei weekend o la notte, garantendo loro accoglienza presso un alloggio segreto, in attesa di essere poi destinate ai centri antiviolenza. Tutto questo in accordo con la Questura e il Tribunale di Milano”.
Inoltre, sempre Rossana Giove, ha ricordato come sia fondamentale nel processo di recupero degli uomini violenti, anche una adeguato e costante supporto psicologico, troppo spesso sottovalutato. Il dibattito ha visto anche la partecipazione attiva dell’ On. Martina Semenzato – Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere; del Sen. Roberto Marti – Presidente della VII Commissione – Cultura, Istruzione, Ricerca, Sport; della Sen. Mariastella Gelmini – Portavoce di Azione e Componente della Commissione di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi; della Sen. Valeria Valente – Componente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere. Hanno partecipato in video collegamento anche l’On. Elena Bonetti – Componente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonchè su ogni forma di violenza di genere e l’ On. Mara Carfagna – Presidente di Azione. “Ringrazio tutti i colleghi intervenuti, che si sono resi ancora una volta disponibili per arricchire questa mattina, aiutandomi a rendere il tema sempre più condiviso e trasversale” – ha concluso Giusy Versace.

– Foto: ufficio stampa Giusy Versace –
(ITALPRESS).

Politica

La Calabria resta al centrodestra, bis di Occhiuto “Orgoglioso” / Video. Tridico staccato di 16 punti

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ROMA (ITALPRESS) – Roberto Occhiuto è stato riconfermato presidente della Regione Calabria. Larga la vittoria del candidato uscente, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che ha nettamente battuto lo sfidante principale, Pasquale Tridico, esponente del campo largo progressista.

Quando sono state scrutinate 2.137 sezioni su 2.406 per le regionali in Calabria, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto è al 57,7%. Pasquale Tridico (centrosinistra) è
al 41,2%. Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) si ferma allo 0,99%.

Questi invece voti di lista quando sono state scrutinate 2.160 sezioni su 2.406.

Forza Italia 119.574 18,2%
Partito Democratico 88.689 13,5%
Occhiuto Presidente 82.107 12,5%
Fratelli d’Italia 76.398 11,6%
Lega 62.329 9,5%
Tridico Presidente 49.037 7,4%
Movimento Cinque Stelle 41.304 6,2%
Democatici e Progressisti 34.480 5,2%
Casa Riformista – IV 28.138 4,2%
Noi Moderati 26.976 4,1%
Alleanza Verdi e Sinistra 25.290 3,8%
DC Unione di Centro 8.612 1,3%
Forza Azzurri 6.406 0,9%

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OCCHIUTO FESTEGGIA “PREMIATE QUALITA’ E INTENSITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO”

“Vorrei ringraziare soprattutto i calabresi, sono ancora più orgoglioso di loro dopo questo risultato che è persino superiore alle attese. Pasquale Tridico mi ha chiamato per farmi i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Lo ringrazio, gli ho chiesto di collaborare perché è necessario pacificare questa regione. E’ stata una campagna violenta e con toni che a volte ci hanno fatto soffrire, dall’altra parte si sono presentati raccontando una Calabria che per fortuna non esiste più e che si sta affrancando dall’assistenzialismo”. Così il presidente rieletto della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal quartier generale di Gizzeria. “Una regione che ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale in modo onesto: è la prima volta che un presidente uscente viene confermato e con queste percentuali. Abbiamo fatto riforme che la Calabria non aveva mai visto nei quarant’anni precedenti, c’è ancora molto lavoro che faremo nei prossimi anni. E’ stato premiata la qualità e l’intensità dell’impegno profuso”, ha aggiunto.

“In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, vorrei che il mio gesto non venisse male interpretato, è giusto che ogni potere dello Stato faccia il suo lavoro. Troppe volte, però, delle inchieste vengono strumentalizzate per cercare di sconfiggere, per altra via, chi non potrebbe essere sconfitto elettoralmente. I calabresi – ha concluso – hanno dato la dimostrazione che il lavoro e i sacrifici, nella vita come in politica, possono essere ripagati da tanto affetto”.

“Preoccupato per l’inchiesta giudiziaria? No perchè non mi sono dimesso per questo ma a causa della strumentalizzazione che si faceva e qualcuno pensava di potermi sconfiggere per questo. Io mi sono dimesso perchè a causa di questa inchiesta mi guardavano come un ex presidente e tenere le redini della burocrazia è difficile in Italia e ancor di più in Calabria. Ora sanno che sono il loro presidente per 5 anni”, ha detto a Rai News 24.

“La coalizione è unitissima. La sinistra non conosce il paese, hanno candidato il padre del Reddito di Cittadinanza, ha promesso assunzioni, l’abolizione del bollo auto che non si può fare. Non conoscono il Paese che vota in base ai risutati che si fanno non sulle promesse”, ha ancora detto a “10 minuti” su Retequattro. “Nelle Marche hanno candidato uno del Pd ed è finita con 8 punti di distacco, in Calabria hanno candidato uno dei Cinque Stelle e hanno avuto una sonora sconfitta, quindi dovrebbero rendersi conto che il campo largo non funziona e che è il caso di creare un’alternativa credibile per gli italiani, ma questo non dobbiamo essere noi a suggerirglielo”.

La vittoria “me l’aspettavo perché conosco la Calabria, conosco i calabresi. Dall’altra parte hanno proposto una ricetta che è sempre la stessa: l’assistenzialismo. Hanno promesso
il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo auto, l’assunzione di 7 mila forestali, ma quella Calabria non c’è più. La Calabria di oggi è moderna, ed è bene che se ne facciano una ragione”, ha infine dichiarato ai microfoni del Tg1. Alla domanda su quale sarà il suo primo provvedimento Occhiuto ha risposto così: “Intanto vado a riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti a ricostituire la contabilità della sanità in Calabria, Giorgia Meloni ha detto che usciremo dal commissariamento, andrò a Roma per riscuotere”.

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TRIDICO AMMETTE LA SCONFITTA “CONGRATULAZIONI A OCCHIUTO”

“Ho telefonato a Roberto Occhiuto per congratularmi”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Calabria, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dal suo comitato elettorale. “Mi auguro che possa governare al meglio, per risolvere tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria”, ha aggiunto.

“E’ stata una battaglia vera e intensa e il campo progressista ha dato una risposta vera. Oggi parte un nuovo impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persona a sperare nello sviluppo della regione. Continuerò a estendere il mio impegno in Calabria a livello di proposta e di opposizione”, ha aggiunto. “Mi auguro che Occhiuto possa governare al meglio per risolvere tutti i problemi, è stata una campagna elettorale opportunistica lanciata ad agosto sperando di trovarci impreparati. La nostra è stata una risposta forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo girato oltre cento paesi, raccogliendo un grido di dolore nelle aree interne sulla sanità, sui trasporti che mancano”, ha aggiunto.

“Ha votato poco più del 43%, frutto dello spopolamento che contribuisce al risultato negativo dell’affluenza, perché tanti elettori non sono fisicamente qui, per motivi di studio o lavoro. La disaffezione dei cittadini verso la politica riflette un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte. La politica deve dare risposte e poter fare le cose, nel centrosinistra bisogna non avere paura di fare proposte radicali che coinvolgano l’economia che in questa regione è molto povera. C’è grande delusione, ma mi conforta la forza di volontà di tanti amici e attivisti che si sono prestati con sacrificio e senso di dovere nel sostenere la scelta di servizio che ho fatto con orgoglio per la mia terra”, ha concluso Tridico.

MELONI “ANCHE IN CALABRIA FIDUCIA NEL CENTRODESTRA”

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buon governo che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.

TAJANI “GRANDE SUCCESSO DI OCCHIUTO E FORZA ITALIA”

“Un grande successo di Occhiuto e Forza Italia che conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. Un voto per la Calabria, evidentemente nulla di esterno ha influito sui voti dei calabresi”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani dal quartier generale di Roberto Occhiuto a Gizzeria.

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SALVINI “GRANDE VITTORIA PER IL CENTRODESTRA”

“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”. Così su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

CONTE “DOBBIAMO DIRE GRAZIE A TRIDICO”

“Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle. “Sono state elezioni molto particolari, convocate in fretta e furia dal presidente uscente Occhiuto, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica. Sono convinto però che questa dedizione e questo impegno non siano stati vani, perché Pasquale è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà. A Occhiuto auguro buon lavoro: noi vigileremo affinché le urgenze dei calabresi rimangano sempre al primo posto”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

7 ottobre, Piantedosi “No all’apologia di terrorismo, vigileremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo molto cauti nel vietare manifestazioni di carattere ideologico, ma inneggiare al 7 ottobre significa fare apologia di un atto di terrorismo, significa richiamare i violenti. Staremo attenti, non ci sono segnali specifici ma vigileremo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Cinque Minuti su Rai1.

Se c’è stata una regia dietro gli scontri delle manifestazioni “lo accerteranno gli inquirenti, ma credo che ci sia stata una sottovalutazione e la cosa non è meno grave: lanciare di continuo appelli alla piazza, alla rivolta sociale o, peggio ancora, sottovalutare la partecipazione di alcuni gruppi”, ha aggiunto.

“La nostra storia ci insegna: non bisogna mai sottovalutare che quando ci sono gruppi così estesi di antagonisti c’è una stratificazione di atteggiamenti che vogliono il pretesto per innalzare il livello dello scontro. Il rischio c’è sicuramente, ecco perché c’è bisogno che tutte le istituzioni democratiche siano concordi nel non innescare la miccia”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Politica

La Calabria resta al centrodestra, bis di Occhiuto “Orgoglioso” / Video. Tridico staccato di 18 punti

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ROMA (ITALPRESS) – Chiuse le urne in Calabria per le elezioni regionali e si va verso una larga vittoria della coalizione di centrodestra, con la riconferma del governatore uscente Occhiuto.

Quando sono state scrutinate 1.100 sezioni su 2.406 per le regionali in Calabria, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto è al 59,17%. Pasquale Tridico (centrosinistra) è al 39,89%. Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare) si ferma allo 0,94%. L’affluenza si è attestata al 43,14%, lievemente inferiore a quella delle elezioni del 2021 (44,36%).

Questi invece i voti di lista quando sono state scrutinate 1.273 sezioni su 2.406.

Forza Italia 60.210 18,1%
Partito Democratico 45.621 13,4%
Occhiuto Presidente 46.110 13,1%
Fratelli d’Italia 40.305 11,4%
Lega 33.847 9,6%
Tridico Presidente 24.445 7,0%
Movimento Cinque Stelle 21.005 6,0%
Democatici e Progressisti 18.368 5,2%
Noi Moderati 14,985 4,5%
Casa Riformista – IV 14.285 4,1%
Alleanza Verdi e Sinistra 13.647 3,9%
DC Unione di Centro 4.484 1,3%
Forza Azzurri 2.904 0,8%

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OCCHIUTO FESTEGGIA “PREMIATE QUALITA’ E INTENSITA’ DELL’IMPEGNO PROFUSO”

“Vorrei ringraziare soprattutto i calabresi, sono ancora più orgoglioso di loro dopo questo risultato che è persino superiore alle attese. Pasquale Tridico mi ha chiamato per farmi i complimenti e gli auguri di buon lavoro. Lo ringrazio, gli ho chiesto di collaborare perché è necessario pacificare questa regione. E’ stata una campagna violenta e con toni che a volte ci hanno fatto soffrire, dall’altra parte si sono presentati raccontando una Calabria che per fortuna non esiste più e che si sta affrancando dall’assistenzialismo”. Così il presidente rieletto della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal quartier generale di Gizzeria. “Una regione che ha apprezzato il nostro modo di fare campagna elettorale in modo onesto: è la prima volta che un presidente uscente viene confermato e con queste percentuali. Abbiamo fatto riforme che la Calabria non aveva mai visto nei quarant’anni precedenti, c’è ancora molto lavoro che faremo nei prossimi anni. E’ stato premiata la qualità e l’intensità dell’impegno profuso”, ha aggiunto.

“In un Paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia, vorrei che il mio gesto non venisse male interpretato, è giusto che ogni potere dello Stato faccia il suo lavoro. Troppe volte, però, delle inchieste vengono strumentalizzate per cercare di sconfiggere, per altra via, chi non potrebbe essere sconfitto elettoralmente. I calabresi – ha concluso – hanno dato la dimostrazione che il lavoro e i sacrifici, nella vita come in politica, possono essere ripagati da tanto affetto”.

“Preoccupato per l’inchiesta giudiziaria? No perchè non mi sono dimesso per questo ma a causa della strumentalizzazione che si faceva e qualcuno pensava di potermi sconfiggere per questo. Io mi sono dimesso perchè a causa di questa inchiesta mi guardavano come un ex presidente e tenere le redini della burocrazia è difficile in Italia e ancor di più in Calabria. Ora sanno che sono il loro presidente per 5 anni”, ha detto a Rai News 24.

“La coalizione è unitissima. La sinistra non conosce il paese, hanno candidato il padre del Reddito di Cittadinanza, ha promesso assunzioni, l’abolizione del bollo auto che non si può fare. Non conoscono il Paese che vota in base ai risutati che si fanno non sulle promesse”, ha ancora detto a “10 minuti” su Retequattro. “Nelle Marche hanno candidato uno del Pd ed è finita con 8 punti di distacco, in Calabria hanno candidato uno dei Cinque Stelle e hanno avuto una sonora sconfitta, quindi dovrebbero rendersi conto che il campo largo non funziona e che è il caso di creare un’alternativa credibile per gli italiani, ma questo non dobbiamo essere noi a suggerirglielo”.

La vittoria “me l’aspettavo perché conosco la Calabria, conosco i calabresi. Dall’altra parte hanno proposto una ricetta che è sempre la stessa: l’assistenzialismo. Hanno promesso
il reddito di cittadinanza, l’abolizione del bollo auto, l’assunzione di 7 mila forestali, ma quella Calabria non c’è più. La Calabria di oggi è moderna, ed è bene che se ne facciano una ragione”, ha infine dichiarato ai microfoni del Tg1. Alla domanda su quale sarà il suo primo provvedimento Occhiuto ha risposto così: “Intanto vado a riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Dopo quattro anni di lavoro che sono serviti a ricostituire la contabilità della sanità in Calabria, Giorgia Meloni ha detto che usciremo dal commissariamento, andrò a Roma per riscuotere”.

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TRIDICO AMMETTE LA SCONFITTA “CONGRATULAZIONI A OCCHIUTO”

“Ho telefonato a Roberto Occhiuto per congratularmi”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alle Regionali in Calabria, Pasquale Tridico, nel corso di una conferenza stampa dal suo comitato elettorale. “Mi auguro che possa governare al meglio, per risolvere tanti problemi irrisolti che abbiamo in Calabria”, ha aggiunto.

“E’ stata una battaglia vera e intensa e il campo progressista ha dato una risposta vera. Oggi parte un nuovo impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persona a sperare nello sviluppo della regione. Continuerò a estendere il mio impegno in Calabria a livello di proposta e di opposizione”, ha aggiunto. “Mi auguro che Occhiuto possa governare al meglio per risolvere tutti i problemi, è stata una campagna elettorale opportunistica lanciata ad agosto sperando di trovarci impreparati. La nostra è stata una risposta forte, pur sapendo che era una battaglia difficile da fare. Abbiamo girato oltre cento paesi, raccogliendo un grido di dolore nelle aree interne sulla sanità, sui trasporti che mancano”, ha aggiunto.

“Ha votato poco più del 43%, frutto dello spopolamento che contribuisce al risultato negativo dell’affluenza, perché tanti elettori non sono fisicamente qui, per motivi di studio o lavoro. La disaffezione dei cittadini verso la politica riflette un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte. La politica deve dare risposte e poter fare le cose, nel centrosinistra bisogna non avere paura di fare proposte radicali che coinvolgano l’economia che in questa regione è molto povera. C’è grande delusione, ma mi conforta la forza di volontà di tanti amici e attivisti che si sono prestati con sacrificio e senso di dovere nel sostenere la scelta di servizio che ho fatto con orgoglio per la mia terra”, ha concluso Tridico.

MELONI “ANCHE IN CALABRIA FIDUCIA NEL CENTRODESTRA”

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra, confermando Roberto Occhiuto presidente della Regione. Un risultato importante a riconoscimento dell’azione di buon governo che continueremo a portare avanti per il benessere del territorio e dei cittadini. Le mie congratulazioni a Roberto, al quale auguro buon lavoro”. Così sui social la premier Giorgia Meloni.

TAJANI “GRANDE SUCCESSO DI OCCHIUTO E FORZA ITALIA”

“Un grande successo di Occhiuto e Forza Italia che conferma il centrodestra come forza che raccoglie tanti consensi. Un voto per la Calabria, evidentemente nulla di esterno ha influito sui voti dei calabresi”. Lo ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani dal quartier generale di Roberto Occhiuto a Gizzeria.

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“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!”. Così su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

CONTE “DOBBIAMO DIRE GRAZIE A TRIDICO”

“Per amore della propria terra di origine ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi raccogliendo l’invito unanime di varie forze politiche, sociali e culturali che gli hanno chiesto di concorrere in una campagna elettorale che si è preannunciata sin dall’inizio molto in salita”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle. “Sono state elezioni molto particolari, convocate in fretta e furia dal presidente uscente Occhiuto, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica. Sono convinto però che questa dedizione e questo impegno non siano stati vani, perché Pasquale è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà. A Occhiuto auguro buon lavoro: noi vigileremo affinché le urgenze dei calabresi rimangano sempre al primo posto”.

– Foto IPA Agency –

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