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Marchesini “2023 vela straordinario, a Parigi per le medaglie”

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ROMA (ITALPRESS) – Un bilancio straordinario, soprattutto per “la solidità che abbiamo raggiunto, la continuità di risultati e di crescita ora slegata dai singoli nomi, dai singoli equipaggi. Questo è frutto dell’impostazione. Ci sono voluti anni, ma è dove sin dall’inizio volevo arrivare. Il punto debole su cui con il presidente Ettorre si è ragionato in partenza”. A parlare, in un’intervista alla testata federale “Sport Vela”, è il direttore tecnico della FIV, Michele Marchesini. Che guardandosi indietro non può che sottolinare come quello che sta per concludersi sia stato “un anno particolare, centrale in un ciclo Olimpico ridotto a soli tre anni. E intenso. Nel 2023 si sono condensati in sei settimane Test Event Olimpico e Mondiale di qualifica, eventi normalmente separati tra loro da dieci-dodici mesi. Quindi, a seguire, già la seconda tornata di assegnazione di carte Olimpiche per due classi. Gli obiettivi per la stagione erano chiari e proprio sui risultati a queste regate. Abbiamo centrato i target, con undici podi e tre vittorie tra Europei, Test event e Mondiali e poi le otto classi qualificate per Parigi 2024, che ci posizionano ai vertici mondiali per questo aspetto, anche se non ho mai nascosto di non considerare il numero di classi come prioritario: è il viaggio di ritorno dalle Olimpiadi che conta, non quello di andata”. “Abbiamo anche colto ottimi risultati a livello Under di classe Olimpica: tanti (14, ndr) podi Mondiali e Europei in sette classi diverse. La squadra che genera il proprio abbrivio”, prosegue il dt azzurro, che guarda già al 2024 e soprattutto a Parigi. “Il lavoro è entrato ora nella sua fase più delicata, con le “bancate” che si separano e quella di preparazione specifica per la regata Olimpica ’24 che aumenta il livello di attenzione al dettaglio e riduce progressivamente il numero degli atleti mano a mano che chiuderò classi e definirò la squadra per Marsiglia. La pianificazione è molto differenziata; potrebbe sembrare difficile da comprendere, ma le esigenze sono diversissime”. Bocca cucita su chi rappresenterà l’Italia a Parigi: “Posso confermare che farò come per le scorse Olimpiadi e prenderò le decisioni in tempi diversi. Ho già le idee molto chiare sui tempi e anche alcuni dei nomi. La scelta della squadra è del direttore tecnico, ma non scordiamo che poi passa per il Consiglio Federale e che chi “porta alle Olimpiadi” è il Coni”. Il 2024 si aprirà subito con il Campionato del Mondo ILCA 6, prima tappa di un anno compresso e pieno di appuntamenti. Ma il bersaglio grosso resta Parigi. “Alle Olimpiadi si va per le medaglie, per far vincere gli equipaggi di punta in primo luogo e poi per far gareggiare al proprio meglio gli altri – non si nasconde Marchesini – In tre discipline oggi ce la possiamo giocare davvero, anche se i nuovi formati di finale scelti per alcune classi sono da prendere letteralmente con le pinze. In tutti i sensi: opportunità e rischi. Penso che ci siano opportunità da sfruttare, ma non vado oltre. Ogni Olimpiade ha la sua storia, ma quello che conta sempre è riuscire a tenere le cose semplici. E questo non è semplice, se posso fare un gioco di parole. La pietra su cui posare tutto, il punto di solidità, è arrivare ad avere già mesi prima una squadra agile, in cui tutti siano consapevoli del proprio posizionamento, del proprio ruolo e del proprio obiettivo: atleti, tecnici, personale di supporto. Le mie scelte potranno essere lette tutte con questa semplice chiave. In squadre grandi, come sarà la nostra a Paris 2024, è più delicato far vincere chi deve vincere. Una differenza importante per noi rispetto a Tokyo 2020”.
– foto ufficio stampa FIV –
(ITALPRESS).

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Sinner travolge De Minaur, in semifinale a Melbourne

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner in semifinale agli Australian Open, primo Slam della stagione con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani in corso sui campi in cemento di Melbourne Park. Il numero 1 del mondo, mettendo in mostra un’ottima condizione dopo il malore accusato agli ottavi, ha travolto in tre set il beniamino di casa Alex De Minaur, ottava testa di serie, con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-1 in un’ora e 50 minuti di gioco. “Sono molto soddisfatto della mia prestazione, ho cercato di riposare il più possibile, rilassarmi e farmi trovare pronto. Questa mattina mi sono svegliato bene, ho preso fiducia nel corso della giornata e il risultato è stato eccellente. Ho un team esperto, sanno come gestirmi, il loro contributo è fondamentale”, le parole dell’altoatesino al termine del match. Sinner si giocherà l’accesso in finale contro lo statunitense Ben Shelton che ai quarti ha battuto il piemontese Lorenzo Sonego in quattro set con il punteggio di 6-4, 7-5, 4-6, 7-6 (4). Dunque niente derby tutto italiano in semifinale, sarà Shelton a contendere l’accesso in finale a Sinner.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Derby di New York ai Knicks, vincono Nuggets e Lakers

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Ancora Knicks. Per la nona volta consecutiva sono loro ad aggiudicarsi il derby di New York contro i Nets, superati 99-95 a domicilio. Non è stato facile, match combattuto con Brooklyn che lotta fino alla fine arrendendosi sotto i colpi di Karl-Anthony Towns che piazza una doppia doppia da 25 punti e 16 rimbalzi (6 gli assist). Sono 20 i punti di Anunoby, in doppia cifra anche Brunson (17), Bridges (10) e, dalla panchina, Achiuwa (11), ma vanno considerati anche i 7 punti, 12 rimbalzi e 9 assist di Josh Hart. I Nets rispondono con la doppia doppia da 23 punti e 10 assist di D’Angelo Russell, ma il derby è ancora dei Knicks saldamente terzi a Est.
Vittoria netta per i Nuggets che davanti al proprio pubblico travolgono 144-109 i Sixers con il solito Nikola Jokic a fare la differenza e a mettere a referto l’ennesima tripla doppia: 27 punti, 13 assist e 10 rimbalzi per lui, ma hanno il loro peso anche i 23 punti (dalla panchina) di Julian Strawther, i 20 di Christian Braun, i 19 a testa di Michael Porter e Aaron Gordon, mentre chiude con 11 punti, 9 assist e 7 rimbalzi Jamal Murray. Philadelphia prova a rispondere con Tyrese Maxey che ne fa 28, aggiungendo anche 10 assist, ma non basta.
Vincono anche i Lakers che battono in casa i Wizards 111-88, trascinati dalle ottime prestazioni di Anthony Davis e LeBron James. Il primo mette a referto 29 punti e 16 rimbalzi, il secondo fa registrare al suo attivo una tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi e 13 assist. Ne fanno 16 ciascuno Austin Reavs (8 gli assist) e, dalla panchina, Dorian Finney-Smith e per Washington arriva la sconfitta numero 36 in 42 gare.
In tutto 5 le partite disputate nella notte italiana: da registrare anche i successi di Portland (116-107 su Miami con 22 punti e 15 rimbalzi per Ayton) e Raptors (109-93 sui Magic, ko nonostante i 26 punti e 12 rimbalzi di Banchero).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Pari senza reti a Bruges, Juve sicura dei play-off Champions

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BRUGES (BELGIO) (ITALPRESS) – Pareggio e nessuna rete per la Juventus di Thiago Motta, che esce con un punto dalla trasferta di Bruges e non muove più di tanto la sua classifica, anche se gli garantisce l’accesso aritmetico ai playoff ad una sola partita dal termine della prima fase della Champions League. Sfida equilibrata quella tra i bianconeri e la squadra di Hayen, con nessuna occasione nella prima frazione, mentre qualcosa in più si è visto nella ripresa. Prima fase di gara con diverse iniziative da parte del Bruges e una Juventus che difende sempre con tanti uomini, faticando a costruire chance pericolose dalle parti di Mignolet. Anche la compagine belga non appare però particolarmente efficace in zona offensiva, con una manovra avvolgente che risulta priva di sviluppi decisivi per coinvolgere i propri attaccanti. Soltanto una per parte, infatti, le conclusioni da segnare a referto in tutto il primo tempo, per il Bruges con Jutgla, mentre per la Juventus con Douglas Luiz, entrambe larghe e poco pericolose. Al rientro in campo dopo l’intervallo arriverà però la prima vera occasione della gara, sull’errore in disimpegno di Di Gregorio che regala il pallone a Vanaken e passando prima per Tzolis, poi per Jutgla, è quest’ultimo a calciare di prima indirizzando di poco fuori. Chance che smuove così il match e anche la Juventus, che risponde poco più tardi con lo sprint di Mbangula e il servizio dentro l’area per Nico Gonzalez, che non arriva tuttavia col passo giusto per spingere in rete il pallone. La partita prende così ritmo, anche per via dei cambi, che nel Bruges saranno pericolosi grazie all’ingresso di Nilsson, che in girata spedisce alto il pallone crossato da Talbi scappato alle spalle di Cambiaso. Anche Motta opta per ingressi offensivi, come quelli di Conceiçào, Yildiz e Vlahovic, che aumentano densità e iniziative per i bianconeri nel finale. All’85’ è di nuovo Juventus, con Locatelli che lascia partire dalla distanza il destro potente sul quale Mignolet deve intervenire in tuffo, mettendo così le mani sull’ultima occasione della partita.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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