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Cronaca

Guerra di mafia dei “Barcellonesi”, 7 ordini di custodia per 13 omicidi

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MESSINA (ITALPRESS) – Le indagini su 13 omicidi avvenuti nel Messinese hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 indagati, sei dei quali appartenenti o indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa dei “Barcellonesi”. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Ros, che hanno operato in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Messina e del 12^ Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania. Gli indagati, indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa “Barcellonese”, devono rispondere di omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso, commesso al fine di agevolare le attività dell’associazione di stampo mafioso cosiddetta dei “Barcellonesi”, operante a Barcellona Pozzi di Gotto e sulla fascia tirrenica della Provincia di Messina.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate nel gennaio 2023 dai Carabinieri del Ros – Raggruppamento Operativo Speciale su delega della locale D.D.A. che hanno consentito di accertare come gli arrestati, alcuni dei quali già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori dell’associazione di stampo mafioso cosiddetta dei “Barcellonesi”, abbiano preso parte, in qualità di mandanti o esecutori materiali, ad una serie di omicidi e fatti di sangue, commessi nell’ambito della cruenta guerra di mafia che ha afflitto negli anni novanta la Provincia di Messina.
In particolare l’omicidio di Angelo Ferro, avvenuto il 27 maggio 1993 a Milazzo; il duplice omicidio di Antonino Accetta e Giuseppe Pirri, trovati morti nel cimitero di Barcellona Pozzo di Gotto il 21 gennaio 1992 e uccisi il giorno precedente; l’omicidio di Carmelo Ingegneri, avvenuto l’11 luglio 1992 sempre a Barcellona; l’omicidio di Francesco Longo, avvenuto la sera del 28 dicembre 1992 a Barcellona; l’omicidio di Aurelio Anastasi, avvenuto il 4 gennaio 1993 a Barcellona; l’omicidio (lupara bianca) di Giuseppe Italiano, avvenuto in epoca prossima al 24 febbraio 1993 a Barcellona; l’omicidio (lupara bianca) di Giuseppe Porcino, avvenuto in epoca prossima al 18 marzo 1993 a Barcellona: al riguardo, sono in corso attività di scavi finalizzate alla ricerca dei resti della vittima da parte di personale dei Carabinieri del ROS e di personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; l’attentato a colpi di arma da fuoco avvenuto il 4 settembre 1993 a Barcellona che causò la morte immediata di Sergio Raimondi, Giuseppe Martino e quella successiva di Giuseppe Geraci, sopravvenuta il 26 aprile 1994: Relativamente a tale fatto di sangue nel 2022 si è giunti alla condanna definitiva dell’ergastolo disposta nei confronti di uno degli imputati quale uno degli esecutori materiali nell’ambito di altro procedimento; l’omicidio di Giuseppe Abbate, avvenuto la sera del 16 febbraio 1998 a Barcellona; l’omicidio di Fortunato Ficarra, avvenuto l’1 luglio 1998 a Santa Lucia del Mela: per tale delitto sono stati condannati, con sentenza passata in giudicato nel 2022, in altro procedimento altri cinque indagati.
In particolare l’attività investigativa, avvalendosi anche delle recenti dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Salvatore Micale, già appartenente al clan mafioso dei Barcellonesi, ha permesso di accertare che gli odierni indagati avrebbero nel complesso partecipato, con differenti ruoli, ai 10 agguati tutti eseguiti con le classiche metodologie mafiose utilizzando armi da fuoco e cogliendo di sorpresa le vittime, togliendo in totale la vita a 13 persone di età compresa tra 21 e 55 anni.
Nel corso delle indagini è inoltre emerso che taluni omicidi erano stati decretati dai vertici della famiglia mafiosa Barcellonese per punire alcuni ragazzi che avrebbero commesso furti o spacciato sostanze stupefacenti senza avere ricevuto una preventiva autorizzazione da parte della famiglia mafiosa, comportamenti considerati potenzialmente idonei a minare l’autorità dei vertici del clan.
– foto: screenshot da video ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

Cronaca

Piani nazionali, 86,6 miliardi all’Italia da Commissione Ue

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Ue ha destinato 86,6 miliardi di euro all’Italia nell’ambito del Piano di partenariato nazionale e regionale, all’interno del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) proposto per il periodo 2028-2034. E’ quanto si legge nel tabellario delle allocazioni di fondi a ciascuno Stato membro. Si tratta della quarta somma più grande dopo quelle destinate a Polonia, Francia e Spagna. I Piani di partenariato nazionale e regionale vedono un fondo del valore di 865 miliardi di euro a fronte dei 2.000 complessivi previsti dal Quadro finanziario. All’Italia, nello specifico, andranno 78,3 miliardi come allocazione generale, mentre 2,9 miliardi saranno mirati a migrazione, gestione confini e sicurezza interna. Un’ultima parte, infine, del valore di 5,4 miliardi, sarà destinata al Fondo sociale per il clima.
(ITALPRESS).
-Foto Ipa Agency-

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Cronaca

G7, Giorgetti “Preoccupano incertezza economica e svalutazione del dollaro”

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DURBAN (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie” esordisce così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento questa mattina al G7 e al G20 di Durban, in Sudafrica.

Giorgetti però ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “L’indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA – ha detto – si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.

Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha ricordato “l‘importanza di vigilare affinchè, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.

Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.

“Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”.

Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”.

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– Foto IPA Agency –

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Cronaca

Pogacar vince la cronoscalata e consolida la maglia gialla al Tour

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GERM (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tadej Pogacar padrone del Tour del France 2025. Il fuoriclasse sloveno della Uae Emirates centra il successo anche nella 13esima tappa, la cronoscalata individuale Loudenvielle-Peyragudes di 10,9 chilometri, chiudendo con un tempo spaziale di 23’00”. Il campione del mondo, dunque, consolida la maglia gialla di leader della classifica generale. “Sono molto felice, volevo fare di tutto per essere perfetto – le parole di Pogacar al traguardo – Ho gestito bene il tratto finale per essere al top. Ero molto stanco, ho provato a dare il massimo e sono cresciuto nella parte conclusiva. Essere al comando mi ha aiutato nella spinta finale. La decisione più importante oggi era sulla scelta della bicicletta. Abbiamo fatto i nostri calcoli e abbiamo scelto la bici da strada, mi sentivo più a mio agio. Ho deciso di andare senza radio, ho visto i tempi degli intermedi sulle tabelle e mi hanno dato ulteriori motivazioni. Ho risparmiato le energie tra i -2 e i -3 km perchè conoscevo la rampa finale”. Niente da fare per il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) che, nonostante una prova eccezionale, perde 36″ da Pogacar; terzo posto per l’altro sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora), a 1’20” dal connazionale. Grande prova dell’australiano Luke Plapp (Jayco Alula), capace di realizzare un ottimo tempo in 24’58”, ma non sufficiente per entrare nella top 3 di giornata. Male Remco Evenepoel, che è solo dodicesimo a 2’39” da Pogacar. Domani la 14esima frazione della Grande Boucle, la Pau-Luchon Superbagneres di 182,6 chilometri.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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