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Cronaca

Comune di Milano, progetto “Cura” per assistenza domiciliare ad anziani

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MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di prolungare il più possibile il tempo di permanenza presso la propria abitazione evitando o ritardando l’inserimento in RSA, il Comune di Milano ha avviato “CURA – anziani domotici”, un progetto che prevede forme di assistenza domiciliare intensive anche con monitoraggio a distanza e l’introduzione di elementi di domotica.
La sperimentazione, avviata lo scorso giugno nei Municipi 3, 4 e 8, ha ottenuto un finanziamento PNRR di 2,46 milioni di euro ed è frutto di una coprogettazione che vede come partner del Comune di Milano le cooperative Cogess, Eureka e Ass.i.s.te, i partner tecnologici Urmet e Abielle controls e quello scientifico 2W.
Sono 24 i progetti attualmente attivi, ma entro il 2026 si prevede di raggiungere il target di 100 anziane e anziani assistiti. Si tratta di persone fragili, ma con ancora un buon grado di autonomia, quindi lucide e orientate. Si privilegiano beneficiari con basso reddito, che vivono nelle case popolari, sono tendenzialmente soli o con una rete familiare non in grado di provvedere ai loro bisogni, presentano una certa fragilità sociosanitaria (presenza di patologie croniche, per esempio) e un carico di cura difficile da gestire.
Gli attuali beneficiari, individuati dagli assistenti sociali del territorio, sono 15 donne e 9 uomini di età compresa tra 65 e 98 anni. Periodicamente vengono inviate e valutate dai referenti del progetto nuove segnalazioni.
Il percorso prevede l’integrazione tra interventi classici – come l’assistenza domiciliare – e interventi innovativi, in particolare il monitoraggio continuo della persona attraverso la strumentazione domotica collegata a una centrale operativa unica, che raccoglie i dati trasmessi e garantisce il monitoraggio h24. In caso il sistema ravvisi criticità, l’operatore attiva il pronto intervento, mentre in caso di allarmi non critici è prevista l’uscita, nell’arco della giornata, dell’operatore ingaggiato sulla situazione, al fine di verificare e attivare supporti rispetto all’evento segnalato.
Ogni percorso è personalizzato in base alle caratteristiche e ai bisogni del beneficiario e tutto viene illustrato durante alcune visite domiciliari alla presenza degli operatori sociali e di tecnici esperti che si occupano di spiegare le potenzialità dei dispositivi che vengono poi installati con gradualità nel corso del progetto anche in relazione alla familiarità, alla conoscenza e alla fiducia che l’anziano acquisisce col tempo. Si cerca, inoltre, di coinvolgere anche il medico di medicina generale, avvisandolo della sperimentazione e delle sue potenzialità.
Per monitorare lo stato di salute e il benessere della persona, sono a disposizione dispositivi di teleassistenza, con sensori rispetto alle cadute e geolocalizzazione. E’ possibile, inoltre, prevedere telefonate con finalità di aggancio relazionale, monitoraggio telefonico per il controllo dell’assunzione dei farmaci sulla base della prescrizione del medico di medicina generale e per ricordare all’anziano eventuali appuntamenti per visite mediche. Gli strumenti domotici garantiscono inoltre il controllo dei parametri base della persona: pressione, saturazione, pulsazioni, controllo del peso, rilevazione temperatura corporea.
Per garantire la sicurezza dell’ambiente domestico, vengono invece installati sensori per la rilevazione delle fughe di gas, luce notturna, sonda di temperatura, sensore per la rilevazione dell’apertura o chiusura della porta d’ingresso, sensori di presenza e movimento con alert su fascia notturna e diurna: tutta la sensoristica ambientale invia un messaggio di allarme alla centrale unica in caso di superamento dei parametri “di norma” che può comportare un contatto telefonico di verifica, l’uscita di un operatore domiciliare o il ricorso ai numeri di pronto intervento in caso di impossibilità di mettersi in contatto con il beneficiario.
Il progetto prevede, inoltre, la possibilità di attivare la visita domiciliare di un architetto per verificare l’idoneità degli spazi in relazione alle esigenze dell’anziano e valutare una riorganizzazione, con l’aiuto di un esperto di ausili. E’ prevista, infine, l’attivazione di un assistente familiare per brevi periodi di emergenza.
“La nostra città, seguendo il trend del Paese, sta invecchiando molto velocemente. Le persone – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè – vivono più a lungo e sono spesso sole, con patologie croniche che riducono la loro autosufficienza. Ecco perchè è fondamentale ripensare il sistema di assistenza per rimandare il più possibile il ricovero nelle strutture residenziali e costruire attorno agli anziani una rete che permetta loro di rimanere nelle loro case e nei loro quartieri. Il progetto ‘CURA’ va proprio in questa direzione ed è per questo che abbiamo fortemente voluto proporlo per il finanziamento PNRR. I percorsi si inseriscono e si armonizzano con una serie di attività già avviate sul territorio e garantite dal Comune: presa in carico dei servizi sociali, assistenza domiciliare, intervento dei custodi sociali e interventi educativi. Una cornice che vogliamo arricchire con soluzioni sempre più mirate”.
“Il progetto – aggiunge Sabina Nanti, presidente della Cooperativa Cogess, capofila dell’Associazione temporanea d’imprese che ha coprogettato il servizio con il Comune – ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza domiciliare alle persone anziane integrando le competenze sociali e assistenziali con supporti tecnologici di presidio dei luoghi domestici e della vita quotidiana. Nell’acronimo C.U.R.A. vengono sintetizzati gli aspetti valoriali e di metodo sottesi alla proposta: Conoscere – analizzare contesti e bisogni; Unire – favorire il dialogo tra competenze e saperi differenti: sociale e innovazione tecnologica; Raggiungere – portare nelle case delle persone fragili nuove opportunità personalizzate di risposta ai bisogni: Assistere – migliorare la qualità dell’assistenza mettendo la tecnologia al servizio delle persone fragili”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

Allegri “Nel Milan deve regnare equilibrio, obiettivo Champions”

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MILANO (ITALPRESS) – “Nel Milan deve regnare l’equilibrio, il nostro obiettivo è giocare la Champions l’anno prossimo senza porsi limiti”. Lo ha detto il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, alla vigilia del debutto in campionato nel derby lombardo con la neo-promossa Cremonese. “Il gruppo sta crescendo e può fare tante cose – ha aggiunto il mister rossonero in conferenza stampa – Dobbiamo essere una squadra che rispetta ogni avversario, la vittoria va sempre conquistata sul campo, non è che domani partiamo sul 2-0 perchè ci chiamiamo Milan. Tutte le partite che giocheremo saranno difficili da vincere, soprattutto nel campionato italiano, dove c’è tanta tattica”. “Domani iniziamo la stagione con una partita importante, c’è molta curiosità da parte mia anche perchè torno in panchina dopo un anno – ha proseguito l’ex mister della Juve – E’ stato bello vedere così tante persone in Coppa Italia, anche domani ci saranno tanti tifosi. Dovremo cercare di lavorare bene e arrivare almeno fino a marzo nelle migliori condizioni possibili. Sono molto felice dei ragazzi, stanno diventando una squadra vera“. Su Modric: “Per lui parla la carriera, è meraviglioso quando tocca la palla ed è entrato con umiltà nel gruppo. Non può avere la fisicità di dieci anni fa, starà a me cercare di gestirlo durante l’annata perchè sarà molto utile alla squadra, in campo e fuori”.

Allegri si è detto soddisfatto del mercato fatto sin qui dal club: “La società ha fatto un buon lavoro sia in uscita che in entrata, tutti i giorni ci sentiamo con la dirigenza per capire gli obiettivi e vedere cosa potrà accadere. Sono contento dei ragazzi che ho a disposizione, adesso però l’importante è la partita di domani sera”. Allegri ha concluso con una battuta: “E’ un anno che sto fermo, non so domani come mi comporterò, speriamo di non fare danni e che i ragazzi mi regalino la vittoria al rientro in panchina”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Polonara riabbraccia Sassari “Felice e onorato di tornare a casa”

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SASSARI (ITALPRESS) – Un potenziale innesto di grande spessore per la Dinamo Banco di Sardegna: il club ha annunciato il raggiungimento di un’intesa, una volta che le condizioni glielo consentano, per il ritorno in biancoblu di Achille Polonara, che ritroverà Sassari dopo sei stagioni vissute ai vertici del basket europeo con le maglie di Baskonia, Fenerbahce, Efes, Zalgiris Kaunas e Virtus Bologna.

La 33enne ala grande anconetana sta lottando con la leucemia e salterà con la Nazionale gli ormai imminenti Europei di basket . “L’intesa suggella ancora una volta il legame profondo che unisce Achille alla Dinamo: un rapporto di reciproca stima e fiducia che ha dato vita al suo rientro in Sardegna. Il club crede fermamente nel percorso di recupero dell’atleta e nel suo contributo tecnico e umano, certo che Polonara abbia ancora intatte le qualità che lo hanno reso uno dei giocatori italiani più apprezzati a livello internazionale”, si legge nel comunicato della Dinamo.

Determinante, nel dialogo tra le parti, è stato il rapporto personale instaurato nel tempo con il presidente Stefano Sardara e l’ad Francesco Sardara, nonchè il lavoro silenzioso e costante del direttore generale Jack Devecchi. A Sassari, una volta ripresosi, Polonara potrà proseguire la propria carriera con la serenità di un ambiente familiare e al tempo stesso vivere quotidianamente il gruppo dei Giganti, condividendo il cammino che nei prossimi mesi lo riporterà sul parquet. Il ritorno del giocatore marchigiano riporta alla memoria le due intense stagioni vissute in Sardegna tra il 2017 e il 2019: due anni che lo hanno visto accompagnare la Dinamo alla conquista della FIBA Europe Cup e a un passo dallo scudetto, lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi e aprendo le porte alla sua successiva esperienza in Eurolega.

Ora, coach Massimo Bulleri e i nuovi compagni lo attendono a braccia aperte per scrivere insieme delle nuove pagine di storia della Dinamo. “Siamo felici di comunicare il raggiungimento di un’intesa per il ritorno di Achille, un eccezionale atleta e un amico prezioso, il cui attaccamento alla Sardegna, alla città e alla Dinamo ha sempre rappresentato un esempio per tutti noi – le parole dell’ad della società sarda, Francesco Sardara Achille non è soltanto un giocatore di talento, ma anche un simbolo dei valori e dell’orgoglio che la nostra terra e i nostri giganti cercano di trasmettere quotidianamente. Sono sicuro che in questo momento estremamente delicato della sua vita l’abbraccio dei nostri tifosi e della Sardegna possano farlo sentire a casa. Ben tornato, Achille. Non vediamo l’ora di rivederti in campo con noi non appena possibile”.

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Così Achille Polonara: “Sono estremamente felice e onorato di poter tornare a ‘casà. Ringrazio il presidente Stefano Sardara, l’amministratore delegato Francesco Sardara, il direttore generale Jack Devecchi e l’allenatore Massimo Bulleri per avermi dato questa opportunità in un momento delicato dal punto di vista personale. Sono convinto che la Dinamo farà una grande stagione e insieme ci potremo togliere delle belle soddisfazioni. Non vedo l’ora di riabbracciarvi tutti presto”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Inchiesta urbanistica Milano, revocati gli arresti domiciliari per Manfredi Catella

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MILANO (ITALPRESS) – Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato gli arresti domiciliari per il fondatore e ceo di Coima Manfredi Catella, indagato nell’inchiesta della Procura sull’urbanistica.

Tra gli arrestati, Catella era l’ultimo su cui il Riesame doveva esprimersi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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