Cronaca
Assolombarda, confronto con gli studenti sulle Stem
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La cultura scientifico-tecnologica, l’orientamento ai percorsi Stem, la valorizzazione delle competenze digitali sono alcuni tra i principali temi che Assolombarda, ogni giorno, promuove nel dialogo tra sistema educativo e impresa. Oggi, nel corso del “Tech-Talk” ideato per celebrare la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, l’Associazione ne ha parlato, alla presenza del divulgatore scientifico Massimo Temporelli, con oltre 300 studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori dei territori di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi. Le ragazze e i ragazzi, accompagnate dai rispettivi docenti, sono stati protagonisti di un evento di orientamento che è stato organizzato da Assolombarda con l’obiettivo di rafforzare il confronto intergenerazionale sulla centralità della tecnologia nell’evoluzione delle imprese e sulle professioni di oggi e di domani legate allo studio delle discipline STEM; si tratta di tematiche che, nel lungo periodo, possono impattare positivamente su processi produttivi, ricerca applicata e innovazione, a beneficio dell’intero tessuto socio-economico. Secondo Monica Poggio, vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano, l’obiettivo di incontri come quello di oggi è “rafforzare il dialogo con le nuove generazioni, mostrando quanto la tecnologia applicata all’industria sia utile non soltanto per migliorare i processi produttivi e la qualità dei prodotti ma anche per accrescere la sostenibilità ambientale, per creare un ambiente di lavoro più sicuro e sviluppare ricerca e cultura innovativa”
“Ricordo che abbiamo un tema demografico pressante. Quindi riuscire a dare tutte le opportunità ai ragazzi e alle ragazze per fare scelte corrette nell’orientamento scolastico verso settori che siano in linea con la loro vocazione e passione, ma sapendo dove sta andando il mondo organizzativo produttivo le aziende, e il fatto di avere competenze STEM (scientifico matematico tecnico ingegneristiche, ndr) a vari livelli di formazione è assolutamente importante per i ragazzi e per le ragazze – ha aggiunto – Sappiamo che abbiamo pochi laureati e iscritti a percorsi educativi Stem, e ancora meno ragazze che si orientano verso questo tipo di percorso. Se non è di interesse non è di interesse, ma se l’appello alle ragazze, se pensano di avere una passione per questo tipo di materia, è che si sentano incoraggiate a intraprendere questo percorso perchè altrimenti la disparità di genere continuerà ad aumentare in settori dell’economia come questi che sono quelli che in questo momento e nei prossimi anni danno prospettive occupazionali e salariali di maggior rilievo”. Interpellata poi sul fenomeno della cosiddetta fuga dei cervelli, Poggio non si dice troppo preoccupata. “Io credo nella circolazione dei talenti, quindi da una parte invito a non drammatizzare il fatto che i giovani vadano all’estero, che può essere una cosa proficua dal punto di vista di scambio di competenze e apprendimento. Dobbiamo però essere attrattivi anche in senso contrario: invogliare a tornare ed essere attrattivi per gli studenti stranieri. Noi abbiamo, per esempio, molti studenti stranieri nelle nostre università, parlo dell’area milanese, che però non si fermano a lavorare in Italia”, ha spiegato Poggio ribadendo la necessità di “generare un circolo virtuoso. Il problema sta in molti aspetti: salariali e culturali. Noi dobbiamo aprire di più culturalmente i giovani e non considerarli sempre piccoli”. L’evento è stato anche l’occasione per illustrare una nuova iniziativa targata Assolombarda, che si terrà il 6 marzo prossimo. Si tratta del “Tech-Tour” di oltre 1.000 studenti appartenenti a 25 istituti scolastici: in particolare, i giovani visiteranno 50 aziende di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi che hanno messo a disposizione i loro spazi, i loro collaboratori e il loro tempo per far vivere alle ragazze e ai ragazzi un’esperienza di formazione e di contatto con il mondo del lavoro. Favorire un approccio completo e pienamente formativo per i giovani che scelgono le discipline STEM rientra anche in una strategia di contrasto ad alcune criticità sistemiche segnalate dalle aziende. Una di queste riguarda un processo di digitalizzazione ancora troppo lento: in base ai dati offerti dalla ricerca “Competenze manageriali per la resilienza delle PMI”, solo il 9% delle piccole e medie imprese presenta un livello adeguato di competenze digitali. Tra gli ostacoli percepiti, accanto ai costi relativi all’acquisizione di nuove tecnologie, emerge la difficoltà legate alla formazione dei dipendenti. A proposito di formazione, un ulteriore elemento che preoccupa, allo stesso modo, imprese e scuola è il mismatch che continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, che si attesta al 45,1% delle assunzioni, in crescita del 4,6% sul 2022 e del 18.7% sul 2019 (rilevazioni Excelsior). Tornando sull’accesso alle discipline STEM da parte delle ragazze, Poggio ha spiegato che “a causa di stereotipi sociali che permangono, le studentesse sono ancora una minoranza nei campi scientifici. In media, sono 37 su 100 le donne iscritte a corsi tecnico-scientifici;18 le studentesse STEM su 100 ragazze iscritte all’università”. Per contribuire alla crescita della cultura tecnico-scientifica già a partire dalle scuole medie, dal 2021, presso la sede di Assolombarda di Monza, è attivo “Robolab”: un laboratorio dotato di robot collaborativi che consente ai giovani di toccare con mano le potenzialità applicative delle discipline STEM studiate a scuola, conferendo così alle stesse concretezza e fascino. Sempre a Monza, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà inoltre avviato un Liceo STEAM, un nuovo percorso di scuola superiore – primo del suo genere in Lombardia – che consentirà di sviluppare, anche in collaborazione con le imprese, conoscenze e competenze scientifico-tecnologiche in prospettiva inter e multidisciplinare, con il ricorso a metodi didattici avanzati.
Sul tema del mismatch delle competenze, Massimo Temporelli ritiene che “se si deve incolpare qualcuno, la colpa è della cultura italiana ed europea poco propensa a spingere verso la tecnologia. Pur essendo figli di Galileo Galilei, Leonardo da Vinci e Maria Montessori, abbiamo smesso di pensare che occuparsi di tecnologia sia qualcosa di bello che può cambiare il mondo. Noi dobbiamo tornare a dire ai ragazzi che fare tecnologia non è una questione tecnica, ma umana. Dobbiamo quindi raccontare che fare tecnologia non è una questione logico-scientifica-matematica, ma qualcosa di avventuroso e appassionante”. (ITALPRESS).
Foto: xh7
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Cronaca
E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana
Pubblicato
5 ore fa-
22 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).
Cronaca
L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale
Pubblicato
7 ore fa-
22 Novembre 2025di
Redazione
BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi
Pubblicato
9 ore fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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