Seguici sui social

Sport

Gravina “Mettiamo in sicurezza il calcio, poi vedremo i format”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Bene il confronto ma ora è il momento di mettere nero su bianco, almeno per quanto riguarda la parte economico-finanziaria. Poi ci sarà tempo per discutere dei format, con la consapevolezza che inevitabilmente bisognerà rivedere qualcosa anche lì. Gabriele Gravina si è fatto carico del compito di riportare il calcio italiano sulla retta via, compito tutt’altro che semplice visto che ognuno cerca di tirare acqua al suo mulino. “Il concetto di riforma richiede disponibilità al cambiamento e cambiare richiede confronto, partecipazione e coraggio – sottolinea ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio Uno – Sono fermamente convinto che il calcio italiano stia finalmente facendo un’analisi approfondita su quello che c’è da cambiare per migliorare la sostenibilità e la competitività. Le discussioni e le fibrillazioni degli ultimi giorni sono positive, significa che la scossa che è stata data dall’indizione dell’assemblea ha già prodotto il risultato di smuovere da una sorta di torpore i protagonisti del nostro mondo. La Federazione non si sottrae al confronto che è fondamentale ma verrà il momento in cui bisogna fare sintesi, che non è più procrastinabile. Il calcio italiano, non io, pretende una risposta e noi dobbiamo essere responsabilmente convinti e disponibili a darla, in termini di evoluzione positiva”. L’assemblea straordinaria dell’11 marzo è stata rinviata “ma l’idea è: mettiamo da parte per un attimo i punti su cui ci si divide, a volte strumentalmente, per concentrarci tutti insieme sull’accordo sulle riforme economico-finanziarie. Poi ci concentreremo sul progetto dei format intesi sia come numero di squadre professionistiche che come processo di promozioni e retrocessioni. Il primo obiettivo è mettere in sicurezza il calcio italiano perchè indebitamento e scarsa patrimonializzazione rischiano di minare qualsiasi progetto di sviluppo. Prima di innovare e crescere bisogna risanare e uscire dalla logica che blocca il nostro sistema soltanto sull’ipotesi di A a 18 o 20 squadre, sono logiche di immobilismo e contrapposizione che non sono condivisibili. Abbiamo stabilito una sorta di cronoprogramma per confrontarci e trovare dei punti di contatto, che sono diversi. Per fortuna e per convinzione finalmente abbiamo raggiunto una condivisione su un punto: il calcio ha bisogno di darsi una regolata. E lo deve fare attraverso un sistema di regole che metta in sicurezza il nostro mondo sotto il profilo economico e finanziario”. Meno in discesa appare la strada sui format: Inter, Juve, Milan e Roma sono andati da Gravina per dire la loro sulla necessità di una A a 18 squadre, ipotesi però bocciata in Assemblea di Lega. “E’ un tema importante quello che si sta offrendo alla nostra valutazione, quello dell’intasamento delle date nell’ambito dei calendari internazionali – commenta il presidente della Figc – Prima o dopo si arriverà a rivedere il format, anche nel massimo campionato, lo ha fatto la Germania, la Francia nella prossima stagione andrà a 36 squadre fra prima e seconda divisione. Mi auguro che ci si arrivi nell’ambito di un’autodeterminazione delle singole componenti, per ora concentriamoci sull’accordo sulle riforme economiche finanziarie”. Ma più che aumentare il paracadute per chi retrocede dalla A alla B, per Gravina sarebbe meglio “prevedere una riduzione in percentuale dell’entità dei contratti in caso di retrocessione”. Fra le priorità della Figc anche i giovani. “I due asset che determinano il patrimonio sono le infrastrutture e i vivai. All’interno della nostra piattaforma programmatica c’è un capitolo dedicato alla valorizzazione dei giovani, stiamo cercando di rafforzare tutti i presidi dei nostri centri federali e valutando di rilanciare una prima ipotesi di accademia federale”. “Siamo al primo posto in Europa come Federazione che si qualifica per tutte le fasi finali dei campionati giovanili: significa che il talento c’è, mancano le opportunità per trasformare i talenti in campioni”. Non indifferente alle proteste in Germania contro l’arrivo di fondi privati (“il calcio è dei tifosi, negli ultimi anni si è pensato di trasformare la dimensione sociale del calcio in una dimensione esclusivamente imprenditoriale ma il consumatore del prodotto è il tifoso”), Gravina difende infine l’operato degli arbitri italiani. “Rappresentano un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Il 15% delle gare a livello Uefa sono dirette da arbitri italiani. Con l’introduzione del Var, inoltre, il margine d’errore è sceso allo 0,84% e tutto questo deve portarci a una valutazione dell’operato degli arbitri molto positiva. Rocchi – sottolinea – sta facendo crescere una squadra molto giovane di arbitri, ha avviato un percorso di trasparenza e comunicazione con cui spiegare il regolamento e le decisioni arbitrali nonostante tutta una serie di divisioni e di pressioni che arrivano dall’esterno e dall’interno. Bisogna lasciare sereni gli arbitri e astenersi dalle continue rivendicazioni personali e dalle ambizioni politiche all’interno dell’Aia”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Sport

La Fiorentina ‘vede’ la Conference League, 3-0 al Polissya. Kean espulso

Pubblicato

-

PRESOV (SLOVACCHIA) (ITALPRESS) – Comincia con una vittoria la stagione della Fiorentina, che sul campo neutro di Presov, in Slovacchia, batte gli ucraini del Polissya per 0-3 nell’andata degli spareggi di Conference League.

Un appuntamento importante, per il quale Pioli sceglie subito i migliori: davanti coppia Kean-Gudmundsson, in campo anche il neoacquisto Sohm. E partono bene i viola, con un colpo di testa fuori misura di Pongracic dopo un minuto. All’8′ arriva il vantaggio con Kean, che vince un rimpallo e scarica il tiro da fuori: la palla colpisce il palo ma si insacca dopo aver sbattuto sulla schiena di Kudryk, determinando, quindi, l’autogol del portiere. Con il passare dei minuti il Polissya prende campo attuando un pressing che la Fiorentina soffre. Nazarenko sbaglia in più occasioni la mira, mentre De Gea compie un’autentica prodezza al 23′ per sventare il colpo di testa di Filippov. I viola si riorganizzano e trovano gli spazi per uscire, raddoppiando al 32′ con Gosens, che raccoglie un cross di Kean deviato da Gudmundsson e insacca all’angolino alto.

Al 44′ altro episodio chiave: Sarapii tira i capelli di Kean, che incappa in un fallo di reazione e si merita il cartellino rosso. Stupisce, però, che lo stesso provvedimento non sia stato applicato al difensore ucraino. La Fiorentina, quindi, si limita alla gestione nel secondo tempo, soprattutto nei primi minuti, uscendo indenne dai tentativi di Nazarenko e, soprattutto, di Haiduchyk di testa. La squadra di Pioli poi trova gli spazi giusti con Gudmundsson, che al 66′ manca il tempo per il tiro e viene chiuso da Chobotenko. L’islandese non sbaglia tre minuti più tardi quando si invola e batte Kudryk di destro. Entrano anche Parisi e Dzeko, e si sente: l’esterno porta tanta energia sulla sinistra, ma in un’occasione è troppo indeciso e viene chiuso da Kudryk. L’ultima occasione è per il Polissya all’88’ con un insidioso colpo di testa del solito Haiduchyk.

Appuntamento per il ritorno giovedì 28 a Reggio Emilia: in mezzo, la Fiorentina è chiamata al debutto in campionato domenica pomeriggio a Cagliari, ma intanto la qualificazione in Conference è in cassaforte.

Advertisement

IL TABELLINO

POLISSYA (4-3-3): Kudryk 6; Kravchenko 5.5, Chobotenko 6 (38′ st Vialle sv), Sarapii 5.5 (38′ st Beskorovainyi sv), Korniichuk 5.5 (15′ st Goncalves 5.5); Lednev 6, Babenko 6, Adriyevskiy 6 (31′ st Costa sv); Hutsuliak 5.5, Filippov 6 (15′ st Haiduchyk 6), Nazarenko 6.5. In panchina: Volynets, Ulihanets, Karaman, Mykytiuk. Allenatore: Rotan 6.

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 7.5; Comuzzo 6, Pongracic 6, Ranieri 6 (41′ st Viti sv); Dodo 6.5, Ndour 6 (41′ st Fazzini sv), Sohm 6 (31′ st Sabiri sv), Fagioli 6.5, Gosens 7 (31′ st Parisi 6); Kean 5, Gudmundsson 7.5 (25′ st Dzeko 6). In panchina: Lezzerini, Martinelli, Marì, Richardson, Viti, Fortini, Kouadio, Braschi. Allenatore: Pioli 6.5.

ARBITRO: Aghayev (Azerbaijan) 4.5.
RETI: 8′ pt aut Kudryk, 32′ pt Gosens, 24′ st Gudmundsson.
NOTE: serata piovosa, terreno in buone condizioni. Kean espulso al 44′ per fallo di reazione. Ammoniti: Gosens, Korniichuk.
Angoli: 5-3.
Recupero: 2′ pt; 3′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Vuelta, presentate le squadre a Torino: sabato il via da Reggia della Venaria Reale

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – Il grande circo della Vuelta 2025 si è aperto ufficialmente a Torino. È da qui che sabato 23 agosto partirà l’80 esima edizione della Salida Oficial, prima volta assoluta per l’Italia. I primi 13 km della corsa prenderanno il via dalla Reggia della Venaria Reale nel weekend, ma sotto la Mole oggi è già iniziata la festa española nella cornice di piazzetta Reale, nel centro storico del capoluogo. Dove si è svolta la Teams Presentation, la cerimonia di presentazione ufficiale delle 23 squadre e dei 180 corridori che hanno salutato il pubblico in divisa ufficiale. In 476 giorni, Torino e il Piemonte hanno ospitato Giro d’Italia, Tour de France e, in questi giorni, La Vuelta.

“Con la Vuelta si completa un ciclo importante in cui con la Regione Piemonte abbiamo creduto dall’inizio – ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo RussoÈ importante ribadire il valore dello sport come valore di pace, tolleranza e unione”.

Durante l’uscita dei team tanti applausi, ma anche qualche fischio da parte dei Pro Pal verso il team di Israele. Per i bookmakers l’uomo da battere è il danese Jonas Vingegaard del Team Visma-Lease a Bike, già vincitore di due Tour de France.

A provare a contendere la maglia rossa al danese saranno il portoghese Joao Almeida e lo spagnolo Juan Ayuso della UAE Team Emirates XRG. Fra gli italiani non ci sono ambizioni di classifica, ma si segnalano Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious). Vuelta significa competizione, ma anche divertimento.

Advertisement

Così già nel tardo pomeriggio torinesi e tifosi, tutti in rigorosa maglietta rossa, hanno cominciato a pedalare su una cinquantina di cyclette per una seduta di spinning speciale, perché a condurla c’era Fabio Aru. L’ex ciclista azzurro sa come si fa, visto che conquistò la Vuelta dieci anni fa esatti.

“È un piacere essere qua ed è un piacere che la Vuelta parta dal Piemonte, sicuramente ci sarà tanto entusiasmo da parte di tutti – ha detto Aru – Il Piemonte sta facendo bene per il nostro sport, sta investendo sempre nelle corse ciclistiche e devo fare loro i complimenti”. Sole, musica, pedalate, fatica e passione: sono gli ingredienti della corsa spagnola che arriva a Torino.

Per completare la festa, sul palco “rosso Spagna” allestito davanti ai Musei Reali è andato in scena il djset. Mani alzate e tanti sorrisi per bambini e famiglie. Sabato appuntamento alla Reggia di Venaria, da dove la prima parte non competitiva della Vuelta raggiungerà il Motovelodromo torinese intitolato a Fausto Coppi. Da qui si comincerà a spingere con la partenza lanciata e le tappe nelle provincie di Biella, Vercelli, Novara e Cuneo. Dopo più di 3 mila km percorsi, l’arrivo sarà a Madrid il prossimo 14 settembre.

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE

-Foto xn3/Italpress-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Us Open 2025, sorteggiato il tabellone: Sinner esordisce con Kopriva

Pubblicato

-

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sorteggiato il tabellone maschile dello Us Open, ultimo slam dell’anno. Jannik Sinner si presenta a Flushing Meadows da numero uno del seeding e da campione in carica. Reduce dal primo trionfo a Wimbledon, l’altoatesino aprirà la caccia al quinto Slam della carriera con il ceco Vit Kopriva.

IL CAMMINO DI JANNIK

Sul cammino teorico di Sinner verso la finale ci sono Popyrin (2° turno), Shapovalov (3° turno), Paul (ottavi), Draper (quarti) e Zverev (semifinale). Carlos Alcaraz, testa di serie numero 2, farà il suo esordio con Reilly Opelka.

GLI ALTRI ITALIANI

Lorenzo Musetti, testa di serie numero 10, pesca Giovanni Mpetshi Perricard, mentre Flavio Cobolli un qualificato o un lucky loser. Luciano Darderi avrà Rinky Hijikata. Luca Nardi trova la testa di serie numero 21 Tomas Machac, Matteo Arnaldi giocherà contro Francisco Cerundolo, Lorenzo Sonego contro Tristan Schoolkate e Mattia Bellucci con Juncheng Shang.

PAOLINI SUL CAMMINO DELLA SABALENKA

Al femminile Jasmine Paolini, testa di serie numero 7, aprirà il suo torneo contro una qualificata. L’azzurra è stata inserita nel quarto della numero 1 del mondo Aryna Sabalenka. Avrà una una qualificata anche Lucia Bronzetti, che vede al secondo turno la n.9 del seeding Elena Rybakina. Elisabetta Cocciaretto pesca Putinseva. Al secondo turno possibile sfida con la n.29 Kalinskaya.

Advertisement

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.