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Politica

Todde prima presidente donna in Sardegna, Truzzu battuto al fotofinish

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CAGLIARI (ITALPRESS) – La candidata del centrosinistra Alessandra Todde è la nuova presidente della Regione Sardegna. La vittoria è arrivata al fotofinish, dopo un testa a testa tiratissimo durato tutta la giornata. La leader del Campo largo ha raggiunto il 45,4%, mentre il suo avversario del centrodestra Paolo Truzzu si è fermato al 45%. Decisivo il voto disgiunto che ha di fatto condannato il sindaco di Cagliari, visto che il centrodestra come coalizione ha effettivamente battuto il Campo largo. E a proposito del capoluogo, netta la sconfitta del primo cittadino di Fratelli d’Italia, bloccato sul 34,6% contro il 53% di Todde. Per quanto riguarda gli altri candidati, forte delusione per Renato Soru, fermo all’8,6% e rassegnato a non entrare in Consiglio regionale per non aver raggiunto la soglia del 10%.
Solo l’1% per Lucia Chessa che con la sua lista unica Sardigna R-esiste è rimasta fanalino di coda.
“Sono qui per dire che sono molto contenta e orgogliosa, credo che oggi si può scrivere una storia nuova per la Sardegna. Ringrazio il mio staff, è stato un grande lavoro di
squadra, io non sono un capopopolo, sono molto felice di
rigraziare loro, le persone che hanno lavorato con me”. Queste le
prime poche parole rilasciate da Alessandra Todde per commentare la sua vittoria. Sono la prima donna presidente, sono contenta di essere al fianco di Conte e Schlein, la coalizione ha investito su questo risultato” ha aggiunto la neo presidente.
“Sono molto emozionata, perchè è una vittoria dei sardi, di questa straordinaria candidata che ha fatto una campagna splendida per ridare speranza alla sua meravigliosa terra” ha detto la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. “Un progetto convincente e credibile, c’era chi non scommeteva che saremmo arrivati fino a qui. Questo risultato conferma la scelta che è nata sul territorio, ci credevo da subito e il rapporto di stima con Alessandra nasceva da prima di questa candidatura. Cambia il vento? Sì, certo”.
“Sono date storiche, prima donna presidente in regione Sardegna e con orgoglio perchè è la prima volta che il M5s esprime un presidente di regione” commenta il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. “E’ stato un gran lavoro da parte delle forze politiche e civiche per inagurare un progetto serio e credibile. Siamo felicissmi per i cittadini che hanno creduto in questo rinnovamento, tutti i temi che abbiamo toccato per mano sono critici dopo questa gestione disastrata della destra. Quando c’è un progetto serio un lavoro con le comunità di riferimento si possono ottenete rusulati sorprendenti”.
“Sono molto deluso, ma anche sorpreso, perché sia i dati dei sondaggi, sia la percezione erano diversi” ha detto l’ex governatore Renato Soru.

– Foto. Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Urso “Via libera dal CdM alla legge annuale sulla concorrenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge annuale sulla concorrenza 2025, la terza legge annuale del governo di Giorgia Meloni, confermando così la buona prassi di ripristinare la cadenza annuale. Nei 14 anni precedenti sono state fatte solo due leggi annuali, nel nostro governo una all’anno”.

Lo ha detto il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. “In questo caso, abbiamo concentrato l’attenzione su come rendere più efficienti i servizi pubblici locali per i Comuni con oltre 5000 abitanti”, ha spiegato.

Intervenuta durante il CdM anche la ministra per la Famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella. “Abbiamo approvato il decreto per la prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, un passo ulteriore nella tutela dei minori, in linea con l’impegno che il governo ha sempre speso fin dall’inizio su questo fronte. Sostanzialmente, il decreto rafforza gli strumenti di controllo, di prevenzione e di contrasto che noi oggi abbiamo a disposizione”.

Il decreto prevede “il potenziamento del numero pubblico 114, un servizio già attivo da anni su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, per la segnalazione di situazioni di emergenza e disagio dei minori”, prevedendo anche un “raccordo con il Ministero dell’Istruzione del merito” per “la trasmissione dei dati numerici delle segnalazioni al 114 dei casi di bullismo e cyberbullismo nelle scuole”.

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L’Istat svolgerà “con cadenza biennale una rilevazione sui fenomeni del bullismo e del cyberbullismo” perché fino ad ora mancavano “dati specifici” e trasmetterà “al Parlamento una relazione contenente la sintesi delle indagini su questo tema”. Infine il decreto “rafforza ulteriormente le iniziative informative” come “campagne e comunicazioni istituzionali”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Via libera Senato, il decreto Sicurezza è legge. Meloni “Passo decisivo”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato ha approvato la fiducia posta dal Governo sul decreto Sicurezza. I voti favorevoli sono stati 109, i contrari 69, un astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa legge.

“Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa – commenta su X il premier Giorgia Meloni -. Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili – prosegue Meloni -. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Fecondazione eterologa, il 55% degli italiani è favorevole: i risultati del sondaggio

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ROMA (ITALPRESS) – Qualche giorno fa la Consulta ha emanato una storica sentenza relativa al riconoscimento dei figli di due donne nati da procreazione medicalmente assistita. Con questa sentenza, i bambini nati grazie alla PMA realizzata all’estero avranno due madri e potranno essere iscritti all’anagrafe come figli di entrambe.

Una decisione importante che ha fatto discutere politica e opinione pubblica. In generale, la maggioranza degli italiani (54,7%) si dichiara favorevole alla fecondazione eterologa e, quindi, alla procreazione medicalmente assistita con un donatore esterno alla coppia. Anche la sentenza della Consulta trova l’approvazione di quasi 1 cittadino su 2 (48%), con una condivisione trasversale a livello politico e la sola eccezione degli elettori della Lega di Matteo Salvini e di Fratelli d’Italia della Premier Meloni, da sempre più legati al concetto di famiglia tradizionale formata da un uomo e una donna.

Il discorso cambia leggermente se si parla, invece, di una coppia di uomini. In questo caso il campione si divide a metà tra chi si dichiara favorevole alla “bigenitorialità” e chi, in leggera maggioranza, non condivide una ipotetica estensione della sentenza anche alle coppie formate da due uomini. Dati Only Numbers per Porta a Porta – Realizzato il 26/05/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

-Foto sondaggio Euromedia research-
(ITALPRESS).

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