Cronaca
Les E’toiles, a Roma il gala dell’inclusività
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1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Avrebbe compiuto 135 anni il 12 marzo il ballerino leggendario Vaslav Nijinsky, mentre il giorno prima sarebbe stato il coreografo dei classici dell’800, Marius Petipa, a compierne 226. Un buon momento, quindi, per ricordare che il gala Les E’toiles, per la direzione artistica di Daniele Cipriani, va in scena a Roma nei giorni 15 marzo (ore 21), 16 marzo (doppio spettacolo, ore 16.30 e 21) e 17 marzo (ore 16.30), all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, nel quadro della collaborazione tra Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Musica per Roma. Lo spirito di Petipa alleggerà nella grande sala S. Cecilia dove si tiene questo importante appuntamento con la danza internazionale, perchè molte saranno le coreografie da lui firmate. E’ probabile che alleggi anche quello di Nijinsky visto che molte saranno le etoile che danzeranno: uno sciame proveniente da ben quattro continenti, Asia, Europa, Africa, Americhe, uno spaccato dell’eccellenza mondiale balletistica.
Sono attesi: Bakhtiyar Adamzhan (Opera di Astana), Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company, danzerà nei giorni 15 e 16), Maia Makhateli (Het Nationale Ballet di Amsterdam), Daniil Simkin (ritratto “in volo” sulle locandine che tappezzano la capitale, in forza all’American Ballet Theatre), Roman Mejia (New York City Ballet) e Catherine Hurlin (American Ballet Theatre), Alessandro Frola e Madoka Sugai (Hamburg Ballett John Neumeier), Claudia Garcìa Carriera e Dani Hernàndez (Ballet Nacional de Cuba). Infine, Isaac Hernandez che danzerà accanto alle due etoile a sorpresa: Alina Cojocaru (danzera il giorno 17), e Fernanda Oliveira (la compagnia alla quale tutti e tre questi nomi sono legati è l’English National Ballet). Con la Cojocaru, Hernàndez danzerà Marguerite and Armand di Frederick Ashton, in cui farà un’apparizione cammeo Vladimir Derevianko, già primo ballerino del Teatro Bolshoi (a cui ha fatto seguito una lunga carriera internazionale). Si segnala anche il debutto a Roma di Giada Rossi (Compania Nacional de Danza di Madrid), la nuova “gloria” italiana all’estero.
Les E’toiles si propone come “Gala dell’inclusività” e vede la presenza di Leroy Mokgatle (Staatsballett Berlin), ballerina “non binary” che mette in discussione i rigidi ruoli di genere nel balletto, e dello storico protagonista del teatrodanza Lutz Fòrster, in un omaggio a Pina Bausch, di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario della morte. Forster interpreterà la versione, nella lingua dei segni, della canzone The Man I Love di George e Ira Gershwin, Stuck (“pezzo”) integrato nel celebre lavoro Nelken (1982) della Bausch, insieme agli altri protagonisti maschili del gala a cui lui stesso insegnerà i “segni”. La lingua dei non-udenti diventa d’incanto un’elegante coreografia, manifesto di Les E’toiles.
Un ricco programma di assolo e passi a due, tratti sia dal repertorio ottocentesco che da quello del ‘900 e dei giorni nostri, soddisferà sia gli amanti della tradizione (non mancano i virtuosissimi passi a due tratti dai capisaldi di Petipa, come Il lago dei Cigni, Don Chisciotte, La Bella Addormentata, Il Corsaro, per menzionarne alcuni), sia della modernità. Ci sarà anche un assaggio di flamenco, grazie alle coreografie di Sergio Bernal. Alcuni lavori vengono presentati in prima italiana, come Nocturne di Christian Spuck, rimontato per Les E’toiles dove sarà interpretato da Mokgatle e Frola, e No Man’s Land di Liam Scarlett, brano interpretato da Isaac Hernàndez con Fernanda Oliveira. Ci saranno inoltre coreografie firmate da Hans van Manen, John Neumeier, George Balanchine e Yuri Grigorovich.
“Il Gala di danza “Les E’toiles” è ormai un appuntamento fisso ed irrinunciabile per gli appassionati del balletto, che si avvale anche quest’anno della partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro, che mi onoro di presiedere, oltre che della società Poema S.p.A., dando vita ad uno spettacolo di prestigio, unico nel suo genere”, commenta la Professoressa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: “La peculiarità di questo progetto, ideato e curato da Daniele Cipriani, è il suo carattere internazionale e multiculturale, che unisce sul palco dell’Auditorium Parco della Musicale più famose stelle della danza di tutto il mondo, unite nel segno dell’armonia per dar vita ad uno spettacolo di grande raffinatezza – prosegue -. Un format che mette in scena non soltanto capolavori del repertorio tradizionale, ma anche coreografie del ‘900 e brani contemporanei, interpretati da ballerini europei, asiatici e americani, a riaffermare il valore dell’arte quale linguaggio universale e senza confini”.
– Foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale –
(ITALPRESS).
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Cronaca
A Pupi Avati il David di Donatello alla Carriera
Pubblicato
17 minuti fa-
24 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70^ edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 – con la conduzione di Carolina Di Domenico – e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.
“L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio – ha dichiarato la Presidente e Direttrice Artistica, Piera Detassis – Grande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori. La sua speciale grazia d’autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un’Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta”.
Tra i riconoscimenti già annunciati della 70^ edizione dei Premi David di Donatello, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Ozpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker.
-foto ufficio stampa Pupi Avati –
(ITALPRESS).
Cronaca
25 aprile, Fontana “Riaffermare con orgoglio origini nostra democrazia”
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17 minuti fa-
24 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 aprile 1945 il popolo italiano riconquistava la propria libertà dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e il dramma della guerra e dell’occupazione tedesca. In uno dei momenti più difficili della storia del nostro Paese, quando ogni speranza sembrava ormai perduta, donne e uomini, giovani e anziani, militari e civili, offrirono un generoso contributo nella lotta di Liberazione. Molteplici furono le anime della Resistenza, così come le opinioni e le idee dei suoi protagonisti, a dimostrazione di una pluralità che fu anche la sua forza”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nella commemorazione in Aula dell’80° anniversario della Liberazione.
“Ma tutti erano accomunati dallo stesso obiettivo: sconfiggere la barbàrie nazifascista, anche a costo della propria stessa vita. E, per questo, a loro va il mio commosso pensiero e l’espressione, a nome mio personale e di tutta la Camera dei deputati, della più profonda e sincera gratitudine – aggiunge -. Il loro esempio ricorda a noi tutti come, anche nelle avversità, sia possibile mantenere salda la rotta con determinazione e senso di responsabilità, agendo per il bene comune. Celebrare questa ricorrenza rappresenta dunque un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando un Paese sconfitto e umiliato lungo il percorso della ricostruzione”.
“Sebbene stremata dal punto di vista morale e materiale, l’Italia del secondo dopoguerra era ormai profondamente diversa rispetto al passato.Essa si avviava a rifondarsi su basi democratiche. Dalle ceneri del conflitto sorse infatti la Costituzione, che definì le coordinate di un ordinamento radicalmente nuovo – ha sottolineato Fontana -. Il testo della Costituzione, approvato a larghissima maggioranza nella seduta del 22 dicembre 1947, accolse il frutto di una lunga e articolata elaborazione giuridica e culturale. Si tradusse in un progetto di convivenza politica, economica e sociale ispirato ai princìpi di libertà, uguaglianza, pace e tutela dei diritti inviolabili dell’uomo. Sono valori universali, che costituiscono il fondamento stesso della nostra identità”.
“Con questa consapevolezza, le forze politiche costituenti, anche se molto distanti tra loro, si impegnarono per superare divisioni e contrasti, con l’obiettivo di garantire la stabilità e la tenuta della neonata Repubblica. Adesso come allora, la Carta fondamentale non si esaurisce, quindi, in un insieme di norme giuridiche, ma rappresenta un patrimonio comune che ci identifica come popolo. Essa appartiene a ogni cittadino, che deve onorarla e difenderla. A maggior ragione, in un periodo complesso come quello attuale, segnato da gravi conflitti e dal ritorno di inaccettabili manifestazioni di odio e di violenza. In un simile scenario è indispensabile riaffermare con orgoglio le origini più autentiche della nostra democrazia. Con questo spirito siamo chiamati a celebrare il 25 Aprile – ha concluso Fontana -. Una ricorrenza che rappresenta un monito a ripudiare ogni forma di sopraffazione e a impegnarsi, giorno dopo giorno, nella costruzione di una società saldamente ancorata ai valori della libertà e della democrazia e capace di rigenerare speranza”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Dfp, Calenda “Documento inesistente, non c’è idea di Paese”
Pubblicato
2 ore fa-
24 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Questo documento è totalmente insussistente, non è attuale, prevede una crescita inutile, è del tutto evidente che questo documento non esiste, non è vero che non riconosciamo niente, riconosco una disciplina sull’austerità straordinaria”.
Lo ha detto il leader e senatore di Azione, Carlo Calenda, nel corso delle dichiarazioni di voto sul Dfp in Senato. “Il problema oggi non è riconoscere che avete tenuto i conti in ordine, lo avete fatto, il punto è che qui dentro non c’è una idea del Paese” ha aggiunto” nemmeno una sbagliata. Noi siamo già in recessione, possiamo discutere di cosa fare? Alla presidente Meloni abbiamo chiesto di aprire un tavolo di emergenza nazionale ma non abbiamo avuto risposta”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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Tg Lombardia – 23/04/2025
Tg News 23/04/2025
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