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Politica

Tajani “Putin è molto aggressivo, ma non colpirà la Nato”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento dobbiamo essere fermi nella difesa del diritto internazionale e determinati a dare all’Ucraina tutti gli aiuti possibili, ma la fermezza non significa fare fughe in avanti. E’ un grosso errore dividersi. Non comprendo quindi le dichiarazioni di Macron, forse dettate dalla campagna elettorale per le Europee. Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri degli Esteri Ue, parleremo del Medio Oriente e dell’Ucraina e l’Europa dovrà essere unita. Se qualcuno ha un’idea, meglio parlarne con tutti e trovare una sintesi”. Lo afferma il ministro degli esteri Antonio Tajani in una intervista al “Quotidiano Nazionale” che poi smentisce un intervento diretto della Nato: “Ma figurarsi, in ambito Nato non se ne è mai parlato. Nessun impegno diretto è la linea condivisa da tutti”. Quindi alle voci che parlano del fatto che in Ucraina ci sarebbero da tempo soldati di Paesi Nato, aggiunge: “Io questo non lo so, ma dobbiamo assolutamente lavorare per distinguere i piani dell’aiuto militare da quella del coinvolgimento diretto E non a caso abbiamo deciso di non fare entrare l’Ucraina nella Nato fino a che il conflitto con la Russia sarà in corso”. Sulla possibilità che Putin attacchi un Paese Nato, e sul conseguente invio di truppe italine a difenderlo, dice: “Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia attaccare un Paese della Nato. E’ molto aggressivo ma sa anche lui che sarebbe un errore gravissimo e ritengo che non lo farà”. Tajani, poi, conferma la necessità di una difesa europea” “Bisogna accelerare i tempi, e già l’operazione Aspides è un passo in avanti, così come è un passo in avanti il piano presentato dalla presidente Von der Leyen. La difesa europea sarà per noi di Forza italia e per il PPE un punto essenziale, a maggiore ragion alla luce delle mosse russe. E servirà anche per far contare di più l’Europa all’interno della Nato”. Tornando a Putin che sarà riconfermato presidente dalle edizioni di oggi, Tajani si augura un presidente russo più propenso al dialogo: “”Io mi auguro che alla fine prevalga il buonsenso. Non credo che Putin abbia interesse a prolungare indefinitamente una guerra così costosa in termini di vittime e sforzo economico. Credo che alla fine debba prevalere il buonsenso e ci si debba sedere attorno ad un tavolo. Noi lavoriamo per quello”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

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Mattarella “La democrazia è più forte dei suoi nemici”

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ROMA (ITALPRESS) – “La democrazia è più forte dei suoi nemici. Lo è soprattutto là dove è stata edificata con sacrificio. Là dove si è radicata nel consenso delle comunità, nelle convinzioni delle persone, nel pieno affermarsi dei diritti e dei doveri di cittadinanza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Partecipazione sembra parola desueta in un tempo caratterizzato da una crescente astensione elettorale. Alle ultime elezioni regionali ha votato meno del 45 per cento degli aventi diritto. Nelle precedenti tornate la percentuale era già in discesa e dobbiamo purtroppo constatare che questa tendenza prosegue. Non ci si può stancare di ripeterlo: una democrazia di astenuti, di assenti, di rassegnati è una democrazia più fragile e a subirne danno sono i cittadini”.

“E’ prezioso il contributo di ognuno alla comunità di cui fa parte – sottolinea Mattarella -. La partecipazione è fatta anche di domande, di risposte, di confronto, di fiducia nei confronti delle istituzioni. A chi è chiamato a rappresentare le istituzioni, a dare loro un volto e una voce, a chi ha l’onore di servirle è chiesto di corrispondere a queste attese e a questa fiducia.La fiducia dei cittadini è la risorsa più preziosa per lo Stato. Su di essa si basa il patto costituzionale della nostra convivenza”.

Il modello democratico “oggi appare sfidato da Stati sempre più segnati da involuzioni autoritarie che, contro la storia, si propongono come modelli alternativi. Una sfida per i sistemi democratici appare oggi derivare anche dal tentativo di ignorare e cancellare il confine tra libertà e arbitrio. La pretesa di rimuovere i limiti ai comportamenti individuali, unita alle potenzialità offerte dalle tecnologie, rischia di travolgere ordinamenti democratici e stato di diritto”, aggiunge.

“Questo tradizionale appuntamento di fine anno, con chi riveste ruoli di rilievo nelle istituzioni e con quanti ricoprono responsabilità nei diversi comparti della vita sociale, ci invita a volgere lo sguardo verso il futuro, cercando i motivi su cui fondare una speranza che non sia una mera espressione rituale. La nostra comune speranza oggi ha il nome della pace”. E’ necessaria una “pace vera e giusta ovunque che ponga fine all’incertezza e al disorientamento indotti dalla u internazionale. Abbiamo il dovere di coltivare e consolidare ogni piccolo spiraglio che si apra rispetto ai conflitti in corso, in Ucraina come in Medio oriente. Con l’obiettivo di costruire quella ‘pace permanente’, come la definì il presidente Franklin D. Roosevelt che affermava: ‘Più che una fine della guerra vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre’. Pace, quindi, come affermazione del diritto sulla forza delle armi. Pace come condizione di libertà e sviluppo”, aggiunge.

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“Il tema della politica internazionale, delle alleanze, della scelta dell’Europa come strada da percorrere senza ripensamenti. E questo non soltanto per gli impegni che abbiamo assunto con l’adesione ai Trattati. Sappiamo bene che l’Unione ha alcuni problemi e molti avversari. Soltanto l’Europa può preservare, e dare un futuro, a quelle conquiste che gli Stati hanno garantito per decenni con i loro ordinamenti”, conclude.

– Foto di repertorio IPA Agency –
(ITALPRESS).

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