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Sinner in semifinale a Miami, ora c’è Medvedev

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Jannik Sinner non si ferma e per la terza volta in carriera raggiunge le semifinali del “Miami Open”, secondo Atp Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 8.995.555 dollari, che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium, in Florida. Il 22enne tennista altoatesino, numero 3 del ranking mondiale e 2 del tabellone, ha sconfitto anche il ceco Tomas Machac, 60esimo del ranking e ‘giustizierè negli ottavi di Matteo Arnaldi, per 6-4, 6-2 dopo 1h31’ di gioco. “Il punteggio a volte può mentire, ma ho giocato bene i punti importanti” ha dichiarato a caldo l’azzurro dopo la vittoria.

Sinner troverà ora Daniil Medvedev: il russo, terza testa di serie, si qualifica per le semifinali battendo 6-2 7-6(7) il cileno Nicolas Jarry, numero 22 del tabellone. Sarà il remake della finale di dodici mesi fa, vinta da Medvedev, ma anche quello dell’ultimo atto dell’Australian Open di gennaio, che si è aggiudicato l’azzurro. Il 28enne moscovita è in vantaggio per 6-4 nel bilancio complessivo dei confronti diretti ma Sinner si è imposto proprio negli ultimi quattro. “Sta giocando sempre meglio ed è in fiducia – dice Medvedev dell’azzurro – Quando sembra in difficoltà riesce sempre a trovare delle soluzioni, che è quello che fa un campione. È una grande sfida per me e proverò a tirare fuori il mio 100%”.

Sinner va a caccia del suo 13esimo titolo, il secondo “1000” dopo quello conquistato a Toronto nella passata stagione. A Miami ha già raggiunto per due volte la finale, perdendo nel 2021 contro Hurkacz e lo scorso anno proprio con Medvedev. Il giovane fuoriclasse azzurro in questo 2024 ha vinto già 20 dei 21 match disputati, mettendo in bacheca Australian Open e l’ABN AMRO Open di Rotterdam. “Fisicamente mi sento bene, si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in posizioni come queste. Questo per me è un torneo speciale, perchè qui ho disputato la mia prima finale”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Fioretto d’oro, l’Italia chiude gli Europei con 13 medaglie

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GENOVA (ITALPRESS) – Gli Europei di scherma di Genova si sono chiusi con una medaglia d’oro, quella del fioretto a squadre maschile, un risultato che va ad impreziosire ancor di più il cammino azzurro nella manifestazione continentale. L’Italia conclude con 13 medaglie, di cui 3 d’oro, 2 d’argento e 8 di bronzo. E’ uno dei bottini azzurri più ricchi di sempre a livello continentale e porta con sè anche altri dati, molto significativi: tutte le sei squadre sono salite sul podio e ben sette medagliati italiani erano esordienti in un Europeo. “Un bilancio eccellente – dice il Presidente federale Luigi Mazzone -. Portare tutte le squadre a medaglia dà l’esatta dimensione del grande lavoro che stanno svolgendo i CT e tutti gli staff. Siamo felici, soddisfatti, perchè abbiamo ottenuto ottimi risultati ma abbiamo anche, e soprattutto, provato e regalato emozioni. E’ stato un Europeo bellissimo, ospitato in maniera impeccabile da Genova che ha tenuto fede alla grande tradizione del nostro Paese. L’Italia si è confermata culla della scherma, tanto per le medaglie vinte quanto per l’organizzazione offerta”.
La sesta e ultima giornata è andata in archivio con altre due medaglie: prima del quartetto composto da Bianchi Foconi, Macchi e Marini, è arrivato il bronzo della spada femminile (Rizzi, Fiamingo, Paulis) grazie all’ultima stoccata di Alberta Santuccio. Le azzurre, campionesse olimpiche a Parigi 2024, dopo la sconfitta contro l’Ucraina in semifinale, si sono imposte nella finale per il bronzo contro l’Estonia (27-26). “Volevamo una medaglia – ha dichiarato Alberta Santuccio -, avevamo iniziato tirando con la Russia, un assalto non facile, questo bronzo lo abbiamo voluto con tutte noi stesse, dedichiamo questo terzo posto a noi. La forza è il voler vincere, la voglia di mettere la stoccata ti fa stare sul pezzo, mi piace questa sofferenza”. Dello stesso avviso Rossella Fiamingo: “Era una medaglia che cercavamo, è stato tutto in salita. Oggi abbiamo vinto di cuore, non eravamo al massimo della forma, siamo riuscite a vincere una medaglia. Per il Mondiale siamo ottimiste. Anche se incontreremo la Russia cerchiamo di dare il 100%”. Percorso da incorniciare anche per gli azzurri del fioretto, che nella finalissima contro i campioni uscenti della Francia si sono imposti per 45-43. “Sono contento per questa vittoria, ho tirato
bene in tutte e due le giornate e mi sarebbe dispiaciuto calare in finale. Sono contento di come ho chiuso e di aver portato la
squadra a vincere” ha detto Guillaume Bianchi, due ori per lui dopo quello nell’individuale. Un successo frutto dell’unità del gruppo, come sottolineato da Alessio Foconi: “Siamo veramente coesi, riusciamo a trovare in ogni singolo momento uno spunto. Anche con uno sguardo riusciamo a rasserenarci. Possiamo tirare bene e male, ma a fondo pedana c’è un gruppo che ti fa sempre trovare la forza e questo è il valore aggiunto”. A fargli eco è Filippo Macchi: “Confermarsi ogni volta è molto difficile, questa è stata la gara dove abbiamo incontrato più difficoltà e ne siamo usciti da gruppo. Insieme siamo riusciti a portare questo oro europeo e sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto”. Soddisfatto anche Tommaso Marini: “Sono molto contento anche se in finale non ho tirato bene, ma siamo stati compatti e contro la Russia abbiamo dimostrato di avere un grande carattere e un grande cuore. Stiamo andando nella direzione giusta”, ha concluso il campione del mondo individuale in carica. Dal 22 al 30 luglio a Tbilisi, in Georgia, sono in programma i Mondiali.

– Foto Ufficio stampa Federscherma

(ITALPRESS)

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Zverev batte Sonego e sfiderà Cobolli ai quarti di Halle, attesa per Sinner

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ROMA (ITALPRESS) – Flavio Cobolli è approdato ai quarti di finale dal “Terra Wortmann Open”, torneo Atp 500, con montepremi totale pari a 2.522.220 euro, in corso sull’erba della OWL Arena di Halle, in Germania.

Il tennista romano d’adozione, numero 24 del mondo, si è imposto contro il canadese Denis Shapovalov, 31 del ranking Atp, col punteggio di 7-6 (2) 4-6 7-6 (5). Cobolli si conferma, dunque, un combattente: qui ad Halle ha vinto due match entrambi al tie break del terzo set (il primo contro Fonseca, ndr.).

Lorenzo Sonego ha provato a sorprendere tutti in Germania. Il tennista piemontese ha lottato alla pari contro Alexander Zverev ma alla fine si è arreso di fronte al tedesco negli ottavi di finale del “Terra Wortmann Open”, torneo Atp 500, con montepremi totale pari a 2.522.220 euro, in corso sull’erba della “OWL Arena” di Halle.

Sonego, numero 46 del mondo, ha perso contro il più quotato rivale, beniamino del pubblico locale, numero 3 del ranking Atp e seconda forza del seeding, col punteggio di 3-6 6-4 7-6 (2).

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Ai quarti di finale, domani, Zverev sfiderà proprio Cobolli. In serata atteso invece in campo Jannik Sinner, opposto al kazako Alexander Bublik.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Gattuso si presenta “La Nazionale un sogno che si avvera, obiettivo Mondiali”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo è un sogno che si avvera, spero di essere all’altezza. So che il compito non è facile ma di facile nella vita non c’è nulla”. Lo ha dichiarato il nuovo ct della nazionale italiana di calcio, Gennaro Gattuso, durante la presentazione alla stampa. “C’è da lavorare, da andare in giro e parlare coi giocatori per entrare nella loro testa. Sento dire da tanti anni che non c’è talento, ma io penso che i giocatori ci siano e dobbiamo solo metterli nella condizione di farli esprimere al massimo. L’obiettivo è riportare l’Italia al Mondiale, per noi e per il nostro calcio è fondamentale”.

“Spero di fare ciò che ha fatto Lippi: non dico alzare la Coppa al cielo, ma creare quell’alchimia nello spogliatoio. Spero di ricreare quel senso di appartenenza, voglio vedere giocatori che arrivano a Coverciano col sorriso, che stanno bene”, ha aggiunto ‘Ringhio’. “Devo riuscire a interagire coi giocatori in maniera corretta, i tempi sono cambiati e bisogna essere bravi a entrare nella loro testa, nel modo giusto. Non dobbiamo pensare che loro devono cambiare, siamo noi a dovergli andare incontro”.

“A Buffon e Gravina ho chiesto che anche chi non sta benissimo deve restare a Coverciano se è convocato, abbiamo tutto per gestire i giocatori, tutti gli strumenti. Dobbiamo fare così se vogliamo essere credibili e non creare delle scuse o precedenti”, ha spiegato. “Chi è convocato sta a Coverciano come si faceva ai miei tempi, poi se non guarisce torna al club di appartenenza. L’obiettivo è stare insieme più tempo possibile. Quando un giocatore gioca 50/60 partite all’anno, i dolorini ci sono sempre. Se io avessi dovuto ascoltare il mio fisico, penso che avrei giocato 50 partite in meno. Bisogna andare oltre, si stringono i denti quando si può”.

“Abbiamo tante motivazioni, bisogna prepararsi per far bene con la consapevolezza che non si può più sbagliare. Abbiamo giocatori importanti per le finali di Champions e le prestazioni che hanno fatto, per i campionati vinti, dobbiamo riuscire a tirare fuori il meglio da questi giocatori e creare una squadra unita che scende in campo con orgoglio e senza paura o timore degli avversari”, ha sottolineato ai microfoni della Rai una volta terminata la conferenza stampa. “So che stare 7-8 giorni chiusi in un albergo non è il massimo, ma bisogna vivere questo momento con voglia di allenarsi in un certo modo, con il piacere di stare insieme. Dobbiamo dare ai giocatori il modo di vivere in maniera gioiosa i giorni di ritiro”, dice Gattuso che poi ha due dediche da fare.

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A livello professionale “a Gigi Riccio, il mio vice, da tanti anni lavoriamo insieme, abbiamo avuto tanti confronti, tante litigate, giornate incredibili, gioiose, è quello che mi ha sopportato in tutti questi anni, abbiamo un’amicizia incredibile, ma quando lavoriamo litighiamo sempre. La dedica a livello affettivo è per papà e mamma, è stata un’emozione vedere loro emozionarsi per la nomina”.

Dal punto di vista tattico e non solo, Gattuso spiega: “Come allenatore mi piace comandare il gioco, non cambia nulla il modulo a 3 o a 4, è importante stare nella metà campo avversaria, stressare le linee di gioco degli avversari, riuscire a trovare i movimenti giusti, conta dare un’identità e sapere come far male agli avversari”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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