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Politica

Salvini “Borrell si è unito alla pattuglia dei guerrafondai”

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MILANO (ITALPRESS) – Dall’Ucraina al ponte sullo stretto, dai nuovi provvedimenti del suo dicastero al caso Open Arms. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, si racconta in un’intervista all’editorialista dell’Italpress Claudio Brachino a Milano durante la presentazione del suo libro ‘Controvento, l’Italia che non si arrendè.
Un dialogo a tutto tondo che parte da quelli che sono gli ultimi provvedimenti del titolare dei Trasporti a Palazzo Chigi: “Finalmente in Gazzetta ufficiale è stata pubblicata una nuova direttiva sugli autovelox, su cui ci sono già sindaci di sinistra che attaccano – sottolinea Salvini -. Gli autovelox in punti pericolosi come asili e ospedali servono, ma migliaia di autovelox piazzati di nascosto dietro i cespugli per fregare i cittadini non si potranno più mettere”. Poi l’affondo contro l’Europa: “Ha messo una nuova tassa sulla casa, perchè nei prossimi anni sarà obbligatorio cambiare una serie di cose per essere più green, ma noi a brevissimo metteremo in Gazzetta ufficiale la norma Salva-casa per sanare e regolarizzare tutto. In due giorni diremo stop all’autovelox selvaggio e regolarizzeremo tutti i piccoli problemi nelle case delle famiglie italiane: l’Europa in questi anni non ha fatto altro che rompere le scatole su caldaie, buste di plastica, tappi delle bottigliette e danneggiare agricoltori e pescatori, piuttosto avrebbero dovuto difendere i confini italiani dall’immigrazione clandestina”.
Sul fronte Ucraina è durissimo il giudizio di Salvini sull’affermazione di Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, sull’apertura all’utilizzo delle armi occidentali da parte dell’Ucraina per colpire la Russia: “Borrell con questa dichiarazione si è aggiunto alla pattuglia dei guerrafondai. Il rischio è che un giorno ci svegliamo senza sapere di aver dichiarato guerra a una potenza nucleare. La linea della Lega è chiara ed è mirata a non mandare soldati in Ucraina nè missili in Russia. La comunità europea deve essere garanzia di pace, per non tornare alle guerre mondiali dello scorso secolo: nel 2024 nessun imbecille può ipotizzare di portare l’Italia in guerra contro una potenza straniera”.
Capitolo Open Arms: il leader del Carroccio ribadisce la linea sempre tracciata finora, ovvero massima tranquillità e azioni compiute solo per ottemperare al proprio dovere. “Che un ministro in un paese occidentale vada a processo per aver applicato quanto aveva promesso sull’immigrazione è surreale – commenta, – L’accusa è sequestro di persona, ma la dinamica è molto strana: ho semplicemente vietato di venire in Italia, nonostante si trattasse di una nave spagnola con bandiera spagnola con a bordo immigrati raccolti in acque libiche. Morale della favola, questi arrivano in Italia e a processo non ci va il comandante, ma il ministro che adesso rischia un massimo di 15 anni: se mi dichiareranno colpevole avrò fatto semplicemente il mio dovere. Non ero nemmeno da solo al governo, perchè con me c’erano Conte, Di Maio e Toninelli, ma se la sono comunque presa con me”.
Nessun passo indietro nemmeno sulla fiducia nel lavoro di Giovanni Toti: “Trovo davvero strano l’arresto a un mese dalle elezioni dopo un’indagine durata quattro anni: è una sfortunata coincidenza, ma qualcuno al mio posto avrebbe fatto finta di non conoscerlo, mentre io ho affermato con piena consapevolezza che Toti ha sempre lavorato bene per la sua terra. Non sono abituato ad abbandonare o disconoscere qualcuno quando ha un problema”.
Per quanto riguarda le presunte parole omofobe ‘rubatè a Papa Francesco, Salvini sottolinea come “le frasi del Santo Padre non si commentano, si ascoltano: sentendo quello che ha detto però ho pensato ai benpensanti di sinistra, che dopo aver attaccato me e Vannacci hanno perso la parola. Per me ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole, si sposa con chi vuole, bacia chi vuole, purchè non si metta in discussione la famiglia che è fondata su una mamma e un papà”.
Il leader leghista torna poi sulle preoccupazioni nei confronti dell’Islam radicale: “Sarebbe un errore non andare a votare in un momento così delicato, con alle porte di casa la guerra e il fanatismo islamico. Il problema non è l’Islam in sè ma chi ritiene che la donna valga meno dell’uomo solo in nome di un’interpretazione fanatica del libro del suo Dio: chi pensa queste cose a Milano, in Italia e in Europa non è il benvenuto”.
Altra questione ripresa è quella sulla candidatura alle europee del generale Roberto Vannacci: “Non ha la tessera della Lega, ma sono convinto che in Europa ci aiuterà nelle battaglie sulla sicurezza contro l’immigrazione clandestina e l’estremismo islamico, grazie alla sua esperienza decennale nell’esercito italiano: chi non sta simpatico alla Schlein sta simpatico a me e a tanti italiani”.
Salvini chiude con una riflessione sul ponte sullo Stretto, evidenziando come da esso possano trarre benefici tanto la Sicilia quanto la sua regione di appartenenza: “Il ponte è un diritto dei siciliani da cinquant’anni e aiuterà una terra da cui i giovani scappano: la Lombardia è la regione che più di tutte guadagnerà in termini di posti di lavoro creati, aziende coinvolte e ricchezza aggiunta dall’avvio dei cantieri, mentre per il sud sarà un’occasione di sviluppo straordinaria per permettere a tanti ragazzi di rimanere lì a lavorare anzichè venire al nord. La Lombardia come regione più industrializzata darà prodotti, imprese e materia prima e di conseguenza guadagnerà di più: le mafie prosperano dove al posto del lavoro ci sono fame e disperazione, ma portando le infrastrutture si può mettere in atto una grande operazione antimafia in una terra straordinaria”.

– Foto Italpress –

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Tajani “La nostra proposta sulla cittadinanza in sintonia con programma centrodestra”

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ROMA (ITALPRESS) – La nostra proposta è “assolutamente in sintonia con il programma del centrodestra. Noi vogliamo aprire un dibattito, ma a livello parlamentare. Qui non c’entra nulla il governo: ne parliamo, ne discutiamo. Nella scorsa legislatura, in passato, anche Fratelli d’Italia era favorevole a questa posizione“. Così Antonio Tajani, leader di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine dell’evento “Anuman, la foresta delle Idee”, a Tolfa, riguardo la proposta di FI sullo Ius Italie.

– foto IPA Agency –

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Renzi “Genova un modello, la coalizione di centrosinistra può vincere nel 2027”

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GENOVA (ITALPRESS) – “Io sono assolutamente convinto che, come recita il titolo dell’assemblea, si può fare, cioè la possibilità di vincere nel 2027 anche seguendo il modello Genova per me è evidente”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, all’assemblea nazionale del partito nel capoluogo ligure. “Noi siamo il centro che rende la sinistra una coalizione non sbilanciata su Avs-M5s e sul Pd. Il nostro obiettivo è presidiare quest’area più riformista. È chiaro che ci sarà qualcuno, prima o poi, in questo Paese, che si renderà conto, dopo aver votato magari a destra, che parlano di tasse e le aumentano, parlano di sicurezza e la situazione peggiora. E allora ci sarà qualcuno che, deluso da Meloni, guarderà altrove”.

– foto IPA Agency –

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Politica

Dazi, Meloni “Ricostruito dialogo tra Europa e Stati Uniti” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ la Commissione Europea che sta seguendo la trattativa con gli Stati Uniti. Da parte italiana abbiamo soprattutto lavorato per fare in modo che il rapporto tra le due sponde dell’Atlantico fosse franco ma costante, cioè teso a cercare di risolvere insieme i problemi. Penso che dobbiamo essere soddisfatti per essere riusciti a ricostruire un dialogo che ieri sembrava interrotto e che invece oggi è continuativo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in collegamento con Bruno Vespa durante il Forum in Masseria.

“Vedremo nei prossimi giorni, tutti stiamo facendo la nostra parte di lavoro ma non posso entrare nel merito di quelli che sono eventuali accordi – ha aggiunto -. E’ ovvio che il tema di un comune rafforzamento della difesa occidentale e di rafforzare i nostri rapporti commerciali sono due facce della stessa medaglia. La mia idea è che il fatto che l’Europa abbia deciso di farsi carico maggiormente carico della propria sicurezza possa anche facilitare il raggiungimento di una accordo di buonsenso sui dazi”.

“Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi e il sostegno all’Ucraina. Hanno rivisto la decisione di fornire specifiche componenti anche della contraerea. E’ sicuramente un fatto rilevante, ben diverso dal totale disimpegno americano che è stato raccontato”, ha sottolineato Meloni.

“Oggi si è tenuta una telefonata tra i presidenti Zelensky e Trump – ha aggiunto -. Io stessa oggi ho sentito il presidente Donald Trump con il quale ho parlato di questo tema e di quello di cui parlavamo poc’anzi (i rapporti commerciali, ndr). Spero in sviluppi positivi”.

“Se da una parte l’Ucraina ha ampiamente dimostrato il suo impegno sincero verso un percorso di pace quello stesso impegno continua a mancare da parte russa, e non penso che si debba attendere la buona volontà di Putin nel fare passi avanti, penso che si debba invece esercitare tutta la pressione possibile – ha detto ancora il premier -. Significa sostenere l’Ucraina, e questo fa la differenza sul campo, e significa dall’altra parte rafforzare le sanzioni, come l’Europa ha già fatto e come spero facciano gli Stati Uniti”.

IL VIDEO DELLE PAROLE DI GIORGIA MELONI

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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