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Economia

Aon, Parisi nuovo CEO della sub-region Italia e Mediterraneo orientale

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MILANO (ITALPRESS) – Aon, azienda leader nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza per la gestione dei rischi, annuncia il nuovo ruolo di Andrea Parisi come CEO della sub-region “Italia e Mediterraneo orientale”, composta da Italia, Cipro, Grecia, Israele, Malta e Turchia. L’Italia, grazie ai risultati che testimoniano una crescita costante e alla leadership di Parisi, già AD di Aon in Italia, guiderà la sub-region all’interno dell’area EMEA. Nel 2023, in Italia, Aon ha registrato ricavi netti per oltre 300 milioni, comprensivi delle acquisizioni dell’anno ed escluso il perimetro di Riassicurazione, con un tasso di crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente.
Il Gruppo, spiega una nota, afferma così la sua leadership nel mercato italiano per volumi, premi intermediati (oltre 3,2 miliardi di euro) e Clienti gestiti, con un retention rate sui Clienti consolidati del 96% e 44 milioni di euro di new business.
Tali risultati “sono stati raggiunti grazie al contributo di tutto il team italiano, che tra il 2021 e il 2023 ha visto l’ingresso in organico di oltre 150 nuovi colleghi, con una crescita del 10% e un tasso di engagement del 79%. Aon continua così ad investire nelle persone, in primis nella formazione per far crescere le risorse interne, ma anche nell’attrazione di giovani talenti attraverso l’Aon Next Generation Program, il percorso formativo per neolaureati dalle migliori Università, giunto quest’anno alla sua seconda edizione”.
A fine 2023 Aon ha, inoltre, messo a segno l’acquisizione di GI&BI, broker specializzato nell’agribusiness, continuando il suo percorso di crescita anche per linee esterne, ampliando così le proprie competenze per fornire ai clienti una consulenza sempre più specializzata e di alto valore.
Il 2023 ha visto anche il rinnovamento delle sedi di Brescia, Napoli e San Marino e l’apertura di una nuova sede a Lucca, a testimonianza dell’importanza del presidio del territorio, quale parte integrante della strategia aziendale. Questo trend continua nell’anno in corso con la nuova sede di Catania e il trasferimento nella nuova location di Roma, entrambe da poco inaugurate.
Con quasi 2000 dipendenti e 29 uffici su tutto il territorio nazionale, Aon, continua la nota, “è in grado di unire la consulenza a livello globale in materia di rischi e capitale umano, con un supporto locale, adattando le soluzioni offerte alle specifiche esigenze dei Clienti in diversi contesti geografici. Quello passato è stato un anno caratterizzato da sfide complesse, con un contesto di mercato impattato da conflitti internazionali ed eventi climatici estremi, che hanno modificato lo scenario complessivo del panorama dei rischi.
A livello nazionale, i maggiori rischi percepiti dalle aziende italiane hanno riguardato in primis la gestione della catena di approvvigionamento, impattata in modo importante dai temi sopra menzionati. Inoltre, l’instabilità economica e politica a livello domestico ha aggiunto ulteriori sfide legate alla gestione dei rischi operativi e alla pianificazione a lungo termine”.
Si riconferma, prosegue la nota, “una forte attenzione verso la cybersecurity e la protezione dei dati sensibili, considerati elementi cruciali per la continuità operativa e la reputazione aziendale. La crescente digitalizzazione delle attività aziendali ha infatti reso fondamentale l’adozione di tecnologie e processi sicuri per contrastare le minacce informatiche. Inoltre, sempre più strategici e centrali diventano gli aspetti legati al wellbeing e alla gestione del capitale umano all’interno delle organizzazioni”.
Infine, la maggiore consapevolezza sull’importanza delle tematiche ESG ha visto implementare un’offerta innovativa e consulenziale, in linea con le esigenze crescenti del mercato in ottica ambientale, sociale e di governance. La sostenibilità ambientale e le pratiche socialmente responsabili stanno diventando criteri sempre più rilevanti nella valutazione delle prestazioni aziendali e nella gestione del rischio reputazionale.
Nel 2024 Aon, confermandosi nuovamente quale principale player nel segmento delle large corporate, ha dichiarato un’attenzione crescente al Middle Market, riconoscendone il ruolo fondamentale nel tessuto economico e valorizzando, di conseguenza, la necessità di offrire soluzioni specifiche per le sfide e le opportunità di questo settore.
In linea con le strategie della Corporation, il piano strategico di Aon si fonda su 3 pillar fondamentali: tecnologia e strumenti per fornire ai Clienti insight di mercato completi, un’offerta ampia e innovativa per la gestione completa dei rischi basata sul business e sulle persone, per arrivare a una definizione congiunta delle scelte strategiche grazie a “le decisioni migliori” per crescere insieme. L’obiettivo, si legge, “è continuare a intensificare la collaborazione con i clienti, ascoltando e rispondendo alle loro esigenze in modo da costruire relazioni di lungo termine basate sulla fiducia e il valore reciproco”.
“Sono orgoglioso dei risultati raggiunti anche nel 2023 dall’Italia – commenta Andrea Parisi, CEO della sub-region “Italia e Mediterraneo orientale” -. Ringrazio tutti i colleghi per la professionalità, l’impegno e la passione che dedicano ogni giorno a questo lavoro. Grazie ai risultati del team italiano, ho avuto l’onore di essere stato designato alla guida della sub region che comprende anche Cipro, Grecia, Israele, Malta e Turchia. Le sinergie tra i diversi Paesi non potranno che rafforzare ulteriormente il business di Aon, grazie all’integrazione di mercati e competenze diverse che lavorando insieme potranno valorizzare ulteriormente la nostra value proposition, condividendo best practice e soluzioni innovative a vantaggio dei nostri Clienti”.

– foto ufficio stampa Aon –
(ITALPRESS).

Economia

Poste e Cdp celebrano con Mattarella i 150 anni del risparmio postale

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ROMA (ITALPRESS) – Il risparmio postale compie 150 anni, un secolo e mezzo in cui le risorse raccolte hanno permesso di realizzare opere infrastrutturali strategiche, finanziare gli Enti locali e contribuire a rendere l’Italia un Paese economicamente e socialmente avanzato. La ricorrenza è stata celebrata oggi a Roma da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Poste Italiane che, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno festeggiato i 150 anni dal lancio dei Libretti postali e i 100 anni dall’istituzione dei Buoni fruttiferi postali: strumenti finanziari garantiti dallo Stato che uniscono modernità, sicurezza e rendimento, emessi da CDP e distribuiti da Poste Italiane e che sono diventati autentici simboli della fiducia riposta dai cittadini nello Stato e motori di progresso sociale. Libretti e Buoni fruttiferi postali hanno contribuito a formare una vera e propria cultura del risparmio, che rappresenta uno dei punti di forza del sistema-Italia.
Oggi si celebra “una pacifica armata del risparmio che mobilita risorse per il bene comune, inoltre, alcuni risparmiatori detengono azioni di Poste italiane. Capillarità e innovazione hanno caratterizzato e contrassegnano ancora oggi il servizio reso ai cittadini. Siamo qui per parlare dell’Italia, di quel che
l’Italia unita ha saputo produrre e promuovere, unita non solo
territorialmente ma che con iniziative e strutture come quelle che celebriamo hanno unito le popolazioni”, ha spiegato Mattarella.
All’evento hanno partecipato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè; il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; i presidenti di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, Giovanni Gorno Tempini e Silvia Maria Rovere; l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco; l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante; il Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco; rappresentanti delle istituzioni politiche, finanziarie italiane, ecclesiastiche e oltre 200 sindaci. La storia inizia nel 1875: il Libretto postale diventa lo strumento con cui milioni di italiani iniziano a depositare i risparmi in prodotti sicuri, accessibili e garantiti dallo Stato. Le Poste diventano l’alternativa alle banche, soprattutto per i piccoli risparmiatori, grazie a una rete capillare di uffici collocati anche in Comuni in cui l’accesso ai servizi finanziari era più limitato. Cinquant’anni dopo il debutto dei Libretti nascono i Buoni fruttiferi postali, accolti con grande favore perchè un investimento conveniente e che poteva essere rimborsato in ogni momento. La tutela del risparmio postale diventa il legame più significativo tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane. Un successo certificato dai numeri: oggi si contano circa 27 milioni di sottoscrittori di Buoni e Libretti postali per un ammontare complessivo che, al 30 giugno 2025, ha raggiunto i 320 miliardi di euro. “Oggi celebriamo una partnership storica, tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, tra le istituzioni e i cittadini italiani che negli anni hanno affidato a CDP il proprio risparmio perchè fosse salvaguardato, ma anche perchè si trasformasse in crescita tangibile per le persone, le comunità, i territori. Queste risorse – ha evidenziato il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini – hanno contribuito a costruire, sviluppare e ammodernare le grandi reti infrastrutturali creando basi per il progresso del Paese. E’ una storia che dimostra che non serve clamore per lasciare un segno profondo. Che il valore del pubblico si costruisce ogni giorno, nella concretezza delle scelte e nel rispetto della fiducia ricevuta”. La presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, si dice orgogliosa di celebrare i 150 anni dei Libretti postali e il centenario dei Buoni fruttiferi “che, nel corso di questi anni, hanno accompagnato la storia del nostro Paese e degli italiani che, in ogni epoca, hanno dato e continuano a darci fiducia, investendo i loro piccoli e grandi risparmi in prodotti affidabili, sicuri, redditizi e garantiti. Il risparmio postale rappresenta da sempre una voce molto importante dell’economia nazionale, un volano fondamentale per lo sviluppo del Paese che ha creato e continuerà a creare benessere per la collettività”, aggiunge. L’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, evidenzia che da “quasi due secoli il risparmio postale rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese, grazie alla fiducia di 27 milioni di cittadini che scelgono Buoni e Libretti postali. Cassa Depositi e Prestiti impiega queste risorse con responsabilità, sostenendo investimenti ad alto impatto economico, sociale e ambientale con un approccio che ha come obiettivo primario i benefici generati per la collettività. Questo è il significato più profondo della missione di tutte le donne e gli uomini che lavorano in CDP: trasformare il risparmio in futuro, con la consapevolezza che lavorando con impegno possiamo rendere più forte l’economia e la società italiana”, conclude. L’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ricorda che “il risparmio postale è stato il potente motore che in 150 anni ha dato all’Italia la forza e la velocità per trasformarsi da Paese essenzialmente agricolo a potenza industriale. Sin da allora si è creato l’indissolubile legame tra Cassa depositi e prestiti e Poste Italiane, un binomio che si è rivelato sinonimo di sviluppo. Il sentimento profondo che unisce l’attitudine al risparmio dei cittadini, le risorse custodite nei prodotti di risparmio postale e gli investimenti che Cassa Depositi e Prestiti compie a beneficio dei territori, rappresentano un vero e proprio ‘patto socialè che rimane saldissimo anche dopo un secolo e mezzo di storia”, conclude. Grazie al risparmio postale milioni di italiani hanno potuto portare a termine i propri progetti di vita e quelli dei loro familiari. Il denaro raccolto è stato utilizzato da Cassa Depositi e Prestiti per finanziare la crescita del Paese contribuendo a realizzare infrastrutture di trasporto come strade, ferrovie, porti, e le reti energetiche e di telecomunicazione, così come i principali luoghi del vivere e dell’abitare sociale, come scuole, ospedali e altre opere orientate a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nel corso degli anni a queste attività si è aggiunta anche quella di sostegno alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni e l’impegno per promuovere lo sviluppo sostenibile all’estero, in particolare nelle economie emergenti. Con la raccolta del risparmio postale Cassa Depositi e Prestiti ha potuto finanziare – solo per fare alcuni esempi – la bonifica delle campagne alla fine del diciannovesimo secolo; la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908; la costruzione della Ferrovia Maremmana; l’ampliamento della rete telefonica, ferroviaria e la costruzione di autostrade; la ricostruzione del Palazzo delle Esposizioni a Roma; contribuire alla ricostruzione dopo le grandi emergenze, come ad esempio il disastro del Vajont, l’alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Belice nel 1968.

– Foto ufficio stampa Poste Italiane –

(ITALPRESS).

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Economia

L’Eurosistema passa alla fase successiva del progetto sull’euro digitale

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di passare alla fase successiva del progetto sull’euro digitale. Questa decisione fa seguito al riuscito completamento della fase di preparazione, che è stata avviata dall’Eurosistema nel novembre 2023 e ha gettato le basi per l’emissione di un euro digitale. La decisione del Consiglio direttivo è in linea con la richiesta dei leader europei di accelerare i progressi sull’euro digitale, come dichiarato di recente al Vertice euro di ottobre 2025. Un euro digitale preserverà la libertà di scelta e la privacy dei cittadini europei e proteggerà la sovranità monetaria e la sicurezza economica dell’Europa. Promuoverà l’innovazione nei pagamenti e contribuirà a rendere i pagamenti competitivi, resilienti e inclusivi in Europa.

L’Eurosistema realizzerà i preparativi in maniera flessibile, in linea con l’invito a esso rivolto dai leader dell’area dell’euro a predisporre un’eventuale emissione dell’euro digitale prima possibile, ancorché l’iter legislativo non sia stato ancora completato. Nell’ipotesi che i colegislatori europei adottino il regolamento relativo all’istituzione dell’euro digitale nel corso del 2026, l’esercizio pilota e le operazioni iniziali potrebbero essere condotti a partire dalla metà del 2027. Tutto l’Eurosistema dovrebbe quindi essere pronto a un’eventuale prima emissione dell’euro digitale nel 2029.

“L’euro, la nostra moneta comune, è un segno di fiducia dell’unità europea”, ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde. “Lavoriamo per rendere la sua forma più tangibile – il contante in euro – pronta per il futuro, riprogettando e modernizzando le nostre banconote e preparandoci all’emissione del contante digitale”, ha aggiunto.

“Non si tratta soltanto di un progetto tecnico, ma di uno sforzo collettivo per adeguare il sistema monetario europeo alle esigenze future”, ha dichiarato Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce e presidente della task force ad alto livello per un euro digitale. “Un euro digitale assicurerà che i cittadini godano dei vantaggi del contante anche nell’era digitale. Rafforzerà così la resilienza del panorama europeo dei pagamenti, ridurrà i costi per i commercianti e creerà una piattaforma in cui le imprese private possano innovare, espandersi e competere”, ha aggiunto.

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Il costo finale di un euro digitale, sia per il suo sviluppo che per il suo funzionamento, dipenderà dalla sua configurazione definitiva, compresi le componenti e i servizi connessi che devono essere sviluppati. A seguito del lavoro svolto nella fase preparatoria, i costi totali di sviluppo, per le componenti messe a punto esternamente e internamente, sono stimati a circa 1,3 miliardi fino alla prima emissione, attualmente attesa per il 2029. Successivamente i costi operativi si collocherebbero intorno a 320 milioni l’anno a partire dal 2029.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Dario Crisci nominato nuovo Amministratore Delegato di Logista Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Logista Italia S.p.A. riunitosi il 29 ottobre 2025 sotto la Presidenza di Íñigo Meirás Amusco, ha nominato Dario Crisci nuovo Amministratore Delegato della Società.

Dario Crisci lascia il precedente incarico di General Manager che ricopriva, a Madrid, in Logista Retail S.A.U. (Sociedad Anónima Unipersonal).

– Foto ufficio stampa Logista –
(ITALPRESS).

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