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Cronaca

Cryptovalute, come aprire un conto corrente a Dubai

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ROMA (ITALPRESS) – Secondo l’ultimo rapporto del Centro Studi di Unimpresa, l’Italia è in fondo alla classifica nell’area euro per l’uso dei sistemi di pagamento digitali. Parlare di cryptovalute in Italia è ancora troppo presto, alla luce delle forti opposizioni che ancora esistono e della preferenza radicata alla moneta fisica. “Nulla di più sbagliato: la moneta virtuale esiste – si legge in una nota di Daniele Pescara Consultancy – e nella maggior parte dei Paesi al mondo è accettata e, addirittura, comune. L’Italia deve fare una lunga strada per mettersi alla pari: ecco perchè gli investitori più avveduti scelgono di aprire un conto corrente a Dubai, dove i wallet digitali sono, oramai, la consuetudine”.
I dati dell’ultimo anno rivelati dal più recente rapporto del Centro Studi di Unimpresa mostrano che l’Italia è l’ultimo Paese europeo in tema di utilizzo di pagamenti digitali.
Infatti, gli italiani sono ancora molto legati alle transazioni in contanti, ed effettuano solo 199 transazioni digitali pro capite annualmente, una cifra significativamente inferiore rispetto ai leader europei come:
– Lussemburgo (8.738 transazioni);
– Lituania (1.041);
– Paesi Bassi (670)
che dominano la classifica dei pagamenti senza contante.
Il contante resta il metodo di pagamento preferito dalle famiglie italiane, con una prevalenza ancora alta anche in Grecia, Malta, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
I Paesi più avanzati nell’adozione dei pagamenti elettronici o digitali includono Irlanda, Finlandia, Estonia, Belgio, Francia, Lettonia, Germania, Austria e Portogallo.
Giovanna Ferrara, Presidente di Unimpresa, attribuisce questa situazione in Italia a diversi fattori, tra cui: “infrastrutture digitali meno sviluppate; minore fiducia nei sistemi elettronici; necessità di migliorare l’educazione finanziaria per promuovere l’uso di metodi di pagamento più moderni”.
“D’altro canto – prosegue la nota di Daniele Pescara Consultancy – imporre per legge l’uso di carte di credito o bonifici bancari sarebbe in contrasto con i principi di libertà e libera circolazione economica sanciti dalla Costituzione italiana.
Dunque, ancora una volta l’Italia si distingue tristemente per la sua arretratezza, che ne limita lo sviluppo economico e finanziario”.
Nell’ultimo anno, gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto nuove norme e linee guida per regolamentare le criptovalute.
La Virtual Assets Regulatory Authority (VARA) ha pubblicato direttive dettagliate per i fornitori di servizi di asset virtuali (VASPs) che operano a Dubai.
La “Comprehensive Market Product Regulation” comprende quattro regolamenti obbligatori e altre normative specifiche per le diverse attività, stabilendo le regole operative per i VASPs.
Le direttive offrono anche indicazioni su aspetti come l’emissione di beni virtuali e la registrazione obbligatoria per i trader con un capitale di trading superiore ai 250 milioni di dollari.
La VARA ha anche l’autorità di interpretare e applicare queste regolamentazioni, mantenendo comunque l’obiettivo di promuovere l’imprenditorialità a Dubai.
Infatti, tutte le attività e le aziende sono sotto la supervisione della VARA, che mira a fare di Dubai un hub regionale per le aziende di criptovalute e blockchain.
La nuova legge federale sugli asset virtuali negli Emirati Arabi Uniti impone che gli enti che operano nel settore delle criptovalute a Dubai ottengano una licenza e l’approvazione dalla VARA.
Questa legislazione prevede anche requisiti tecnici, come controlli di sicurezza informatica e misure di custodia, per garantire la protezione degli asset virtuali.
Grazie alla flessibilità e all’avanzamento nei metodi di pagamento offerti da Dubai, l’Emirato è la destinazione ideale per chi desidera investire all’estero per usufruire di tutte le comodità di pagamento offerte dal Paese.
In caso di infrazione alle direttive VARA, le sanzioni possono essere molto severe.
Infatti, le penali per il mancato rispetto delle normative possono essere molto pesanti, incluse multe fino a 10 milioni di AED, il sequestro dei profitti e persino indagini penali.
Le nuove linee guida e la legge sugli asset virtuali mirano quindi a:
– fornire chiarezza normativa;
– garantire la sicurezza degli asset digitali;
– proteggere i consumatori nel mercato delle criptovalute a Dubai.
Questa complessità normativa, che deve essere pedissequamente osservata, impone che il processo di apertura di un conto corrente a Dubai, per approfittare dei vantaggiosi sistemi di pagamento avanzato, sia seguito da un team di professionisti esperti.
Solo conoscendo alla perfezione la legge fiscale relativa al settore dei pagamenti digitali, aprire un conto a Dubai può essere fruttuoso e sicuro.
Ecco perchè le richieste di supporto alla Daniele Pescara Consultancy, azienda leader nel company setup a Dubai e servizi annessi, tra cui l’apertura del conto corrente personale e societario nell’Emirato, sono in costante aumento: grazie al suo team interno di 24 professionisti, tra cui avvocati, commercialisti e fiscalisti internazionali esperti nell’asse Italia-Dubai, ogni investitore è seguito a 360 gradi, con un servizio personalizzato.
Per maggiori informazioni, è possibile prenotare una consulenza: www.danielepescaraconsultancy.com
-foto ufficio stampa Daniele Pescara Consultancy –
(ITALPRESS).

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Piani nazionali, 86,6 miliardi all’Italia da Commissione Ue

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Ue ha destinato 86,6 miliardi di euro all’Italia nell’ambito del Piano di partenariato nazionale e regionale, all’interno del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) proposto per il periodo 2028-2034. E’ quanto si legge nel tabellario delle allocazioni di fondi a ciascuno Stato membro. Si tratta della quarta somma più grande dopo quelle destinate a Polonia, Francia e Spagna. I Piani di partenariato nazionale e regionale vedono un fondo del valore di 865 miliardi di euro a fronte dei 2.000 complessivi previsti dal Quadro finanziario. All’Italia, nello specifico, andranno 78,3 miliardi come allocazione generale, mentre 2,9 miliardi saranno mirati a migrazione, gestione confini e sicurezza interna. Un’ultima parte, infine, del valore di 5,4 miliardi, sarà destinata al Fondo sociale per il clima.
(ITALPRESS).
-Foto Ipa Agency-

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G7, Giorgetti “Preoccupano incertezza economica e svalutazione del dollaro”

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DURBAN (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie” esordisce così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento questa mattina al G7 e al G20 di Durban, in Sudafrica.

Giorgetti però ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “L’indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA – ha detto – si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.

Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha ricordato “l‘importanza di vigilare affinchè, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.

Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.

“Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”.

Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”.

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– Foto IPA Agency –

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Pogacar vince la cronoscalata e consolida la maglia gialla al Tour

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GERM (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tadej Pogacar padrone del Tour del France 2025. Il fuoriclasse sloveno della Uae Emirates centra il successo anche nella 13esima tappa, la cronoscalata individuale Loudenvielle-Peyragudes di 10,9 chilometri, chiudendo con un tempo spaziale di 23’00”. Il campione del mondo, dunque, consolida la maglia gialla di leader della classifica generale. “Sono molto felice, volevo fare di tutto per essere perfetto – le parole di Pogacar al traguardo – Ho gestito bene il tratto finale per essere al top. Ero molto stanco, ho provato a dare il massimo e sono cresciuto nella parte conclusiva. Essere al comando mi ha aiutato nella spinta finale. La decisione più importante oggi era sulla scelta della bicicletta. Abbiamo fatto i nostri calcoli e abbiamo scelto la bici da strada, mi sentivo più a mio agio. Ho deciso di andare senza radio, ho visto i tempi degli intermedi sulle tabelle e mi hanno dato ulteriori motivazioni. Ho risparmiato le energie tra i -2 e i -3 km perchè conoscevo la rampa finale”. Niente da fare per il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) che, nonostante una prova eccezionale, perde 36″ da Pogacar; terzo posto per l’altro sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora), a 1’20” dal connazionale. Grande prova dell’australiano Luke Plapp (Jayco Alula), capace di realizzare un ottimo tempo in 24’58”, ma non sufficiente per entrare nella top 3 di giornata. Male Remco Evenepoel, che è solo dodicesimo a 2’39” da Pogacar. Domani la 14esima frazione della Grande Boucle, la Pau-Luchon Superbagneres di 182,6 chilometri.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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