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Mancini “Gol Zaccagni può darci la spinta, ora testa e cuore”
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10 mesi fa-
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Redazione
Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Riccardo Calafiori non ci sarà. Un bel problema per gli azzurri e per Luciano Spalletti, visto che il difensore del Bologna è stato fin qui, insieme a capitan Donnarumma, il migliore di questa Nazionale che sabato sfiderà a Berlino la Svizzera con l’obiettivo di entrare tra le migliori 8 d’Europa. Al posto della rivelazione di Euro2024 potrebbe giocare Gianluca Mancini. Fin qui neanche un minuto per il centrale della Roma che ora si giocherà il posto con Buongiorno, anche lui in attesa del debutto. Deciderà il ct, Mancini è ovviamente pronto, è tra i più esperti del gruppo, conosce il suo ruolo e crede nei giovani che si stanno facendo spazio e che portano sulle spalle un’eredità pesante come quella di Chiellini e Bonucci. “Io non sono più giovane, ma Bastoni e Calafiori stanno giocando e lo stanno facendo molto bene. Poi ci sono io, Buongiorno e Gatti che siamo lì per farci trovare pronti quando il mister ci darà una possibilità o quando dovremo entrare in partita o in qualsiasi modo. Siamo un gruppo coeso e compatto”, assicura Mancini in un’intervista a Uefa.com. Al di là di chi sostituirà Calafiori, bisognerà capire che modulo sceglierà Spalletti che ha puntato sulla linea a 4 nelle prime due gare, a 3 nell’ultima del girone.
“Parliamo solo del modulo iniziale perchè poi durante la partita i moduli vengono cambiati in base all’andamento della gara, in base ai calciatori che vai ad affrontare. In occasione dell’ultima siamo partiti con il 3-5-2. Le prime due con la difesa a quattro ma poi in campo facevamo la costruzione a tre. Il calcio di oggi va così, non c’è un modulo preciso ma sono gli adattamenti che i calciatori fanno in campo per cercare di portare la partita verso i proprio binari”, spiega Mancini. Il centrale della Roma non ha problemi ad ammettere che la lezione di spagnolo è stata dura da mandare giù, ma sottolinea anche la risposta data contro la Croazia. “La prestazione con le furie rosse ci ha abbassato l’umore – confessa -. Non ci aspettavamo una gara del genere ma siamo stati bravi a reagire in una partita fondamentale. L’abbiamo ripresa alla fine ma meritavamo di stare sopra per espressione di gioco e per tutte le cose che abbiamo fatto nei 90 minuti. Credo sia stato un pareggio meritato e una qualificazione meritata”. Ma se al 98° non ci fosse stato il gol di Zaccagni, adesso si parlerebbe di classifiche e migliori terze se non di vacanze. “Fare un gol così bello all’ultimo secondo è qualcosa che ci può dare una spinta in vista della prossima partita”, dice Mancini che su capitan Donnarumma aggiunge: “Gigio lo conosciamo tutti. Da tanti anni è uno dei portieri più forti al mondo, lo sta confermando e avere lui dietro ci dà una grande sicurezza in più, si vede in campo”.
Sabato a Berlino di fronte avremo la Svizzera, squadra travolta tre anni fa, ma che in questi Europei sta dimostrando di essere enormemente cresciuta. “Tutte le squadre sono toste in questo torneo. Abbiamo visto la Svizzera contro la Germania, è una squadra molto fisica, molto veloce, corrono tanto. Sarà una partita di livello e cercheremo di recuperare e arrivarci al meglio. Hanno sia giovani che gente più esperta, è un bel mix. E’ una squadra tosta da sfidare, ha dei nomi importanti e altri più giovani che hanno sicuramente le qualità per far bene. Ma anche la nostra squadra ha un bel mix di esperienza e gioventù.
Poi ci sono tanti giocatori che giocano o hanno giocato nel campionato italiano. Sarà un match giocato a viso aperto dove alcuni si conoscono, altri meno, ma l’importante è pensare a noi stessi e a fare le cose bene per noi stessi e per vincere la partita”. Per Mancini al di là di moduli e prestazioni: “Testa e cuore non devono mai mancare, in tutte le partite, anche quelle con gli amici a calcetto. Il calcio è tecnica e individualità, ma queste due componenti, testa e cuore, così come l’intelligenza, il rimanere col sangue freddo, il capire i commenti della gara, sono importanti in queste competizioni soprattutto, ma in generale per tutte le partite”. Ottavi con la Svizzera e poi…”Il tabellone? Nella parte sinistra ci sono tante squadre importanti. Ma in realtà anche nella parte destra ce ne sono di altrettanto forti”. Passo dopo passo, poi si vedrà.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Palladino rinnova “Ora regaliamo la finale a Firenze”
Pubblicato
40 minuti fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – “C’è tanta felicità”. Con queste parole Raffaele Palladino sintetizza lo stato d’animo dopo la telefonata del presidente Commisso che gli ha comunicato il rinnovo fino al 2027.
Non in un giorno qualsiasi, ma alla vigilia della semifinale di ritorno di Conference, in programma domani contro il Betis Siviglia al Franchi. Una grande mossa, un’iniezione di fiducia e una dose massiccia di ulteriore carica per centrare l’obiettivo. “Ringrazio il presidente Commisso, la sua famiglia, i direttori, tutta la società perchè è un attestato di stima e di fiducia, ne sono orgoglioso e io e il mio staff siamo davvero grati e molto felici di tutto questo, ora tocca a noi dare il massimo per ripagare la fiducia di un club che crede nel nostro lavoro”, le parole di Palladino che non si aspettava la tempistica della comunicazione da parte del club.
“E’ stato tutto molto sorprendente per me, questo dà valore a una grande società che riesce a spiazzare un po’ tutti in un momento importante della stagione. Alla vigilia di una semifinale la società ha voluto dare un segnale a tutti, a me, ai giocatori, all’ambiente. Siamo molto concentrati, siamo molto ambiziosi e vogliamo regalare questa finale a tutta Firenze”, ha aggiunto Palladino che ieri sera, quando ancora non sapeva del rinnovo, si caricava guardando la semifinale di ritorno di Champions.
“Voglio fare i complimenti all’Inter, ieri sera è stata davvero fantastica, mi sono emozionato nel vedere una partita meravigliosa che resterà nei ricordi di tutti noi italiani. Mi è piaciuto lo spirito e l’attaccamento alla maglia che hanno avuto tutti i calciatori in campo. Ho visto gente correre fino all’ultimo secondo e che ci ha creduto fino alla fine, domani noi dobbiamo mettere in campo la stessa voglia per raggiungere il nostro grande obiettivo”.
Tra la finale e la Fiorentina c’è di mezzo il Betis che a Siviglia si è imposto per 2-1 nel match dell’andata. “Conosciamo le qualità e le individualità del Betis, ci hanno messo in difficoltà all’andata, hanno giocatori che saltano l’uomo. Dobbiamo stare attenti a questo, dobbiamo fare una partita di duelli, di attenzione massima, a prescindere da chi giocherà. Saremo undici contro undici e ci dovremo confrontare contro una squadra forte”.
Parlando di formazione, Dodo, reduce da un intervento all’appendicite: “E’ da qualche giorno che si allena con la squadra, è a disposizione mentre non lo sarà Cataldi alla luce del risentimento muscolare subito alcuni giorni fa”. In conferenza stampa anche Rolando Mandragora.
“Tutto passa dalla partita di domani. Noi crediamo assolutamente nella rimonta perchè siamo in svantaggio e ci giocheremo la vita con il coltello fra i denti davanti alla nostra gente. Siamo sicuri che loro ci daranno una grande mano, saranno il nostro dodicesimo uomo. Siamo contenti di leggere che lo stadio sarà sold out, è un motivo di grande orgoglio e ci dà un’altra motivazione per fare una prestazione importante”.
Parlando poi del rinnovo del contratto del tecnico Raffaele Palladino, Mandragora ha detto: “Noi non avevamo bisogno di alcun tipo di rassicurazione. Abbiamo iniziato un percorso con il mister e questo rinnovo ci rende felici e orgogliosi, perchè vuol dire che lui ha fatto qualcosa di importante per noi e noi abbiamo fatto qualcosa di importante per lui. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda dall’inizio dell’anno, sarà un piacere continuare a lavorare con lui, gli faccio i complimenti e gli auguri”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Indiana porta la serie di playoff Nba contro Cleveland sul 2-0, Golden State avanti su Minneapolis
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9 ore fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Indiana sul 2-0 contro Cleveland nelle semifinali Nba di Eastern Conference. Nella notte italiana, i Pacers si aggiudicano gara-2 battendo al fotofinish per 120-119 i Cavaliers, privi di Garland, Mobley e Hunter. Espugnato dunque il parquet del Rocket Mortgage FieldHouse, nonostante i 48 punti, tra i padroni di casa, di Mitchell, top-scorer dell’incontro.
Successo in trasferta anche per Golden State, che viola per 99-88 il Target Center di Minneapolis portandosi così sull’1-0 nella serie di semifinale a Ovest contro Minnesota. A trascinare i Warriors sono i 24 punti di Hield, il più prolifico della serata, mentre i Timberwolves devono accontentarsi dei 23 siglati da Edwards.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Inter cuore, rimonta e finale. Battuto 4-3 il Barcellona
Pubblicato
17 ore fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’Inter vince 4-3 contro il Barcellona ai supplementari e vola in finale di Champions League. Quello di San Siro è stato un match incredibile, ancor più del 3-3 in Catalogna: i nerazzurri sono andati in vantaggio di due reti, poi la rimonta e il sorpasso dei catalani, infine la rete di Acerbi che ha portato la gara ai supplementari, decisiva la rete di Frattesi che fa esplodere la festa interista.
Settima finale della storia per l’Inter – la seconda sotto la gestione Inzaghi in tre anni – che il 31 maggio a Monaco di Baviera sfiderà la vincente tra Paris Saint-Germain e Arsenal, attese domani a gara-2 di semifinale (1-0 a Londra per i francesi all’andata). Simone Inzaghi ha mandato in campo Lautaro dal primo minuto, l’argentino è tornato a disposizione dopo l’elongazione ai flessori della coscia sinistra, infortunio accusato all’andata.
Solito 3-5-2 per il tecnico piacentino, Flick ha risposto con una sorta di 4-2-3-1: scelto ancora Ferran Torres come falso nueve, Lewandowski è invece partito dalla panchina dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dal campo nelle ultime settimane. Possesso palla Barcellona e aggressività da parte dei nerazzurri: il primo tempo di San Siro ha ricalcato quanto visto a Montjuic una settimana fa, gli azulgrana si sono affidati alle fiammate di Yamal, marcato a vista da Dimarco.
L’esterno nerazzurro, al 21′, ha innescato il primo gol recuperando palla sulla trequarti e imbeccando Dumfries, che anziché calciare ha servito Lautaro, il numero 10 ha appoggiato il pallone in rete praticamente a porta vuota. Il capitano nerazzurro a termine dei primi 45 minuti si è conquistato il rigore del 2-0, l’intervento di Cubarsì è stato prima giudicato non falloso da Marciniak, poi il direttore di gara è stato richiamato all’on field review: dal dischetto ci ha pensato Calhanoglu a siglare il raddoppio spiazzando Szczesny.
In pieno recupero c’è stato un lungo battibecco tra Inigo Martinez e Acerbi, il difensore dell’Inter è stato allontanato dai compagni per evitare sanzioni disciplinari. Nella ripresa l’intensità da parte degli uomini di Inzaghi è calata, gli ospiti ne hanno approfittato al 9′ quando Eric Garcia, su assist di Gerard Martin, ha dimezzato lo svantaggio.
Qualche minuto più tardi l’ex Manchester City, sugli sviluppi di un contropiede, si è divorato il gol del 2-2, decisivo l’intervento di Sommer. Il pareggio è arrivato al quarto d’ora, ancora Martin ha pescato Dani Olmo, lo spagnolo in tuffo ha avuto tutto il tempo di deviare il pallone in rete.
I padroni di casa hanno fatto fatica a creare azioni pericolose, a due minuti dal termine Raphinha, dopo una respinta dello stesso Sommer, ha trovato il diagonale vincente. In pieno recupero, Acerbi – che si era spinto in avanti per tentare il tutto per tutto – ha riaperto nuovamente la partita segnando la rete del 3-3 che ha portato il match ai supplementari.
Di mezzo il palo di Yamal, il giovane talento blaugrana ha sprecato in due occasioni il pallone del 4-3. Nell’extra-time il Barcellona ha provato a gestire il possesso, ma al 9′ del primo tempo supplementare Frattesi, su sponda di Taremi, ha siglato il gol del nuovo vantaggio, un piazzato col sinistro sul palo lontano che ha beffato Szczesny. Sotto il diluvio l’Inter stringe i denti, il Barça ha ormai dato tutto e per i campioni d’Italia si aprono le porte della finale di Champions.
TABELLINO
INTER (3-5-2): Sommer 7.5; Bisseck 6 (26’st Darmian 6.5), Acerbi 7.5, Bastoni 7; Dumfries 7 (3’sts De Vrij 6.5), Barella 7.5, Calhanoglu 7 (34’st Zielinski 6.5), Mkhitaryan 6.5 (34’st Frattesi 8), Dimarco 6.5 (10’st Carlos Augusto 6); L.Martinez 7.5 (26’st Taremi 7.5), Thuram 7.
In panchina: Di Gennaro, J.Martinez, Arnautovic, Asllani, Re Cecconi, Zalewski.
Allenatore: Inzaghi 8.
BARCELLONA (4-2-3-1): Szczesny 6.5; Garcia 7 (8’pts Fort 6), Cubarsì 6 (1’sts Pau Victor 6), Martinez 5.5 (31’st Araujo 5.5), Martin 7; De Jong 6.5, Pedri 6.5 (1’sts Gavi 6); Yamal 6.5, Dani Olmo 7 (38’st Fermin Lopez 6), Raphinha 7; Ferran Torres 5.5 (46’st Lewandowski 5.5).
In panchina: Pena, Astralaga, Fati, Christensen, Farré, Darvich.
Allenatore: Flick 6.
ARBITRO: Marciniak (Pol) 6.
RETI: 21’pt L.Martinez, 45’pt Calhanoglu (rig); 9’st Garcia, 15’st Dani Olmo, 43’st Raphinha, 48’st Acerbi; 9’pts Frattesi.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni.
Spettatori: 75.504.
Ammoniti: Calhanoglu, Martinez, Mkhitaryan, Acerbi, Flick, Pau Victor, Carlos Augusto, Bastoni.
Angoli: 7-5 per il Barcellona.
Recupero: 3’pt, 6’st; 3’pts, 3’sts.
– Foto Image –
(ITALPRESS)


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