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Politica

Elezioni in Francia, per la Rai oltre nove ore d’informazione

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ROMA (ITALPRESS) – Il voto in Francia è stato coperto dalla Rai con oltre 9 ore di informazione. I vertici del servizio pubblico replicano così alle polemiche sollevate da Usigrai e opposizioni sulle elezioni transalpine.
Il servizio pubblico avrebbe riservato alle elezioni francesi oltre 9 ore di informazione che hanno ottenuto una copertura solo dei Tg generalisti di quasi 20 milioni di telespettattori. A questi vanno aggiunti gli utenti di Rainews24, della Radio e del portale Rainews.it.
Al voto d’Oltralpe, inoltre – stando ai dati dei vertici Rai – Tg1, Tg2 e Tg3 hanno dedicato la maggior parte delle edizioni serali e il Tg3 ha fatto uno speciale dedicato alla chiusura dei seggi. Rainews 24 ha dedicato uno speciale di un’ora sulla Francia con ospiti italiani e francesi e complessivamente dalle 18 della domenica alle 6 del lunedì il 44,6% del tempo notizia del canale all news è stato dedicato alle elezioni francesi.
Il servizio pubblico avrebbe prodotto sulle elezioni francesi circa il doppio della copertura data da Mediaset e tre volte quella di La7. La copertura informativa della Rai sarebbe quindi in linea o superiore a quella degli altri broadcaster pubblici europei, ad eccezione della Francia, e la tv pubblica italiana avrebbe coperto le elezioni francesi più di quanto la tv pubblica francese abbia fatto con le elezioni italiane del 2022.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Politica

Papa “Situazione terza guerra mondiale a pezzi sembra inarrestabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “La presente situazione di ‘terza guerra mondiale combattuta a pezzì – ma c’è, la terza guerra mondiale – sembra permanente e inarrestabile. La crisi in corso minaccia seriamente i pazienti sforzi compiuti dalla Comunità internazionale, soprattutto attraverso la diplomazia multilaterale, al fine di incoraggiare la cooperazione nell’affrontare le gravi ingiustizie e le pressanti sfide sociali, economiche e ambientali che la famiglia umana si trova ad affrontare. E questo è così, non esagero”. Così Papa Francesco ricevendo i partecipanti all’incontro annuale del Network internazionale di Legislatori Cattolici. “Il nostro mondo, stanco della guerra – sembra che non possa vivere, senza guerra -, ha bisogno di rinnovare lo spirito di speranza che ha portato a fondare le strutture di cooperazione a servizio della pace all’indomani della seconda guerra mondiale. La guerra non è speranza, la guerra non dà speranza”, ha aggiunto il Santo Padre.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Politica

8 anni fa il sisma di Amatrice, Meloni “C’è ancora molto da fare”

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ROMA (ITALPRESS) – La notte del 24 agosto 2016 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 provocò nel centro Italia 299 vittime, 388 feriti e circa 41 mila sfollati, soprattutto nell’area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. “Otto anni fa il catastrofico terremoto che ha devastato il Centro Italia. La terribile scossa delle 3.36, fissata nella mente di ognuno di noi dall’orologio fermo della Torre Civica di Amatrice, ha innescato una sequenza sismica che ha dispiegato i suoi effetti distruttivi per diversi mesi a seguire e ha coinvolto un territorio molto vasto della nostra Nazione – commenta il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Non dimenticheremo mai la notte del 24 agosto 2016. Le immagini della catastrofe, i borghi distrutti, il dolore e l’angoscia dei nostri connazionali, l’eroismo dei soccorritori sono tasselli di una memoria collettiva che il tempo non intaccherà. In questo anniversario ricordiamo chi non c’è più e ci stringiamo ai famigliari e ai cari delle vittime: non siete mai stati soli, e l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco”.
“Otto anni dopo quella notte la ricostruzione non è ancora
completata. Molto è stato fatto, ma altrettanto c’è da fare per
restituire all’Appennino centrale il futuro che merita e per
rispondere al desiderio di chi è nato e cresciuto in quei luoghi
di tornare a viverli. Se l’obiettivo fondamentale è far rientrare
i cittadini nelle loro case, e i numeri testimoniano che ciò sta
progressivamente accadendo, restituire sicurezza e vitalità al
Centro Italia – aggiunge – è la premessa altrettanto
imprescindibile per contrastare lo spopolamento ed evitare che le
aree interne e montane siano abbandonate. Non possiamo
permetterlo, perchè ogni borgo d’Italia è un pezzo dello spirito
nazionale e custodisce la nostra identità più profonda”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Sangiuliano “No al ministero della verità”

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RIMINI (ITALPRESS) – Sono “assolutamente contrario al ministero della verità: non è il ruolo della politica”, che “deve creare degli spazi all’interno dei quali le idee si possano confrontare liberamente”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al Meeting di Rimini. “La politica deve dare delle infrastrutture, un sistema scolastico efficiente, università e spazi culturali: è quello che stiamo facendo per esempio sui musei, rafforzando le strutture che ci sono, creando tanti spazi di confronto soprattutto per le giovani generazioni all’interno dei quali le idee si possano confrontare”, ha aggiunto.
Secondo il ministro “non può essere certo la politica a fare il ministero della verità che dice ‘questa cosa è fatta bene o quest’altra cosa è sbagliatà, l’importante è che tutte le opinioni possano essere liberamente manifestate. Quello che si può fare, è elevare la qualità del dibattito pubblico che deve tornare ad essere quello che era decenni fa, anche aspro, duro e conflittuale ma di qualità”, ha concluso Sangiuliano.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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