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Politica

Meloni “Per il Governo il Mediterraneo è una priorità”

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TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) – “Penso che tutti vedano che per questo governo italiano il Mediterraneo è una priorità. Non ci può essere il Mediterraneo senza Italia e Libia insieme. Questa è anche la ragione per cui in questi due anni abbiamo migliorato molto la nostra cooperazione”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel suo intervento a Tripoli al Forum Trans-Mediterraneo sulle Migrazioni.
Sulla migrazione “abbiamo bisogno di un approccio a 360 gradi”, ha spiegato Meloni. La priorità è “combattere il traffico di essere umani, una delle maggiori criminalità nel mondo secondo le Nazioni Unite, si tratta di trafficanti che fanno soldi usando la disperazione della gente senza garantire loro il rispetto dei diritti umani: questo noi non possiamo permetterlo”.
Per Meloni “la migrazione illegale è nemica di quella legale. In Italia è successo negli ultimi anni che non abbiamo potuto far entrare legalmente molte persone perchè abbiamo troppi migranti illegali”.
“Non si può risolvere il problema delle migrazioni se non si va alla sua origine” ed è importante “creare una nuova cooperazione tra Europa e Africa”, ha poi aggiunto. “Non penso – ha affermato – che l’approccio caritatevole sia quello giusto. Quello predatorio è sicuramente quello sbagliato. La giusta via è una cooperazione da pari a pari, una cooperazione strategica, portando investimenti che risolvano problemi per entrambi”.
Poi Meloni ha portato l’esempio delle risorse energetiche, parlando anche della necessità di “concentrare gli sforzi su una strategia che leghi i nostri destini per il futuro. E’ qualcosa – ha aggiunto – su cui vogliamo crescere insieme. L’Italia ha deciso di dare il buon esempio con il piano Mattei per l’Africa”.

– Foto screenshot da video Palazzo Chigi –

(ITALPRESS).

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45 anni fa la strage di Bologna, Mattarella “Fu una spietata strategia eversiva neofascista”

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ROMA (ITALPRESS) – La strage della Stazione di Bologna ha impresso sull’identità dell’Italia un segno indelebile di disumanità da parte di una spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e, con essi, la nostra stessa convivenza civile. Il 2 agosto di quarantacinque anni fa, con i corpi straziati, i tanti morti innocenti, la immane sofferenza dei familiari, lo sconvolgimento di una città e, con essa, dell’intera comunità nazionale, è nella memoria del Paese”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Bologna, l’Emilia-Romagna, l’Italia, risposero con prontezza e fermezza – prosegue -, esprimendo tutta la solidarietà di cui sono capaci, respingendo il disegno destabilizzante, le complicità presenti anche in apparati dello Stato, le trame di chi guidava le mani stragiste. Nel giorno dell’anniversario, si rinnovano alle famiglie delle vittime i sentimenti di vicinanza. Espressione di una comunità coesa che aderisce a quei principi democratici, che gli artefici della strage volevano cancellare, generando paura per minare le istituzioni, cercando di spingere il Paese verso derive autoritarie, con responsabilità accertate grazie al tenace lavoro di Magistrati e servitori dello Stato. Merita la gratitudine della Repubblica la testimonianza dell’Associazione dei familiari delle vittime, che ha sempre tenuto accesa la luce sul percorso che ha portato a svelare esecutori e mandanti, prezioso esempio di fedeltà ai valori costituzionali, specie per i giovani”, conclude il capo dello Stato.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Nordio “I magistrati con il referendum rischiano l’umiliazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho paura di vincere il referendum, dopo un dibattito cruento che veda coinvolta la magistratura. Perché se questa si accodasse alla politica, o peggio ne guidasse la carica, una sconfitta sarebbe un’umiliazione che inciderebbe sulla sua credibilità, già pericolosamente crollata. E da cittadino e da magistrato non me lo auguro. La giustizia è lacrime e sangue delle persone, non può essere strumentalizzata a fini elettorali”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’.

“La riforma è la logica conseguenza del codice voluto da Vassalli, eroe della Resistenza, e il dibattito dovrebbe esser contenuto in termini razionali – ha sottolineato -. Ma gli aggettivi usati dall’opposizione, e anche da una parte della magistratura, sono stati così aggressivi da rendere difficile un confronto. La legge riafferma l’assoluta indipendenza della magistratura requirente e giudicante: basta leggere il testo”. Questa è una riforma “voluta dai cittadini che ci hanno votato – ha aggiunto -. Il resto è processo alle intenzioni, ovvero vuota e inconsistente polemica”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni incontra Erdogan e Dabaiba a Istanbul, confronto sulla gestione dei flussi migratori

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ISTANBUL (TURCHIA) (ITALPRESS) – La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata oggi a Istanbul dove ha avuto un incontro trilaterale con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdulhameed Mohamed Dabaiba. Nel corso dell’incontro – rende noto Palazzo Chigi – i tre leader hanno discusso il rafforzamento della cooperazione per rispondere alle sfide comuni, a partire da quella della gestione dei flussi migratori. Ricordando gli eccellenti risultati raggiunti in questo ambito con la Turchia, la Presidente del Consiglio ha sottolineato l’opportunità di valorizzare le lezioni apprese applicandole anche per il sostegno all’azione del Governo di Unità Nazionale libico in ambito migratorio.

In questo quadro, la Presidente Meloni ha discusso con i suoi interlocutori una serie di linee d’azione per combattere le reti criminali internazionali di trafficanti di esseri umani, migliorare la prevenzione dei movimenti irregolari e sostenere la Libia nella gestione della pressione migratoria cui è sottoposta. La Presidente del Consiglio ha anche ribadito l’impegno dell’Italia per la stabilità, l’unità e l’indipendenza della Libia e il sostegno a un processo politico, a guida libica e con la facilitazione delle Nazioni Unite, che conduca ad elezioni. I tre leader hanno concordato di continuare i lavori da subito a livello tecnico per individuare azioni concrete da condurre congiuntamente in un quadro di tempo ben definito.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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