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Cronaca

Non solo bollicine, in Franciacorta nascono due vini fermi di qualità

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ADRO (BRESCIA) (ITALPRESS) – Non solo bollicine! La Franciacorta, in particolare la Cantina Muratori di Adro, punta su un pinot nero e un chardonnay top class per dimostrare che le uve dei vigneti bresciani possono eccellere anche in bottiglie che non siano il classico spumante metodo classico che ha reso questa zona famosa in tutto il mondo. Sono Muratori Mantorosso Pinot Nero 100% e Muratori Setticlavio Chardonnay 100% i vini di qualità, voluti dall’enologo Riccardo Cotarella e dal presidente della cantina Bruno Muratori, che insieme hanno constatato “un potenziale su alcuni nostri vigneti meritava di essere approfondito. Da qui è nato questo progetto speciale, che ha dato vita alla collezione “Nuove forme di continuità”, composta da due vini fermi in bottiglie numerate: Muratori Mantorosso Pinot Nero e Muratori Setticlavio Chardonnay”. In tutto, almeno per il primo anno, saranno prodotte e commercializzate solo 5mila bottiglie di questi due vini, che rappresentano solo l’1% della produzione della cantina. A conferma che più che business, al momento si tratta solo di sperimentazione e di tentativo di ulteriore valorizzazione del territorio. “Questi non sono chardonnay e pinot nero qualunque, ma vini di qualità della Franciacorta, con uve e terreni già esistenti – commenta Cotarella -. Sono vini che marcano sfacciatamente il territorio e con un grande risultato. L’obiettivo è quello di far diventare la Franciacorta importante non solo per le bollicine, ma anche i vini fermi”. I due vini saranno prodotti in bottiglie numerate e vendute in casse di legno da sei, ad un prezzo superiore ai 45 euro a bottiglia per il Setticlavio e a partire da 75 euro per Mantotosso.(ITALPRESS).

Foto: trl

Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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ANDREA SEMPIO: “NON HO NULLA DA TEMERE E SONO TRANQUILLO”

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“Sono tranquillo e non ho nulla da temere”. E’ quello che va ripetendo Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, a Massimo Lovati, il legale che lo difende con Angela Taccia.
Sempio, come ha riferito Lovati, “ha fiducia nella magistratura” ed è “sereno” in quanto non ha alcuna responsabilità nell’omicidio per cui oggi, davanti al gip Daniela Garlaschelli, si è aperto l’incidente probatorio: “c’è stato un colpo di scena – ha aggiunto – perché i pm hanno ricusato il perito, il professor Emiliano Giardina. La giudice si è riservata, ma quasi certamente ne nominerà uno nuovo”.

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DELITTO GARLASCO, NO DELLA PROCURA A RICHIESTA STASI DI SEMILIBERTÀ

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La procura generale di Milano ha chiesto il «rigetto» della richiesta della
semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. E, «in subordine», ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le «circostanze» della sua ultima intervista a «Le Iene» del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Davanti ai giudici di sorveglianza, nell’udienza a porte chiuse, la sostituta procuratrice generale di Milano, Valeria Marino, ha espresso in aula un parere solo «parzialmente positivo» sulla richiesta di Stasi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

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