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Economia

A ottobre più occupati e disoccupazione in calo al 5,8%

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A ottobre, rispetto al mese precedente, secondo i dati Istat aumentano occupati e inattivi, a fronte della diminuzione dei disoccupati. La crescita dell’occupazione (+0,2%, pari a +47mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e chi ha almeno 50 anni di età; tra i 15-24enni e tra le donne l’occupazione è stabile, mentre diminuisce tra i 25-49enni e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 62,5% (+0,1 punti).
Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,8%, pari a -58mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione scende al 5,8% (-0,2 punti), quello giovanile al 17,7% (-1,1 punti). Il numero di inattivi aumenta (+0,2%, pari a +28mila unità) tra le donne e gli under35, mentre diminuisce tra gli uomini e le altre classi d’età. Il tasso di inattività sale al 33,6% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2024 con quello precedente (maggio-luglio), si registra un incremento nel numero di occupati dello 0,5% (pari a +121mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-9,7%, pari a -163mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,8%, pari a +97mila unità).
A ottobre il numero di occupati supera quello di ottobre 2023 dell’1,5% (+363mila unità), aumento che coinvolge uomini, donne, 25-34enni e ultracinquantenni. Il numero di occupati rimane sostanzialmente stabile tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,6 punti percentuali. Rispetto a ottobre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-26,0%, pari a -519mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,1%, pari a +378mila).
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

Economia

Panetta “Completare unione bancaria e introdurre titolo pubblico Ue”

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Per costruire un mercato unico dei capitali in Europa è necessario affrontare due problemi fondamentali. Il primo è la mancanza di un titolo pubblico europeo privo di rischio”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo a Barcellona al XX Foro di dialogo Spagna-Italia (AREL-CEOE-SBEES).
“Un titolo comune è essenziale per il funzionamento dei mercati dei capitali sviluppati – ha proseguito Panetta -. La possibilità di scambiare un benchmark privo di rischi faciliterebbe la determinazione del prezzo di prodotti finanziari quali le obbligazioni societarie e i derivati, stimolandone lo sviluppo. Inoltre, costituirebbe una forma di garanzia finanziaria utilizzabile in ogni paese e in tutti i segmenti di mercato, agevolando gli scambi interbancari collateralizzati e migliorando la capacità di diversificare i rischi per gli intermediari. Un titolo privo di rischio attrarrebbe anche investimenti esteri, rafforzando il ruolo internazionale dell’euro”.
“Il secondo problema è l’incompletezza dell’Unione bancaria, che costringe le banche europee a operare prevalentemente in mercati nazionali. L’istituzione del Meccanismo di vigilanza unico e del Meccanismo di risoluzione unico ha rappresentato un importante passo in avanti, ma non è bastata a creare un mercato bancario europeo pienamente integrato. Si è seguito un approccio sequenziale e basato sui piccoli passi, che non ha funzionato – ha sottolineato il governatore -. Le banche svolgono un ruolo cruciale nei principali mercati dei capitali: dalla gestione del risparmio alla sottoscrizione e collocamento di titoli obbligazionari e azionari, dalle operazioni di quotazione in borsa fino alla consulenza finanziaria e al market-making.
La loro piena operatività in tutta l’area dell’euro è indispensabile per un mercato dei capitali integrato. L’introduzione di un titolo europeo privo di rischio e il completamento dell’Unione bancaria sono le più importanti ma non le sole precondizioni per creare un mercato unico dei capitali. Non va dimenticata l’importanza di definire un Testo unico della finanza europeo, di rafforzare l’attività di supervisione centralizzata e di omogeneizzare i meccanismi di gestione delle crisi di impresa”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Stellantis, costituito il Comitato Esecutivo ad Interim

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AMSTERDAM (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – Il processo di nomina del nuovo Amministratore Delegato di Stellantis è in fase avanzata, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio di Amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025. In attesa della conclusione del processo per la selezione del nuovo CEO, è implementata con effetto immediato la nuova organizzazione, resa nota da Stellantis.
Il Comitato esecutivo ad interim (“CEI”) sarà responsabile della direzione e della supervisione della Società per conto del Consiglio di amministrazione. Il CEI sarà presieduto da John Elkann. Il Comitato è composto dal Presidente e dai seguenti dirigenti con le seguenti responsabilità:
Xavier Chèreau – Human Resources e Heritage; Ned Curic – Engineering e Technology, Software e Free2move; Arnaud Deboeuf – Manufacturing e Supply Chain; Antonio Filosa – Americàs (North e South America) Regions, Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, e il Design nella Region North America, compreso Maserati Design; Beatrice Foucher – Planning; Jean-Philippe Imparato – Enlarged Europe, Pro One, Abarth, Alfa Romeo, Citroèn, DS, Fiat, Lancia, Opel e Peugeot. Il Design della Region Enlarged Europe riporterà a questa posizione; Douglas Ostermann – Finance; Maxime Picat – Purchasing e Supplier Quality e le regions Middle East & Africa, India & Asia Pacific, China oltre a Leapmotor International; Philippe De Rovira – Affiliates.
A supporto del CEI e alle dirette dipendenze del Presidente ci saranno i seguenti Vicepresidenti esecutivi: Bertrand Blaise – Communications e CSR; Olivier Bourges – Customer Experience; Giorgio Fossati – General Counsel; Santo Ficili – Maserati oltre ad Alfa Romeo; Olivier Francois – Marketing oltre a Fiat, Abarth e DS; Clara Ingen-Housz – Public Affairs. Richard Palmer è stato nominato Special Advisor del Presidente e parteciperà al CEI come consulente per il gruppo dirigente.

– Foto ufficio stampa Stellantis –

(ITALPRESS).

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Economia

Matteo Zoppas confermato alla presidenza dell’Agenzia ICE

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di amministrazione dell’ICE composto da Barbara Cimmino, Giuseppe Ferro, Riccardo Garosci, Annalisa Sassi ha confermato oggi Matteo Zoppas alla Presidenza dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese.
Nato nel 1974 a Pordenone, Matteo Zoppas si è laureato in Economia Aziendale all’Università Luigi Bocconi di Milano, in seguito ha conseguito due Master al CUOA, in Lean Manufacturing ed in Business Administration. Analista presso l’Ufficio Partecipazioni di Mediobanca dal 2002 al 2003, è stato Consigliere di Amministrazione di Operation Smile Italia ed è stato membro del Consiglio centrale di Confindustria nazionale. E’ Consigliere di Amministrazione di Acqua Minerale San Benedetto SpA di cui è stato responsabile dell’internazionalizzazione dei prodotti. Eletto nel 2013 Presidente di Confindustria Venezia, da maggio 2015 è stato Presidente di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo e poi, dal 2017 al 2019, Presidente di Confindustria Veneto. Da febbraio 2023 è Presidente di Agenzia ICE.
“Sono profondamente grato al Consiglio di amministrazione per la fiducia rinnovata e all’intera struttura dell’ICE per l’impegno e la collaborazione dimostrati fino ad oggi – dichiara il Presidente di ICE Matteo Zoppas – Ringrazio il cda uscente per il lavoro svolto, certo che anche le competenze dei nuovi membri saranno fondamentali per raggiungere risultati ancora più ambiziosi e avvicinare ulteriormente l’Agenzia alle priorità delle imprese italiane. In un contesto globale complesso e in evoluzione come quello attuale, il Made in Italy sta affrontando sfide cruciali con determinazione. Ringrazio il Governo per il pieno sostegno dato al nostro mandato. Dobbiamo continuare a lavorare per creare nuovi momenti di sviluppo del business attraverso un dialogo costante con le aziende, trasformandoli in occasioni commerciali concrete. L’obiettivo, seppur sfidante, potrebbe essere quello di superare la soglia dei 700 miliardi di euro di esportazioni, rafforzando la presenza italiana nei mercati internazionali e valorizzando l’eccellenza delle nostre imprese, degli imprenditori e dei prodotti. Fare squadra con il Sistema Paese sarà essenziale per trasformare le incertezze in opportunità e consolidare il ruolo del Made in Italy come simbolo globale di qualità, innovazione e tradizione”.
L’Agenzia ICE opera con 87 Strutture permanenti in 74 Paesi (69 uffici e 18 Punti di Corrispondenza), al fine di sviluppare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, nonchè la commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali e di promuovere l’immagine del prodotto italiano nel mondo. Secondo le indicazioni del Governo e, in particolare, della Cabina di Regia in cui siedono il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Agenzia ICE coordina tutte le strategie e gli strumenti di internazionalizzazione del sistema Paese, al fine di supportare in modo efficace l’export e la crescita all’estero delle aziende italiane nonchè l’attrazione degli investimenti diretti esteri in Italia, settori di importanza fondamentale per la ripresa della crescita e del mercato occupazionale interno.

– Foto ufficio stampa Agenzia ICE –

(ITALPRESS).

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