Economia
Corriere della Sera in edicola con “Il nuovo codice della strada”
Pubblicato
10 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Mercoledì 18 dicembre sarà in edicola gratuitamente con Corriere della Sera Il nuovo codice della strada, una guida per automobilisti, ciclisti e pedoni che vogliono approfondire nel dettaglio le nuove norme che entreranno in vigore da sabato.
Alessio Ribaudo, che ha già firmato altri due volumi di Corriere della Sera sui temi della sicurezza stradale, è l’autore anche di questo vademecum chiaro e completo, pensato per conoscere i dettagli della “mini-sospensione” della patente; gli obblighi per chi utilizza i monopattini elettrici; i nuovi limiti di potenza per i veicoli dei neopatentati e le sanzioni per chi verrà colto ad usare il cellulare mentre è alla guida. Il volume affronta anche le nuove regole sugli autovelox, le ZTL e le multe, fornendo informazioni aggiornate e complete per chiunque voglia muoversi nel rispetto delle regole.
Attraverso capitoli tematici come Alcol e droga; Velocità, Tutor e autovelox; Monopattini elettrici, bici e pedoni; Mini-sospensione della patente; Multe; I controlli prima di partire; Guida sicura e L’angolo medico, ogni aspetto della nuova legislazione è illustrato in modo semplice e diretto. Con l’aiuto di 200 domande e altrettante risposte, arricchite da cifre, tabelle e infografiche, il volume propone poi dei quiz di autovalutazione per testare quanto già si sa e quanto resta ancora da imparare. La guida di 96 pagine offre inoltre consigli pratici per prepararsi al meglio prima di mettersi in viaggio e affrontare in sicurezza gli imprevisti della strada. Tra gli argomenti analizzati: cosa controllare prima di partire per viaggiare sicuri; come regolare il sedile per raggiungere tutti i comandi; le tecniche di guida in caso di neve o pioggia; come evitare ostacoli improvvisi; perché mantenere la distanza di sicurezza; quali alimenti preferire prima di mettersi al volante per prevenire il colpo di sonno (causa del 22% degli scontri mortali).
Alla tematica sarà anche dedicato un incontro in diretta su CorriereTV dal titolo Come cambia il codice della strada: cosa c’è da sapere, martedì 17 dicembre alle ore 12. Condotto da Maria Serena Natale, parteciperanno l’autore Alessio Ribaudo e Luigi Altamura, comandante della Polizia Locale di Verona e referente Anci.
Il volume, che vede il sostegno di Anas-Gruppo Fs italiane, si inserisce all’interno delle molteplici iniziative che Corriere della Sera porta avanti per tenere alta l’attenzione sul fronte dell’educazione alla sicurezza stradale, attraverso articoli, approfondimenti, volumi, incontri dedicati nelle scuole e l’istituzione di un premio di laurea dedicato a Francesco Valdisserri, giovane vittima della strada, figlio di Paola Di Caro e Luca Valdisserri, giornalisti della redazione romana. E proprio a Francesco, insieme ad altre due giovani vittime della strada, la 17enne Valeria Mastrojeni e la 23enne Eleonora Motta, è dedicato questo nuovo lavoro di Alessio Ribaudo.
Il nuovo codice della strada, disponibile in edicola gratuitamente con Corriere della Sera mercoledì 18 dicembre e in digital edition da sabato 21 dicembre, è sostenuta da una campagna multimediale firmata da Hi! Comunicazione, pianificata sui mezzi RCS e on air su Radio Italia, Radio Popolare e RDS.
-foto ufficio stampa Rcs –
(ITALPRESS).
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Occupazione in crescita e prezzi in rallentamento, ma la spesa delle famiglie non prende slancio
Pubblicato
11 ore fa-
5 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Occupazione in crescita e prezzi in rallentamento, ma la spesa delle famiglie non prende slancio, e nel 2025 si fermerà a +5,6 miliardi di euro (+0,5%) in termini reali. È questo il quadro che emerge dall’analisi e dalle proiezioni Confesercenti-CER sulla congiuntura economica italiana nel terzo trimestre 2025.
Il mercato del lavoro mostra un segnale incoraggiante, con gli occupati nel trimestre in aumento dello 0,9% su base annua, il dato migliore dall’inizio dell’anno, anche se il dato di agosto registra una perdita di quasi 60mila posti. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione scende all’1,6%, un decimo in meno rispetto al trimestre precedente e al di sotto dell’obiettivo BCE. Il Pil recupera la flessione primaverile ed è atteso in crescita dello 0,1% sul trimestre precedente e dello 0,5% su base annua, anche se è al di sotto dei ritmi registrati nei primi tre mesi del 2025 (+0,3% congiunturale e +0,7% tendenziale).
Tuttavia, le famiglie non sembrano beneficiare pienamente di queste condizioni: le proiezioni dei consumi indicano una crescita nel terzo trimestre di +0,2% sui tre mesi precedenti e +0,6% sull’anno. Dopo un 2024 più vivace, la domanda per consumi sembra essersi fermata: nei primi nove mesi del 2025 l’aumento acquisito della spesa è dello 0,3%, contro l’1,3% dello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo le stime di Confesercenti-CER, a fine 2025 la crescita complessiva si fermerà a +0,5%, pari a circa 5,6 miliardi di euro in più a prezzi costanti.
Il rallentamento dei consumi si riflette sul commercio al dettaglio, che continua a mostrare segnali di sofferenza: nel terzo trimestre il volume delle vendite si riduce dello 0,4%, dopo i cali già registrati nei mesi precedenti. Sul fronte del clima di fiducia, ci sono timidi segnali di risalita: tra le famiglie l’indice passa da 95,9 a 96,5 punti, mentre per le imprese del commercio sale da 103,1 a 103,7, restando comunque sotto i livelli del primo trimestre.
“L’economia italiana resta in crescita, ma rallenta. Ci sono segnali positivi di stabilità sul fronte del lavoro e dei prezzi, ma consumi e vendite continuano a perdere slancio”, commenta Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti. “Il 2026 porterà sfide cruciali su molti fronti: con il dispiegarsi degli effetti dei dazi e la conclusione del PNRR, che finora ha sostenuto gli investimenti, la spesa delle famiglie sarà determinante per la domanda interna e per la crescita. Lo stesso Governo nel DPFP confida per il prossimo anno in un incremento dei consumi del +1,2%, un obiettivo difficile da raggiungere senza un impulso più deciso. Il previsto intervento sul fisco potrebbe non avere la scala necessaria per svolgere questo ruolo, tanto che, secondo i prospetti riportati nel DPFP, il Governo non associa ad esso alcun effetto espansivo sui consumi. Occorre fare di più per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e riattivare la crescita”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Tajani “Sono contro l’extraprofitto, ma questo è il momento di parlare con il mondo bancario”
Pubblicato
1 giorno fa-
4 Ottobre 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – “Non esiste base giuridica per l’extraprofitto” ma “credo che nessuna banca non voglia parlare con la politica nel momento in cui c’è bisogno di rinforzare la manovra economica. L’abbiamo fatto l’anno scorso, l’impegno era per due anni, se c’è bisogno, però, io che sono un combattente anti-extraprofitto sono anche pronto a cercare di fare una mediazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine del Festival nazionale dell’Economia civile a Firenze.
“Bisogna stare molto attenti quando si parla di tassazione delle banche – ha aggiunto Tajani -. Ho anche detto ai miei colleghi di governo che, in vista della manovra, questo è il momento di parlare con il mondo bancario. Se c’è bisogno di aiuto si può parlare: ma mai fare operazioni ex abrupto, perché questo spaventa il mercato, oltre a far danni se si generalizza”. “Abbiamo sventato due anni fa l’extraprofitto – ha sottolineato Tajani – perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari, mentre c’erano danni minori per le banche più grandi: quindi bisogna stare sempre molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
DPFP, UPB “Scenario accettabile, ma stime esposte a molteplici rischi”
Pubblicato
2 giorni fa-
3 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha validato lo scorso 29 settembre le previsioni macroeconomiche tendenziali del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) 2025, a conclusione di una procedura di confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’arco delle scorse settimane. Lo rende noto l’UPB che ha valutato lo scenario macroeconomico tendenziale del DFPF 2025 “complessivamente accettabile, sebbene in alcuni casi le previsioni si collochino sull’estremo superiore o appena oltre le stime del panel UPB”.
In particolare, “la crescita del PIL del QMT non eccede l’intervallo definito dal panel, salvo uno sforamento marginale (dello 0,1%) nel 2027; la previsione per il 2025 è in linea con quelle dell’UPB e del panel, mentre le differenze sugli anni successivi scontano le incertezze sull’accumulazione di capitale e l’instabilità del contesto internazionale; la crescita cumulata sull’ orizzonte 2025-28, pari al 2,7%, si colloca sull’estremo superiore delle stime del panel; la variazione del PIL nominale è accettabile nel complesso, situandosi sul livello superiore dell’intervallo definito dal panel in tutti gli anni tranne quello in corso, ma eccede lievemente le attese dell’UPB; l’incremento cumulato del PIL nominale tra il 2025 e il 2028, pari all’11,0%, è nel complesso coerente con l’intervallo delle stime del panel, sebbene leggermente più elevato. Tali stime “sono esposte a molteplici rischi, bilanciati nel breve termine ma prevalentemente orientati al ribasso nel medio termine, in gran parte riconducibili ai conflitti internazionali e alla dinamica degli investimenti”.
I principali fattori di rischio “sono individuabili in quattro ambiti: il protezionismo, le guerre e i piani di riarmo, fonti primarie di incertezza con effetti sull’economia di difficile quantificazione; la dinamica degli investimenti in costruzioni, dati i possibili effetti di concentrazione degli interventi finanziati dal programma NGEU nel prossimo anno, che potrebbero generare colli di bottiglia sul lato dell’offerta con conseguente freno alla crescita, cui si aggiungono attese incerte sugli investimenti residenziali; la volatilità dei mercati e le politiche monetarie, dove il fragile e instabile contesto internazionale rischia di ingenerare rapide reazioni avverse dei mercati finanziari, con effetti sull’economia italiana, caratterizzata da un elevato debito pubblico; il rischio climatico e ambientale, ormai fattore strutturale di vulnerabilità, poiché la crescente frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi richiede risorse per la prevenzione e la gestione delle emergenze, con impatti sui prezzi e sulla capacità produttiva”, conclude l’UPB che procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico del DPFP, che incorpora gli effetti dell’aggiustamento di bilancio.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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