Cronaca
IBM AI experience on Tour riparte da Roma
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20 ore fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi, presso l’Università Luiss, l’evento IBM AI experience on tour. Realizzato con la collaborazione dell’Università Luiss e di Red Hat, si tratta della prima tappa 2025 di un ciclo di incontri sul territorio italiano volto a esplorare le ultime funzionalità e le potenzialità dell’intelligenza artificiale anche di tipo generativo e agentico a supporto della produttività e dell’efficienza di aziende pubbliche e private.
I responsabili delle imprese del territorio hanno avuto l’opportunità di ascoltare e testare, attraverso la testimonianza di rappresentanti istituzionali e di esperti, e la partecipazione a un tour esperienziale, come utilizzare al meglio watsonx, il portfolio di soluzioni di AI generativa di IBM, progettato per il mondo business e basato su un approccio aperto, etico e responsabile.
E’ estremamente importante per ogni impresa, pubblica o privata, comprendere il significato dell’adozione di soluzioni di AI e di AI generativa, un’opportunità con ricadute economiche senza precedenti. Un recente studio, condotto da Morning Consult in collaborazione con Lopez Research per IBM, evidenzia che quasi la metà delle aziende coinvolte ha già registrato un ROI positivo nell’utilizzo di un’AI aperta.
In un territorio che può contare su una vocazione turistica senza pari, una profonda tradizione agricola e artigianale, e non da ultima, su una solida industria manifatturiera e di trasformazione, la sfida della transizione digitale può essere affrontata solo includendo l’intelligenza artificiale generativa e agentica.
Le imprese hanno bisogno di un’AI che sia pensata e sviluppata per le loro esigenze, che permetta la scalabilità necessaria a fronteggiare le sfide traendo valore dalla loro risorsa più importante: i dati, che
sono al centro della capacità trasformativa. L’AI permette applicazioni in numerosi casi d’uso, a partire dai più semplici – come il supporto alle risorse umane, l’interazione con i clienti finali e l’ottimizzazione IT – a quelli più complessi e specifici – come il monitoraggio delle infrastrutture – che richiedono una rivisitazione profonda di processi e logiche operative.
Occorre però prestare attenzione alla scelta della giusta AI, perchè non tutte le AI sono uguali.
“L’intelligenza artificiale è una trasformazione che le istituzioni devono governare con visione strategica, assicurando che l’innovazione sia un motore di crescita sostenibile e inclusiva per cittadine, cittadini e imprese. Il vero tema non è la tecnologia in sè, ma la sua gestione. Servono regole chiare, infrastrutture adeguate, forte investimento nelle competenze e il settore pubblico ha il dovere di essere protagonista, creando le condizioni per un’innovazione sicura, accessibile ed etica. Roma sta affrontando questa sfida con un modello che valorizza la collaborazione tra istituzioni, imprese e università. Costruire un ecosistema dell’innovazione significa promuovere la formazione digitale, colmare il divario di competenze e aumentare la partecipazione femminile nelle STEM, affinchè l’AI diventi un reale strumento di crescita e competitività.
La trasformazione digitale è in atto e come istituzioni abbiamo il compito di guidarla con responsabilità, per garantire che sia al servizio del bene comune e che non lasci indietro nessuna e nessuno” – dichiara Monica Lucarelli, Assessora Alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale
“L’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, rappresenta una rivoluzione culturale che coinvolge tutte le sfere della società, dalle istituzioni alle imprese di ogni dimensione – sottolinea Tiziana Tornaghi, General Manager Consulting IBM Italia – La nuova frontiera del cambiamento si estende ulteriormente con l’avvento degli AI Agentic, nuovi ‘attori aziendalì in grado di apprendere, adattarsi e interagire in modo autonomo. Tuttavia, come per ogni trasformazione, la loro adozione richiede un approccio strategico su come integrarli in funzione degli obiettivi aziendali, nonchè un investimento nella formazione di competenze e nella creazione di un ecosistema che governi questo cambiamento. IBM crede nel valore di un’AI aperta e responsabile e promuove iniziative per una comprensione approfondita della tecnologia e delle competenze necessarie a integrare l’AI in modo consapevole e sicuro per il business.”
“L’Intelligenza Artificiale può e deve essere una leva strategica per l’economia del Lazio, che è una delle regioni italiane con il più alto potenziale per diventare un hub di innovazione digitale ed è per questo che nella mia Presidenza ho voluto affidare più deleghe per i vari ambiti che caratterizzano questo tema così ampio e trasversale – dichiara Giuseppe Biazzo, Presidente di Unindustria – La nostra Regione è un territorio ricco di competenze scientifiche, università di eccellenza e realtà imprenditoriali innovative, che spaziano dalla manifattura avanzata alla cybersecurity, dal biomedicale alla space economy. La presenza quasi centenaria di IBM in Italia e a Roma è la dimostrazione di come l’innovazione possa radicarsi nel territorio e creare valore attraverso la collaborazione tra imprese, istituzioni e mondo accademico. Solo l’11% delle aziende italiane ha avviato sperimentazioni in questo ambito e, secondo una stima di IBM, appena l’1% dei dati aziendali è stato utilizzato per addestrare modelli di AI generativa. Il gap di adozione dell’AI nelle imprese italiane è una sfida che dobbiamo colmare rapidamente, soprattutto valorizzando il ruolo guida che il tessuto produttivo del Lazio già vanta a livello nazionale. L’AI può essere decisiva per far crescere la produttività soprattutto delle piccole imprese e che le grandi come IBM hanno un ruolo guida fondamentale per innovare intere filiere. L’AI può essere decisiva per far crescere la produttività soprattutto delle piccole imprese e che le grandi come IBM hanno un ruolo guida fondamentale per innovare intere filiere”.
“L’IA agisce come acceleratore dell’efficienza e della produttività. Per coglierne in pieno il potenziale di valore è però necessario concepirlo come strumento per migliorare le potenzialità umane, non per sostituirle – afferma Paolo Boccardelli, Rettore Università Luiss Guido Carli – In questa prospettiva, le università devono evolversi per trasformarsi da luoghi di riflessione e conoscenza in hub dinamici per lo sviluppo e l’innovazione, dove competenze tecnologiche e solida formazione umanistica si integrano armoniosamente, alimentando costantemente il dialogo e la collaborazione con le imprese. La Luiss è in prima linea per investire in questa direzione ed è fiera della sinergia con IBM”.
-foto ufficio stampa Ibm –
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Scuola, ministero “No ad asterisco e schwa nei documenti ufficiali”
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25 minuti fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato a tutte le scuole una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali “è imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana. L’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco e lo schwa, è in contrasto con le norme linguistiche e rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale”.
“L’Accademia della Crusca ha, infatti, più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi. L’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace”, sottolinea il ministero, che invita quindi tutte le istituzioni scolastiche “a mantenere l’uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Uil Fpl “No a contratti al ribasso, difendiamo il lavoro pubblico”
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25 minuti fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “C’è chi, sui rinnovi dei CCNL di Sanità pubblica e Funzioni locali 2022-2024, continua a raccontare mezze verità, e chi invece, come la UIL FPL, sceglie di dire le cose come stanno, con trasparenza e responsabilità. Un sindacato serio ha un solo obiettivo: difendere, tutelare e rafforzare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresenta”. E’ quanto si legge in una nota della UIL FPL che “non ha firmato contratti al ribasso, che penalizzano chi, con competenza e dedizione, assicura ogni giorno l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Lo abbiamo ribadito più volte ai tavoli di contrattazione, quando ci sono state proposte ipotesi di rinnovo che non garantivano salari dignitosi nè il recupero del potere d’acquisto, eroso da un’inflazione che ha raggiunto il 17% negli ultimi anni. In questo contesto, stiamo assistendo a un progressivo smantellamento del settore pubblico a vantaggio di datori di lavoro privati, sempre più finanziati e guidati da logiche speculative che ricadono negativamente soprattutto sulle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Per quanto riguarda la Sanità, la UIL FPL “da tempo chiede al Governo interventi strutturali: adeguamento delle retribuzioni del personale sanitario agli standard europei, un piano straordinario di assunzioni, migliori condizioni di lavoro, ambienti sicuri e salubri, investimenti nella formazione continua e nella crescita professionale. Tutti elementi fondamentali per valorizzare il personale in servizio e rendere attrattive queste professioni agli occhi dei giovani, spesso costretti a scegliere tra restare in Italia o cercare migliori opportunità all’estero. Solo stanziando risorse adeguate per il rinnovo del CCNL sarà possibile rendere attrattive le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Solo con maggiori investimenti potremo davvero salvare il Servizio Sanitario Nazionale e garantire che il diritto alla salute resti pubblico, universale e gratuito”.
Anche per il comparto delle Funzioni locali, che racchiude una pluralità di ruoli e servizi, “servono risorse concrete e strumenti di valorizzazione professionale adeguati, a partire da un giusto incremento dello stipendio tabellare. La bozza di rinnovo del CCNL 2022-2024 presentata da ARAN non offriva alcuna soluzione strutturale per la Polizia locale, il settore educativo e scolastico, gli amministrativi, i tecnici, gli assistenti sociali. Mancavano inoltre l’istituzione della nuova Area dell’Elevata Qualificazione e sezioni dedicate per Avvocatura, Camere di Commercio, Piccoli Comuni e servizi demografici. E permangono criticità come il blocco delle indennità, delle progressioni e del salario accessorio”.
“Abbiamo chiesto al Governo – prosegue la nota – salari dignitosi per tutti i lavoratori pubblici, un piano straordinario di assunzioni per colmare la grave carenza di personale (mancano all’appello 1.200.000 dipendenti pubblici; 300.000 andranno in pensione entro il 2026, 700.000 entro il 2030), più fondi per Sanità pubblica e Funzioni locali, il blocco delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni a favore di datori di lavoro privati mossi da logiche di profitto, a scapito della qualità del lavoro e dei servizi. E soprattutto, abbiamo chiesto l’anticipo delle risorse disponibili per il triennio 2025-2027 sui rinnovi contrattuali 2022-2024 e l’eliminazione dell’art. 23 del Dlgs. 75/2017, che blocca la contrattazione decentrata. Invece di cercare soluzioni condivise, si continua a minacciare l’imposizione di atti unilaterali, tentando di forzare l’approvazione di accordi non sottoscritti dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali. Una logica inaccettabile del “prendere o lasciare” che sa di ricatto e calpesta il valore del confronto. Serve invece un dialogo serio, aperto e rispettoso di tutte le parti coinvolte. In gioco c’è la dignità dei lavoratori pubblici, il riconoscimento dei loro diritti, la qualità dei servizi ai cittadini. La UIL FPL continuerà a lottare con determinazione per rimettere al centro la persona, la dignità del lavoro pubblico e il suo ruolo fondamentale come motore di sviluppo e coesione sociale per il nostro Paese”.
-foto ufficio stampa Uil Fpl –
(ITALPRESS).
Cronaca
Radiochirurgia cerebrale stereotassica, a Cotignola la nuova Gamma Knife
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25 minuti fa-
21 Marzo 2025di
Redazione
COTIGNOLA (RAVENNA) (ITALPRESS) – Si è tenuta questa mattina a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il SSN, l’inaugurazione della nuova Gamma Knife, l’apparecchiatura che consente di trattare in maniera mininvasiva lesioni intracraniche tumorali e vascolari. A meno di due anni dall’alluvione che aveva reso inutilizzabile l’unica Gamma Knife presente in Regione, la struttura punto di riferimento in Regione per questo tipo di trattamenti si è dotata del nuovo modello ESPRIT di Elekta, la più moderna e performante apparecchiatura per la radiochirurgia stereotassica disponibile sul mercato.
“Oggi ci troviamo per inaugurare una nuova tecnologia ma anche e soprattutto per riaffermare un principio che guida ogni nostra scelta: è possibile superare le difficoltà con rapidità, efficienza e un forte senso di responsabilità verso il territorio e le persone che vi abitano, garantendo così continuità assistenziale, innovazione ed eccellenza nella cura – ha detto Ettore Sansavini, Presidente GVM Care & Research -. Questo traguardo è sia il frutto di investimenti in tecnologie d’avanguardia sia il risultato della resilienza e della determinazione di una realtà sanitaria privata che quando agisce in sinergia con il sistema sanitario nazionale rappresenta una risorsa essenziale per rispondere alla crescente domanda di salute della cittadinanza”.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza tra gli altri della Vice Presidente di AIOP Regione Emilia Romagna Valentina Valentini e del Presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi, con i saluti di Eleonora Proni, Consigliera Regionale Emilia Romagna, di Federica Boschi, Direttrice del Distretto Sanitario di Lugo, in rappresentanza dell’AUSL Romagna, e della Vice Sindaca di Cotignola Laura Monti.
L’acquisizione della nuova Gamma Knife è espressione dell’impegno di GVM Care & Research per l’innovazione sanitaria del territorio, un investimento, infatti, che non solo potenzia l’offerta terapeutica locale, ma che rappresenta un’opportunità fondamentale per i pazienti, i quali potranno accedere a trattamenti all’avanguardia senza doversi spostare altrove.
“Questa inaugurazione testimonia la forza del nostro territorio, frutto dell’importante collaborazione tra istituzioni, ricerca e sanità e della consapevolezza di dover lavorare congiuntamente su innovazione e prevenzione – ha detto Proni -. Voglio sottolineare anche la straordinaria capacità di reazione che, dopo i drammatici eventi alluvionali che hanno così pesantemente colpito anche questa eccellenza del territorio e della ricerca, ci consente di essere qui questa mattina”.
Dalla sua introduzione, la chirurgia stereotassica ha rappresentato una rivoluzione nel trattamento delle lesioni intracraniche senza ricorrere alla chirurgia aperta e con un minor impatto sul paziente, che ritorna alle normali attività in tempi più rapidi. Grazie a un’eccezionale precisione, la nuova Gamma Knife di Maria Cecilia Hospital consente di trattare anche la più piccola lesione intracranica escludendo selettivamente i tessuti sani circostanti e con un maggiore comfort per il paziente.
“L’apparecchiatura eroga un ventaglio di fasci radianti che irradiano con estrema precisione la porzione di tessuto malata con un ‘effetto chirurgicò ma senza craniotomia e preservando i tessuti sani del cervello – ha spiegato Enrico Motti, Coordinatore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia/Gamma Knife a Maria Cecilia Hospital -. Questo consente di intervenire su patologie tumorali e vascolari che in passato erano considerate incurabili o che venivano affrontate chirurgicamente con rischi elevati ed esiti incerti. La neurochirurgia e la microchirurgia hanno certamente ancora un ruolo insostituibile importantissimo, ma dove possibile si preferisce evitare la craniotomia eliminando il trauma chirurgico, raggiungendo spesso maggiori percentuali d’efficacia rispetto all’approccio tradizionale e riducendo o eliminando molti limiti della microchirurgia oltre alle recidive tipiche della neurochirurgia”.
La nuova Gamma Knife inaugurata a Maria Cecilia Hospital rappresenta un’ulteriore evoluzione della tecnologia, che offre maggiore comfort per il paziente e trattamenti privi di dolore e incisioni chirurgiche, un’elevata efficacia associata a una drastica riduzione o eliminazione degli effetti indesiderati, ridotti tempi di ricovero e minore durata della convalescenza.
“Maria Cecilia Hospital si conferma un centro di riferimento nazionale per la neurochirurgia e la radiochirurgia stereotassica, puntando su un modello di sanità avanzato che integra tecnologia, competenze specialistiche e un approccio centrato sul paziente – ha sottolineato Lorenzo Venturini, amministratore delegato della struttura di Cotignola -. La nostra mission è sempre quella di garantire cure d’eccellenza e all’avanguardia nel panorama sanitario italiano e contribuire concretamente. Investire in strumenti di ultima generazione significa investire nella salute delle persone e nel futuro della sanità”.
– foto ufficio stampa Elettra Pr –
(ITALPRESS).


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