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Messi “Dopo il Psg volevo tornare al Barcellona, ma non fu possibile”

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Quando nel 2023 ha lasciato dopo due stagioni il Paris Saint Germain, Lionel Messi ha scelto l’Inter Miami e la Mls per proseguire la sua carriera. Eppure, prima di finire dall’altra parte dell’Oceano, il fuoriclasse argentino ha provato a vestire di nuovo la maglia del suo Barcellona.

Ospite del canale YouTube “Simplemente Futbol”, è lo stesso Messi a svelare questo retroscena:Avevo l’intenzione di tornare al Barcellona e stare dove ho sempre voluto ma anche stavolta non è stato possibile e a quel punto ho fatto una scelta pensando alla mia famiglia. Anche il fatto di aver vinto il Mondiale ha pesato molto. Avevo chiaro in testa che non potevo giocare in un altro club in Europa per cui assieme alla mia famiglia abbiamo deciso di vivere negli Usa e giocare nella Mls in un club in crescita e che punta a fare grandi cose. Dopo i due anni al Psg, dove non mi sono sentito a mio agio nella quotidianità degli allenamenti, volevamo essere sicuri di andare in un posto dove poter vivere bene e dove io potessi divertirmi a fare quello che mi piace”. E finora sta andando come sperato. “Non posso chiedere di più. Voglio continuare a competere e vincere, è la mia essenza, sono cresciuto così”, dice ancora il 37enne argentino, per il quale il trionfo con la Seleccion in Qatar è stato l’ideale chiusura del cerchio.

“Essere arrivato in finale nel 2014 e non vincere è stata una tortura – ammette a proposito della sconfitta contro la Germania – Aver vinto qualche anno più tardi ha reso tutto un po’ più facile: certo, avrei potuto vincere due Mondiali ma almeno una Coppa del Mondo ce l’ho”.

A questo proposito, fra poco più di un anno ci sarà la prima edizione a 48 squadre che si giocherà fra Canada, Usa e Messico ma l’ex Barça non ha ancora sciolto le riserve. “Il prossimo Mondiale è ancora lontano anche se il tempo passa in fretta. Ho fatto una buona preparazione per quest’anno, ho iniziato bene e sto bene ma sarà una stagione lunga, che si chiuderà a dicembre e con in mezzo il Mondiale per Club. Guardo o osservo ma non voglio fissarmi obiettivi. Andrò di giorno in giorno, vedrò come starò fisicamente e cercherò di essere sincero con me stesso”.

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Ripercorrendo la sua carriera, Messi non poteva non citare Guardiola. “Lui è di un altro mondo, è diverso, vede le cose che nessuno vede. Ha cambiato il calcio. Tutti volevano copiarci, volevano giocare come il nostro Barcellona ma noi eravamo una squadra speciale, a centrocampo avevamo Xavi, Busquets e Iniesta, era tutto perfetto fra giocatori e allenatore. Guardiola è unico, ama i dettagli, ha una mentalità diversa, una visione che altri non hanno”

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Prima vittoria dell’Inter al Mondiale per Club, Lautaro e Carboni per il 2-1 in rimonta sull’Urawa

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SEATTLE (STATI UNITI) (ITALPRESS) – L’Inter vince in rimonta per 2-1 contro gli Urawa Red Diamonds e fa un passo deciso verso gli ottavi di finale del Mondiale per Club. Sono Martinez e Carboni, in pieno recupero, a regalare i tre punti ai loro compagni.

Dopo nemmeno due minuti, Zalewski riceve palla in area e mette in mezzo una palla insidiosa sulla quale Luis Henrique non arriva per un soffio. Gli uomini di Chivu prendono in mano le redini del gioco, ma all’11’ passano in svantaggio. Dimarco e Zalewski sbagliano in fase di impostazione, Kaneko recupera palla, salta Carlos Augusto e serve a rimorchio Watanabe che batte di prima intenzione Sommer con il destro. Al 19′, i nerazzurri sfiorano il pareggio quando Martinez centra in pieno la traversa con un colpo di testa arrivato in seguito a un cross dalla sinistra di Asllani. I vicecampioni d’Europa tengono il baricentro alto ma non riescono più a impensierire il portiere avversario fino all’intervallo. Si va al riposo sul sorprendente risultato di 1-0 in favore dei giapponesi. Il primo squillo della ripresa è ancora della squadra italiana e arriva all’8′, quando Asllani si libera bene di un uomo e va al tiro dal limite, ma la palla esce sulla sinistra.

Il centrocampista albanese ci riprova al quarto d’ora con un sinistro da fuori, ma la sfera si alza sopra la traversa. Al 25′, Luis Henrique perde un brutto pallone e i nipponici partono in contropiede e vanno alla conclusione con Watanabe, che spara alto quando avrebbe potuto servire a centro area un compagno libero. Sul capovolgimento di fronte, Mkhitaryan sciupa una buona occasione quando calcia fuori con il mancino di prima intenzione da buona posizione, dopo un assist dalla destra di Barella. Il pareggio arriva al 23′. Barella batte un corner dalla sinistra a Martinez si coordina alla grande trafiggendo Nishikawa con una splendida rovesciata. Al 42′, Barella impatta male di testa un preciso cross dalla sinistra di Bastoni e incorna fuori. Il 2-1 è nell’aria e arriva in pieno recupero. Dopo un batti e ribatti in area, la palla schizza sul destro del neo entrato Carboni, che con il piatto destra supera Nishikawa nell’angolino, siglando la rete della vittoria. Il risultato non cambierà più. L’Inter, ora a quota 4 in classifica nel Girone E, tornerà in campo alle 3 di notte tra mercoledì e giovedì per affrontare gli argentini del River Plate.

IL TABELLINO

INTER (3-4-2-1): Sommer 6; Darmian 6, De Vrij 5.5, Carlos Augusto 5; Luis Henrique 5 (40’st Sucic sv), Barella 6.5, Asllani 5.5 (27’st Carboni 7.5), Dimarco 5 (27’st Bastoni sv); S. Esposito 5 (F. Esposito 5.5), Zalewski 5 (1’st Mkhitaryan 5.5); L. Martinez 7.5. In panchina: Di Gennaro, J. Martinez, Calligaris, Acerbi, Palacios, Re Cecconi, De Pieri, Berenbruch, Cocchi. Allenatore: Chivu 6.5.

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URAWA RED DIAMONDS (4-2-3-1): Nishikawa 6; Ishihara 6, Danilo Boza 6, Hoibraten 5.5, Naganuma 6.5 (42’st Ogiwara sv); Gustafson 6.5 (42’st Haraguchi sv), Yasui 6; Kaneko 7 (20’st Sekine 5.5), Matheus Savio 6 (34’st Matsumoto sv), Watanabe 7.5; Matsuo 6 (34’st Thiago Santana sv). In panchina: Niekawa, Yoshida, Nakajima, Komori, Takahashi, Okubo, Nemoto, Inoue, Hayakawa, Nitta. Allenatore: Skorza 6.

ARBITRO: Beida (Mauritania) 6.

RETI: 11’pt Watanabe; 33’st L. Martinez, 47’st Carboni.

NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Nishikawa, Sekine, Thiago Santana. Angoli 5-1 per l’Inter. Recupero: 2′; 4′.

– foto IPA Agency –

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Solo pari per il River Plate, decisiva la sfida con l’Inter

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ROMA (ITALPRESS) – Il River Plate deve rinviare l’appuntamento con gli ottavi di finale del nuovo Mondiale per Club targato Fifa, in scena negli Stati Uniti. Nel girone E gli argentini non vanno oltre lo 0-0 contro il Monterrey nel match disputato al Rose Bowl di Pasadena. Il River, infatti, era obbligato a vincere per garantirsi il passaggio del turno con una giornata d’anticipo. In un match combattuto e nervoso contro un coriaceo avversario i tre punti non sono arrivati nonostante le tante occasioni create, in particolare con il suo giovane talento Franco Mastantuono, autore di una prestazione brillante e sempre pericoloso tra le linee messicane. Al 91′, Castano ha lasciato i suoi in dieci, dopo un doppio giallo. L’ammonizione di Enzo Pèrez e Giuliano Galoppo, entrambi diffidati, complica la situazione degli argentini, che nella sfida decisiva contro l’Inter a Seattle, saranno costretti a rinunciare ai tre centrocampisti titolari. Il Monterrey affronterà gli Urawa Red Diamonds, già eliminati.

Nel girone F il Fluminense supera in rimonta 4-2 l’Ulsan HD e i sudcoreani sono fuori dal Mondiale per Club. I sudamericani, invece, rimangono in corsa per la qualificazione, basterà non perdere nell’ultima partita contro il Mamelodi. A sbloccare il match è il Fluminense al 27′, con una punizione di Arias, che insacca il pallone sotto l’incrocio. Ma l’Ulsan reagisce e
al 37′ trova il pareggio con Jin-Hyun Lee, bravo a finalizzare l’ottima azione di Won-Sang Um, autore di un assist preciso. E proprio allo scadere del primo tempo, al 48′ arriva l’1-2: assist di Lee e colpo di testa vincente di Won-Sang. Nella ripresa sale nuovamente in cattedra il Fluminense che al 66′ pareggia con Nonato puntuale nel raccogliere una respinta corta e infilare il 2-2. La pressione dei brasiliani aumenta, e all’83’ arriva il gol del sorpasso: su calcio d’angolo, il difensore centrale Freytes è il più lesto a farsi trovare pronto sul secondo palo e spingere il pallone in rete dal limite dell’area piccola. Keno, subentrato nel secondo tempo, firma la rete del 4-2 nei minuti di recupero.

– Foto: Ipa Agency –

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Tudor “Contro il Wydad la Juve darà il massimo per gli ottavi”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’abbiamo preparata al massimo, come sempre. Sarà una gara importante contro una squadra di qualità e noi dovremo dare il nostro meglio, andando a tutto gas per novanta minuti” Sono le parole di Igor Tudor in vista della seconda sfida della Juve al Mondiale per Club contro contro i marocchini del Wydad AC, reduci dalla sconfitta contro il Manchester City all’esordio nella competizione. I bianconeri, invece, hanno esordito con il successo per 5-0 contro l’Al Ain.

“Il caldo? Ci sarà da prepararsi per fronteggiarlo, ma ci sarà per entrambe le squadre e poi andrà dimenticato, per concentrarci su quello che dobbiamo fare noi. Non vedo stanchezza nella squadra, vedo solo entusiasmo e grande piacere di giocare insieme. La partita contro l’Al-Ain l’hanno approcciata come piace a me, anche grazie al lavoro che stiamo facendo. Sono felice, con la squadra mi sono trovato bene dal primo giorno e sento una bella energia intorno a noi, anche nel club. John Elkann vicino a noi? E’ una presenza costante, bella e importante. Se posso permettermi, fa percepire la sua presenza anche con i modi giusti e con le parole giuste. Mi è piaciuto molto come ha parlato ai giocatori a Torino. C’è grande energia da parte sua, i giocatori l’hanno percepita e l’hanno presa come ulteriore motivazione. Dopo la partita era contento della prestazione e dell’energia vista in campo».

“Qualificarsi in anticipo sarebbe bello, naturalmente, ma non si può programmare niente – continua il tecnico dei bianconeri – Bisogna pensare partita dopo partita. Sorprese nel torneo? Senz’altro ci sono, noi dobbiamo cercare di non essere una sorpresa in negativo, ed evitarlo è compito mio e dei giocatori. Più ottimisti di quando siamo partiti? Troppo presto, abbiamo fatto solo una gara. Io non guardo queste cose, non penso al traguardo, penso a quello che dobbiamo fare allenamento dopo allenamento. Bisogna vivere nel presente, dal passato si impara e il futuro lo costruiamo oggi”.

– Foto: Ipa Agency –

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