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McTominay decisivo a Monza, il Napoli aggancia l’Inter
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1 mese fa-
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Redazione
MONZA (ITALPRESS) – Il Napoli non brilla, ma vince di misura contro il Monza sul prato dell’U-Power Stadium. L‘1-0 finale porta la firma ancora una volta di McTominay, in gol nel secondo tempo. Almeno per una notte, la squadra di Conte condividerà con l’Inter la testa della classifica, a quota 71 punti. Ennesima sconfitta stagionale, invece, per un Monza coraggioso e mai domo.
Da segnalare, inoltre, nel Napoli il debutto da titolare di Rafa Marin, in virtù delle assenze di Juan Jesus e Buongiorno. Infortunato anche Neres che viene sostituito da Spinazzola nel tridente offensivo. Nel primo tempo il Napoli non riesce a scardinare il muro difensivo dei padroni di casa, anche per via di un possesso palla spesso compassato. I partenopei, infatti, si rendono pericolosi solo da calcio piazzato o su azione di ripartenza. Al 19′, su sviluppo di corner, Rrahmani svetta sopra tutti, ma il suo colpo di testa termina di poco a lato. Tre minuti più tardi, ancora dopo un angolo, la palla viene deviata sul secondo pallo, dove McTominay manca di poco l’appuntamento col gol. Il Monza è ben messo in campo e al 29′ rischia anche di passare clamorosamente in vantaggio. Rafa Marin è in grande difficoltà e si lascia saltare con troppa facilità in area di rigore da Castrovilli: l’ex fantasista della Fiorentina, però, solo davanti a Meret, calcia incredibilmente fuori.
Sul finale di frazione i brianzoli premono ulteriormente, schiacciando il Napoli nella propria metacampo. All’intervallo Conte toglie il deludente Gilmour ed inserisce Anguissa. La mossa del tecnico salentino permette al Napoli di crescere di intensità: al 64′ entra anche Raspadori per l’assalto decisivo. Al 69′ arriva la miglior chance della partita dei partenopei: Politano si inserisce alle spalle dei difensori brianzoli, ma la sua conclusione viene parata da un super Turati. Il Monza è però ora costantemente in apprensione e il gol del Napoli è solo una questione di minuti. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora una volta McTominay che al 72′, di testa, svetta in area e sigla l’1-0 su assist di Raspadori. Nel finale gli ospiti gestiscono senza patemi, nonostante la reazione d’orgoglio del Monza, sconfitto comunque a testa alta.
IL TABELLINO
MONZA (3-5-2): Turati 5.5; Pereira 6, Caldirola 6, Carboni 6.5; Birindelli 6 (31’st Ganvoula 5.5), Castrovilli 6.5 (39’st Ciurria sv), Bianco 6 (39’st Urbanski sv), Akpa Akpro 6 (22’st Gagliardini 6), Kyriakopoulos 6; Caprari 5.5, Mota 5.5. In panchina: Pizzignacco, Mazza, Palacios, Brorsson, Lekovic, Martins, Sensi, Vignato, Petagna, Forson. Allenatore: Nesta 6.5.
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6.5, Marin 6, Oliveira 6 (19’st Raspadori 6.5); Gilmour 6 (1’st Anguissa 6), Lobotka 6, McTominay 7; Politano 5.5 (40’st Ngonge sv), Lukaku 5.5 (34’st Simeone sv), Spinazzola 6. In panchina: Turi, Scuffet, Mazzocchi, Billing, Hasa, Okafor. Allenatore: Conte 6.
ARBITRO: La Penna di Roma 6.
RETE: 27’st McTominay.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni.
Ammoniti: Marin, Mota, Akpa Akpro, Bianco, Caldirola, Ngonge.
Angoli: 7-7.
Recupero: 1′, 3’+1.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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“Un ragazzo d’oro”, all’Onu una mostra dedicata a Paolo Rossi
Pubblicato
3 ore fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La voce di Marco Tardelli si incrina, gli occhi si abbassano mentre ricorda “Pablito”. L’amico, il compagno di squadra, l’eroe silenzioso che fece sognare l’Italia intera nell’estate del 1982. È stato uno dei momenti più toccanti dell’inaugurazione della mostra multimediale “Paolo Rossi, un ragazzo d’oro”, allestita al Palazzo di Vetro dell’Onu e visitabile fino al 7 giugno.
In occasione della seconda Giornata Mondiale del Calcio e del 70° anniversario dell’ingresso dell’Italia nelle Nazioni Unite, la Rappresentanza italiana all’Onu e la Fondazione Paolo Rossi hanno voluto rendere omaggio al campione scomparso nel 2020 con un’esposizione coinvolgente, sostenuta anche dalla Fifa, che ripercorre i momenti più iconici della sua carriera: dalla maglia azzurra numero 20 al Pallone d’Oro, fino ai visori virtuali per rivivere l’indimenticabile tripletta contro il Brasile.
“E’ stato un amico, un compagno di avventure – il ricordo all’Agenzia Italpress di Marco Tardelli – Eravamo sempre molto ‘leggeri’ fuori dal campo e ‘pesanti’ dentro e questo ci ha dato molto divertimento e molta gioia”.
Federica Cappelletti, moglie di Rossi e presidente della Divisione Serie A femminile professionistica Figc, condivide emozioni e ricordi insieme alla figlia, sottolineando l’impegno della Fondazione in progetti educativi per bambini in difficoltà. “Questa mostra è un bel riconoscimento per Paolo leggenda e Paolo uomo – sottolinea – Come viveva la sua popolarità dopo il Mondiale del 1982? Con grande serenità e consapevolezza dell’opportunità che la vita gli aveva dato, era felice di aver regalato tante gioie agli italiani”.
L‘ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari, ricorda Paolo Rossi come un simbolo universale di umanità e sportività. “Non era solo una leggenda del calcio italiano e internazionale ma anche un esempio umano di diplomazia della pace: sempre sorridente, sempre gentile, ha lasciato un vuoto molto forte ed è bello ricordarlo qui”.
Tra gli interventi anche quello di Robert Skinner dell’Onu e dell’ambasciatore libico Taher El-Sonni, co-presidente del Gruppo di Amici del Calcio. In chiusura, un riferimento al programma “L’Italia corre verso il futuro” lanciato dalla Farnesina per offrire borse di studio sportive ai giovani africani. Una mostra per ricordare che Paolo Rossi non è stato solo un campione sul campo, ma anche nella vita.
-Foto xo9/Italpress-
(ITALPRESS).
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Oklahoma travolge Minnesota 4-1 e vola alle Finals Nba
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3 ore fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
OKLAHOMA CITY (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La miglior squadra della regular season vola alle Finals Nba. Oklahoma City continua la caccia al suo primo Anello chiudendo sul 4-1 una finale della Western Conference mai davvero in discussione: senza storia gara 5, dove Minnesota viene travolta 124-94 con i Thunder che ancora una volta vengono presi per mano da Shai Gilgeous-Alexander, a referto con 34 punti.
Per OKC sarà la seconda volta alle Finals: nel 2012 l’allora squadra di Durant, Westbrook e Harden si arrese 4-1 ai Miami Heat di LeBron, Wade e Bosh. “Abbiamo ancora tanto da fare per raggiungere il nostro obiettivo finale”, indica la via SGA, che dopo essere stato eletto miglior giocatore della regular season riceve anche il premio di Mvp della Western Conference.
Anche nel quinto atto contro i Wolves, però, non è stato solo lui a brillare: Chet Holmgren ha messo a referto 22 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate, 19 punti e 8 rimbalzi per Jalen Williams. Un’ulteriore dimostrazione che la ricostruzione avviata nel 2016, quando Durant andò via da free agent, potrebbe finalmente dare i suoi frutti. Al Paycom Center Oklahoma City mette subito in chiaro di voler chiudere i conti, con un parziale di 11-3 che si trasforma nel 26-9 di fine primo quarto.
I Wolves accusano il colpo e non si riprendono più nonostante 24 punti di Randle e 19 di Edwards, pagando la scarsa vena al tiro (41,2% dal campo) e le tante palle perse (21). E così, a 5’14” dalla fine, sul 108-74 coach Daigneault si permette di lasciare a riposo i titolari. “Abbiamo faticato a trovare il ritmo e loro hanno giocato in maniera incredibile, hanno meritato”, ammette con fair play Chris Finch, coach di Minnesota.
Ora OKC – 68 vittorie su 82 gare in regular season e certa di avere il fattore campo a favore – attende di conoscere la sua prossima rivale: nella notte italiana, al Madison Square Garden, va in scena gara 5 fra New York e Indiana, con i Pacers che hanno in mano il primo match point.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
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Il Chelsea rimonta il Betis e vince la Conference League
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13 ore fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
WROCLAW (POLONIA) (ITALPRESS) – Il Chelsea supera in rimonta il Betis Siviglia per 4-1 e alza al cielo la prima Conference League della propria storia. Sono Fernandez, Jackson, Sancho e Caicedo a ribaltare nella ripresa l’iniziale vantaggio avversario firmato nel primo tempo da Ezzalzouli. Un trionfo per Enzo Maresca e anche per il club di Stamford Bridge, da oggi l’unico ad aver vinto tutti i maggiori trofei Uefa.
IL PRIMO TEMPO
La prima occasione arriva al 9′ e premia gli spagnoli, che passano subito in vantaggio. Fornals serve Isco, l’ex Real sfrutta un posizionamento errato della difesa per fornire un assist d’oro a Ezzalzouli, che si aggiusta la sfera sul sinistro e infila Jorgensen nell’angolino per l’1-0. La pressione biancoverde non si ferma e al 13′, al termine di una serie di scambi ravvicinati, è Bartra ad andare al tiro dalla distanza, costringendo Jorgensen a salvare in angolo. Otto minuti più tardi, Cardoso ha una grossa opportunità per raddoppiare ma il suo piattone da posizione invitante viene toccato da Badiashile prima di terminare fuori la sua corsa. I blues alzano il baricentro ma fanno fatica a costruire reali chance da gol e il primo tempo si chiude meritatamente in favore dei loro rivali.
NELLA RIPRESA LA MUSICA CAMBIA
Gli uomini di Maresca si fanno vedere al 12′ della ripresa, quando una conclusione del neo entrato James viene deviata da un difensore e termina a lato, con Adriàn spiazzato. La pressione inglese viene premiata al 20′ con la rete del pareggio. Palmer lavora bene un pallone e pennella al centro un gran pallone con il mancino, pescando alla perfezione Fernandez che di testa insacca per l’1-1. Palmer è scatenato e al 25′ salta Rodriguez Caraballo, crossa con il destro e Jackson si infila tra Bartra e Natan e incorna da due passi battendo Adrián per il 2-1. Al 33′, l’attaccante senegalese ha un’enorme occasione per chiudere la gara ma, dopo essersi involato verso la porta, si allunga troppo la palla sul più bello regalando di fatto il pallone al portiere. La sfida si chiude definitivamente al 38′. Dewnsbury-Hall penetra centralmente e allarga sulla sinistra per Sancho, che rientra sul desto saltando Sabaly e scaglia un gran destro nell’angolino lontano sul quale Adrián non può intervenire. A siglare il poker è Caicedo, che in pieno recupero trafigge Adrián dalla distanza con un destro deviato in modo decisivo da Natan. Il risultato non cambierà più.
I londinesi possono quindi festeggiare e diventano così la prima squadra della storia ad aver conquistato tutte e cinque le principali competizioni per club targate Uefa.
IL TABELLINO
BETIS (4-2-3-1): Adrián 6; Sabaly 5, Bartra 5.5, Natan 5, Rodríguez 6 (1′ st Perraud 5.5); Fornals 5.5 (40′ st Altimira sv), Cardoso 5.5 (40′ st Lo Celso sv); Antony 5, Isco 7, Ezzalzouli 7 (8′ st Rodriguez Caraballo 5); Bakambu 5 (27′ st Ruibal 5.5). In panchina: Vieites, Mendy, Ortiz, Pallarés, Flores, Garcia. Allenatore: Pellegrini 5
CHELSEA (4-2-3-1): Jorgensen 6.5; Gusto 5 (1′ st James 6.5), Chalobah 6.5, Badiashile 5.5 (17′ st Colwill 6), Cucurella 7; Caicedo 7.5, Fernandez 7.5; Neto 5.5 (16′ st Sancho 7.5), Palmer 7.5 (43′ st Guiu sv), Madueke 6.5; Jackson 7 (35′ st Dewnsbury-Hall 6.5). In panchina: Sánchez, Bergstrom, Adarabioyo, Nkunku, George, Acheampong, Amougou. Allenatore: Maresca 7
ARBITRO: Peljto (Bosnia) 6
RETI: 9′ pt Ezzalzouli, 20′ st Fernandez, 25′ st Jackson, 38′ st Sancho, 45′ +1′ st Caicedo. NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Badiashile, Palmer, Sancho, Antony, Perraud.
Angoli 4-4.
Recupero 1′ pt, 5′ st.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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