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Cronaca

Risultati e prospettive, il Progetto ITALIAE si racconta a Forum PA

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ROMA (ITALPRESS) – In occasione di Forum PA 2025, il Progetto ITALIAE ha presentato i risultati raggiunti a dieci mesi dalla conclusione delle attività, delineando anche le prospettive future per rafforzare la capacità amministrativa degli enti territoriali e accompagnare la transizione digitale del Paese.
Promosso dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Progetto si conferma una delle iniziative più incisive per contrastare la frammentazione amministrativa nei territori e favorire l’associazionismo tra piccoli comuni, attraverso percorsi di innovazione istituzionale e organizzativa.
Negli ultimi quattro anni, ITALIAE ha condotto 72 interventi a sostegno dell’associazionismo, coinvolgendo oltre 600 comuni in 11 regioni, grazie a strumenti operativi, modelli e vademecum in aree chiave come la gestione associata, la digitalizzazione, la finanza locale e la valorizzazione del patrimonio pubblico.
Il Progetto ha costruito una rete di collaborazioni qualificate con Università, enti nazionali e territoriali – tra cui Politecnico di Milano, Università Cà Foscari Venezia, ISTAT, AGID, Protezione Civile, FORMEZ PA, ANCI, UNCEM, INU – che hanno affiancato centinaia di amministrazioni locali nel miglioramento della qualità dei servizi e nella costruzione di comunità più resilienti.
Fondamentali nel percorso sono state le quattro linee di intervento del Progetto ITALIAE, tra cui tre Atelier tematici e un Osservatorio: Laboratorio Permanente e Community di Innovazione: fornisce supporto diretto sui territori attraverso esperti e strumenti formativi per l’associazionismo e la transizione digitale. Atelier TAP (Trasparenza, Anticorruzione e Performance): ha sviluppato soluzioni pratiche come la Web App “Amministrazione Trasparente”, già adottata da enti pilota come l’Unione Romagna Faentina e la Regione Marche. Atelier VPI (Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare Pubblico): in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, ha realizzato Toolkit tematici e attivato progetti pilota di rigenerazione urbana con realtà come la Città Metropolitana di Milano, Roma Capitale e il Commissario per le aree del sisma 2016. Osservatorio Permanente: in partnership con l’Università di Bologna e il Politecnico di Milano, analizza i processi associativi e le trasformazioni delle autonomie locali, monitorando l’attuazione delle normative.
Le sfide oltre il 2025 Guardando al futuro, qualora il Progetto prosegua oltre la scadenza prevista, le sfide principali saranno ampliare il coinvolgimento dei comuni – soprattutto nelle regioni dove la frammentazione è ancora diffusa – e accompagnare la transizione digitale, potenziata dalle opportunità dell’intelligenza artificiale. L’AI potrà giocare un ruolo decisivo nella gestione delle domande pubbliche, nell’analisi dei bisogni e nella pianificazione dei servizi locali.
Durante il seminario a Forum PA, il Responsabile del Progetto Giovanni Vetritto e i coordinatori del DARA Teresa Costa e Antonio Travascio hanno sottolineato l’importanza dell’eredità che ITALIAE sta lasciando: una dotazione di strumenti concreti, una rete solida e un metodo operativo innovativo a disposizione degli enti locali.
“L’aggregazione dei servizi e la nascita delle Unioni di Comuni, rappresenta lo strumento primario alla lotta alla frammentazione amministrativa che affligge i nostri territori – afferma il Responsabile del Progetto Giovanni Vetritto -. A dieci mesi dalla conclusione programmata delle attività, abbiamo voluto fare un bilancio dei risultati e delle prospettive del Progetto ITALIAE, che grazie a una serie di interventi tematici sulla trasparenza, l’accountability, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e le green community, ha prodotto notevoli benefici per le comunità locali. I risultati per adesso ci hanno dato ragione. Oggi in Italia è in costante crescita il numero di comuni che aderisce ad Unioni già esistenti, andando a comporre le cosiddette città diffuse, che aggregando i loro servizi, contribuiscono a contrastare la carenza di servizi per imprese e cittadini”.

– foto ufficio stampa Progetto ITALIAE –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Immigrazione clandestina, 45 misure cautelari nel napoletano

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NAPOLI (ITALPRESS) – Sono 45 le persone indagate per associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina pluriaggravato, estorsione aggravata dal metodo mafioso, falso ideologico e truffa.

Tra le persone destinatarie della misura risultano anche alcuni avvocati, titolari di C.A.F. operanti nei paesi vesuviani, oltre ad esponenti della locale criminalità organizzata. Sono stati, inoltre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari 23 persone, tra i quali molteplici collaboratori dei predetti professionisti nonché numerosi mediatori stranieri, ed alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria undici datori di lavoro che avrebbero messo a disposizione le proprie realtà aziendali per false assunzioni di cittadini extra Ue.

Infine, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e rapporti assicurativi per un valore complessivo di circa due milioni di euro.

L’attività svolta avrebbe evidenziato l’esistenza, in Campania, soprattutto nei Comuni di San Giuseppe Vesuviano ed Ottaviano – area caratterizzata dalla presenza di una fiorente comunità di cittadini del Bangladesh di tre distinte associazioni per delinquere, messe in piedi da altrettanti avvocati e da gestori di alcuni Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (C.A.F.), volte a lucrare su cittadini extracomunitari interessati ad entrare in Italia o a regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale, sfruttando le criticità della normativa relativa alle procedure di programmazione dei flussi d’ingresso in Italia di stranieri (cd. Decreti Flussi).

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Dalle indagini, corroborate da attività tecnica ed articolatesi in servizi di osservazione, nonché in approfondite analisi della documentazione acquisita presso gli uffici competenti sarebbe emerso che i menzionati promotori delle associazioni, in accordo con datori di lavoro compiacenti e mediatori bengalesi avvalendosi, per le attività istruttorie, di numerosi collaboratori, sistematicamente avrebbero istruito ed inoltrato fittizie richieste di assunzione di aspiranti lavoratori extracomunitari.

A tale scopo, e dietro lauto compenso, i legali e gestori di C.A.F. avrebbero procurato agli interessati la documentazione, ideologicamente falsa, richiesta dalla normativa sui flussi migratori per un regolare ingresso in Italia, soprattutto attinente ad una disponibilità all’assunzione di imprenditori in realtà inesistente e all’idoneità degli alloggi in cui i lavoratori avrebbero dovuto essere ospitati, asseverando, in qualità di professionisti qualificati, la conformità alla legge di istanze corredate da documentazione truffaldina.

I promotori indagati – utilizzando identità digitali (Spid) di altri associati ( tra cui un appartenente alle FF.OO) avrebbero inoltrato complessivamente diverse migliaia di richieste di nulla osta, con I ‘effetto finale, qualora le pratiche truffaldine trattate avessero superato lo sbarramento temporale del meccanismo del C.d. click day, di favorire l’immigrazione clandestina.

Dall ‘attività investigativa sarebbe emerso che in alcuni casi gli stranieri, per assicurarsi il buon esito della propria istanza di assunzione, erano disposti a corrispondere, per il tramite di inteemediari loro connazionali, anch’essi lautamente ricompensati dalle organizzazioni, somme di denaro che raggiungevano i 9.000 euro, generando in tal modo un giro d’affari di svariati milioni di euro.

Gli ingenti profitti generati da tale traffico illecito sarebbero stati anche intercettati da alcuni soggetti collegati alla criminalità organizzata locale, la cui infiltrazione avrebbe assunto una duplice forma, quella della tipica attività estorsiva nei confronti dei professionisti del settore ovvero quella della partecipazione diretta alla gestione delle pratiche flussi.

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Nel corso delle indagini i poliziotti hanno arrestato in flagranza per estorsione aggravata dal metodo mafioso, in due distinti episodi, altrettanti esponenti di vertice del clan Fabbrocino, egemone in quel territorio, mentre, soprattutto per quanto riguarda una delle organizzazioni indagate, sono emersi rapporti diretti e condivisione dei relativi profitti con esponenti del predetto clan.

– Foto da Video Polizia –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Fisco, Meloni “Vogliamo un sistema più equo, focus sul ceto medio”

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo la riforma delle aliquote Irpef “il nostro lavoro non è finito: intendiamo fare di più e concentrarci oggi sul ceto medio, che è la struttura portante del sistema produttivo italiano. Vogliamo premiare il merito, sostenere il lavoro, dare certezze ai giovani”.

Così il premier Giorgia Meloni nel suo intervento agli Stati generali dei Commercialisti 2025. “Vogliamo lavorare per rendere il sistema più equo e più incentivante per chi produce reddito”, ha proseguito.

“Una fiscalità più leggera e semplice è una condizione necessaria per attrarre investimenti e far crescere l’economia reale”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

– Foto IPA Agency –

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Cronaca

Maxi sequestro a Perugia di 25 Kg di cocaina dal valore di 2,5 milioni

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PERUGIA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Perugia ha sequestrato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente e arrestato un uomo sospettato di essere coinvolto in un vasto traffico di droga attivo tra Spello, Foligno e il resto della provincia.

I finanzieri hanno fermato e ispezionato un’auto condotta da un albanese residente a Spello, che – da preliminari attività info-investigative – risultava dedito al traffico di sostanze stupefacenti.

I Finanzieri hanno ispezionato l’auto, bloccata nei pressi di un’area di servizio sita in Foligno e hanno individuato due doppi fondi artigianali, abilmente realizzati sotto i sedili posteriori del mezzo, accessibili solo tramite un sofisticato sistema di apertura meccanico, appositamente occultato per sfuggire a eventuali controlli.

Al loro interno, i militari hanno rinvenuto 10 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 12 chilogrammi, oltre a 10mila euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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Sulla base del materiale già sequestrato nel corso dell’intervento, l’attività è proseguita con perquisizioni mirate presso le due abitazioni riconducibili all’uomo, situate a Spello e Foligno. Anche in questo caso, l’azione delle Fiamme Gialle ha dato esito positivo. All’interno degli immobili sono stati, infatti, trovati altri 11 panetti di cocaina, per un totale di circa 13 chilogrammi, una pistola risultata rubata, 46mila euro in contanti, e diversi dispositivi telefonici, alcuni dei quali risultati “criptati”.

Il valore dello stupefacente complessivamente sequestrato avrebbe potuto fruttare sul mercato oltre 2 milioni e mezzo di euro.
L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Spoleto, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

– Foto Ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS)

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