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Trionfi azzurri ai Mondiali di Triathlon, Malagò “Fieri di voi”
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2 anni fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – Dieci medaglie per la Federazione Italiana Triathlon – cinque d’oro, quattro d’argento e una di bronzo – dopo i primi due giorni dei Multisport World Championships in corso di svolgimento a Targu Mures, in Romania. Le straordinarie prestazioni fatte registrare dalle atlete e dagli atleti azzurri hanno portato l’Italia a poter vantare il miglior medagliere tra le nazioni partecipanti a questa edizione dei Multisport World Championships, frutto di un attento lavoro di programmazione e
preparazione, con molte gare ancora da disputare e nelle quali potranno essere ancora protagonisti. La pioggia di medaglie per l’Italia è iniziata, con il Duathlon Cross, fin dalla giornata
inaugurale della manifestazione, con quella d’oro di Elisabetta Peroncini tra le Elite e la doppietta messa a segno, in campo maschile, dagli Junior Riccardo Giuliano (oro) e Manuel Cossu (argento). Nel Triathlon Cross, poi, altra doppietta tra le Elite, con Sara Mairhofer, che si è laureata campionessa mondiale, precedendo sul traguardo l’altra azzurra Marta Menditto, che ha completato il trionfo azzurro conquistando la medaglia d’oro tra le Under 23.
Una fantastica tripletta per l’Italia – oro per Ruslan Farci, argento per Niccolò Sancisi e bronzo per Lukas Lanzingher – ha sancito anche la superiorità indiscussa degli Junior in
campo maschile, mentre tra le ragazze Chiara Porta ha conquistato un’ottima medaglia d’argento. “Ci sono giorni i cui è facile fare il presidente di Federazione, giorni in cui arrivano i risultati
determinati da tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti – le parole del presidente della Federazione Italiana Triathlon, Riccardo Giubilei -. Vedere le nostre ragazze e i nostri ragazzi, sorridenti sul podio con il body azzurro indosso e con le bandiere tricolori che sventolano sui pennoni più alti mentre risuona l’inno italiano, è una soddisfazione che ripaga di tutti gli sforzi compiuti dall’area tecnica nazionale e di un lavoro di squadra che è alla base di una crescita collettiva che ha portato il Cross italiano all’apice del panorama mondiale. Mi sembra giusto ringraziare tutti coloro che stanno lavorando per dar vita
al progetto grazie al quale il cielo di Targu Mures in questi giorni è davvero azzurro, a cominciare dal direttore tecnico del Cross Stefano Davite, i tecnici che lo hanno accompagnato in questa spedizione, da ricordare Giampiero De Faveri e Andrea
Schiavino, tutti i tecnici che, ogni giorno, seguono i ragazzi ed il direttore sportivo Biava che coordina il tutto”.
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si dice “particolarmente orgoglioso degli straordinari risultati ottenuti nei primi due giorni di gara ai Multisport World Championships in svolgimento in Romania. E’ una grande emozione vedere l’Italia protagonista principale della manifestazione, grazie ai successi e ai 10 podi complessivi che sintetizzano in modo eloquente il crescente spessore tecnico delle nostre Nazionali, a ogni livello. Sono segnali che alimentano le ambizioni in vista dei prossimi appuntamenti e che premiano le scelte effettuate dalla Federazione guidata dal presidente Giubilei. Complimenti Fitri,
complimenti alle nostre campionesse e ai nostri fuoriclasse”.
– Foto ufficio stampa Fitri –
(ITALPRESS).
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Amici e tifosi in Cattedrale per l’ultimo saluto a Schillaci
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Sulla bara posta dinanzi all’altare si ergono fiori, sciarpe, gagliardetti e quell’indimenticabile maglia numero 19 azzurra che vide Totò protagonista a Italia ’90. L’arrivo del feretro è accolto con commozione, accompagnata da una bandiera rosanero che si staglia nel giardino della Cattedrale: il nome Totò Schillaci viene scandito a gran voce al passaggio della bara, anticipando un clima rovente che domani accompagnerà il Barbera in occasione di Palermo-Cesena, prima gara in cui la città sarà un pò più vuota senza il suo simbolo calcistico più rappresentativo. Alla celebrazione, chiusa con la benedizione delle esequie da parte dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, hanno preso parte tra gli altri il presidente della Figc Gabriele Gravina, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente del Palermo Dario Mirri, mentre tra i calciatori rosanero figurano Francesco Di Mariano (nipote di Schillaci), Matteo Brunori e Jacopo Segre insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis e al suo vice Giulio Migliaccio.
“Oggi è festa per il nostro fratello Totò, perchè è il giorno della nascita nuova nel mistero di Dio – sottolinea nell’omelia monsignor Filippo Sarullo, – E in questo sentirci ancora amati da lui, voi suoi cari familiari ricordate Totò per tutte le volte che lui è stato luce per voi. Ricordate la luce che vi ha trasmesso, anche attraverso i suoi occhi vivi ed eloquenti, amandovi come figlio, marito, papà, fratello, familiare, parente, amico. Ma in tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle notti magiche, perchè ha fatto sognare l’Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l’affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo”. “E’ stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo, tra gente comune, e vive e si distingue nella scena internazionale, anzi mondiale, come campione prodigioso, una leggenda del calcio”. “Grazie – continua Sarullo – Perchè da lassù continuerai a guardare alla tua Palermo e continuerai ad ispirare tanti giovani di oggi e di domani a seguire il tuo esempio per aderire alla via del bene, a seguire i sogni che possono diventare realtà, a vivere ancora notti magiche di amore e di bene, guardando a quella porta alla quale indirizzare il pallone e l’essenza della vita, facendo tesoro di quanto Totò ci ha trasmesso, per continuare a vivere, come da lui fatto, i valori dello sport e della maturità umana, attenendosi ai confini del campo della vita, oltre i quali nella vita non si può andare oltre. Le regole del calcio, come di ogni altro sport, ci insegnano a saper vincere e a saper perdere. Imparare questo e attuarlo nella vita è il miglior insegnamento di vita che oggi Totò vuole consegnare a tutti noi perchè nella sua scuola calcio ha continuato ad educare attraverso lo sport. Ha certamente insegnato che la vera forza di uno sportivo, di una persona autentica e matura non è quella di sentirsi invincibili ma la capacità di rialzarsi”.
– foto xd8/Italpress –
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– foto xd8/Italpress –
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Champions dolceamara per l’Atalanta, 0-0 contro l’Arsenal
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13 ore fa-
20 Settembre 2024di
RedazioneBERGAMO (ITALPRESS) – Finisce 0-0 la sfida tra Atalanta e Arsenal, match valido per la prima giornata della nuova Champions League. Buon punto per la squadra di Gian Piero Gasperini, dopo la vittoria di domenica contro la Fiorentina, ma qualche rammarico per il rigore fallito da Retegui a inizio ripresa. Ritmi alti, ma soprattutto intensità e una marcatura uomo contro uomo asfissiante. Gasperini ha impostato la solita gara europea, impedendo qualsiasi tipo di fraseggio ai londinesi. La prima e unica occasione del primo tempo è capitata su calcio di punizione ma Carnesecchi è intervenuto prima su Saka, poi sul tiro, sulla respinta corta, di Partey. Anche la Dea ha fatto parecchio fatica non riuscendo a sviluppare la manovra, soltanto una conclusione di De Ketelaere, su sponda di Retegui, ha creato problemi a Raya. Dopo un primo tempo avaro di occasioni, è stata l’Atalanta ad avere la grossa occasione per sbloccare il match. Retegui ha fallito un calcio di rigore nel secondo tempo (dopo un fallo di Partey su Ederson): il portiere dei londinesi è stato abile a respingere anche il successivo colpo di testa a botta sicura dell’attaccante italo-argentino. Un errore che di fatto ha condizionato tutta la ripresa dei nerazzurri, soltanto Cuadrado – all’esordio stagionale – ha provato la conclusione da lontano senza però inquadrare lo specchio della porta.
Nell’Arsenal sono entrati in campo nella ripresa Jorginho e Calafiori: buona la prova da parte del difensore azzurro, spesso nel vivo della manovra. La squadra del Gasp ha provato ad alzare il ritmo nei minuti finali con un paio di palloni piazzati in area piccola, gli ospiti però hanno risposto presente alzando ancor di più il muro difensivo: gli orobici raccolgono un buon punto davanti ad oltre 22mila spettatori, in attesa della sfida di lunedì col Como, sempre al Gewiss Stadium di Bergamo. Nel prossimo turno di Champions i nerazzurri sfideranno gli ucraini dello Shakhtar Donetsk: gara in programma mercoledì 2 ottobre alle 18.45.
– foto Ipa Agency –
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