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Cronaca

Roma, a Palazzo Cipolla in mostra le opere di Raoul Dufy

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ROMA (ITALPRESS) – Le sale di Palazzo Cipolla, a Roma, ospiteranno da domani e fino al 26 febbraio 2023 la prima grande esposizione mai realizzata in Italia e dedicata a uno dei maestri dell’arte moderna: Raoul Dufy. La mostra – promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale per volontà del suo presidente Emmanuele Francesco Maria Emanuele – è realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia, ideata dal Musee d’Art Moderne de la Ville de Paris, Paris Musees e curata da Sophie Krebs, conservatrice generale dello stesso museo parigino. “Dufy è un personaggio di un’epoca ben precisa, lontana dal contemporaneo, ma connotata da una capacità di visione alternativa – ha detto il professor Emanuele nel corso della preview stampa della mostra -. Basta pensare ad esempio che per lui l’arte non era soltanto dipingere il quadro secondo la tradizione pittorica dei colori sulla tela, ma anche, come si vede nei manufatti, sperimentare il proprio talento nelle arti decorative più varie, dipingendo su legno, ceramica e tessuti. Dopo un lungo peregrinare nel suo Paese, la Francia, Dufy ritiene interessante proporsi come conoscitore e come produttore di arte nei Paesi del Mediterraneo, arrivando dopo Roma e Napoli anche in Sicilia. Un grande artista, che perpetua il valore di Palazzo Cipolla come luogo dove la Fondazione Roma e la Fondazione Terzo Pilastro hanno buttato un seme che spero, quando il tempo lo prevederà, venga raccolto e continuato da altri”.
Autore di opere monumentali come La Fee Electricitè (1937-1938) – uno dei dipinti più grandi al mondo, di una lunghezza complessiva di 6 metri, composto da 250 pannelli e commissionatogli dalla “Compagnie parisienne de distribution d’èlectricitè” per essere esposto nel Padiglione dell’elettricità al World’s World del 1937 -, Dufy fu un grande pittore, scenografo e disegnatore francese di inizio ‘900 che, per la sua capacità di catturare le atmosfere, i colori e l’intensità della luce e a trasferirli sulle sue tele, divenne – per antonomasia – il pittore della gioia e della luce.
Nacque da una famiglia di modeste condizioni economiche ed ebbe un padre attivo come organista che trasferì in particolare a Raoul la sua stessa passione per la musica, che lui coltivò per tutto il resto della vita trasponendola anche nelle sue opere. In seguito a una crisi finanziaria della famiglia, nel 1891 il giovane Raoul fu costretto a cercare lavoro a Le Havre.
Nell’ambiente artistico stimolante di Parigi si avvicinò a due maestri dell’impressionismo come Monet e Pissarro ma, nel 1905, lo scandalo dei Fauves gli rivelò una pittura moderna e “di tendenza” che lo portò ad avvicinarsi a Matisse. Il 1903 fu l’anno della sua prima volta al Salon des Independants, nel quale espose fino al 1936 e poi fu accettato nel 1906 al Salon d’Automne (fino al 1943).
La sua attività artistica non conobbe interruzioni e, dal 1910, ampliò la sua attività nel campo delle arti decorative affermandosi con successo in una produzione assai vasta, dalla xilografia alla pittura e alla grafica, dalle ceramiche ai tessuti, dalle illustrazioni alle scenografie. Con un’attività artistica che non conobbe interruzioni fino alla sua morte, tutto ciò gli consentì di recuperare la sua tavolozza squillante, cui sovrappose un tocco grafico vibrante e allusivo.
La mostra Raoul Dufy. Il pittore della gioia, con oltre 160 opere tra dipinti, disegni, ceramiche e tessuti provenienti da rinomate collezioni pubbliche e private francesi – come il Musèe d’Art Moderne de la Ville de Paris che conserva di Dufy una delle più ricche collezioni, dal Centre Pompidou, Palais Galliera, la Bibliothèque Forney e la Bibliothèque littèraire Jacques Doucet tutte di Parigi insieme al Musèe de la Loire, Musèe des Tissus et des Arts Dècoratifs di Lione, il Musèe des Beaux-Arts Jules Chèret di Nizza e al Musèe Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles – racconta la vita e l’opera di un artista con lo sguardo sempre rivolto alla modernità, pervaso da una vivacità che ha saputo adattare a tutte le arti decorative, contribuendo a cambiare il gusto del pubblico. Curata da Sophie Krebs, conservatrice generale del patrimonio del museo parigino, la mostra è un viaggio emozionale attraverso i temi prediletti dall’artista, dove le sensazioni visive ridotte all’essenza della realtà, l’utilizzo della composizione, della luce e del colore sono gli elementi emblematici che caratterizzano le sue opere.
Suddivisa in 14 sezioni tematiche, la mostra racconta l’intero percorso artistico del pittore francese, attraverso molteplici opere che abbracciano varie tecniche nei diversi decenni del Novecento, dagli inizi fino agli anni Cinquanta, quando Dufy cercò nuovi temi a causa della guerra e della malattia che lo costrinse a rimanere nel suo studio nel sud della Francia.
Un excursus che trova il suo leitmotiv nella violenza cromatica, nella magia di quel colore che diventa elemento indispensabile per la comunicazione di emozioni e stati d’animo.
Un’evoluzione che vede Dufy inizialmente prosecutore di quella tradizione impressionista germogliata con Monet proprio nella sua città natale di Le Havre e poi insieme ai Fauve che, radunati attorno alla figura di Matisse, reagiranno presto alla pittura d’atmosfera e a quel dipingere dominato dalle sensazioni visive, per poi approdare infine ad abbracciare l’austerità cezanniana con la quale le forme, le zone piatte di colori accesi o addirittura violenti sono indipendenti dalla linea che accenna appena a circoscriverle. Onde a V rovesciata, nuvole e un mondo di forme: bagnanti, uccelli, cavalli, paesaggi ispirati sia dalla modernità che dal classicismo. Sensibile all’aria del proprio tempo, si interessa alla società dell’intrattenimento con le sue corse, le regate, gli spettacoli elitari e popolari al contempo che Dufy riproduce con brio e vivacità. Un artista alla perenne ricerca di stimoli e sperimentazione, in grado di rendere l’arte impegnata ma allo stesso tempo apparentemente “leggera”, il cui scopo dichiarato era, come scrive la scrittrice americana Gertrude Stein, di arrecare piacere.

– foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro Internazionale –
(ITALPRESS).

Cronaca

Acea partecipa al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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SIRACUSA (ITALPRESS) – ACEA, gruppo industriale leader nel settore idrico e tra i primi operatori dell’energia e dell’ambiente, è presente con uno stand all’interno dell’area espositiva “Expo Divinazione” sull’isola di Ortigia dal 21 al 29 settembre, nel contesto dell’evento istituzionale di livello internazionale, G7 – Agricoltura e Pesca.
Un’occasione per ribadire l’importanza dell’acqua per lo sviluppo economico e sociale del Paese, con un particolare focus sull’uso della risorsa idrica in agricoltura.
“Per ACEA, primo operatore idrico italiano, la sostenibilità è integrata in ogni business, in particolare in quello idrico, così essenziale e strategico nell’attuale momento storico. Per questo l’azienda ha previsto investimenti nel settore dell’acqua pari a 4,7 miliardi di Euro entro il 2028”, ricorda una nota.
Nello stand di Ortigia, allestito con ledwall, sono presenti corner tematici dove operatori ACEA presentano i progetti del Gruppo: dalle opere PNRR nel settore idrico, all’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione delle infrastrutture sempre più smart. Attraverso l’utilizzo di visori sarà, inoltre, possibile visitare virtualmente impianti e opere idriche.
La presenza di ACEA al G7 di Ortigia suggella la strategia industriale della SpA guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo, che di recente si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio idrico integrato della città di Siracusa e di altri 19 comuni della Provincia. Così ACEA si occuperà della conduzione di oltre 2.000 chilometri di rete idrica, che alimentano 166.000 utenze e di 1.300 chilometri di rete fognaria al servizio di 390.000 abitanti. La durata della concessione sarà di 30 anni.
L’Azienda è impegnata anche nella promozione di una nuova cultura dell’acqua che punti a una maggiore consapevolezza e responsabilità nel consumo della risorsa.
ACEA infine ha firmato con Intesa Sanpaolo un accordo per lo sviluppo di collaborazioni volte alla tutela e al riutilizzo della risorsa idrica anche in negli ambiti agricoli, insieme ad investimenti per il riuso delle acque depurate all’interno delle cosiddette comunità idriche, con impatti positivi per l’ambiente, i territori e le imprese stesse che potranno stabilizzare il proprio approvvigionamento di acqua. A tal fine Intesa Sanpaolo stanzierà fino a 20 miliardi di Euro per supportare le iniziative delle aziende e degli operatori della filiera idrica, mentre ACEA metterà a disposizione le sue professionalità e le sue competenze per identificare nuove iniziative a livello di sistema, con soluzioni innovative per favorire un uso efficiente della risorsa acqua anche attraverso forme di advisory tecnologica.

Fonte foto uff stampa Acea
(ITALPRESS).

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Cronaca

Norris trionfa a Singapore davanti a Verstappen e Piastri

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MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – La terza volta è quella buona per Lando Norris, che dopo non aver sfruttato la pole position di Monza e la brutta qualifica di Baku riesce a concretizzare il potenziale della sua McLaren vincendo il Gran Premio di Singapore. Un successo, il terzo stagionale dopo Miami e Zandvoort, in stile Red Bull 2023, dominato con poco più di venti secondi di vantaggio su chi la Red Bull sta provando a riportarla su, Max Verstappen, secondo e di nuovo sul podio dopo due gare di assenza. Terza alla bandiera a scacchi l’altra McLaren di Oscar Piastri, che nonostante la quinta posizione al via è riuscito a mettersi dietro entrambe le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, rispettivamente quarto e quinto nella qualifica del sabato. Quinto posto finale, invece, per la Ferrari di Charles Leclerc, che dopo il tempo cancellato nel Q3 che lo ha costretto a partire dalla nona casella della griglia è riuscito, con un mix di strategia e sorpassi, ad ottenere un risultato positivo considerando la posizione di partenza e il layout del tracciato non particolarmente adatto alle rimonte.
Poco dietro Carlos Sainz, che alla sua duecentesima gara in Formula 1 non va oltre il settimo posto, con una qualifica compromessa per lui in ragione dell’incidente occorsogli in preparazione del suo giro in Q3. Tra le due Rosse l’altra Mercedes di Lewis Hamilton, mentre chiudono la top ten a punti l’Aston Martin di Fernando Alonso, la Haas di Nico Hulkenberg e la Red Bull di Sergio Perez.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gudmundsson ribalta la Lazio, prima vittoria per la Fiorentina

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina conquista la sua prima vittoria stagionale ribaltando la Lazio grazie a una doppietta – su rigore – di Albert Gudmundsson che non poteva sognare debutto migliore in maglia viola. Per i padroni di casa un premio a una ripresa sugli scudi con i biancocelesti che di contro si sono sciolti al caldo pomeriggio del Franchi. E pensare che il primo tempo è una sinfonia quasi ininterrotta degli ospiti che trovano il momentaneo vantaggio solo al tramonto dei 45′, con Gila di testa, ma se ciò accade è soprattutto merito di De Gea autore di almeno due interventi decisivi prima su Zaccagni (19′) e poi su Dia (37′). La bella sfida fra i due portieri aveva visto il prologo segnato da una deviazione fondamentale sul palo di Provedel su Colpani che era stato servito in maniera deliziosa dall’ex Cataldi. La difesa a 3 penalizza fortemente i gigliati, anche perchè il centrocampo dei padroni di casa non fa filtro, e l’unico schema offensivo è la palla lunga per Kean che da solo può poco.
Di contro nella Lazio in cattedra Isaksen, ben supportato da Castrovilli, alla prima da titolare con i capitolini.
Palladino, insoddisfatto dalla prima frazione dei suoi, decide di stravolgere tatticamente la squadra. Gli ingressi al 1′ della ripresa di Ranieri e Gudmundsson portano al passaggio dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1. Neanche il tempo di appuntare le novità che l’islandese pareggia su calcio di rigore dopo aver subito fallo da Guendouzi (49′). Baroni attende un pò prima di mettere mano alla sua Lazio, e quando lo fa, dopo il cambio all’ora di gioco per Castrovilli, inserisce Pedro e Marusic per Dia e Lazzari. I cambi aggiungeranno poco ai biancocelesti. Di contro grave l’errore di Kean in stacco aereo su cross di Dodo al 70′, meno quello di Colpani con un sinistro a giro poco prima di lasciare il campo a 10′ dalla fine. A 2′ dal termine il fallo da rigore di Tavares su Dodo che porta al secondo rigore dei viola, di nuovo Gudmundsson realizza spiazzando Provedel e consegnando la vittoria ai suoi.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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