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Cronaca

Salis “Lo sport deve diventare un diritto e non un lusso”

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ROMA (ITALPRESS) – Dalla pedana alla scrivania, dal martello alla penna, in prima linea per la parità di genere e l’abbattimento degli stereotipi. Silvia Salis, dopo una carriera ad alti livelli nell’atletica, dal 2021 è vicepresidente vicario del Coni, “una posizione che mi soddisfa molto perchè mi occupo di tutto quello che ho sempre amato, lo sport – racconta in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica ‘Primo Pianò dell’Agenzia Italpress – In generale ho sempre avuto una vocazione per la politica e mi farebbe piacere se venisse rivalutata la figura di chi si occupa della cosa pubblica, sogno che le persone ritrovino fiducia in chi rappresenta le istituzioni e che le istituzioni non vengano screditate”. Nei mesi scorsi la dirigente genovese ha girato l’Italia per presentare anche il suo libro “La bambina più forte del mondo”, che ha recentemente ricevuto il “Premio di Letteratura Sportiva Gianni Mura” per la sezione “Fuoriclasse” come miglior opera di letteratura sportiva per ragazze e ragazzi. Un’occasione per toccare con mano a che punto è la battaglia per la parità di genere. “Sono nata in un campo di atletica e ho scelto uno sport che esisteva solo per gli uomini. Oggi i genitori vogliono che i figli crescano con un altro modello: i bambini fino a una certa età non sentono questa differenza ed è per questo che bisogna lavorare su di loro”. Dall’altro lato, però, “la percezione di sport da maschi e da femmine esiste ancora, mi scontro con madri e padri ‘evolutì che dicono: ‘se mia figlia fa judo o pugilato si rovinà. E questo si riversa a cascata su altri temi. Poi c’è l’aspetto tecnico e dirigenziale: i numeri che nella pratica sono distribuiti, fra gli allenatori calano drasticamente e fra i dirigenti i dati sono ancora più bassi. Questo ci deve fare pensare. E’ vero che gli uomini votano più facilmente altri uomini anzichè una donna ma ora abbiamo come premier una donna che è stata molto votata: i simboli devono ispirare, ma per cambiare la realtà non bisogna nascondersi dietro i simboli”. La Salis sente di “far parte di questo momento di cambiamento” e rivendica l’utilità che hanno ricoperto le quote rosa, “una forzatura che però producono un cambiamento culturale”, ma serve anche un “cambiamento da parte delle donne che devono vedersi in altre figure e iniziare a concorrere con le regole che ci sono nei mondi ai quali vogliono avere accesso”. Ma la questione della parità di genere si inserisce in un quadro più ampio: “Il passaggio culturale che deve fare il nostro Paese è far diventare lo sport un diritto: per gran parte della popolazione è un lusso e non possiamo permettercelo”. Per la vicepresidente vicario del Coni “farlo diventare un diritto passa anche attraverso gli impianti sportivi: bisogna colmare il divario enorme fa nord e sud come impiantistica e rimettere in piedi e rendere agibili le strutture che abbiamo. Inoltre bisogna rendere lo sport un’attività che non sia un peso per le famiglie, questo è un problema a cui mettere mano profondamente – prosegue l’ex martellista – E ancora: quale risparmio avrebbe il nostro Paese se venisse garantita l’attività sportiva anche alla terza età? Sono temi scomodi, perchè comportano un grande sforzo economico, ma bisogna lavorare su due piani, da un lato sull’immediato e dall’altro avere una visione”. Un concetto rivolto idealmente anche al nuovo ministro dello Sport, Andrea Abodi. “Era già conosciuto per tutti i ruoli che ha rivestito nel mondo sportivo e non solo, non dobbiamo scoprire le sue competenze, la sua storia parla chiaro – aggiunge Salis – Il fatto di conoscerlo è un vantaggio, l’aspettativa è molto positiva”. Infine una battuta su un tema d’attualità, la Coppa del Mondo di calcio: “Credo che il Qatar che chiuderà questi Mondiali non sarà lo stesso Qatar che li ha aperti. Lo sport ha una comunicazione immediata e potentissima, il Qatar si è aperto al mondo organizzando questi Mondiali e sarà costretto a fare un passo avanti sul tema dei diritti”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

SOPRALLUOGO DEI RIS NELLA VILLETTA DELLA FAMIGLIA POGGI A GARLASCO

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Nuovo sviluppo delle indagini su Garlasco. Gli uomini del Ris dei carabinieri sono entrati stamane nella villetta di Via Pascoli a Garlasco – dove il 13 agosto del 2007 venne ritrovato il corpo di Chiara Poggi – con laser, scanner e droni. La notizia è stata diffusa dai social del Tg1. Obiettivo dell’approfondimento di indagine è riprodurre in 3d gli spazi dell’abitazione e ricostruire le traiettorie delle tracce di sangue.
Nei giorni scorsi la famiglia di Chiara Poggi stava valutando se chiedere di estendere i prelievi di dna per il maxi incidente probatorio anche a consulenti, periti e carabinieri del Ris che hanno già analizzato i reperti nel corso di 18 anni di indagini e processi.

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Cronaca

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Rubavano beni alimentari, due arresti in Brianza

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BRIANZA (ITALPRESS) – I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vimercate hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini marocchini di 47 e 46 anni, residenti rispettivamente a Burago di Molgora e Gessate, ritenuti responsabili di rapina aggravata.

Durante un servizio perlustrativo, i militari hanno intercettato a Bellusco un’auto corrispondente a quella segnalata poco prima per una rapina ai danni di un esercizio commerciale a Mezzago.

I due occupanti, sorpresi a sottrarre numerosi beni alimentari senza pagarli, nel tentativo di guadagnarsi la fuga avrebbero cercato di investire la titolare del punto vendita. Il mezzo è stato bloccato subito dopo un lieve incidente stradale, privo di conseguenze per i coinvolti. All’interno dell’auto, i Carabinieri hanno rinvenuto una notevole quantità di beni alimentari, successivamente sottoposti a sequestro.

Parte della merce, il cui legittimo proprietario non è stato identificato, è stata devoluta alla Caritas Ambrosiana, previa autorizzazione della Procura di Monza, che ha coordinato le fasi successive dell’intervento, disponendo che gli arrestati fossero condotti presso la Casa Circondariale di Monza.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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