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Cronaca

Australia, Webuild entra nel settore della produzione di urea

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MILANO (ITALPRESS) – Clough, società australiana del Gruppo Webuild, in joint venture con Saipem, ha raggiunto il financial closure e le altre condizioni contrattuali necessarie per l’avvio del contratto da 2,56 miliardi di euro (USD 2,8 miliardi) di valore complessivo, per la realizzazione dell’Impianto Urea Ceres per conto della Perdaman Chemicals and Fertilisers, in Western Australia. Facendo leva sulle competenze tecniche acquisite con Clough, Webuild entra così nel segmento della produzione di urea, un prodotto di grande importanza per sostenere l’agricoltura in un’ottica di food security. Si finalizza così l’accordo con Perdaman già annunciato a maggio 2022, condizione che permette l’avvio dei lavori.
L’impianto sarà il più grande in Australia e uno dei maggiori al mondo e garantirà i più elevati standard di sostenibilità dei processi produttivi. Clough partecipa al 50% alla joint venture con Saipem (in quota al 50%), che ha un importante track record nel settore dell’urea.
“Grazie a questo contratto, Webuild entra in nuovo promettente segmento di mercato, quello della produzione di urea, la cui domanda è in crescita su scala globale – ha detto Pietro Salini, amministratore delegato Webuild -. Siamo particolarmente orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo che conferma quanto già annunciato nella Roadmap al 2025. Questo contratto aggiunge expertise di valore al nostro Gruppo grazie alle competenze integrate con Clough e conferma la strategicità della sua recente acquisizione”.
Il contratto Clough-Saipem prevede l’ingegneria, il procurement, la costruzione, il pre-commissioning e il commissioning del nuovo impianto. Per la sua costruzione, si stima saranno creati in media 2.000 posti di lavori. Situato nella penisola di Burrup, a circa 20km a nord di Karratha, sulla costa della Western Australia, l’impianto avrà una capacità produttiva di oltre 2 milioni di tonnellate di urea all’anno.
Tecnicamente, l’impianto permetterà di produrre urea fertilizzante attraverso la trasformazione di gas naturale prima in ammoniaca e successivamente in urea. La joint venture integrerà l’impianto con la nuova tecnologia all’avanguardia per la sintesi dell’ammoniaca SynCOR Ammonia, della Topsoe, rendendo così Ceres il più grande impianto di ammoniaca al mondo su singola linea, mentre per i processi di produzione di urea saranno impiegate tecnologie proprietarie Snamprogetti. L’impianto prevede anche un sistema di controllo di eccellenza che assicurerà la massima qualità dell’urea prodotta.
L’impianto Ceres sarà all’avanguardia in termini di ottimizzazione dell’efficienza energetica e di riduzione delle emissioni. E’ stato infatti progettato per ridurre al minimo le emissioni industriali e il carbon footprint della produzione di fertilizzante. Perdaman e la joint venture hanno assunto l’impegno di rendere l’impianto net carbon zero entro il 2050 e stanno implementando le migliori best practices in termini di riduzione di gas serra, a conferma del proprio impegno per mitigare il cambiamento climatico.
Webuild continua il processo di crescita in Australia, che già oggi rappresenta il secondo mercato più grande per il Gruppo dopo l’Italia, e registra un portafoglio lavori di 12 miliardi, includendo i contratti per cui ad oggi il Gruppo risulta preferred bidder e il backlog acquisito con Clough. I contratti in essere includono la realizzazione di parte del progetto di mobilità sostenibile “Sydney Metro-Western Sydney Airport metro line” che collegherà la città di Sydney al nuovo aeroporto, e il North East Link, che completerà la circonvallazione di Melbourne.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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