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Cronaca

Intesa Sanpaolo, nuovo credito da 10 mld per le imprese del turismo

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NAPOLI (ITALPRESS) – Nuove misure dedicate allo sviluppo dell’industria turistica, vitale per l’economia italiana e meridionale, per affiancare la crescita delle imprese del settore e cogliere le opportunità previste da PNRR e iniziative ministeriali. Le ha presentate a Napoli Intesa Sanpaolo, che mette a disposizione 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi destinati alle imprese del Sud, che si aggiungono agli oltre 7 miliardi di liquidità già erogati alle aziende del comparto dalla pandemia ad oggi. Il nuovo impulso rientra nel più ampio piano del Gruppo che prevede da qui al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle Pmi, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR. In quest’ambito, inoltre, la Banca guidata da Carlo Messina ha già accompagnato oltre 8.000 imprese clienti ad aggiudicarsi bandi del PNRR.
L’iniziativa odierna punta a favorire nuovi investimenti e a rafforzare la transizione ecologica delle realtà ricettive lungo tre assi chiave: riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture, sostenibilità ambientale dell’offerta attraverso il rinnovamento di strutture e servizi, digitalizzazione del modello di servizio.
Le misure messe in campo dal Gruppo sono state illustrate al Grand Hotel Vesuvio nel corso di un convegno in cui, oltre al ministro del Turismo Daniela Santanchè e a esponenti del mondo imprenditoriale, è intervenuto Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Dopo l’apertura dei lavori di Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, il contributo di Massimo Deandreis, direttore generale di Srm, ha evidenziato le prospettive di crescita del settore turistico.
Nella tavola rotonda sono state approfondite le peculiarità del comparto grazie agli interventi di Guido Fiorentino, presidente e Ceo Grand Hotel Excelsior Vittoria, Marcello Mangia, presidente e Ceo Mangiàs Resorts and Clubs, Giuseppe Pagliara, amministratore delegato Nicolaus Tour, Dina Ravera, presidente Destination Italia, e Nico Torrisi, amministratore delegato Aeroporto Internazionale di Catania.
Il sostegno del Gruppo al settore turistico si è intensificato durante e dopo la pandemia: dopo le chiusure forzate, Intesa Sanpaolo ha attuato interventi in linea con le normative pubbliche e garantito liquidità anche attraverso un’iniziativa straordinaria di moratorie estese fino a 36 mesi, accogliendo oltre 70.000 richieste di sospensione di pagamenti per un debito residuo di oltre 8,4 miliardi, di cui circa il 26% nel Mezzogiorno.
Oggi il turismo segna una importante ripresa. Il 2023 sarà, per l’Italia, l’anno turistico della cultura, della natura, dell’attrattività del made in Italy. Un’analisi realizzata da SRM – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo stima per il nostro Paese un proseguimento nel 2023 dell’accelerazione delle presenze turistiche che porterebbe a raggiungere i 436,8 milioni di notti nello scenario base, vale a dire il pieno recupero del dato del 2019. La componente domestica si stima raggiunga il 100,9% dei livelli pre-pandemici, in crescita del 6,5% rispetto al 2022. Più marcata sarà la crescita delle presenze straniere nel periodo 2022/23 (+13,2%) ma, rispetto al 2019, la distanza non è colmata del tutto, il 99,1%. Il contributo domestico sarà, quindi, sempre meno preponderante per la ripresa ma sarà compensato da una maggiore attrattività internazionale. Le prospettive per l’immediato futuro lasciano dunque ottime speranze per il settore turistico nazionale e meridionale.
In sintesi, dai dati sopra esposti nel 2023 si prevede, per l’Italia, il pieno recupero dei flussi turistici ed una nuova ripartenza soprattutto per il Mezzogiorno. Con questi numeri, si stima la realizzazione di un Pil turistico di circa 100 miliardi di euro di cui il 25% nel territorio meridionale.
Alla luce di queste prospettive, la prima Banca del Paese intende lanciare oggi una grande iniziativa di sostegno al settore, in collaborazione con le associazioni di categoria. Con l’accordo “Progettare Turismo Sostenibile” siglato con Barbara Maria Casillo, direttore generale di Confindustria Alberghi, Alessandro Massimo Nucara, direttore generale di Federalberghi, Giancarlo Carriero, vice presidente di Federterme, e Marina Lalli, presidente di Federturismo, Intesa Sanpaolo intende contribuire all’accelerazione degli investimenti nel settore, stanziando un nuovo plafond di finanziamenti per il comparto pari a 10 miliardi, di cui 3 miliardi per le regioni meridionali nel quadro delle più ampie iniziative del PNRR. Rientrano nelle misure destinate al settore le soluzioni di finanziamento ideate da Intesa Sanpaolo per contribuire al rilancio delle strutture ricettive italiane. Tra queste ci sono specifiche tipologie di S-Loan, la linea di credito sostenibile che prevede un meccanismo di incentivi economici grazie alla riduzione del tasso a seguito della condivisione di obiettivi di miglioramento.
Grande impegno del Gruppo sulle misure del PNRR: la Banca mette a disposizione gratuitamente la piattaforma IncentNow, ideata per consentire alle aziende di orientarsi nell’ambito delle misure pubbliche a disposizione. Oltre a ciò, Intesa Sanpaolo ha aderito, per il tramite di Equiter, al fondo tematico turismo. Si tratta di risorse amministrate dalla BEI per conto del MEF e indirizzate alle imprese con un mix di intervento di equity e di debito.
Infine, il Gruppo prevede soluzioni di noleggio operativo attraverso la propria controllata RentforYou, per consentire alle imprese del settore di avviare programmi di ammodernamento delle proprie strutture senza necessariamente far ricorso al capitale di debito, consentendo quindi di preservare il proprio equilibrio finanziario. Attivate anche varie linee di finanziamento a condizioni agevolate per promuovere gli investimenti verso obiettivi digitali.
Anche alle imprese del comparto turistico viene esteso il programma strategico di Intesa Sanpaolo “Motore Italia Transizione Energetica”, per incentivare i processi di indipendenza energetica delle Pmi e contrastare l’aumento dei costi energetici che soprattutto le aziende del settore turistico sono costrette ad affrontare, attraverso le misure specifiche dedicate agli investimenti nelle energie rinnovabili o nelle Comunità Energetiche Rinnovabili.
“Oggi rinnoviamo e rilanciamo il nostro impegno a favore dell’industria turistica, uno dei settori di punta dell’economia italiana e meridionale che già quest’anno può agganciare la ripresa economica e renderla strutturale – sottolinea Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Oggi è cruciale avviare una politica di investimenti che sia idonea a incrementare e mantenere nel tempo il nostro vantaggio competitivo e valorizzare in termini di qualità della nostra accoglienza il nostro patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico. Grazie alla forte collaborazione con le Associazioni di Categoria, con cui lavoriamo da tempo, Intesa Sanpaolo innalza a 10 miliardi di euro le risorse per il comparto e favorisce nuovi strumenti di accesso dei nostri clienti alle misure pubbliche di incentivazione per il rilancio delle attività ricettive. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del PNRR, è accelerare i processi di transizione sostenibile per agevolare una nuova proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per l’ambiente che ci circonda”.

– foto xc9/Italpress –
(ITALPRESS).

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TG NEWS ITALPRESS – 22 NOVEMBRE 2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Centrata base Unifil in Libano, feriti 4 militari italiani – Kiev: “I russi avanzano nel Donetsk” – Tusk: “Minaccia di un conflitto globale è seria” – Madre uccide figlia di 10 mesi e poi tenta il suicidio – Tensioni alla Sapienza di Roma, cariche e scontri con la polizia – Istat, nel 2024 matrimoni ancora in calo – Nations League, sarà Italia-Germania ai quarti – Pnrr, Meloni: “Nella fase 2 non possiamo permetterci errori o ritardi” – Previsioni 3B Meteo 23 Novembre.

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LUCEVERDE TRUCK – 22 NOVEMBRE

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INFOTRAFFIC – LUCE VERDE LOMBARDIA
Una informazione di servizio non può prescindere dal servizio di viabilità: per essere aggiornati in modo tempestivo su incidenti, code e rallentamenti gli automobilisti possono contare sul servizio Infotraffic di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, grazie ad un accordo con Luce Verde, gruppo Aci in Lombardia: contiamo anche sulle vostre segnalazioni le vostre segnalazioni via whatsapp al 389.2566296 o via mail a info@paviaunotv.it e info@lombardialive24.it (con eventuali foto e brevi video) e li manderemo in onda sui nostri canali social per aiutare chi si sta spostando in auto su strade ed autostrade della Lombardia. E potete sempre essere aggiornati in tempo reale sui nostri siti lombardialive24.it e paviaunotv.it, grazie alle segnalazioni in tempo reale del servizio Luce Verde Lombardia. Nelle fasce del driving time, a partire dalle 7,30 con le nostre Breakfast News, potrete ascoltare la situazione viabilità sulle strade, autostrade e tangenziali attorno a Milano fino all’area sud pavese. Dal Lunedì al Venerdì alle ore 18,15 c’è Luce Verde Truck, fornisce agli ascoltatori informazioni sulle imminenti chiusure notturne e le altre limitazioni agli spostamenti sulle autostrade e sul resto della grande viabilità extraurbana al Nord. Alle 18,45, invece, con Infotraffic Pavia si fa il punto sulle chiusure programmate di strade per lavori e le code e i rallentamenti per chi rientra dal lavoro in terra Pavese.
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Il genio di Milano in mostra alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 23 novembre 2024 al 16 marzo 2025 nel suo museo di Milano delle Gallerie d’Italia, la mostra Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento a cura di Marco Carminati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Paola Zatti, che racconta come il capoluogo lombardo sia stato da sempre luogo di innovazione anche in campo storico-artistico.
L’esposizione, dal forte carattere identitario per la città di Milano, è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in partnership con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e vede la collaborazione delle più importanti istituzioni culturali milanesi, come la Veneranda Fabbrica del Duomo, il Museo Diocesano, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, il Museo Poldi Pezzoli, la Biblioteca Nazionale Braidense, la GAM, il Museo del Novecento, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, molte delle quali organizzeranno nei prossimi mesi iniziative in dialogo con le Gallerie d’Italia.
In mostra 140 opere tra dipinti, marmi, manoscritti, disegni, sculture, provenienti dalle raccolte e dai depositi dei musei milanesi e da musei nazionali e internazionali come il Mart di Rovereto, Gallerie dell’Accademia di Venezia, Galleria Borghese di Roma, Kunsthistorisches Museum di Vienna, oltre che da Fondazioni, collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, afferma: ‘Le Gallerie d’Italia ospitano un grande progetto espositivo che potremmo dire ‘identitariò, perchè offre al pubblico, milanese e non, l’occasione di riflettere sulla storia culturale della città e sulla sua straordinaria capacità, immutata nel corso dei secoli, di accogliere gli artisti stranieri, recependone le novità. Un omaggio quindi a Milano come crocevia delle arti, come città inclusiva e cosmopolita, alla cui realizzazione hanno concorso prestigiose realtà cittadine, prima fra tutte la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, oltre a importanti musei nazionali e internazionali. Proprio il clima di profonda collaborazione ha reso possibile proporre una mostra di particolare bellezza e qualità, che testimonia il forte e storico legame di Intesa Sanpaolo con la città, le sue istituzioni e la sua comunità’.
Milano, città inclusiva per vocazione, è sempre stata aperta nel corso dei secoli alle innovazioni portate da artisti forestieri che vi hanno trovato grandi opportunità per realizzare le loro ispirazioni, anche grazie a un mecenatismo e a un collezionismo lungimiranti.
Il percorso espositivo, organizzato in sezioni tematiche e cronologiche, parte dal Medioevo, quando l’attività del grande cantiere del Duomo era guidata da maestranze tedesche, fino al Novecento, quando un sistema di gallerie ed esposizioni unico in Italia e di respiro internazionale attraeva verso il capoluogo lombardo grandi personalità da tutto il mondo con nuove idee, decisive per aggiornare il gusto, le tradizioni locali e la realtà artistica milanese.
Tale fervore creativo viene illustrato in mostra attraverso dieci episodi significativi che, nel corso della storia, hanno fatto di Milano un’officina privilegiata delle innovazioni.
Il percorso inizia con una suggestiva rievocazione delle vicende del Duomo, documentate attraverso una serie di sculture, provenienti dalla Veneranda Fabbrica del Duomo, destinate a popolare le fiancate e le guglie dell’imponente mole gotica, e alcuni significativi esempi delle vetrate dipinte, che per l’occasione sono state calate direttamente dalle finestre del Duomo di Milano. Questa prima sezione ci offre la possibilità di capire come gli artisti locali prendano il sopravvento dopo che le maestranze nordiche avevano avviato il cantiere, forti delle esperienze maturate nelle grandi cattedrali del Nord Europa.
La mostra prosegue con un capitolo cruciale per la storia artistica della città, segnato dalla presenza di Leonardo alla corte degli Sforza. I suoi progetti rinnovano l’urbanistica della città e fanno di Milano uno dei centri più interessanti del Rinascimento. Una significativa scelta di disegni conservati alla Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e alcuni dipinti dei suoi stretti seguaci, ci restituiscono la qualità delle sue invenzioni e l’impronta indelebile lascata dal maestro da Vinci nella cultura artistica milanese.
Una sezione della mostra è dedicata al mecenate e collezionista Cardinale Federico Borromeo che portò, in una città aperta ai commerci e agli scambi internazionali, la passione per la pittura fiamminga e i nuovi generi del paesaggio e della natura morta. Le opere, spesso di piccolo formato e dipinte su preziosi supporti di tavola e di rame, sono esposte su file sovrapposte, secondo il gusto tipico dell’epoca.
Il percorso espositivo approfondisce anche la relazione privilegiata di Milano con Venezia, i cui artisti primeggiano nell’Europa della prima metà del Settecento. Pittori come Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo vengono accolti nella capitale del Ducato in momenti diversi, tra gli ultimi anni del Seicento e gli anni Trenta e Quaranta del nuovo secolo, e le loro opere aprono nuovi orizzonti permettendo l’aggiornamento dei maestri locali sia nel genere mitologico che sacro.
Nella seconda metà del Settecento, grazie alla profonda opera riformatrice dell’imperatrice Maria Teresa e del figlio Giuseppe II e all’impegno degli intellettuali del ‘Caffè’, quali Pietro Verri e Cesare Beccaria, Milano diventa uno dei grandi centri dell’Illuminismo europeo.
Una pagina importante della storia milanese è quella del grande architetto Giuseppe Piermarini, che rinnovò radicalmente la città edificando nuovi palazzi per la nobiltà e per la borghesia emergente e realizzando decisivi interventi nel tessuto urbano, che trasformano Milano in una metropoli moderna. Dal Palazzo Belgiojoso alla Villa Reale di Monza, dal Teatro alla Scala ai Giardini Pubblici, sfilano le immagini della nuova Milano neoclassica.
Tra gli anni felici della prima dominazione asburgica e quelli esaltanti dell’età napoleonica, quando Milano diventa la capitale di due Repubbliche, Cisalpina e Italiana e in seguito del Regno d’Italia, la città lombarda si afferma come il maggiore centro italiano del Neoclassicismo, un movimento che allora stava modificando il gusto in tutta Europa, insidiando il primato di Roma.
La mostra documenta la presenza degli artisti che, come i toscani Giuliano Traballesi e Giuseppe Franchi, hanno decorato i palazzi progettati da Piermarini per una nobiltà, come i Belgiojoso, aperta alle novità. Questo contesto così stimolante favorirà il successo di Andrea Appiani che, nominato pittore di Napoleone, dominerà la scena artistica nel periodo della dominazione francese, quando il fasto della corte attirerà a Milano artisti celebri, come il mosaicista e bronzista romano Giacomo Raffaelli. Nella promozione della riforma neoclassica fu decisivo il ruolo dell’Accademia di Brera, diventata presto la prima d’Italia grazie alla presenza nel suo corpo insegnante di maestri affermati come il fiorentino Luigi Sabatelli.
Una sezione è dedicata a pittori e scultori ambiziosi come Pelagio Palagi, Francesco Hayez, Massimo d’Azeglio, Carlo Canella, Alessandro Puttinati, che si erano formati tra Roma e Parigi e vengono a stabilirsi a Milano per le opportunità offerte da una città sempre più europea, come riconosciuto da Stendhal, che è divenuta ormai la capitale culturale d’Italia in ambito letterario, musicale e artistico. Sono loro che, seguiti dai maestri locali come Giuseppe Molteni, Giovanni Migliara e Angelo Inganni, conquistano un collezionismo colto facendo di Milano nella prima metà dell’Ottocento il centro riconosciuto del Romanticismo, destinato a trasformare profondamente la sensibilità e la concezione stessa del bello.
Dopo l’Unità d’Italia nasce il mito di Milano come ‘capitale moralè, per il suo incalzante sviluppo economico e sociale che ne fa l’unica città veramente moderna e internazionale della nuova nazione. E’ negli ultimi dieci anni del XIX secolo che le grandi esposizioni e il mercato dell’arte in mano a operatori audaci come Vittore Grubicy favoriscono la nascita di un movimento come il Divisionismo, ispirato alle più avanzate esperienze europee e destinato a rinnovare radicalmente la visione, tanto da anticipare nel secolo successivo il Futurismo. In mostra opere di pittori come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Angelo Morbelli e Giuseppe Pellizza da Volpedo, che si ritrovano a Milano per confrontarsi su ideali e aspirazioni comuni, ma con linguaggi differenti, preparando il terreno all’affermazione di Umberto Boccioni, il grande artefice del passaggio dal Divisionismo al Futurismo.
Si deve a un personaggio come la veneziana Margherita Sarfatti, la cui immagine si ritrova al centro della penultima sezione, la promozione e l’affermazione di un movimento come il Novecento, che fa di Milano un punto di riferimento del cosiddetto ‘ritorno all’ordinè dominante la scena artistica europea negli anni tra le due guerre. Le mostre da lei realizzate ed esportate con successo in tutto il mondo fanno la fortuna internazionale di artisti come Mario Sironi, Achille Funi, Arturo Martini e Francesco Messina.
La decima e ultima sezione sviluppa il singolare rapporto che ha legato l’eccentrico scultore Adolfo Wildt ai suoi due giovani allievi all’Accademia di Brera Lucio Fontana e Fausto Melotti. Viene rievocato, attraverso una serie di opere eccezionali che li mettono a confronto con il maestro, il loro straordinario percorso che li porterà dal figurativo all’astratto, a rivoluzionare e annullare i confini tra le arti come nell’installazione Ambiente spaziale a luce nera di Fontana, scenografica conclusione della mostra.
E’ presente in mostra anche uno dei progetti con cui l’artista partecipò nel 1955 al concorso per la realizzazione di una nuova porta del Duomo, la cattedrale dei milanesi che si ritrova in quasi tutte le sezioni del percorso espositivo, un filo narrativo che, attraverso una serie di opere, testimonia la sua immagine nel tempo.
Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia – Skira.
La sede espositiva di Milano, insieme a quelle di Torino, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia.
La mostra si estende anche in città, grazie alla collaborazione con il Comune di Milano e i musei civici milanesi che hanno selezionato nelle proprie collezioni opere realizzate da figure significative per la storia culturale e artistica di Milano, dal Medioevo al Novecento: un percorso che invita a scoprire artisti che, pur non essendo milanesi, hanno contribuito a fare della nostra città, appunto, un vero e proprio ‘crocevia delle artì.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-
(ITALPRESS).

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