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Cronaca

In Italia 14 mln di over 65, sempre più importante ruolo del caregiver

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ROMA (ITALPRESS) – Gli anziani sopra i 65 anni in Italia sono più di 14 milioni, 3 milioni in più rispetto a vent’anni fa e pari al 23,8% della popolazione totale. Di essi, circa il 52,1 per cento risulta del tutto autosufficiente nello svolgere le attività quotidiane di cura di sè e della vita domestica mentre; al contrario, il collettivo di anziani che non riesce a condurre una vita in piena autonomia a causa di moderate o gravi difficoltà nello svolgimento delle normali attività, conta circa 6,4 milioni di persone, il 47,9 per cento. All’interno di questo dato, uno studio del Boston Consulting Group ha evidenziato che la maggior parte degli over 75 (circa l’85%) convive con almeno una malattia cronica, per un totale di 3 milioni di persone con necessità di supporto nelle attività quotidiane. Proprio in questo contesto subentra la figura del caregiver, ossia una persona che si prende cura quotidianamente di un parente non autosufficiente, disabile o malato, indipendentemente dalla sua età.
In Italia i caregiver sono oltre 7 milioni e per quanto riguarda il 30% degli interessati si tratta di un impegno che pesa quanto un vero e proprio secondo lavoro, dal momento che dedicano più di 14 ore settimanali alla cura del proprio familiare. La domanda di assistenza cresce di anno in anno, ma solo il 15% riesce a essere soddisfatta con le attuali risorse pubbliche. Sono quindi le famiglie a farsi carico del lavoro di cura e dei costi quando possibile, ma non solo.
Sempre parlando di caregiver, non va dimenticato che oggi il 13,1% di chi ha più di 65 anni fornisce cure o assistenza almeno una volta a settimana al proprio coniuge o ai figli che soffrono di problemi di invecchiamento, patologie croniche o infermità varie – il 16,3% ha tra 65 e 74 anni, il 10% ha più di 75 anni.
Stannah, multinazionale della produzione e vendita di montascale, ricorda quali sono oggi le agevolazioni fiscali disponibili per le famiglie. La più importante è la detrazione fiscale del 75% dall’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) delle spese sostenute per tutti gli interventi realizzati su edifici già esistenti, al fine di superare ed eliminare gli ostacoli alla mobilità, che può essere attivata dal cliente in 5 anni o 10 anni. Con la cessione credito d’imposta, invece, il cliente paga la fattura totale a Stannah e può in seguito cedere il 75% dell’importo a un intermediario finanziario – di solito una banca – che gli restituisce la cifra corrispondente. Può decidere infine di usufruire dello sconto in fattura al momento dell’acquisto, un vero e proprio sconto per un importo corrispondente alla detrazione cui il cliente ha diritto.
“Stannah è da sempre in prima linea nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle detrazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche – spiega Giovanni Messina, General Manager Italia e Francia di Stannah -. Con il servizio Stannah senza pensieri forniamo ai nostri clienti il supporto necessario per poter usufruire al meglio di questa importante agevolazione: in particolare, offriamo gratuitamente l’assistenza per l’applicazione dello sconto in fattura. Sappiamo che a volte orientarsi tra le incombenze burocratiche per usufruire delle detrazioni può risultare complicato, e anche in questo Stannah fa di tutto per facilitare la vita di chi si rivolge a noi”.

– fonte foto agenzia Noesis –

(ITALPRESS).

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Cronaca

IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA

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Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.

Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.

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Cronaca

Tivusat, la televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali

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ROMA (ITALPRESS) – La televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali. Questa è l’offerta disponibile oggi per tutti i telespettatori che hanno in casa il decoder o la cam della piattaforma Tivusat. Si parte con i canali d’informazione, per passare al cinema, alle serie tv, ai canali per bambini, alla musica classica e all’intrattenimento.
Quella della televisione satellitare è una storia che nasce in Italia il 29 gennaio del 1990 con il primo satellite gestito da RaiSat, si svilupperà con la nascita di Telepiu e di Stream, per arrivare a Sky e Tivusat. In questi anni la parabola e il decoder satellitare sono diventati lo strumento fondamentale per ricevere la televisione in molte zone del Paese dove non arrivano, nè la televisione terrestre, nè la banda larga.
La sua diffusione è stata favorita dal grande numero di canali disponibili, gratuitamente e con un’altissima qualità video e audio. Oggi è stato superato il traguardo dei 400 canali ricevibili per i possessori di un decoder o una cam di Tivusat, ai quali vanno aggiunti  centinaia di canali radio. Un’offerta che sarebbe stata impensabile se la televisione fosse rimasta solo terrestre. La scelta di vedere la tv via satellite, che fino a qualche anno fa sembrava limitata solo a chi decideva di abbonarsi a una pay tv, sta progressivamente coinvolgendo il grande pubblico, tanto da essere arrivati ad una platea di oltre 15 milioni di telespettatori. 
Negli ultimi anni, al pubblico televisivo italiano si è aggiunta una platea importante di stranieri residenti nel nostro Paese, che attraverso Tivusat possono accedere ai canali trasmessi nelle loro lingue. La possibilità di trasmettere un numero cosi grande di canali è una prerogativa della tv satellitare e ne spiega in parte la sua grande crescita, senza dimenticare la facilità di istallazione e la certezza di poterla ricevere in qualunque luogo. Ma lo sviluppo della piattaforma satellitare italiana non si ferma qui e nel corso dei prossimi mesi sarà disponibile sul mercato un nuovo decoder, che permetterà di ricevere contemporaneamente la tv satellitare  e di connettersi alla rete, offrendo un servizio che sarebbe stato inimmaginabile solo pochi anni fa. Con questo decoder si potranno utilizzare gli apparecchi televisivi presenti nelle nostre case, senza doverli sostituire con i televisori di ultimissima generazione.

– foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Difesa, firmato accordo tra Italia e Giappone

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato a Roma l’Accordo ACSA (Acquisition and Cross-Service Agreement) con il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, per il rafforzamento della cooperazione bilaterale dei rispettivi Paesi nel settore della difesa.
“Oggi celebriamo un momento di grande importanza per le relazioni tra Italia e Giappone, un legame fondato su valori comuni come la democrazia, la pace e la cooperazione internazionale. La firma dell’ACSA, strumento volto a facilitare acquisizioni, forniture, scambi in campo militare e a mobilitare prontamente aiuti in caso di emergenze e di disastri naturali segna non solo un rafforzamento delle nostre capacità operative, ma anche un contributo significativo alla stabilità regionale e globale”, ha detto il ministro Crosetto che ha poi aggiunto: “La logistica è il cuore di ogni operazione moderna, e la nostra collaborazione permetterà di sviluppare soluzioni innovative, sostenibili ed efficienti. Questo ci consentirà di ottimizzare le risorse delle nostre Forze Armate e rispondere prontamente alle sfide globali, quali la gestione delle crisi umanitarie, i disastri naturali e la tutela della sicurezza nelle rotte commerciali internazionali”.
“L’accordo che firmiamo oggi ha un valore che va oltre l’ambito strettamente tecnico: rappresenta un impegno reciproco per costruire un futuro più sicuro e prospero per le generazioni che verranno. In tale quadro si inserisce anche il programma G-CAP, esempio concreto di come nazioni fondate sullo stesso sistema di valori, possano unire le forze per affrontare le complessità del mondo contemporaneo, promuovendo innovazione e stabilità su scala globale”, ha spiegato Crosetto.
“Sono convinto che questa collaborazione contribuirà non solo alla crescita delle nostre rispettive capacità difensive, ma anche alla creazione di un modello di cooperazione internazionale positivo e duraturo – ha affermato il ministro -. Italia e Giappone, insieme, dimostrano che la forza della diplomazia e del dialogo può produrre risultati concreti e benefici per tutti”.

– Foto screenshot da video ministero della Difesa –

(ITALPRESS).

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