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Navarria argento europeo, Italscherma in testa al medagliere

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PLOVDIV (BULGARIA) (ITALPRESS) – L’argento di Mara Navarria nella spada femminile è la settima medaglia della scherma azzurra agli Europei individuali di Plovdiv 2023. Settima meraviglia, appunto, perchè sette sono anche le volte che la campionessa del mondo di Wuxi 2018 è salita in carriera sul podio agli Europei, con quella di oggi che diventa la seconda a livello individuale (le altre cinque nelle prove a squadre) dopo il bronzo dello scorso anno ad Antalya. Soltanto la francese Alexandra Louis Marie, in finale, ha frenato la corsa verso l’oro di Navarria, che chiude comunque tra meritatissimi applausi al secondo posto della kermesse continentale. La neo campionessa d’Italia, che pochi giorni fa a La Spezia ha vinto il suo quarto titolo tricolore in carriera, ha cominciato il proprio esaltante percorso di gara con 6 vittorie in altrettanti assalti nella fase a gironi. Da numero 4 del tabellone di eliminazione diretta, la friulana ha superato d’autorità prima la serba Grijak per 15-3 e poi la polacca Pytka con il punteggio di 15-8, arrivando così al match che valeva l’ingresso in zona medaglie. Qui, nei quarti di finale, Navarria, con un assalto perfetto e dopo aver rimontato un iniziale gap di tre stoccate, si è imposta per 15-13 sulla svizzera Krieger, acquisendo la certezza del podio. L’azzurra, ovviamente, non si è accontentata: concentrata, determinata, ha condotto punto a punto la semifinale con l’estone Nelli Differt, in assalto equilibratissimo che l’ha vista scappar via nell’ultima frazione, al momento decisivo, e vincere con il risultato di 15-10. Soltanto in finale è arrivato lo stop contro la francese Alexandra Louis Marie, che ha gioito con l’oro per il 15-8 conclusivo. Sempre nella spada femminile chiudono invece 10^ Rossella Fiamingo, beffata di una sola stoccata al minuto supplementare dall’estone Kuusk, e 12^ Federica Isola, superata dalla francese Candassamy nonostante un tentativo di rimonta. Per Alberta Santuccio, infine, 26° posto dopo il derby azzurro perso proprio con l’amica e compagna di squadra Rossella Fiamingo. Per le quattro spadiste azzurre, adesso, testa a Cracovia, per la gara a squadra dei Giochi Europei di qualifica olimpica, con l’obiettivo di dare continuità agli ottimi risultati di Plovdiv che vedono la spada del ct Dario Chiadò chiudere con ben tre medaglie: l’oro di Davide Di Veroli e l’argento di Federico Vismara ieri, oggi il secondo posto di Mara Navarria. Si sono invece fermati tutti sulla soglia dei “top 8” gli sciabolatori azzurri: 10° posto per Luca Curatoli, 13° Luigi Samele, 15° Michele Gallo e 16° Matteo Neri. Per i quattro i ragazzi del ct Nicola Zanotti l’inevitabile rimpianto di aver mancato l’assalto al podio su cui ognuno di loro, anche più d’una volta, era riuscito a salire in questa stagione di Coppa del Mondo. Curatoli, dopo aver sconfitto nettamente il britannico Howes (15-3), ha ceduto il passo per due sole stoccate (15-13) al polacco Kaczkowski. Per Samele, che aveva superato 15-11 l’ungherese Gemesi, lo stop è arrivato contro un altro magiaro, l’argento di oggi Szatmari (15-10), mentre Gallo e Neri, che avevano vinto il match dei 32 rispettivamente sul rumeno Cidu (15-9) e sull’ucraino Statsenko (15-14), hanno visto la propria strada sbarrarsi dinanzi alle medaglie di bronzo odierne, il turco Yildirim (15-8) e il francese Patrice (15-9). Domani, nella terza e ultima giornata degli Europei bulgari, in pedana il fioretto maschile e la sciabola femminile. Per la delegazione azzurra toccherà ai fiorettisti Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Guillaume Bianchi, e alle sciabolatrici Rossella Gregorio, Martina Criscio, Michela Battiston e Chiara Mormile. Per ora l’Italia è in testa al medagliere, essendo salita ben sette volte sul podio in due giorni, forte di 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.

La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).

La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.

“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini

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PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.

Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.

Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.

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COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.

ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

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