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Cronaca

Sanpellegrino entra a far parte della comunità B Corp

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MILANO (ITALPRESS) – Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, ha ottenuto il riconoscimento di B Corp, entrando a far parte di una comunità internazionale di oltre 7.500 aziende, che rispettano elevati standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. Lo status di B Corp è stato assegnato dopo un rigoroso processo di verifica da parte del network no-profit B Lab, che sta trasformando l’economia globale a beneficio delle persone, delle comunità e del pianeta. Le B Corp sono aziende guidate da obiettivi che creano benefici per tutti gli stakeholder, non solo per gli azionisti.
“Siamo orgogliosi di essere una Certified B Corp – ha dichiarato Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino – un riconoscimento dell’impegno che portiamo avanti da anni come “force for good”. Essere B Corp non significa solo essere ‘una buona aziendà, ma anche impegnarsi costantemente a misurare e migliorare le nostre performance ambientali e sociali”.
Il B Impact Assessment (BIA) di B Lab misura l’impatto positivo di un’azienda su cinque aree chiave: la governance, i lavoratori, la comunità, l’ambiente e i clienti. Il Gruppo Sanpellegrino, a cui fanno riferimento i brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima, le bibite Sanpellegrino e gli aperitivi – ha dimostrato di soddisfare gli elevati standard richiesti per diventare Certified B Corp con aree di forza come l’impegno per le persone e il pianeta.
Il programma completo di benefit per i dipendenti mostra la determinazione a migliorare il benessere delle persone che lavorano in azienda, contribuendo a un’economia più inclusiva e sostenibile. L’attenzione del Gruppo Sanpellegrino per le politiche di diversity e inclusione e per le politiche incentrate sulla famiglia – come il congedo per i caregiver, l’offerta di programmi estivi per i figli dei dipendenti e il rimborso delle spese scolastiche – sono tra gli esempi tangibili dell’importanza dell’integrazione tra lavoro e vita privata e del sostegno alle esigenze familiari dei dipendenti.
B Lab ha anche positivamente riconosciuto le pratiche implementate dal Gruppo Sanpellegrino per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività quali l’utilizzo di carburanti a basse emissioni di carbonio come LNG e bio-LNG, le partnership con fornitori di servizi logistici per ridurre le emissioni di gas a effetto serra o l’utilizzo, insieme al PET vergine, di PET riciclato per le proprie bottiglie. L’investimento di Sanpellegrino nei biocarburanti ottenuti dai rifiuti è un esempio dell’approccio proattivo alla riduzione delle emissioni climalteranti della propria rete logistica. Inoltre, nel 2023 la flotta del Gruppo Sanpellegrino si è arricchita del primo truck elettrico: un mezzo che permette la distribuzione dei prodotti Levissima a zero emissioni. Sanpellegrino è tra le prime aziende a utilizzare in Italia un camion 100% elettrico per il trasporto pesante, un risultato importante che può influenzare anche altre aziende in tutti i settori.
“Diventare una Certified B Corp è dimostrazione del fatto che un’azienda soddisfa standard elevati di impatto sociale, ambientale e trasparenza – dall’impronta di carbonio fino al coinvolgimento dei propri lavoratori nei processi decisionali – e agisce nell’interesse di tutti gli stakeholder”, ha affermato Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia. “Mi congratulo con il Gruppo Sanpellegrino per questo traguardo raggiunto e per il loro impegno volto a migliorare continuamente il proprio impatto, unendosi a una comunità di aziende che condividono gli stessi valori. Questo traguardo ispirerà altre aziende della filiera ad unirsi al Movimento delle B Corp e ad avanzare verso il cambiamento sistemico di cui tanto abbiamo bisogno”.
-foto ufficio stampa Msl-
(ITALPRESS).

Cronaca

Scuolabus finisce fuori strada in Valtellina, 5 i feriti

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ROMA (ITALPRESS) – La statale 300 “del Passo di Gavia” è provvisoriamente chiusa al traffico a Valfurva, in provincia di Sondrio, per consentire le operazioni di recupero di un autobus uscito fuori strada all’altezza del km 5,400. Le squadre Anas e le Forze dell’Ordine sono sul posto per la gestione della viabilità. La statale sarà riaperta al traffico non appena completate le attività di recupero del veicolo. Si tratta di uno scuolabus che stava portando nove studenti a Bormio, che dopo esser precipitato per alcuni metri, è finito nel torrente Frodolfo. Quattro minorenni feriti lievemente sono stati portati all’ospedale Morelli di Sondalo. L’autista, un 39enne è ferito in maniera più grave, ma non in pericolo di vita.

– Foto d’archivio IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Maltrattamenti a bambini dell’asilo nido di Mantova, misure interdittive a insegnanti

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MANTOVA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Mantova ha concluso un’articolata attività di polizia giudiziaria, nei confronti di una Scuola dell’Infanzia, privata, del capoluogo, per condotte, del Personale, ivi in forza, educando e non, astrattamente riconducibili ad episodi di maltrattamenti.

Nello specifico, l’attività di polizia giudiziaria è stata condotta, altresì, attraverso investigazioni di tipo tecnico, specificatamente ambientali nonché in riscontri delle forniture, delle presenze, delle autorizzazioni/adempimenti in materia di sicurezza dei locali e della didattica, sommarie informazioni ai genitori, perquisizioni personali e domiciliari nonché acquisizioni informatiche e da telefoni cellulari.

Per quanto sopra, il Tribunale di Mantova, in accoglimento di analoga richiesta da parte della Procura della Repubblica alla sede, all’esito delle complessive attività di polizia giudiziaria, ha emesso misure interdittive, nello specifico dall’esercizio di educatrice per un anno, nei confronti del quadro Docenti della Scuola dell’Infanzia privata di Mantova interessata, notificate, nella serata di ieri, al termine delle attività didattiche giornaliere.

-Foto ufficio stampa Guardia di Finanza-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Bella (Confcommercio) “Sostenere le imprese giovanili per spingere la crescita”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 2011 al 2024 l’Italia ha perso 193.000 imprese giovanili, guidate da under 35. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio. “Se non c’è nuova imprenditoria, la crescita ristagna”, afferma il direttore Mariano Bella, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Qualcuno potrebbe obiettare che il dato dipende dalla demografia, ma è vero solo in parte. In realtà, al netto dei fenomeni demografici e della riduzione del tasso di imprenditoria in generale, noi stiamo costringendo i giovani, quei pochi che sono rimasti in Italia, ad andare a fare impresa all’estero. Per migliorare la situazione intanto bisogna smetterla di pensare soltanto alle fasce adulte della popolazione – sottolinea Bella -. Mi sembra paradossale che noi oggi stiamo discutendo di non legare la crescita dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, questo implica un trasferimento di risorse dai giovani agli anziani. L’altra cosa che bisogna fare è ridurre la burocrazia. Una riduzione del carico burocratico sulle imprese ha effetti benefici sull’intero sistema economico, ma in particolare sulle piccole imprese e sulle startup”.
Fondamentale è anche il ruolo del credito. “Le imprese giovanili, le startup ovviamente sono più rischiose, però sono quelle più produttive – sottolinea il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio -. Sono un veicolo di innovazione e di tecnologia. Se facciamo cadere tutto il costo del rischio sull’imprenditore, avremo meno imprese produttive. Bisogna utilizzare dei fondi specifici per le startup, per ripartire il rischio in maniera tale che il costo per del finanziamento per l’imprenditore giovane non sia esorbitante”.
Il giudizio di Bella sulla legge di bilancio 2026 all’esame del Parlamento è complessivamente positivo: “Mi piace perchè è una manovra equilibrata e “leggera”, in tutto 18 miliardi di movimentazione. In totale lo sbilancio tra maggiori spese e minori entrate è lo 0,04% del PIL. Quindi conti pubblici in ordine, si fa un pò di alleggerimento in termini di costo del lavoro, si dà qualcosa a oltre 10 milioni di persone che guadagnano tra 28.000 e 200.000 euro. Questo potrebbe anche innescare un pò di fiducia. La cosa brutta che vediamo è che nelle coperture ci sono 6 miliardi che non sono ben specificati”.
Per il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio è “necessario un impulso alla fiducia di famiglie e imprese, in maniera da ripristinare l’agibilità del circuito che trasforma maggiori redditi, maggiore ricchezza, in consumi. Oggi al PIL mancano i consumi. Se il reddito e la ricchezza non si trasformano in consumi rimaniamo con una domanda stagnante e con un Pil fermo”.
Per il rilancio della fiducia può essere utile far crescere quello che Mariano Bella definisce Sense of Italy, un concetto che “tenta di valorizzare il metabrand Italia, superando la contrapposizione tra manifattura e servizi. Cerchiamo di risolvere i problemi valorizzando le reciproche e preziose interazioni tra due grandi settori”, ricordando che “il terziario di mercato negli ultimi 30 anni ha fatto 3,7 milioni di occupati in più”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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