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Cronaca

Odontoiatria, Spadafora “Competenza e innovazione i valori di Ancod”

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ROMA (ITALPRESS) – Competenza, trasparenza, accessibilità e soprattutto innovazione: sono i valori dell’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (Ancod), che conta le 5 più importanti realtà aziendali di odontoiatria organizzata (Bludental, DentalPro, Dentalcoop, HDental e Primo Caredent) e rappresenta il 60% del mercato dell’odontoiatria organizzata italiana configurandosi come uno dei protagonisti all’interno dell’ecosistema della sanità e della cura dentale.
“L’obiettivo di oggi è innanzitutto far conoscere i valori delle aziende associate ad Ancod”, ha spiegato durante l’evento “L’odontoiatria organizzata in Italia”, in programma questa mattina al ministero della Salute, Nicola Spadafora, presidente di Ancod, “che rappresenta oltre 750 centri organizzati sull’intero territorio nazionale e dà lavoro a oltre 7mila odontoiatri e 8mila lavoratori dipendenti”, al servizio di oltre 3 milioni di pazienti curati per un totale di oltre 10 milioni di prestazioni erogate.
“L’accessibilità – ha sottolineato Spadafora – non riguarda solo le cure, ma anche il mondo del lavoro: favoriamo l’inserimento dei giovani”, garantendo un percorso formativo direttamente “on the job” attraverso il quale i giovani aspiranti odontoiatri possono godere non solo dell’esperienza di esperti profili senior che li seguono fin dalle fasi iniziali del loro inserimento, ma anche dell’apprendimento tecnico sulle migliori tecnologie presenti sul mercato, imparando il mestiere nel miglior modo possibile. Inoltre, prosegue Spadafora, “forniamo ai giovani una formazione continuativa nell’arco della loro presenza nei nostri centri”, ma la formazione “è dedicata non solo ai nostri medici odontoiatri ma a tutto il personale”, per mantenere elevati standard nei servizi offerti e garantiti ai pazienti.
Dal punto di vista dell’innovazione “il nostro obiettivo è quello di fornire tecniche sempre più all’avanguardia, ma soprattutto strumenti e strutture che le realtà tradizionali non sono in grado di fornire”, ha aggiunto Spadafora.
Gli associati Ancod, infatti, destinano una parte rilevante dei propri ricavi a favore di ricerca e sviluppo, assicurando i migliori standard di cura ai propri pazienti, ma senza far pesare il prezzo dell’innovazione ai propri clienti. Per Ancod però l’innovazione non si esaurisce con l’utilizzo di tecnologie ultramoderne, ma si sviluppa anche nella creazione di servizi ad hoc su misura della persona: ne è un esempio la creazione di un’unica cartella clinica digitale per ogni paziente, costantemente aggiornata e condivisa con tutti gli altri centri dislocati sul territorio nazionale, in modo da assicurare l’accesso alla struttura più vicina al momento del bisogno e la continuità delle cure.
Ancod è costantemente impegnata a implementare e diffondere elevati standard di servizi, promuovendo etica e deontologia professionale, anche grazie al costante controllo svolto dagli organi interni, tra cui il Comitato medico-scientifico, composto da Samuele Baruch e da Vincenzo Notaro, a cui si affianca da quest’anno l’ex sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, in qualità di consulente esterno. Il Comitato ha il compito di vigilare sulle attività delle aziende e sulla loro condotta e si pone come organismo autonomo garante di un elevato standard qualitativo comune a tutte le aziende che fanno o faranno parte di Ancod. “Il futuro è la formazione e la tecnologia: per stare al passo con i tempi bisogna fare sistema, per raggiungere insieme quello che da soli non si riuscirebbe a raggiungere. Si vince se si è uniti”, ha aggiunto Sileri.
Alle istituzioni, ha detto poi Spadafora, “chiediamo di essere maggiormente considerati perchè purtroppo, nonostante i grandissimi numeri che abbiamo prodotto in dieci anni, continuiamo a subire tutta una serie di attacchi da parte delle associazioni di categoria e da parte di alcuni membri delle istituzioni. Quindi vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni in merito a tutto quello di buono che siamo riusciti a fare, non solo per i nostri pazienti, ma per il mondo del lavoro e per il Paese”.
Un appello raccolto dal presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini, intervenuto alla tavola rotonda: “Sono molto attento ai cambiamenti, dobbiamo tentare di portare avanti delle riforme di sistema, ad esempio per riorganizzare la sanità integrativa”, ha spiegato, sottolineando anche la necessità di “ricostruire il rapporto medico-paziente, che è venuto meno nel periodo del Covid”.

– foto ufficio stampa FB & Associati –
(ITALPRESS).

Cronaca

Samardzic risponde a Castro al 90°, Bologna-Atalanta 1-1

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Finisce 1-1 la sfida tra Bologna e Atalanta. Succede tutto nel secondo tempo, con Samardzic che ha risposto al gol di Castro: 7 punti per entrambe le squadre, gli orobici cancellano parzialmente il ko contro il Como, quarto pareggio in campionato per i felsinei. Nel prossimo turno ci sarà il match col Parma mentre la banda del Gasp sfiderà il Genoa. Entrambe saranno impegnate in Champions, l’Atalanta con lo Shakhtar, i rossoblù con il Liverpool ad Anfield.
La gara del Dall’Ara si è accesa immediatamente, tra ritmi e alti e una lotta uomo contro uomo costante: De Ketelaere ha provato a incidere subito, suo al 18° il pallone in profondità per Lookman, ma il nigeriano si è visto neutralizzare dalla parata di piede di Skorupski. I padroni di casa hanno fatto fatica a trovare spazi in fase offensiva, al tramonto del primo tempo i bergamaschi
hanno invece perso Brescianini a causa di un risentimento al flessore sinistro. Al suo posto dentro Samardzic che si rivelerà decisivo. L’inerzia della gara è cambiata nella ripresa, dopo appena un minuto Castro, con una conclusione dal limite, ha beffato Carnesecchi.
Pochi minuti più tardi i rossoblù sono rimasti in dieci uomini per via del cartellino rosso rifilato a Lucumì per chiara occasione da gol: Rapuano aveva prima assegnato un rigore all’Atalanta per un fallo su De Ketelaere, poi il direttore di gara (dopo una revisione del Var) ha cambiato la decisione perchè il contatto era avvenuto fuori dall’area. L’occasione del pari è arrivata sul calcio di punizione dal limite, in seguito a uno schema Bellanova è riuscito a deviare il tiro di Lookman, ma la palla ha impattato sulla traversa. Gasperini ha provato ad aumentare il peso offensivo mandando in campo Retegui e Cuadrado, ma i nerazzurri – oggi per la prima volta in stagione con la terza maglia – non sono riusciti a creare occasioni pericolose. Gli ospiti ci hanno provato con le conclusioni dalla distanza: nel giro di due minuti Samardzic ha prima colpito il palo, poi ha trovato un mancino chirurgico (45’st) per il gol dell’1-1.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Si sblocca Lautaro Martinez, l’Inter vince 3-2 a Udine

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UDINE (ITALPRESS) – Torna a vincere l’Inter di Simone Inzaghi che, dopo la sconfitta nel derby con il Milan, batte per 3-2 l’Udinese e riaggancia proprio i rossoneri a 11 punti. Ad aprire la gara il gol di Frattesi dopo poco più di quaranta secondi dal fischio d’inizio, con la doppietta del ritrovato Lautaro Martinez a suggellare un successo che le reti (sponda friulana) di Kabasele e Lucca non hanno potuto evitare.
Nemmeno un minuto sul cronometro ed è infatti l’Inter a sbloccare il parziale, sull’imbucata di Darmian a pescare l’inserimento vincente di Frattesi, che batte Okoye e porta avanti i suoi. Parte forte l’undici di Inzaghi, che sull’asse Lautaro-Frattesi andrà vicino al raddoppio al 28′, con il servizio al volo dell’argentino per il centrocampista in maglia 16 che da pochi passi spedisce a lato. Sette minuti più tardi però l’Udinese pareggia i conti, grazie al cross di Tourè e al colpo di testa di Kabasele, perso in marcatura da Bisseck e letale nell’indirizzare in rete il pallone: 1-1 e Inter che si riversa nuovamente in avanti, facendosi pericolosa nel finale di primo tempo con Darmian, servito dentro l’area da Thuram ma non preciso nella conclusione di destro che termina larga.
Nuovo vantaggio nerazzurro che non tarderà però ad arrivare: a trovarlo sarà Lautaro, che aggredisce il traversone di Dimarco e con una deviazione sotto porta esce vincitore dal flipper che vale il 2-1 interista poco prima dell’intervallo. Al rientro in campo delle due squadre la storia si ripete, con Lautaro – a digiuno di gol nelle prime cinque giornate – che infila la doppietta sull’attacco alla profondità e servizio di Thuram, favorito dall’errore di Bijol. Doppio vantaggio Inter che mette alle corde un’Udinese con poche idee, anche successivamente ai cambi che non spostano più di tanto gli equilibri friulani fino al minuto 84: errore in disimpegno dell’Inter che consente la fuga del neoentrato Lucca, freddissimo davanti a Sommer nell’accorciare le distanze. Gara riaperta ma solo per i restanti undici minuti, recupero compreso, in cui l’Inter riesce a gestire – con anche un gol annullato a Taremi nel finale -, portando portare a casa una vittoria meritata ma non senza rischi.
– Foto Ipa Agency –
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Fiera del Levante, Urso “Può diventare hub in sviluppo del piano Mattei”

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BARI (ITALPRESS) – “La Fiera del Levante è un appuntamento importante, vi sono stato tante volte nel passato, sia nella mia veste istituzionale dei primi anni 2000 di ministro per il Commercio con l’estero, sia in altre occasioni anche fieristiche, perchè ritengo che sia la fiera che si proietta meglio nel Mediterraneo lungo i corsi della crescita della nostra Europa, quindi verso l’Africa, verso il Levante, verso il Sud-est asiatico. Per questo penso che, come ha chiesto il presidente della Fiera, possa diventare un hub fieristico anche nel progetto di sviluppo del piano Mattei”. Lo ha affermato questa mattina a Bari il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a margine della cerimonia inaugurale dell’87esima Campionaria Generale Internazionale della Fiera del Levante.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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