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Cronaca

Intesa Sanpaolo e Mastercard con Tapster, arriva il nuovo payment ring

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MILANO (ITALPRESS) – Arriva in Italia il nuovo payment ring. Ad annunciarlo Intesa Sanpaolo e Mastercard, in collaborazione con Tapster, azienda svedese che opera nel settore dei pagamenti contactless all’avanguardia. La banca guidata da Carlo Messina sarà la prima in Italia a renderlo disponibile per la propria clientela: il nuovo wearable, innovativo e tecnologico, è un vero e proprio anello indossabile al quale si potrà collegare la propria carta Intesa Sanpaolo del circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless in tutta semplicità e sicurezza. Il payment ring è realizzato in legno e in ceramica, materiali molto resistenti che lo rendono impermeabile e a prova d’urto. Non richiede, inoltre, alcuna ricarica della batteria o connessione internet per entrare in funzione, sfrutta infatti un chip NFC integrato per azioni semplici, come pagare con una carta di credito.
La registrazione della carta è possibile direttamente in fase di acquisto dell’anello sul sito https://gotapster.com/ : il wearable viene spedito in stato non attivo insieme a un QR code che ne consente l’attivazione solo da parte del titolare della carta, con autenticazione tramite l’app Intesa Sanpaolo Mobile; in alternativa – ad esempio nel caso si voglia acquistare l’anello come regalo – è possibile effettuare la registrazione in un fase successiva all’acquisto, partendo dall’app Tapster e creando il proprio account.
Per pagare i propri acquisti in modalità contactless basterà semplicemente avvicinare l’anello al POS, esattamente come per i pagamenti tramite carte fisiche o smartphone.
Il mercato dei wearable è in forte crescita e rappresenta uno dei punti cardine per il futuro dell’elettronica di consumo. Dalla ricerca “Smart Wearables study 2023” di Mastercard, emerge infatti come i consumatori europei che hanno già adottato il payment ring lo preferiscano agli altri metodi di pagamento contactless. Il payment ring è infatti di gran lunga il metodo preferito (89%), seguito da smartphone (49%) e carte di pagamento (44%).
Tra le principali ragioni che spingono i consumatori a utilizzare questo servizio di pagamento ci sono la volontà di effettuare pagamenti velocemente (82%), di essere all’avanguardia (69%) e di sentirsi alla moda (31%). Se, da un lato, per i più giovani è proprio il sentirsi alla moda (38%) che li spinge ad utilizzare questo tipo di servizio dall’altro, i consumatori più senior lo preferiscono principalmente per questioni di sicurezza (32%).
“Ancora una volta Intesa Sanpaolo è first mover in Italia nell’offerta di soluzioni all’avanguardia nei pagamenti digitali, settore in cui consolidiamo il nostro ruolo di leader per ampiezza di strumenti e vicinanza alle esigenze della clientela – dice Claudia Vassena, Executive Director Sales and Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo -. L’innovativo anello sviluppato da Tapster e proposto ai nostri clienti, grazie alla collaborazione con Mastercard, rappresenta un’innovazione straordinaria: offre un’esperienza di utilizzo semplice e distintiva, e combina sicurezza e comodità in un unico accessorio che, siamo certi, farà subito tendenza. E’ un ulteriore tassello nell’ecosistema dei pagamenti digitali, che ci vede costantemente impegnati sia per permettere ai clienti di disporre sempre di dispositivi “ready-to-pay” sia per diffondere in modo capillare le soluzioni di incasso. Vogliamo rendere il pagamento digitale sempre più un gesto quotidiano”
Luca Fiumarella, Head of Marketing Italia di Mastercard, dichiara che “da sempre Mastercard è impegnata a introdurre soluzioni innovative e digitali al passo con uno stile di vita dei consumatori sempre più smart e digitale. I payment ring rappresentano un ulteriore passo verso la diffusione di internet of thing, dove anche accessori che indossiamo e che fanno parte del nostro stile personale diventano strumenti che, attraverso un solo gesto, semplificano la nostra quotidianità. Siamo lieti di questa nuova collaborazione con Intesa Sanpaolo e Tapster che punta sulla diffusione di soluzioni di pagamento sempre più sicure, semplici e veloci, al passo con i tempi”.
“Riscontriamo grandi opportunità nel nostro mercato di riferimento e siamo davvero grati ai nostri partner, Mastercard e Intesa Sanpaolo, che hanno dimostrato la loro leadership nell’ambito dell’innovazione dei pagamenti. Questa collaborazione rappresenta un passo significativo per il futuro della user experience dei pagamenti digitali, rendendola più veloce, sicura e fluida per il consumatore finale”, sottolinea Ludvig Scheja, co-fondatore di Tapster.
Il payment ring è già in commercio e dalla metà di dicembre sarà possibile abbinare all’anello la propria carta Intesa Sanpaolo del circuito Mastercard.
I pagamenti effettuati con i wearable Intesa Sanpaolo utilizzano la tecnologia di tokenizzazione MDES fornita da Mastercard, che garantisce il massimo livello di sicurezza. Quando si inizia la configurazione di un wearable, MDES genera un token digitale, un numero unico diverso dal numero della carta, assegnato a ciascun dispositivo registrato. Ciò significa che non può essere utilizzato per le transazioni attraverso un altro dispositivo.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

Cronaca

Ucraina, Zelensky “Russia non ferma uccisioni, non merita premi”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – “La Russia si rifiuta di fermare le uccisioni e quindi non dovrebbe ricevere alcun premio o riconoscimento positivo”. Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Telegram.

“Questa non è solo una posizione morale, è una posizione razionale. Le concessioni non convincono un assassino. Ma una protezione davvero forte della vita ferma gli assassini”, ha proseguito. Secondo il capo dello Stato ucraino, “la Russia sta prolungando la guerra e quindi merita una maggiore pressione da parte del mondo”.

-Foto IPA Agency-

(ITALPRESS)

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Vassena(Intesa Sanpaolo) “Più mutui a privati, focus su giovani e green”

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MILANO (ITALPRESS) – Nel contesto dei tassi di interesse in calo, la domanda di mutui cresce, con Intesa Sanpaolo che nel primo semestre 2025 ha erogato 29 miliardi di euro a famiglie e imprese.
“Dal nostro osservatorio della Banca dei Territori – afferma in un’intervista a Tpi Claudia Vassena, Executive Director Sales&Marketing Digital Retail della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese – rileviamo un generale clima di fiducia che sta contribuendo ad alimentare la ripresa della domanda di mutui da parte di famiglie e privati. I dati a giugno confermano questa tendenza, con oltre 7 miliardi di euro di erogazioni ai privati, abbiamo consolidato ulteriormente la nostra leadership come prima banca retail del Paese, con una crescita del 33% nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Per Intesa Sanpaolo, sottolinea Vassena, “i giovani sono al centro della nostra attenzione, continua e costante. Dal conto corrente digitale di isybank completamente gratuito per la gestione quotidiana delle spese, al prestito d’onore per coprire le spese legate allo studio e rimborsabile una volta terminati gli studi dopo un periodo ponte di due anni, per consentire di inserirsi nel mondo del lavoro. A questo si aggiunge il mutuo pensato per gli under36. Siamo l’unica banca ad offrire loro scadenze molto lunghe, fino a 40 anni, finanziando il 100% del valore dell’immobile consentendo di pagare fino a 10 anni di rate di soli interessi”. Questo vale anche per i lavoratori con contratti a tutele crescenti (c.d. atipici): “In tal modo – afferma Vassena – la rata diventa spesso più conveniente di un affitto. Da gennaio a giugno abbiamo erogato oltre 2,7 miliardi di euro con una crescita del 40% rispetto ai primi sei mesi del 2024, rappresentando circa il 40% delle erogazioni totali della banca. Altra opportunità è rappresentata dai mutui assistiti da garanzia Consap, che rappresentano circa il 20% delle nostre erogazioni e che, oltre alle agevolazioni di tasso previste dalla norma, prevedono gratuità delle spese di istruttoria e azzeramento delle spese di incasso rata”.
Per il prestito d’onore, “la banca concede il credito senza richiedere alcuna garanzia se non l’impegno nello studio. Per quanto riguarda i mutui – aggiunge Vassena -, chiediamo quanto previsto nel caso dei finanziamenti per l’acquisto della casa”.
Riguardo alle “case green” e alle regole Ue, “siamo tra le prime banche in Italia – afferma Vassena – ad aver recepito già a fine 2024 i principi della tassonomia europea per la concessione dei mutui, favorendo così il più possibile l’acquisto di immobili già green o che lo diventeranno con la ristrutturazione. In questo modo abbiamo ampliato la platea degli immobili che possono beneficiare di un finanziamento green, con le condizioni agevolate che questo mutuo prevede”. Per favorire l’acquisto di immobili green o da ristrutturare, nel periodo 2022-24 “Intesa Sanpaolo ha erogato ben 9 miliardi di euro e nei primi 6 mesi del 2025 ne ha già erogati circa 3 miliardi per i soli mutui green”, conclude Vassena.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Formazione Continua in Lombardia, 9.800 lavoratori aggiornati nell’ultimo anno

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MILANO (ITALPRESS) – La parola ‘mismatch’, ormai diventata di uso comune, è spesso associata a ‘lavoro’ ed esprime la difficoltà di numerosi imprenditori lombardi che non riescono a trovare manodopera qualificata, o comunque personale con adeguate competenze per ricoprire le posizioni ricercate dalle loro aziende.

A questa criticità offre una risposta concreta la misura Formazione Continua promossa da Regione Lombardia che si inserisce in modo strutturale nell’ambito delle Politiche Attive del Lavoro. L’obiettivo è proprio il contrasto al ‘mismatch’ tra domanda e offerta di competenze, sostenere la crescita occupazionale e accompagnare le persone nei momenti di transizione lavorativa.

Nell’annualità 2024-2025, sono 9.883 i lavoratori formati sull’intero territorio lombardo, di cui 4.606 donne (pari al 46%) e 5.277 uomini (54%), grazie a un investimento regionale complessivo di 10.525.789 euro. Un’azione capillare che ha coinvolto 2.366 imprese, testimoniando una crescente integrazione tra mondo del lavoro e sistema della formazione.

Regione Lombardia promuove infatti la formazione continua dei lavoratori, degli imprenditori e dei liberi professionisti per migliorare le competenze e sviluppare la competitività d’impresa. E’ finalizzata a favorire il riallineamento delle competenze, delle conoscenze e la valorizzazione del capitale umano, in considerazione delle profonde trasformazioni del mercato del lavoro e dell’evoluzione dei modelli organizzativi e di business.

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“La misura Formazione Continua – chiarisce l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironiè uno degli strumenti più rappresentativi dell’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione delle competenze e agevolare l’occupabilità. Investire in formazione significa costruire il futuro economico e sociale dei nostri territori. Possiamo affrontare le sfide poste dalla transizione digitale, ecologica e demografica solo se mettiamo al centro la persona, sostenendone la crescita professionale con percorsi mirati, flessibili e rispondenti ai reali bisogni delle imprese”.

“Abbiamo compiuto – prosegue Tironi una scelta chiara e convinta: promuovere una cultura della formazione permanente, coerente con i profondi cambiamenti del lavoro e capace di integrare politiche attive, orientamento e aggiornamento continuo. I risultati ottenuti dimostrano che la direzione intrapresa è quella giusta: lavoratori più qualificati, imprese più competitive, territori più resilienti”.

La misura Formazione Continua riaprirà a metà settembre. L’approccio adottato da Regione Lombardia si distingue per la sua capacità di coniugare aggiornamento professionale, orientamento e inserimento lavorativo, con un’attenzione trasversale alle pari opportunità, come dimostra la significativa partecipazione femminile al programma.

“Formare – conclude l’assessore Tironi – significa dare un futuro. Alle persone, alle imprese, alla nostra Regione. E’ con questa visione che continuiamo a investire, consapevoli che la competitività lombarda passa dalla qualità delle competenze, dalla forza del lavoro e dalla capacità delle istituzioni di offrire risposte tempestive, concrete, efficaci”.

La misura, interamente finanziata da Regione Lombardia, ha interessato tutte le province lombarde, rispondendo con puntualità alle esigenze formative espresse dai diversi contesti territoriali: Milano: 3.427 lavoratori formati (1.555 donne, 45%), 793 imprese coinvolte, oltre 3,4 milioni di euro investiti.

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Brescia: 2.450 lavoratori (1.129 donne, 46%), 621 aziende, 2,68
milioni di euro stanziati.
Bergamo: 1.264 lavoratori (648 donne, 51%) in 292 imprese, 1,3
milioni di euro di finanziamento.
Monza e Brianza: 727 lavoratori (302 donne, 42%) in 156 aziende,
con 797.000 euro investiti.
Varese: 610 lavoratori (300 donne, 49%) in 166 imprese, per un
totale di 778.000 euro.
Mantova: 357 lavoratori (196 donne, 55%) in 80 imprese, con
354.000 euro di fondi.
Como: 273 lavoratori (123 donne, 45%) in 72 imprese, 350.000 euro
investiti.
Cremona: 267 lavoratori (123 donne, 46%) in 62 aziende, 280.000
euro di risorse regionali.
Lecco: 161 lavoratori (69 donne, 43%) in 47 imprese, con 176.000
euro erogati.
Pavia: 235 lavoratori (96 donne, 41%) in 37 imprese, 201.000 euro
stanziati.
Lodi: 54 lavoratori (30 donne, 56%) in 22 imprese, 67.000 euro di
investimento.
Sondrio: 58 lavoratori (35 donne, 60%) in 18 imprese, per 98.000
euro complessivi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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