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Cronaca

Una panchina rossa nel deposito Atm contro la violenza sulle donne

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, Atm rinnova il suo impegno contro ogni forma di discriminazione e il suo sostegno alle donne con la nuova campagna di sensibilizzazione “L’arte di opporsi alla violenza” con le opere dell’artista iraniana Bahar Sabzevari. Una campagna che l’Azienda ha scelto di dedicare anche alla collega tranviera Alessandra C., vittima di femminicidio, con una panchina rossa realizzata dai colleghi che sarà posata domani all’interno del deposito tram di via Leoncavallo. Da anni Atm è fortemente impegnata non solo nel contrasto ad ogni forma di aggressione, ma anche nel promuovere i valori di rispetto, inclusione e unicità delle persone, per dare spazio ad una cultura che accolga le specificità di tutti per una società realmente inclusiva. “L’arte di opporsi alla violenza”, presente per tutto il mese di novembre nelle stazioni della metropolitana, è la campagna che Atm ha deciso di realizzare attraverso le opere della nota artista iraniana Bahar Sabzevari, che con la sua arte si è fatta portavoce delle condizioni delle donne nel suo paese di origine e nel mondo. Il suo lavoro, fatto principalmente di autoritratti e di ritratti di donne, racconta anche attraverso dettagli onirici le speranze, le paure e i sogni del mondo femminile. Un messaggio rivolto a tutti, ai passeggeri e alle proprie 10mila persone, attraverso il quale l’Azienda rinnova l’attenzione e l’impegno nel promuovere un ambiente di lavoro libero da ogni forma di discriminazione e molestia, uno degli obiettivi centrali del piano strategico di Atm, che si concretizza anche attraverso lo strumento del Codice di Condotta.
Oltre alla campagna, alla collega Alessandra C., domani verrà dedicata la panchina rossa al deposito di via Leoncavallo dove lei lavorava: la panchina di uno storico tram “Carrelli” è stata realizzata da esperti della falegnameria dell’Azienda con una targa creata in suo ricordo. Un ulteriore segnale di attenzione che Atm ha voluto diffondere a tutti i dipendenti a testimonianza del messaggio di sostegno, accoglienza e rispetto di tutte le donne. In questi giorni, inoltre, annunci sonori verranno diffusi in metropolitana per ricordare il numero gratuito nazionale antiviolenza e antistalking 1522, a cui tutti possono rivolgersi.
“Crediamo nel valore delle donne, vogliamo che siano sempre di più”: è questo l’obiettivo del percorso di Atm, come evidenziato dalla campagna, impegnata sempre di più in progetti a sostegno delle professioniste con programmi concreti di welfare che rispondono ai bisogni e al benessere delle persone e della famiglia. Con questo intento, da circa un anno è stata istituita anche la figura della Consigliera di Fiducia, professionista esterna e imparziale, che ha il ruolo di ascolto, assistenza e tutela di tutti i dipendenti, oltre che di promozione e costruzione di un ambiente di lavoro non discriminatorio.
L’Azienda continua a lavorare per migliorare il gender balance e per incrementare ulteriormente la presenza di genere femminile (ad oggi ancora al 9,6%), con l’obiettivo di raggiungere nei prossimi anni una quota del 15% di donne all’interno del Gruppo.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Atm

Cronaca

Mattarella “La Strage di Capaci è una ferita tra le più profonde della nostra storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’attacco feroce e sanguinario che la mafia compì trentatrè anni or sono a Capaci, e che ripetè poche settimane più tardi in via D’Amelio a Palermo, costituisce una ferita tra le più profonde della nostra storia repubblicana”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33esimo anniversario della strage di Capaci.

“Il primo pensiero, commosso oggi come allora – aggiunge il Capo dello Stato -, va a chi perse la vita: Giovanni Falcone insieme a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. A loro è unito indissolubilmente il ricordo di Paolo Borsellino, di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Servitori dello Stato, che la mafia uccise con eclatante violenza per piegare la comunità civile. Quelle tragedie generarono una riscossa della società e delle istituzioni. L’azione stragista svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino. Il contrasto alla mafia si intensificò fino a scardinare le posizioni di comando dell’organizzazione criminale. ‘La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una finè: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza. Nella memoria viva di Falcone e Borsellino, il 23 maggio è diventata la Giornata della legalità, perchè occorre tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”, conclude il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Strage Capaci, Meloni “Governo sempre in prima linea contro la criminalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 23 maggio è la Giornata della Legalità, in memoria delle vittime della mafia. Ricordiamo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, gli agenti della scorta, tutti coloro che hanno sacrificato la vita per difendere i valori della legalità. E con loro, ogni vittima caduta per mano mafiosa. Il loro esempio e il loro ricordo continuano a guidare la nostra azione. Anche in loro nome, il Governo è e sarà sempre in prima linea nella lotta contro ogni forma di criminalità. Senza tregua, senza compromessi. Non dimentichiamo”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

33 anni fa la strage di Capaci, a Palermo una giornata di memoria

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PALERMO (ITALPRESS) – Ricorre oggi il 33esimo anniversario della strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 nella tremenda esplosione
vennero spazzate via le vite del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti che li scortavano, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Da ormai trentatre anni il cinquantottesimo minuto dopo le 17 del 23 maggio non rappresenta mai un orario comune, uno di quelli che passano inosservati nel trambusto quotidiano. E’ invece, ogni anno, quel minuto che blocca il fiato, sospende i pensieri, dilata il tempo, infligge dolore e, alla fine, se ci si guarda attorno, restituisce speranza. Sono quei secondi che riportano alla mente le forti immagini di quanto accaduto alla stessa ora nel 1992: la strage di Capaci, quel tragico evento che
ha cambiato la storia del Paese. E non solo.
Oggi a Palermo sono diversi gli appuntamenti e le manifestazioni che serviranno a ricordare le vittime dell’attentato. Il clou sarà la cerimonia all’albero Falcone.
La Fondazione Falcone apre al pubblico il Museo del presente dedicato a Falcone e Borsellino, a Palazzo Jung. La giornata prenderà il via alle 9.30 con l’accoglienza delle autorità istituzionali, degli studenti e degli ospiti da parte dei vertici della Fondazione Falcone. Prevista la presenza, tra gli altri, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio.
Nel pomeriggio, alle 16, il sit-in davanti l’albero Falcone in via Notarbartolo dove alle 17 interverrà Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della Fondazione Falcone. Alle 17.30 l’ex magistrato e presidente del Senato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via d’Amelio e alle 17.58, ora della strage, il trombettiere della polizia suonerà il silenzio.
Come sempre saranno coinvolti gli studenti “per continuare a costruire un futuro libero dalle mafie”. Tra le tante, alle 9, l’iniziativa “Tribunale chiama scuola” organizzata dall’Ordine degli Avvocati, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola che prevede letture in memoria dei martiri di Capaci e la commemorazione solenne della strage.
Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di condividere con tutte le scuole italiane, la proiezione del docufilm “Falcone e Borsellino – Il fuoco della memoria”, realizzato dal Dipartimento DEMS dell’Università degli Studi di Palermo, all’interno del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il Contrasto alle Mafie”. E’ un viaggio corale che racconta le figure di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino attraverso le voci di chi li ha amati, affiancati, seguiti. Familiari, colleghi, magistrati, giornalisti, docenti universitari e studenti costruiscono una narrazione plurale e profonda, capace di restituire umanità e impegno a chi ha pagato con la vita la scelta di servire lo Stato.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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